ago232016
Camminiamo e osserviamo. Non abbiamo paraocchi come quelli che i nostri avi mettevano ai cavalli perché non dovevano essere distratti dai serpenti. Noi i serpenti vogliamo guardarli negli occhi. Non ne abbiamo paura perché siamo sicuri di avere ragione. E per fortuna non siamo soli. A camminare, passeggiare o correre siamo in tanti su viale Dalla Chiesa. Un nome che dovrebbe essere rispettato per il suo profondo significato di martirio e di patriottismo contro la mafia e invece è oltraggiato da tutti, pubblico e privati. Ce lo dobbiamo mettere bene nella testa che mafia non è solo la cosca organizzata che delinque, ma lo è chi inquina la terra, chi non paga le tasse, chi rompe la trozza, chi spacca i giochi dei giardini, chi sparge le deiezioni del suo cane sul suolo pubblico e non le raccoglie, chi è eletto a fare il sindaco o vicesindaco o semplice consigliere e non applica la legge. La mafia germoglia dove inizia la tua indifferenza.
apr042017
Camminando per le stradine intorno a Noha, e nemmeno tanto lontano dal paese, ci si può ritrovare davanti ad una vera e propria opera d'arte, peccato che sia il risultato di un ammasso di plastica nera incombusta.
Altre "opere" dello stesso autore, perchè l'ignoranza è figlia di un unico neurone, si mimetizzano nel colto e nell'incolto della campagna. Questi pseudocoltivatori-piro-amanti-della-diossina, son cosi presi dalla foga di far scomparire il loro peccato che sminuzzano la plastica incombusta mescolandola nella terra con cui coltivano le verdure che poi smerciano ai mercati generali.
Per saperne di più sui guai che ci procura la diossina, si possono leggere le seguenti informazioni su un articolo del Sole 24 ore
apr112017
Non è trascorso nemmeno un mese dacchè il solito “coglione nostrano” (specie di gramigna a due zampe, e sennò come lo vuoi chiamare), aveva scaricato le sue porcherie nell’area retrostante il campo sportivo di Noha. Noi di FareAmbiente, Laboratorio di Galatina, le fotografammo (le porcherie) per segnalarle all’Amministrazione. Diciamo che ora, simili (o medesimi) “coglioni nostrani”, ci hanno risparmiato la fatica di farle sgomberare. Difatti ieri, Domenica delle Palme e inizio della Settimana Santa, abbiamo constatato l’origine della puzza di plastica bruciata che sabato pervadeva, con la complicità della tramontana, nell’aria di tutta Noha. Purtroppo si sono fumati nuovamente in diossina pura le porcherie del solito “coglione nostrano”: divani, contenitori di plastica, copertoni, spugne e sacchi di rifiuti di ogni genere. Come? Stai pensando che abbiamo la fobia delle diossina? Forse, ma è provato scientificamente che respirare diossina è a rischio cancro. E non mi pare che a Noha ci manchi.
E’ inconcepibile che un cittadino di questa comunità (perché marziano non può essere) sia così rozzo e così indifferente riguardo ai danni che procurano alla salute i rifiuti incendiati. E’ davvero un insulto alla nostra intelligenza e un atto criminale verso tutti i residenti. Questo errore della natura (il coglionciello nostrano) non solo offende la nostra civiltà, ma riesce a perpetrare in modo continuativo i suoi “capricci” da caprone senza indugiare mai, va a colpo sicuro. Sa che nessuno lo fermerà. Veramente non capisco quale neurone sia sopravvissuto a questa sub-specie di essere di cui non posso immaginarne nemmeno le sembianze. Forse è davvero un fenomeno inspiegabile. Diciamo un miracolo al contrario.
apr172017
Come si fa a non restare meravigliati davanti a questo esplodere di verde e fiori. Soprattutto dove l’uomo non ha messo mani con la pretesa di abbellire la sua dimora. Lo spettacolo che ci viene offerto nuovamente in questi giorni dalla natura è veramente qualcosa di strabiliante. Più di una festa di compleanno, di una crociera, di un nuovo amore, più di ogni torta a venticinque piani, più di un gratta e vinci che ti cambia la vita, più di un’auto nuova, più della vittoria della squadra del cuore, più della elezione a sindaco, insomma più di tutte le ambizioni che apparentemente ci distolgono dagli accidenti che spesso ci procuriamo da soli.
