Da quando Mr. What Else? (ah no, quello era George Clooney); insomma da quando Mr. Whatever it takes, vale a dire il capo del governo dei migliori e giacché dei competenti, fa pubblica ammenda sull’uso degli inglesismi, a me quasi quasi locuzioni o semplici lemmi British iniziano a starmi simpatici. È un mio problema, lo riconosco.
Prendiamo Megatrends, che sarebbero le macro-tendenze, ma chiamiamole pure mode condivise su ampia scala. Ebbene, premesso che il Capitalismo non si può definire come un Megatrend in quanto non è una tendenza ma un dato di fatto penetrato da tempo nella nostra realtà, possiamo definire Megatrends tutti quei “cambi di passo” che in maniera più o meno veloce, più o meno palese, aiutano il suddetto Capitalismo a farsi gli affari propri in maniera più efficiente, e con tanto di Resilienza incorporata (allusione all’arte di accettare intemperie e soprusi).
Prendiamo ad esempio l’archetipo del Centro Commerciale visto dai più come una calamita (purtroppo senza accento sull’ultima). Ebbene si tratta di uno specimen che si fa viepiù impalpabile anche nella vita di ciascun individuo, tanto che non si riesce più ad avvertirne le contraddizioni. Si è giunti perfino a pensarlo come il “migliore dei mondi possibili” e amen.
Non mi riferisco evidentemente soltanto al settore del commercio o dell’artigianato tout court che cattura ormai consumatori di ogni dove con conseguente morte per strangolamento di botteghe e magazzini cittadini (tanto poi è sufficiente riempirsi la bocca di “valorizzazione dei borghi” e il problema scompare). E volutamente non tocco nemmeno il tasto delle piattaforme alla Amazon, le quali con la scusa della “convenienza” godono di ampi lasciapassare per lo sfruttamento di dipendenti e fornitori. Voglio invece aggiungere il fatto che il mito del superintensivo “polo aggregante” acchiappa i settori più disparati: dalla Giustizia (con la chiusura dei tribunali paesani costati non so più quanto in termini di debito pubblico, per concentrarli su di un'unica sede centrale, meglio se ubicata in una “cittadella della giustizia”: tanto una speculazione edilizia in più o una in meno cosa cambia ai fini della “legalità”) alla Sanità (in nome del “riordino” si spingono alla serrata gli ospedali sparpagliati sul territorio per comprimerli in grandi nosocomi: meglio se privati, modello efficienza lombarda); dalle sale cinematografiche (con lo spegnimento di quelle a km0 per accentrare il tutto nei multisala possibilmente dal logo mitologico: mo’ non vorrei spoilerare il finale del film, ma mi sa che anche qui il protagonista muore) al settore bancario (con le famose fusioni tra le filiali di paese, per ammucchiarle in una unica sede accorpante, così quanto ad assembramenti siamo apposto: pare lo voglia la Banca Centrale Ikea); dall’Energia Elettrica ovviamente con marchio “green” (enormi piantagioni su terreni agricoli di pale eoliche e pannelli fotovoltaici al posto di mini-impianti pro-capite: il tutto però comunicato con un rassicurante senso di compatibilità e armonia ambientale, e a breve, grazie alla Transizione Ecologica, con iter così superveloci che al confronto lo Sblocca Italia sarebbe una cavezza) al Compostaggio (che giammai sarà domestico o al più comunitario, ma concentrato nei mega impianti da migliaia di tonnellate di capacità, perlopiù anaerobici, pardon analerobici, pronti a procreare “biogas”, presentatici con bucolica georgica serenità e conditi con due gocce di vaselina a mo’ di Chanel n.5. Chissà quanti ne stanno fotocopiando a nostra insaputa da scodellare in conferenza dei servizi, tutti finalizzati alla “chiusura del ciclo dei rifiuti”: se no di che Recovery andiamo cianciando.)
Nell’era delle Drag Queen o dei Drag King il megatrend prioritario sta tutto nell’aborrire le teorie devastanti. Le teorie, dico, mica la prassi.
Dubbio atroce dell’ultimo minuto: ma era transizione o transumanza?
