nov132020
In questa quarta parte P. Francesco D’Acquarica entra nel vivo del discorso sulla terza congrega religiosa di Noha, quella con la quale abbiamo forse più dimestichezza, per avervi, molti di noi, conosciuto di persona alcuni suoi confratelli: stiamo parlando della Confraternita della Madonna delle Grazie. In allegato a questa sezione si troverà lo statuto della suddetta Comunità di fedeli suddivisa in NOVE (e in quanti sennò?) capitoletti.
Noha.it
Ho già spiegato che le confraternite sono associazioni cristiane ancora presenti in molti paesi anche del nostro Salento. Furono fondate con lo scopo di promuovere l'aggregazione tra i fedeli, esercitare le opere di carità e di pietà, nonché incrementare il culto. I loro componenti conservavano lo stato laico e restavano nella vita secolare. Essi non avevano quindi l'obbligo di prendere i voti o di condurre vita in comune, né di conferire il proprio patrimonio e la propria attività nella confraternita. Per adempiere le opere cristiane e per testimoniare la fede, l’umiltà, la carità e la penitenza i congregati sentirono il bisogno di indossare un saio e non mostrarsi pubblicamente, nascondendo la propria identità e il proprio volto coprendolo con un cappuccio, annullando in tal modo completamente la propria personalità: ed ecco spiegata la tradizione tuttora in uso in molte Confraternite.
Gli Iscritti
Dai registri consultati si riesce a ricavare il numero degli iscritti, ma soltanto per alcune annate. Tra gli iscritti si annoverano uomini e donne: i confratelli e le consorelle.
Gli Ufficiali
Tre maggiori: ''Priore - Primo e Secondo Assistente" e otto minori: "Segretario - Cassiere - due maestri di Cerimonie - Sacrestano - Organista - due Revisori dei conti".
Il Consiglio
Era un gruppo di confratelli, chiamati generalmente Ufficiali, che costituivano il "Consiglio" con degli incarichi codificati: gli Ufficiali, o organi statutari della Confraternita, venivano eletti ad una data fissa e duravano per un periodo stabilito dallo statuto.
Per quanto riguarda la Congrega della Madonna delle Grazie, dallo Statuto sappiamo che le votazioni avvenivano la terza domenica di dicembre. Il giorno di Capodanno o la domenica più prossima a detto giorno, venivano presentati i neo-eletti che prendevano possesso ufficiale e si cantava il Te Deum.
nov122020
La scuola riapre puntando in primis alla sicurezza, in un periodo purtroppo ancora estesamente interessato dall’emergenza epidemiologica che stiamo attraversando e che è rinvenibile in molti documenti presenti sul sito.
La nostra scuola, così come tutte le altre istituzioni scolastiche, in linea con il Decreto Ministeriale risalente allo scorso giugno 2020 che contiene le “ linee guida per la ripresa a settembre”, (Piano Scuola 2020-21), ha pienamente recepito le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico che ha fornito misure di prevenzione e raccomandazioni per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, in vista della ripresa dell'anno scolastico 2020/21.
A questo proposito sono state messe in atto una serie di misure per fronteggiare la contingente situazione attuale che si riflette non solo nella modulistica presente sul sito della scuola, ma ha inciso anche profondamente sulle abitudini quotidiane della vita scolastica attuale.
Tra queste misure si possono citare l’adeguamento del patto educativo di corresponsabilità all'emergenza sanitaria in corso e che prevede una ancor più stretta collaborazione tra scuola e famiglia, a partire dai vari vademecum pubblicati per tutte le classi di ogni ordine di scuola con le indicazioni sui comportamenti corretti da tenere o le direttive sulla gestione di una persona sintomatica a scuola.
nov122020
Non avrei mai voluto scrivere questo articolo, ma la mia coscienza non lascia scampo e mi impone di dire quanto penso. Non è tanto sulla questione COVID19 che vorrei parlare, quanto sulla follia che un problema sta generando sulla società. Sia chiara una premessa: il coronavirus c’è, circola, ed è un problema che va affrontato. Detto questo ciò che sta accadendo è praticamente surreale: mai avrei creduto che gli uomini potessero tutti insieme e contemporaneamente perdere l’uso della ragione (ma nella storia è già successo, perciò non dovrei meravigliarmi affatto).
Parto dalla soluzione, poiché sono stanco dei tanti pagliacci che circolano e che fanno da megafono del Partito (in Italia maggioranza e opposizione sono elementi interscambiabili).
