Per tre giorni Noha si agghinda a festa con le scintillanti luminarie De Cagna per onorare il suo santo patrono, Michele Arcangelo, “capo delle milizie celesti”.
L’impavido santo dell’Apocalisse che combatté il male nei cieli è simbolo di forza, coraggio e battaglie in nome del bene comune, proprio come quelle che i cittadini di Noha ingaggiano spesso per proteggere il proprio paesaggio dagli abusi edilizi, dalle inutili strade a quattro corsie, dalle circonvallazioni interne, dagli impianti eolici e fotovoltaici selvaggi. E se un tempo ci si rivolgeva ai santi per ricevere protezione dalle invasioni o le calamità naturali, a Noha, in questi giorni a San Michele si chiede di preservare le bellezze naturali del Salento.
Ma intanto la festa invade le strade principali ma anche vicoli e piazzette e scorre fino a lunedì 30 settembre sulle note dell’inno intonato per il patrono ed eseguito dalla nostra banda musicale sotto la bacchetta del maestro Lory Calò che scorta anche la solenne processione, sabato 28, salutata dallo sparo dei fuochi d’artificio.
Bancarelle di dolci e chincaglierie colorano le strade insieme ai sapori locali, ed il luna park sul limitare del paese mentre dalla pomposa cassa armonica in piazza San Michele si levano le sinfonie dei concerti bandistici più importanti di Puglia. In chiusura dei tre giorni la musica cambia per diventare più “contemporanea” mentre lo scintillio dei fuochi d’artificio dà appuntamento al prossimo anno.
Antonio Mellone
(Trafiletto apparso su quiSalento del corrente mese)
Commenti
Quando in un paese come il nostro ci si accorge di una persona solo perché il suo corpo emana cattivo odore, è segno che anche San Michele Arcangelo perde una battaglia. Speriamo di non perdere altro.
Adesso che si sono accorti della sua mancanza vedi quanti risponderanno presente a tutt'altre questioni.
schifo...
e va bo!!!! paese di cavalli puzzolenti vivo
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