Ecco, lo spettacolo che ci viene offerto è davvero stupendo. E la sua meraviglia sta proprio nel fatto che fra pochi giorni, sarà tutto secco e io amo anche il secco. Questa è la Natura. Questa è la sua magia.
Così mentre cerco di scomparire con lo sguardo in questo oceano di colori non posso fare a meno di evitare il colpo allo stomaco. Mi sarei dovuto fermare fuori e accontentarmi di guardare da lontano quello che la vista mi permette di vedere. Ma io sono stato ingordo e mi sono voluto avvicinare, a sentire anche i profumi del finocchio selvatico, della menta e delle erbe aromatiche. Così l’idillio è finito.
Il mondo dell’apparenza, dell’esteriorità, del bello fuori e schifo dentro, lo abbiamo esteso pure alla Natura. Solo che la Natura non fa sconti a nessuno, restituisce il maltolto.
mag112017
Siamo in prossimità della quarta giornata ecologica di NOHA. È tutto pronto:
guanti, rastrelli, locandine da appendere, sacchi e secchi e perfino il rinfresco finale.
Ci raccomandiamo affinché i bambini siano accompagnati da adulti.
Troviamoci puntuali alle ore 9,00 nell'area verde davanti al campo sportivo e portate con voi il gilet giallo (o arancione) di emergenza in dotazione per l'auto.
Li personalizzeremo aggiungendo i logo di FareAmbiente, la nostra nuova associazione.
Insieme faremo vedere a chi non ci crede che ogni angolo della nostra NOHA è bello e lo può essere ancora di più.
Basta averne la consapevolezza. Il bene comune è il NOSTRO bene.
VI ATTENDIAMO TUTTI.
mag122017
Alla c.a. del Dott. Guido Aprea, Commissario Prefettizio del Comune di Galatina.
p.c. alla c.a.
Sub Commissari: Dr. Calignano Vincenzo;
Dott.ssa Sergi Marilena
OGGETTO:
Denuncia di disastro ambientale contro ignoti.
L’abbandono di rifiuti è vietato dall’articolo 192 – Dlgs 152\2006, ed è vietato sul suolo, nel suolo (comma1) allo stato liquido o solido nelle acque superficiali e sotterranee (coma 2).
Si richiede di attivare la procedura urgente di risanamento delle aree indicate nella scheda in calce in cui persistono case di civili abitazioni.
Certi della Vostra disponibilità, restiamo in attesa di un Vs. riscontro.
SI RAMMENTA CHE AI SENSI DELL’Art. 16 DELLA L. 86/90 (CHE HA MODIFICATO L’ART. 328 DEL CODICE PENALE) LA RISPOSTA ALLA SU ESPOSTA DOMANDA DEVE PERVENIRE NEL TERMINE DI 30 GG DALLA RICEZIONE DELLA RICHIESTA MEDESIMA. TRASCORSO IL TERMINE DI 60 GGDALLA NOTIFICA DELLA SEGNALAZIONE, QUALORA IL MATERIALE NON FOSSE RIMOSSO, LA SUDDETTA VERRA’ TRASMESSA A TUTTI GLI ORGANI COMPETENTI E ALLA PROCURA DELLA PROVINCIA DI LECCE.
RESTANDO A DISPOSIZIONE PER ULTERIORI INFORMAZIONI, PORGIAMO DISTINTI SALUTI
Il Direttivo del Laboratorio di FareAmbiente di Galatina:
Marcello D’Acquarica; P. Loredana Tundo; Ferdinando Cacciottuolo; Maria Rosaria Paglialonga; Fernando Sindaco; Antonio Greco; Albino Campa; Antonio Congedo; Gabriella Nocera; Giancarlo Ballarino; Carmine Chittani; Luigi Longo.
mag152017
Noi di FareAmbiente Laboratorio di Galatina, con sede a Noha, non puliamo la sozzeria degli incivili, né tantomeno facciamo propaganda ai partiti o ai loro candidati, noi manifestiamo civilmente affiancando le istituzioni, a prescindere dai colori politici.