Antonio Mellone
Affrontare e risolvere il problema del dissesto idrogeologico di un territorio richiede certamente un approccio tecnico e specialistico, ma ancor prima una volontà politica che parta dalla consapevolezza che una risoluzione davvero efficace di questa problematica richiede lungimiranza, una conoscenza approfondita delle cause (antropiche e naturali) che l’hanno generata e tempi medio – lunghi di pianificazione e attuazione delle misure di compensazione.
Da un punto di vista operativo è necessario procedere per step, partendo anzitutto dall’individuazione di tutte le criticità esistenti sul territorio di Galatina e delle cause che le hanno generate. Chiarito questo aspetto, si può procedere alla programmazione coordinata degli interventi utili alla risoluzione delle problematiche. Gli strumenti di cui dispone un’amministrazione sono sia degli interventi strutturali (ad esempio su infrastrutture o edifici) sia interventi non strutturali (ad es. la manutenzione ordinaria di corsi d’acque e reti fognarie e l’aggiornamento del piano di protezione civile comunale).
Una prima ricognizione delle criticità rilevabili nel territorio comunale è stata fatta in occasione della candidatura all’avviso pubblico per l’implementazione della sezione del piano di protezione civile relativa al rischio idraulico.
Questa analisi ha evidenziato che le attuali perimetrazioni del PAI non rispecchiano esaustivamente le reali situazioni di criticità. Alla luce di ciò, l’Amministrazione si è mossa per concordare con l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale i passi da compiere per giungere ad un aggiornamento delle perimetrazioni.
Pertanto, è stato richiesto un preventivo di spesa per l’acquisizione di un Modello Digitale del Terreno dell’intero territorio comunale, con tecnologia Lidar, che sarà ben più dettagliato di quello utilizzato in passato dall’Autorità di Bacino per la modellazione idraulica che ha portato alle vigenti perimetrazioni del PAI. L’acquisizione di questo nuovo rilievo costituisce la base imprescindibile per effettuare nuove modellazioni idrauliche con cui procedere all’aggiornamento del PAI.
Si conferma, dunque, non solo la fattibilità dell’aggiornamento del PAI, ma il fattivo impegno dell’amministrazione per procedere in tal senso.
I tempi di aggiornamento saranno dettati da quelli di elaborazione tecnica della nuova proposta e di approvazione da parte dell’Autorità di Bacino Distrettuale.
Inoltre, un altro passo fondamentale e all’avanguardia che l’Amministrazione sta compiendo è quello di sottoscrivere un accordo di collaborazione con l’Autorità di Bacino, ai sensi della legge 241/90, finalizzato non solo all’aggiornamento del PAI, ma soprattutto alla programmazione e attuazione degli interventi di riduzione del rischio idraulico e – più in generale – di difesa del suolo.
Con Determinazione del Dirigente Sezione Protezione Civile del 25 febbraio 2021 n.124 è stata approvata la graduatoria definitiva delle proposte progettuali ammesse a finanziamento e finanziabili nell’ambito del bando POR Puglia 2014-2020 Azione 5.1 “Riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera” – Avviso rivolto ai comuni per la selezione di proposte all’implementazione dei piani di protezione civile con riferimento alla previsione, prevenzione e contrasto del rischio idraulico ed idrogeologico.
Nell’ambito di codesta selezione, la proposta progettuale presentata dal Comune di Galatina è stata giudicata finanziabile, collocandosi al 18^ posto sulle 140 proposte ammesse a finanziamento e seconda in ambito provinciale.
Il Piano di Protezione Civile è riconosciuto, nel modo tecnico-scientifico, come uno degli interventi non strumentali utili a ridurre i rischi (incluso quello idrogeologico) a cui un territorio è soggetto. Esso racchiude le procedure operative di intervento necessarie a fronteggiare una qualsiasi calamità attesa in un determinato territorioè lo strumento che consente alle autorità di predisporre e coordinare gli interventi di soccorso a tutela della popolazione e dei beni in un’area a rischio
Attraverso il finanziamento regionale, il Comune di Galatina potrà anzitutto aggiornare la sezione del Piano di Protezione Civile Comunale relativa al rischio idraulico, allineandola alle disposizioni delle recenti Linee Guida approvate e adottate con D.G.R. 30 luglio 2019, n.1414.
