Annunciaziò, annunciaziò: pare, si dice, si vocifera che l’ormai famosissima cabina elettrica necessaria al funzionamento di tutti gli impianti installati nella vecchia scuola elementare di piazza Ciro Menotti a Noha verrà costruita nei “primissimi mesi del 2015”. Della serie: riprova e sarai più fortunato.
Orbene, posto che – non facciamo sempre i ragionieri, suvvia, siamo elastici, - “i primissimi mesi dell’anno” vadano da gennaio a novembre di ogni anno domini, potremmo con una certa ragionevole sicurezza confidare nel fatto che entro e non oltre il Natale del 2015 in quel centro polivalente nohano saranno finalmente varati (come si fa con le navi, sperando di non trovarci sul Titanic) gli impianti di riscaldamento/aria condizionata (per ora, come noto, funziona solo quello dell’aria fritta), sollevamento pesi (cioè l’ascensore), e produzione di energia fotovoltaica.
Abbiamo dovuto utilizzare il condizionale (potremmo) in quanto la notizia-bomba della costruzione di questa benedetta cabina elettrica pare sia stata diffusa dall’assessore parzialmente stremato (dai nostri articoli), vale a dire l’amatissimo ing. Coccioli in persona, già noto alle cronache per essere uomo di parola, mai propenso a sbottonarsi senza avere la certezza delle cose: insomma un personaggio che mai e poi mai si metterebbe a scrivere una cosa per un’altra, tipo che una cabina elettrica scordata da chissà chi “verrà installata nel centro polivalente nohano tra giugno e settembre 2014”.
Dunque prendiamo per buone le promesse del nostro assessore ai lavori comici, fiduciosi nel fatto che prima o poi il SAL (stato avanzamento dei lavori) di quella benedetta struttura costata 1.300.000 euro di soldi pubblici passi una volta per tutte dal 99% al 100% (in effetti molte cose avvengono o non avvengono per via del classico pelo).
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Abbiamo appena comprato in cartoleria un’agenda nuova di zecca (le banche non ne regalano più da un pezzo) per appuntare l’n-esimo programma politico per i prossimi 365 giorni (quello dei 1000 giorni è copyright del premier Renzi, ma siamo lì visti i rapporti di amicizia partitocratica con i membri di questa maggioranza cumonale).
Pur elegantemente foderata in pelle di nohano questa agenda non è una Smemoranda.
Se lo fissino bene in mente politici e burocrati di Palazzo Orsini, novelli guardiani del farò.
Antonio Mellone