Noi crediamo fermamente che è da criminali sporcare la terra, l'aria e l'acqua.
Questo fare criminoso sta diventando normalità e quindi ci ribelliamo con forza e chiediamo alle persone che hanno ancora un barlume di coscienza e di intelligenza di aiutarci a cambiare rotta.
La nostra salute dipende da noi stessi in primis.
giu042017
Oggi Noha si è svegliata con l'ennesimo prato tinto di nero. Anzi a dire il vero, i prati neri sono stati due.
Al prato nero di via Degli Astronauti, nell’area verde (quasi mai) angolo via O. Flacco, nel pomeriggio si è aggiunto quello di via Aradeo. E mentre scrivo, brucia anche il campo in fondo a via Giotto inizio via Roncella. L’inferno è a Noha. Amen.
In via Aradeo il solito (speriamo) "piroglione" (termine che sta a definire in sintesi il solito piromane coglione) ha pensato bene di allargare la sua coglionaggine mettendo in serio pericolo le abitazioni, in particolar modo quella della famiglia Gabrieli, i quali si sono ritrovati la casa immersa in una nuvola di un denso fumo nero irrespirabile. Questo accadeva alle 16, circa di oggi, 3 giugno 2017. Ora Mesozoica Nohana.
Qualcuno si è anche sentito male a causa del fumo, l’intervento dei pompieri non è stato dei più rapidi in quanto in questo periodo i campi sono pieni da vegetazione secca e il caldo completa l’opera.
Ricordo solo agli amanti della pulizia “brucia e fuggi”, che per una cosa così si può anche morire intossicati. E ricordo anche che la legge punisce i proprietari di terreni incolti, in cui non viene eseguita la fascia di sicurezza anti incendio. E’ sufficiente chiamare i carabinieri della forestale di Gallipoli (0833 266292) per farli intervenire prima che avvenga il disastro. Questo sia che riguardi terreni privati che demaniali.
lug172017
1. Buttiamo
2. Bruciamo (puliamo)
3. Disinfestiamo.
Qualcosa non va. Il caldo? La siccità? Si, certo. Contribuiscono, ma abbiamo le prove che gli attori di questo scempio sono umani, e non solo di questo pianeta ma, probabilmente, pure nostri concittadini. Non sono affari miei? Infatti, sono affari di tutti, almeno di chi vuole impegnarsi e avere l’umiltà di sforzarsi a R A G I O N A R E per capire che forse la civiltà è un’altra cosa.
Ultimamente quando spazziamo la terrazza di casa (e pure dentro casa, dicono i miei amici Maria Rosaria e Fernando Sindaco) ci ritroviamo a raccogliere mucchi di paglia carbonizzata. Certo che il vento fa un bel lavoro in quanto a energia, deve tirare su da terra e anche trasportarle da lontano, un sacco di cose. E chissà quante di queste “pagliuzze” o fibre, come vengono chiamate in gergo tecnico, si infilano nei nostri polmoni.
Ma tanto non si vedono e quindi, qualcuno potrebbe pensare, che ce ne frega a noi? Vero? L’importante è buttare via gli oggetti che non ci servono più e poi dargli fuoco, cosi teniamo lontani pure gli animaletti, tipo lucertole, topi e serpenti.
Praticamente paghi uno e prendi tre.
A pensarci bene però non sono così lontani i posti da cui arrivano queste fibre nere. Fibre, certo. Non si tratta solo di paglia o erba carbonizzata.
Se le ho analizzate? Non ce n’è bisogno. Basta andare a vedere gli incombusti che sono rimasti in terra dopo gli incendi. Centinaia di oggetti di consumo quotidiano: vasi di fiori, bottiglie in vetro e in plastica, scarpe, attrezzi da lavoro, sanitari, copertoni, tubazioni varie, lattine, secchi di calce, attrezzi per dare il bianco, lastre di eternit (..nit e non …net, praticamente cancro sicuro) ecc. ecc.