Inoltre, parte dei finanziamenti saranno utilizzati per incrementare la comunicazione e la condivisione di dati tra il sistema locale di Protezione Civile e quello regionale. In particolare, è stata prevista l’installazione di un sensore idrometrico lungo il torrente Asso, nel tratto immediatamente a monte della S.P. Noha – Aradeo – frequentemente chiusa al traffico per effetto dello straripamento del suddetto corso d’acqua. La funzione di tale strumento sarà quella di monitorare e registrare costantemente il livello dell’acqua all’interno del canale e di inviare questi dati al Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione Puglia. Obiettivo di questo monitoraggio è acquisire una serie storica di dati relativi ai livelli critici delle piene del Torrente Asso – responsabili dell’allagamento della strada e delle aree circostanti- e di utilizzare questa informazione per l’allertamento dei soccorsi in occasione degli eventi alluvionali.
Inoltre, il sensore sarà collegato a un segnalatore luminoso, da posizionarsi lungo la S.P. 41,che si attiverà automaticamente in caso di straripamento del torrente, vietando l'accesso ai veicoli.
Il sensore entrerà a far parte del Sistema Regionale di Monitoraggio gestito dalla Protezione Civile della Regione Puglia.
Inoltre, per aumentare la resilienza della cittadinanza rispetto al rischio idraulico, verranno implementati dei canali telematici per favorire la comunicazione in tempo reale alla popolazione sia dei messaggi di allerta meteo che delle buone pratiche da mettere in atto in occasione di eventi calamitosi. Ciò nel rispetto del principio per cui la riduzione del rischio passa anche dalla consapevolezza e dal coinvolgimento dei cittadini nelle pratiche di protezione civile.
Inoltre, in occasione della partecipazione al suddetto bando e per rendere efficaci le misure in esso previste, il Comune di Galatina ha confermato e rafforzato la collaborazione con l’Associazione di Volontariato di Protezione Civile e ha stretto due importanti sinergie:
Tutta questa premessa a dimostrazione della complessità del lavoro che si dovrà svolgere e del fatto che la previsione e prevenzione del rischio idraulico che si dovrà attuare attraverso il Piano di Protezione Civile non si riduce alla semplice installazione di una centralina lungo la Strada Provinciale Noha – Aradeo.
Con riferimento ai tempi di attuazione dell’aggiornamento del Piano di Protezione Civile – Rischio idraulico, si resta in attesa:
così come previsto dalla citata Determinazione del Dirigente Sezione Protezione Civile del 25 febbraio 2021 n.124 (Approvazione graduatoria definitiva).
In seguito ai suddetti adempimenti, verranno avviate le attività progettuali/affidamento dei servizi secondo il cronoprogramma presentato in sede di Avviso Pubblico, per una durata complessiva di 210 giorni.
CRONOPROGRAMMA |
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Fase |
Tempistica(mesi/giorni) |
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30 giorni |
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30 giorni |
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30 giorni |
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30 giorni |
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90 giorni |
C’è inoltre, un altro aspetto fondamentale che riguarderà gli interventi sul torrente Asso legato alla sottoscrizione del Contratto di Fiume, che permetterà di pianificare e coordinare tutti gli interventi che riguarderanno il corso d’acqua alla scala di bacino idrografico, evitando dunque interventi spot che non portano ad una reale soluzione delle problematiche. Il Comune di Galatina, al pari di tutti gli altri comuni ricadenti nel bacino del torrente Asso, verrà coinvolto nella programmazione e sarà chiamato a presentare un resoconto delle criticità presenti nel proprio territorio e a partecipare alla individuazione delle possibili soluzioni. In tal senso, c’è stato già un incontro preliminare tra l’assessore Tundo e i responsabili tecnici e amministrativi del Consorzio di Bonifica dell’Arneo per avere delucidazioni sul percorso che si dovrà compiere.
Con riferimento alla progettazione dei recapiti finali Bomba e C.A. Dalla Chiesa, l’affermazione “se non avessimo avuto accesso a questi fondi per la progettazione non avremmo potuto proceder per eliminare il problema di via Sogliano” sta a significare che in assenza di recapiti finali adeguatamente dimensionati rispetto alle portate convogliate dalla rete di fognatura bianca, non solo non sarebbe possibile farvi confluire ulteriori portate di acqua (tra cui quella di via Sogliano), ma si rischierebbe di aggravare la situazione in altre aree per effetto del mancato smaltimento delle acque. Inoltre, ampliando i recapiti finali si mira a ridurre la pericolosità idraulica che attualmente interessa quelle aree, riducendo anche le portate di acqua che naturalmente defluiscono verso nord in direzione del centro abitato.