Il coronavirus è un problema, accanto a migliaia di problemi che abbiamo, e pertanto va trattato con la stessa importanza con cui vanno trattati gli altri. Noi da millenni conviviamo con miriadi di difficoltà, e non sarà una sola di queste (forse più banale di altre) a farci cessare di esistere. Iniziate a digerire il fatto che, quando finirà questa “emergenza” che il Partito ha creato, e che solo lui decide quando far terminare (o il popolo unito se solo avesse un guizzo di dignità), ci ritroveremo annegati nei problemi, quelli seri: visto che si parla tanto di numeri, che se li studiassero bene i numeri.
nov122020
Olimpia Sbv ritorna in campo. I doppi tamponi molecolari a cui sono stati sottoposti tutti gli atleti riscontrati positivi, unitamente al resto del gruppo squadra, hanno dato esito negativo.
All’imposizione della locale ASL di fare eseguire il tampone agli atleti presso i propri presidi ospedalieri, il cui processo ha dato esito negativo, è seguita la procedura protocollare di Lega con l’esecuzione di un ulteriore tampone molecolare a distanza di 48 ore.
Il risultato della doppia negatività alla data odierna, consente alla squadra di mister Stomeo di programmare senza alcuna limitazione la gara casalinga di domenica 15 novembre.
Piero de Lorentis
AREA COMUNICAZIONE
EFFICIENZA ENERGIA GALATINA
nov112020
Riteniamo irricevibili, in alcuni aspetti, le ultime disposizioni della direzione generale Asl Lecce sulla riorganizzazione di reparti e servizi nell’Ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina.
Il riordino del nosocomio, tagliando servizi ambulatoriali e riducendo un’offerta di assistenza sanitaria già ai limiti del consentito, causerà non pochi effetti negativi sull’utenza, nella consapevolezza che non ci si ammala di solo covid19.
L’emergenza sanitaria è sotto gli occhi di tutti, così come è ben evidente a tutti il ritardo, nazionale o regionale in questa fase poco importa, con cui si è inteso mettere in campo le contromisure immaginate e programmate già dal mese di luglio, anche nell’ospedale di Galatina, per contrastare l’eventuale quanto probabile conseguenza della seconda ondata del virus.
Oggi, seppur nella concitata necessità di recuperare il tempo perduto, riteniamo non ci si possa far guidare dalla fretta disponendo chiusure di reparti e interruzione di servizi con un ulteriore depauperamento di professionalità del “Santa Caterina Novella”. A maggior ragione, se questa riorganizzazione impatterà pesantemente su tanti cittadini del nostro distretto sanitario, non può e non deve essere attuata senza un reale confronto con i Sindaci che hanno ben chiara la situazione delle proprie città.
Per questo chiediamo un incontro al Presidente Emiliano e, nelle more di ogni futura decisione, chiediamo al Direttore Generale della Asl di Lecce, Dott. Rodolfo Rollo, di congelare ogni iniziativa che vada oltre i reparti del padiglione De Maria, già destinato a pazienti covid, che ad oggi risulta quasi del tutto inutilizzato.
Marcello Pasquale Amante - Sindaco di Galatina
Luigi Arcuti - Sindaco di Aradeo
Giovanni Casarano - Sindaco di Sogliano Cavour
Fiorella Mastria - Sindaco di Neviano
Luigi Melissano - Sindaco di Cutrofiano
Graziano Vantaggiato - Sindaco di Soleto
nov102020
Va bene che per la pandemia dobbiamo essere più comprensivi verso chi governa, ma guai ad esagerare. Mi pare che di esagerazioni dobbiamo parlare a proposito di quanto sta accadendo all’Ospedale di Galatina. La Regione Puglia ha deciso di convertire l’intero nosocomio alla cura del Covid. Hanno chiuso l’Ospedale senza che vi fossero le condizioni per una ripartenza con la cura dei pazienti Covid facendo un doppio danno al Salento che non ha più un ospedale per la cura dei no-Covid verso i quali l’offerta di servizi è sempre più ridotta e non ha neppure un ospedale dedicato ai Covid. Chissà se la Corte dei Conti avrà eccezioni al riguardo, ma ora il problema sta in questo imbarazzante e dannoso limbo.
Eppure nessuno parla, non si sente la voce dei sindaci del distretto socio sanitario, non si sente la voce dell’opposizione peraltro già timida nella prima legislatura guidata da Emiliano. Si consuma la distruzione dell’Ospedale di Galatina nell’indifferenza generale.
