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I partecipanti di questa sesta edizione del presepe vivente di Noha.
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I partecipanti di questa sesta edizione del presepe vivente di Noha.
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Oggi, 6 Gennaio 2016, ultimo appuntamento per visitare il presepe vivente di Noha , si inizia alle ore 16.30 con l'arrivo dei Re Magi.
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Ogni anno - e siamo ormai alla sesta edizione - il Presepe Vivente di Noha ha un fil rouge, un filo conduttore più o meno esplicito che lega personaggi e ambienti della sacra rappresentazione natalizia: da “Le pietre e la Storia” a “La Strada”, da “Il Tempo” a “I Volti”, da “Le Luci Nove” a “I 100 passi”.
Il leitmotiv di quest’anno ha una triplice dimensione (un po’ come la Santissima Trinità che Dante cercò di esprimere negli alti versi come “tre giri di tre colori e d’una contenenza” – Paradiso, XXXIII, 116-117) ed è la sintesi logica de “l’abbattimento dei muri”, de “l’apertura delle porte” e infine de “l’abbassamento dei ponti levatoi”.
Questo tema tridimensionale ed ecumenico, dunque inclusivo mai esclusivo, non poteva non annoverare l’itinerario di fede dal titolo “Mettiti in cammino”, organizzato dall’Azione Cattolica di Noha, “un’associazione di 108 anime laiche che – come scrive Michele Scalese in un suo messaggio inviatomi di recente – cercano in scienza e coscienza di tendere verso l'Altissimo. O almeno ci provano”.
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Intervista al prigioniero rinchiuso nella torre del castello.
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Intervista a P. Francesco D'Acquarica
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L’arrivo dei Re Magi a cavallo nel presepe vivente allestito nel parco del castello Baronale di Noha
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Abbiamo atteso con pazienza il solito ritardatario. Però poi alla fine, come stella cometa, è apparsa sul sito del Comune di Galatina (http://www.comune.galatina.le.it/) anche l’ultima delle dichiarazioni dei redditi dei nostri magnifici quattro (politici nohani).
Il cosiddetto Decreto Trasparenza (D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 – art. 14 in particolare) prevede la pubblicazione di questi e di altri dati (per esempio il curriculum vitae, la situazione patrimoniale, i depositi bancari, vabbé) “dei titolari di incarichi politici, di carattere elettivo o comunque di esercizio di poteri di indirizzo politico, di livello statale regionale e locale […] entro tre mesi dal conferimento dell'incarico e per i tre anni successivi alla cessazione dell'incarico”.
In pratica ne avremo da qui fino all’eternità, o almeno per tutto il prossimo ventennio (più tre anni successivi alla cessazione dell’incarico), visto che l’affezionato elettorato locale non fa mai mancare il suo consenso ai propri beniamini, invero mai avari di promesse con la mano sul cuore e sempre prodighi di pacche sulle spalle condite da locuzioni del tenore: “Tranquillo, ci penso io” (sicché talvolta il diritto del cittadino assume le fattezze di una gentile concessione o di un favore ad personam. Ma questa è un’altra storia).