Con riferimento al recapito finale di via C.A. Dalla Chiesa va evidenziato che l’ampliamento in progetto darà beneficio anche alle aree cittadine servite dalla rete di fognatura bianca che recapita in questa vasca. Infatti, in occasione degli eventi piovosi più critici si è verificato un tale innalzamento del livello dell’acqua nella vasca che ha provocato il ritorno delle acque stesse nella rete fognaria con conseguente allagamento della zona di via Puglia, via Piemonte.
Il problema degli allagamenti dell’area cittadina è legato non solo alla naturale conformazione del territorio che porta le acque ad accumularsi nelle aree più depresse, ma alla crescente impermeabilizzazione delle superfici e ad una rete fognaria che in alcuni casi è inesistente o sottodimensionata rispetto alle portate attuali.
Ogni area della città interessata da queste problematiche ha delle caratteristiche proprie che richiedono degli approcci mirati e conformati alle caratteristiche delle stesse e che saranno frutto di un’analisi sito-specifica.
Inoltre, considerando il fatto che spesso gli allagamenti sono legati alla rete fognaria, e che il dimensionamento della fognatura bianca richiede dei calcoli delle portate sulla base di piogge che si verificano con tempi di ritorno ben più bassi di quelli utilizzati per calcolare la pericolosità idraulica del PAI, ne deriva che per l’attuazione di questi interventi non si potrà accedere a finanziamenti per la mitigazione del rischio idrogeologico (che fanno riferimento a eventi di pioggia con 200 anni di ritorno), come evidenziato sia dai funzionari dell’Autorità di Bacino che dall’Ufficio Regionale Difesa del Suolo.
Un ultimo aspetto di fondamentale importanza, per quanto apparentemente meno evidente, è l’impegno dell’amministrazione nel garantire la continua e costante manutenzione del torrente Asso da parte dei gestori e dell’intera rete di fognatura bianca (inclusi i recapiti finali).
Dott.ssa Loredana Tundo
Assessorato Comune di Galatina
Lavori Pubblici e Urbanistica
“Province e Città metropolitane hanno a disposizione ulteriori 1,150 miliardi per il triennio 2021-23 per la manutenzione straordinaria di ponti e viadotti nella rete stradale di loro competenza.
Di questa cifra la provincia di Lecce potrà avere a disposizione oltre 9 milioni di euro. Esattamente 2.864.837,06 euro nel 2021, 3.683.361,93 nel 2022 e 2.864.837,06 nel 2023”. Lo dichiara in una nota il Deputato del Movimento 5 Stelle, Leonardo Donno.
“Da sempre il MoVimento 5 Stelle lavora per mettere al primo posto le infrastrutture esistenti e aumentare la sicurezza delle infrastrutture a beneficio di tutti i cittadini: è la grande opera della manutenzione, prioritaria e necessaria per far ripartire il Paese. Tra l’altro il Ministro dei Trasporti Giovannini ha spiegato che ulteriori risorse potranno essere reperite con la nuova programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione” spiega Donno.
“La cifra a disposizione è frutto dell’intesa raggiunta tra il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile e la Conferenza Stato-Città e Autonomie locali sul decreto ministeriale, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze – continua Donno – Una cifra prevista inizialmente nel decreto Agosto del Governo Conte 2 e rafforzata nella legge di Bilancio per il 2021”.
“La dotazione aggiuntiva di 9.413.035 euro per la provincia di Lecce per il triennio 2021-23 servirà per aumentare il grado di sicurezza di ponti e viadotti della rete stradale del territorio: stiamo parlando dell’80% della viabilità extraurbana d’Italia se si guarda al sistema Paese. Continuiamo a lavorare prestando massima attenzione agli enti locali che grazie a queste risorse potranno garantire una migliore viabilità e soprattutto la sicurezza dei cittadini” conclude il parlamentare pentastellato.
M5S