Mi domando come sia stato possibile ipotizzare di destinare alla cura del Covid un ospedale la cui terapia intensiva e semi-intesiva è scritta solo sulla carta, non c’è un’area cuore pur essendo ormai noto che il contagio può determinare problemi cardiaci, non c’è una Pneumologia visto che – sempre la Regione – ha deciso di chiuderla.
nov102020
È il caso del Polo 3 di via Spoleto dove la necessità di garantire gli ingressi scaglionati, il distanziamento sociale da un lato, la sicurezza e la pubblica incolumità dall’altro ha portato ad una rivisitazione complessiva della viabilità intorno all'edificio scolastico.
A partire quindi da mercoledì 11 novembre verrà cambiato il senso di marcia di via Spoleto (si transiterà da via Pistoia e verso via Castromediano) ed anche di via Asti dove si transiterà da via Pistoia e verso via Como).
In conseguenza, anche le strade limitrofe quali via Novara e via Potenza subiranno modifiche nei sensi di circolazione di marcia.
L’intervento studiato con il Comando di Polizia Locale e l’Ufficio Tecnico Comunale consente da un lato una notevole razionalizzazione delle risorse umane e strumentali dall’altro una maggiore sicurezza dei bambini e dei genitori che stazionano nei pressi dei punti di ingresso/uscita, sulle vie Spoleto e Novara.
nov102020
Con una nota al Direttore Generale della Asl Lecce, Dott. Rodolfo Rollo, e ai responsabili dei settori Asl interessati ho sollecitato una soluzione per una riattivazione immediata del Centro Diurno - CSM a Galatina.
Da oltre un anno inadempienze e disimpegno degli apparati burocratici interessati, tutti interni alla Asl, con uno scaricabarile irritante ed inaccettabile non solo non si è provveduto ai lavori di messa a norma della sede in via Siciliani richiesta dai VVFF ma non si è nemmeno dato seguito alla convenzione sottoscritta dalla mia amministrazione con la Direzione Generale Asl con la quale si era individuata una soluzione temporanea per permettere la prosecuzione del servizio.
Già il 14 ottobre 2019 con una mia nota, poi formalizzata il 7 novembre con delibera di giunta n° 277, in risposta alle tante segnalazioni di disagio delle famiglie interessate, avevo dato ampia disponibilità alla Asl individuando la possibile soluzione e mettendo a disposizione i locali del Centro Polivalente di Noha.
Da allora il nulla, in risposta alle mie numerose sollecitazioni solo un continuo scarico di competenze e responsabilità tra uffici Asl.
Il Centro Diurno, così come il CSM per il quale oggi ho dato eguale disponibilità dei locali, costituisce oltre che un servizio pubblico, una risorsa importante ed irrinunciabile poiché attiene a precisi compiti previsti dal Servizio Sanitario Nazionale e riveste, inoltre, particolare importanza quale supporto alle famiglie, ponendosi al loro fianco, nell’affrontare problematiche spesso non semplici da gestire.
nov092020
Il Presidente Emiliano ha concesso a tutti i ragazzi la possibilità di non andare a scuola. Ha dato alle famiglie la possibilità di scegliere. Strana soluzione quella di far scegliere alle famiglie.
La scuola in presenza serve a tutti. Lunedì i ragazzi saranno per la maggior parte a scuola e per chi decidesse di non riprendere in presenza, i prof sono già attrezzati per fare didattica a distanza. Nessun problema, lo hanno fatto già durante il lockdown di marzo aprile e maggio 2020. Certo, il collegamento internet risulta ancora insufficiente ma forse chi scrive i provvedimenti per fare della scuola un servizio a domanda e fa scegliere le famiglie, questo non lo sa.
Tuttavia la comunità scolastica ha dimostrato ampiamente di potersi reinventare nei modi e nelle metodologie, continuando a perseguire i propri obiettivi educativi e formativi. Abbiamo fatto un salto nel futuro. Poco tempo fa nessuno avrebbe immaginato che i docenti si potessero reinventare con la didattica a distanza.
Di fatto il problema COVID si è trasformato in un acceleratore di competenze. Abbiamo imparato immediatamente a usare videolezioni e piattaforme condivise.
Ora arriva la fase ibrida. Si deve tornare a scuola facendo anche didattica a distanza e la chiamiamo didattica integrata a distanza. Il governo ha finanziato le scuola per l’acquisto di dispositivi elettronici. I docenti hanno avuto la possibilità di rinverdire la propria dotazione hardware grazie alla Carta Docente.