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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
 
 
Articoli del 10/01/2017

Di Antonio Mellone (pubblicato @ 22:03:11 in NohaBlog, linkato 5373 volte)

Voglio sapere di cosa stanno riempiendo la discarica De Pascalis, quella ubicata a metà strada tra Noha e Galatina. Voglio sapere cosa succede ad un fischio da casa mia.

Ne avrei il diritto come cittadino oppure è stata soppressa la sovranità che un tempo apparteneva al popolo stanziato su di un territorio? Vuoi vedere che è passato con la maggioranza dei SÌ il famoso Referendum del 4 dicembre scorso e io non me ne sono accorto?

No, non ditemi che è entrata in vigore la “nuova” costituzione Boschi-Verdini che prevede il “principio di supremazia”, e quindi i territori non contano più una cippa (posto che prima qualcosa contassero).

Può darsi. Ma se anche dovesse essere passata quella riforma a mia insaputa, io sottoscritto, l’ultimo dei cittadini di Noha, esigo di sapere.

*

Di recente, m’han fermato per strada un bel po’ di nohani chiedendomi lumi in merito a ‘sta benedetta discarica. M’hanno raccontato di decine di Tir autoarticolati che, pieni zeppi di non si sa bene cosa, vanno a svuotare i loro mega-cassoni nella cava de quo.

Io son cascato dal pero. Non ne sapevo nulla, anche perché – come mi dicono - i noti giornaletti caltagironei parlano di presepi viventi da Latiano a Fasano, senza citare, per dire, anche quello di Noha (salvo poi pubblicarne a tutta pagina una bella immagine), mentre i siti “giornalistici” locali - dopo i primi spot pubblicitari di qualche anno fa a favore di discarica - sembra che, come il sottoscritto (che tutto è men che un “giornalista”), non si siano accorti di nulla.

Mi raccontano, questi cittadini, che pare siano dirette alla volta di quella cava profonda centinaia ma forse anche migliaia di traversine ferroviarie in cemento o qualcosa di simile. E che subito dopo vengano interrate o coperte da altro materiale. Vai a sapere.

Ora. La prima domanda è la seguente: è vero ciò che va dicendo la ‘vox populi’? Ci è permesso avere qualche informazione più dettagliata in merito?

Sul sito internet della cava De Pascalis si trova l’elenco dei materiali autorizzati per il conferimento in quella discarica. Orbene, salvo miei errori od omissioni, nella lista non risulterebbero elencate traversine ferroviarie in cemento o in altro materiale.

Si parla, è vero, di “rifiuti provenienti da costruzioni e demolizioni” (tipo mattoni, ceramiche, mattonelle, scorie in cemento, materiali da costruzione, eccetera) ma, salvo smentite dell’ultima ora, non mi pare che le traversine ferroviarie rientrino nella fattispecie. In realtà si parla anche di “pietrisco per massicciate ferroviarie”, ma salvo interpretazioni estensive mi chiedo se le traversine possano rientrare nella voce “pietrisco”. E poi, posto che le traversine siano conferibili e che si tratti di sole traversine, chi controlla che il materiale non sia impregnato di sostanze pericolose in grado da provocare danni al terreno e alla falda acquifera sottostante?

Sapevo che le traversine lignee dismesse dalle ferrovie statali se non sono da considerarsi “rifiuto speciale” poco ci manca. D’accordo, quelle conferite nella discarica nohan-galatinese non sono traversine in legno ma in cemento armato: ciò non toglie che non possano contenere olii, composti chimici o altre schifezze pericolose (mica le lavano o le trattano prima di gettarle in quella cava).

Comunque sia: sono io sottoscritto libero di non fidarmi di ciò che (non) ci raccontano?

Atteso quanto è successo nel Salento negli ultimi quarant’anni, con le discariche abusive sparpagliate ovunque e con le altrettante munite di autorizzazioni ministeriali (tipo la Burgesi) che nascondono le più pericolose e impensate sostanze inquinanti - tanto che la nostra provincia fa ormai concorrenza alla Terra dei Fuochi, un baffo a Gomorra e non ha rivali in Italia quanto a percentuali crescenti di malati di cancro e di altre malattie legate all’avvelenamento del territorio - mi è lecito fasciarmi la testa ancor prima di rompermela?

Posso dirvi che sono preoccupato anch’io, insieme ai nohani che mi hanno fermato per strada chiedendomi informazioni che non ho saputo fornire? Son padrone di chiedere che tutti (mica uno ogni tanto: dico tutti) gli automezzi che si presentano su viale Carlo Alberto dalla Chiesa, diretti alla volta della ex-cava De Pascalis vengano sottoposti a controllo preventivo?

Attenzione: per controllo non intendo il “controllo formale” della documentazione (non saprei che farmene), né i “controlli interni” eventualmente posti in essere dalla proprietà (non prendiamoci in giro: i proprietari fanno il loro mestiere: cioè soldi, business, profitti sul ciclo di questi particolari rifiuti, mica solidarietà sociale), ma ispezioni, verifiche ed esami da parte di soggetti terzi, tipo, chessò io, Arpa Puglia, Asl, Polizia locale, Carabinieri di nuclei speciali [non si possono più citare le Guardie Forestali, in quanto il loro corpo è stato sciolto nell’acido dal precedente governo, sicuramente a causa della scomparsa delle foreste: gli unici Boschi superstiti evidentemente saranno quelli ancora al governo e, giacché, anche legati al nome di qualche banca rotta,ndr.].

*

In conclusione, vorrei che fossero accertate, per ogni accesso alla cava (Per. Ogni. Accesso. Alla. Cava.) la quantità e la qualità del conferito, e che nemmeno uno spillo uno non consentito venga gettato o sversato in quella discarica privata a chilometro zero.  

