Di nuovo i Dialoghi di Noha, ancora una volta ci si ritrova tutti insieme a discutere e confrontarsi su temi di grande attualità; cosa che accade, ahimè, sempre più di rado.
È il 2 gennaio e nella stupenda sala settecentesca adiacente al Bar Settebello, da poco ristrutturata e valorizzata in ogni suo dettaglio architettonico, è data l’opportunità, a chiunque ne abbia voglia, di partecipare ad un incontro-dibattito che intende analizzare, sotto l’attenta lente del cittadino, niente meno che l’Unità d’Italia, proprio nell’anno della ricorrenza del 150° anniversario. Ma nell’accogliente sala riecheggia anche un’altra data, oltre a quella famosa, il 1861: qualcuno infatti parla di bicentenario, di 1811, di unità del feudo di Noha con quello di Galatina, di appropriazione non autorizzata di un territorio di 1000 anime, ovviamente con annessi culturali, storici e architettonici.
Due date quindi, quella del 1811 e del 1861, che dovrebbero sancire un’unità politica e culturale, ma che in realtà dimostrano essere due sipari dietro ai quali si nascondono gli interessi di alcuni, a discapito dei molti. Attenzione, qui si raccontano i fatti, questa è storia, e dovrebbe far da maestra, come sostiene Cicerone. Ecco, quindi, che per l’occasione, di fronte a un attento e partecipe uditorio, si susseguono gli interventi di Antonio Mellone, Marcello D’Acquarica e del prof. Egidio Zacheo, scrittore, giornalista e docente di Politica Comparata e Storia delle Istituzioni presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università del Salento.
Ognuno dice la propria liberamente, sentendosi tutelato in ciò dalla Costituzione Italiana (che non poteva non essere ricordata con la lettura di alcuni suoi articoli), senza ergersi a detentore di chissà quale verità, senza imporre alcunché, arricchendo il discorso con eventi e date storiche, dandogli valore con citazioni e riferimenti bibliografici, riportando documenti e video. Un contributo enorme al dibattito è offerto dal prof. Zacheo, che ha ricordato quanto sia importante continuare a perseguire, senza mai stancarsi, quell’unità politica che è sempre venuta meno in Italia, e allo stesso tempo ha invitato i cittadini a essere attivi, a dare un seguito nel loro piccolo all’unità culturale dell’Italia, che ha anticipato di secoli quella politica, a valorizzare la res pubblica e abbattere i muri dell’egoismo, che siamo abituati a costruirci intorno.
Un approfondimento culturale indispensabile è offerto anche da un video, preparato da Marcello D’Acquarica e disponibile sul sito noha.it, che oltre a fare da introduzione all’incontro, ha cercato anche di trovare alcuni termini di paragone tra la situazione nazionale e quella locale.
La serata si è conclusa con un elenco di motivi per cui valga la pena restare oppure andar via da questo paese. Non abbiamo ancora preso una decisione, intanto però ci uniamo di buon grado al motto finale: “siamo qui con voi, perché l’unione fa la forza”.
L'Amministrazione Coluccia spieghi ai galatinesi dove sono i trecentomila euro mancanti.
L’unico provvedimento che l’amministrazione comunale ha saputo adottare in materia di politica economica è stata la rinegoziazione dei mutui. Tale decisione, che in consiglio comunale è stata definita “ineccepibile” dal capo della presunta opposizione, dimostra solo poca saggezza politica e scarso interesse per il futuro.
In realtà esistono altri temi molto importanti anche per il ripristino della legalità e per il reperimento di somme che farebbero “respirare” le casse comunali: il recupero di circa 300.000,00 euro derivanti dagli oneri di urbanizzazione riferiti agli anni dal 1996 al 2004.
Il sindaco Coluccia ha più volte lamentato la mancanza di fondi comunali, ma purtroppo, sembra non andare oltre il suo naso. Attraverso la riscossione degli oneri di urbanizzazione previsti dai vincoli al Piano Urbanistico Generale, si sarebbero potuti recuperare dei fondi importantissimi per il bilancio del nostro Comune, ma si è preferito litigare per futili e inutili motivi interni ai rapporti di forza all’interno della maggioranza.
Il precedente assessore all'Urbanistica, aveva scoperto quello che alcuni giornali chiamarono “Il tesoretto del Comune di Galatina”. Infatti, a seguito di doverose verifiche sugli oneri di urbanizzazione riferiti agli anni dal 1996 al 2004,l'Ufficio Urbanistica del Comune, avrebbe accertato il mancato versamento di 1.000.000,00 di euro, recuperandone circa il 70%. Facendo un breve calcolo matematico, mancherebbero all'appello 300.000,00 euro.
Il 31/12 inoltre sono decaduti i vincoli previsti dal Piano Regolatore ed a tutt'oggi non sembrerebbero essere stati reiterati. A causa dell'inerzia amministrativa di questa Amministrazione nel non recuperare dette somme e della conseguente limitata edificabilità dell'area, si potrebbero essere create delle situazioni di penalizzazione per i proprietari interessati, oltreché una diminuzione dei benefici fiscali per le casse comunali.
Proponiamo di coordinare l'Ufficio Tributi con l'Ufficio Urbanistica, anche attraverso l'utilizzo del SIT (Sistema Informativo Territoriale, voluto del Ministero dell'Innovazione e le Tecnologie e attuato dalla Regione Puglia tramite i POR 2000-2006) per verificare le situazioni di illegalità in ambito urbanistico e provvedere, qualora possibile, a reiterare i vincoli del PRG ed all'immediato recupero delle somme.
Ci chiediamo quali siano le risposte che il Sindaco intende dare in proposito. Il nostro unico fine è contribuire fattivamente al dibattito politico, risvegliare le coscienze sopite dei nostri amministratori e lanciare delle proposte concrete.
Galatina, 5 gennaio 2011
Il Presidente
Noel Alberto Vergine