E’ permesso chiedere o tutto questo è forse chiedere troppo?

Infine. E’ esagerato pretendere che i candidati al prossimo venturo governo di palazzo Orsini abbiano a cuore il bene del suolo, dell’acqua e dell’aria del nostro territorio, e siano dunque espressione più del bene comune che dei potentati economici anche locali interessati a ben altro? No, così, tanto per sapere.

Antonio Mellone

 

IL COMMISSARIO STRAORDINARIO

PREMESSO CHE:

nella nota circolare (prot. n. 1686) del 07.01.2017 della Prefettura di Lecce si invitano le Amministrazioni comunale a valutare l'eventuale chiusura degli "istituti elementari e di istruzione secondaria inferiore in relazione alle condizioni climatiche locali e allo stato delle infrastrutture viarie", richiamando, tra l'altro, la necessità di assumere idonee determinazioni per la sicurezza della circolazione e a tutela della pubblica e privata incolumità;

per quanto innanzi il Commissario Straordinario ha emesso le Ordinanze n. 4 del 07.01.2017, n. 5 del 08.01.2017 e n.6 del 09.01.2017;

la Presidenza del Consiglio dei Ministri — Dipartimento della Protezione Civile - ha diramato il bollettino di Vigilanza Meteorologica Nazionale — Fase previsionale 11 gennaio 2017 che prevede nevicate "su Puglia e Basilicata fonica", persistenza di temperature molto basse con diffuse gelate;

PRESO ATTO delle persistenti condizioni meteo avverse e, di conseguenza, dei rischi connessi all'impraticabilità delle vie cittadine, a causa delle ridotte temperature che favoriscono la formazione di ghiaccio sul fondo stradale;

CONSIDERATO, quindi, che anche nella giornata del 11 gennaio p.v. strade e marciapiedi potranno essere caratterizzati da fondi sdrucciolevoli, con conseguente pericolo per la circolazione e la sicurezza dei veicoli e delle persone;

RITENUTO, pertanto, di dover garantire la pubblica incolumità, in particolare degli alunni e del personale scolastico;

RAVVISATA, quindi, la necessità di disporre anche per il giorno 11 gennaio 2017 la chiusura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, ivi comprese le scuole dell'infanzia;

VISTI gli art. 50 e 54 del D. Lgs. 18.8.2000 n. 267,

ORDINA

1. la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, ivi comprese le scuole dell'infanzia, ricadenti nel territorio comunale per il giorno 11 Gennaio 2017, con la conseguente sospensione delle lezioni;

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Aprea ordina ai cittadini di spalare la neve e il candidato sindaco Giampiero De Pascalis mette in evidenza i problemi per la sicurezza e chiede l’annullamento dell’ordinanza

«Chiedo scusa ai galatinesi e ai residenti delle frazioni perché nel giro di pochi giorni sono costretto ancora una volta a intervenire su questioni che riguardano l’amministrazione della città». Scuote la testa Giampiero De Pascalis, candidato sindaco per Cor, Psi, Udc, oltre alle civiche Agorà e La Città, leggendo l’ordinanza che impone ai cittadini di spalare la neve, a partire dal 9 gennaio, “a causa delle ingenti e straordinarie precipitazioni nevose e di persistenza della neve e di formazione di strati gelati, a tutti i proprietari, amministratori e/o conduttori di edifici privati, occupanti di abitazioni private e in via solidale ai titolari di negozi esercizi commerciali, magazzini ed in genere di tutti gli edifici prospicienti ad aree soggette a pubblico passaggio, di provvedere durante e dopo le nevicate a togliere cumuli di neve in corrispondenza degli ingressi delle proprietà”.

«Vorrei fare una campagna elettorale concentrandomi sul programma e dialogando con i cittadini sul modello di città che vorrebbero – afferma De Pascalis –, confrontandomi con le frazioni per individuarne i bisogni, ma – mio malgrado – devo intervenire ancora una volta per chiedere un richiamo alla saggezza in questa nostra Galatina sempre più allo sbando». La questione è tutta nell’ordinanza che «scarica sui cittadini un onere che spetta alla pubblica amministrazione, con tutte le implicazioni – in termini di sicurezza – che questa irrituale attività a cui dovrebbero sottoporsi può comportare». E poi spiega: «Fortunatamente l’emergenza e, forse, l’evento atmosferico eccezionale ha fatto perdere di vista alcuni aspetti non secondari. Non capisco perché i cittadini dovrebbero spalare la neve, mentre cade e a fine nevicata, non solo davanti all’ingresso delle loro abitazioni o negozi, ma anche lungo tutto il perimetro dei loro edifici sgombrando i marciapiedi e, se mancanti, spalando per una larghezza di un metro e mezzo. Per completare il lavoro, poi, gli improvvisati spalatori dovrebbero spargere sale e sabbia per evitare il formarsi di ghiaccio».

E la sicurezza? Questa la domanda di De Pascalis: «È stato valutato che l’ordinanza colpisce anche le persone anziane e i diversamente abili? In questi giorni la raccomandazione che hanno fatto le amministrazioni locali e gli operatori sanitari è stata quella di rimanere in casa per evitare rischi di cadute e incidenti stradali: perché i galatinesi dovrebbero essere un’eccezione? Peraltro tutti i reparti di Ortopedia degli ospedali salentini sono al completo con pazienti che hanno riportato traumi da cadute sul ghiaccio. E in ogni caso ricordo che il marciapiede è suolo pubblico e quindi la sua manutenzione spetta all’amministrazione comunale. I galatinesi hanno un forte senso civico, ma l’impegno richiesto va oltre le loro forze. Auspichiamo che l’ordinanza, a fronte delle problematiche sottolineate, sia annullata».

Maddalena Mongio'

 

Fotografie del 10/01/2017

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