set182023
Finalmente dopo la tempesta di annunci, video, post, dubbi esistenziali, qualche excusatio non petita e un’infinità di comunicati ufficiali, arrivò la quiete. È bastato un brain storming prefettizio per trovare il bandolo della matassa, svelare la soluzione al giallo, individuare il colpevole di quegl’impercettibili problemi di accesso al parterre del concertone dei Negramaro 20 Years Old: genetliaco celebrato all’aeroporto militare di Galatina a botte di 50/70 euro a cranio, bevande e parcheggio esclusi. A spiattellare l’arcano il nostro sindaco (membro del suddetto trust di cervelli), il quale, petto in fuori e pancia in dentro, con “orgoglio ed emozione” - come quando riceve tutto in ghingheri il ministro della guerra Crosetto (“Un uomo in grado di scaldare i cuori” [sic]) - con un epico ma viepiù lirico post sulla sua pagina ufficiale, rimanendo serio dichiara: “Il 31 agosto si è tenuta [sic] presso la Prefettura di Lecce un tavolo con l’obiettivo di fare finalmente chiarezza su cosa non abbia funzionato […]. Oggi abbiamo un’analisi di ciò che è accaduto e una ricostruzione degli accadimenti […]”. In parole povere e in estrema sintesi: “Un dato fra tutti: solo 300 macchine erano presenti alle 18.30 su oltre 9000 stalli disponibili. Questo ha portato un grande afflusso di auto verso i parcheggi in un lasso di tempo troppo breve. […]”. Per chi non conoscesse l’aramaico moderno codesti profondi pensierini tradotti in italiano suonano più o meno così: la colpa è tutta di quegli “ospiti” a pagamento che non si sono svegliati prima, e a migliaia hanno intasato le strade e le carrare di accesso all’aeroporto all’ultimo minuto, gridando poi allo scandalo. Fossero partiti il giorno avanti, oppure la mattina presto alla solita ora della raccolta del tabacco in quegli stessi campi, o al più subito dopo pranzo, sacrificando per una volta nella loro vita la siesta pomeridiana, tutto ‘sto casino non sarebbe successo, e noi altri probiviri ci saremmo risparmiati intasamenti, recriminazioni, commenti disperati sui social, la figura di deiezione planetaria associata a “Galatina mia”, nonché il ritardo di un’oretta all’inizio del concerto Meraviglioso. E mo’ con tanto di class action chiedono indietro i soldi dei biglietti e probabilmente pure il risarcimento dei danni, ‘sti marrani che non sono altro, digiuni dei più elementari principi del darwinismo sociale. Invece è dettaglio di secondaria importanza, senz’altro un’inezia, il fatto che se tutti i 25 mila “aspettatori” si fossero presentati ai cancelli alle 18.30 si sarebbe corso il rischio di dover rinviare lo spettacolo della band salentina dal ventennale al trentennale.
set182023
Oggetto: Interrogazione consigliare urgente su utilizzo quale parcheggio dell'area presso Pex Kartodromo prospiciente la S.P.362, di proprietà dell'Agenzia Nazionale per la amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata,per P'organizzazione dell'evento “concerto Negramaro di Galatina”.
Premesso che
questa A.C. ha accolto la richiesta avanzata dalla Ambaradan s.r.ls, concedendo il patrocinio richiesto e l'autorizzazione all'utilizzo del logo/stemma del Comune per l'evento dal titolo "NGR20", concerto del gruppo "Negramaro” programmato per il 12.08.2023 presso I'Aeroporto militare di Galatina;
L'evento patrocinato dalla P.A. avrebbe dovuto apportare un contributo culturale,promuovere l'immagine della Città e valorizzare il territorio comunale a livello turistico,sociale edeconomico;
in disparte da ogni considerazione in ordine all'effettiva promozione del territorio che l'evento in parola avrebbe dovuto dare, soprattutto in merito alle numerosissime polemiche in ordine all'organizzazione dello stesso e alla sua effettiva fruibilità da parte degli utenti,è dovere della P.A.chiarire ogni questione con riguardo l'uso di un'area di proprietà dell'Agenzia Nazionale per la amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalià organizzata,per fini squisitamente lucrativi da parte di soggetti terzi;
Come risulta dalla Deliberazione Della Giunta Comunale N.304 Del 09/08/2023, questa P.A.per conto della Società organizzatrice dell'evento ha provveduto ad acquisire la disponibilitànel periodo di interesse (1/15 agosto 2023),dell'area individuata presso l'ex Kartodromo prospiciente la S.P.362, di proprietà dell'Agenzia Nazionale per la amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e da destinare a parcheggio;
Più precisamente, questo Comune ha richiesto all'Agenzia, con apposita nota del 27.03.u.s.protc.n.15203 la concessione in comodato d'uso gratuito per il periodo 1-15 Agosto 2023,al fine di destinarlo ad arca parcheggio, come previsto nel progetto organizzativo dell'evento, e su apposita richiesta della Società organizzatrice dell'evento;
In ragione di quanto si legge nella citata Delibera di Giunta, P'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, con nota del 5/04/2023 protc.n.17272 ha riscontrato positivamente la richiesta del Comune,concedendo l'area indicata per il periodo richiesto;
Ciò premesso, è doveroso inquadrare brevemente la disciplina normativa che regola la gestione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata;
Il codice delle leggi antimafia (D.Lgs. 159/2011)ess.mm.agli artt. 45 e successivi disciplina la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Le norme richiamate sono state adottate dal legislatore con lo scopo di restituire alla comunità le ricchezze accumulate illecitamente dalle mafie. “Le mafie restituiscono il maltolto” era il nome della campagna avviata da Libera nell'anno della sua nascita,il 1995.
Oggi tali beni sono gestiti dall'Agenzia soprarichiamata, che sotto il controllo del ministero dell'Interno,si occupa della destinazione dei beni confiscati e li amministra in attesa del passaggio di gestione. Quasi il 79 per cento dei beni immobili "destinati" è in mano ai Comuni. In altri casi,invece,i beni sono assegnati alle forze dell'ordine o altri organi dello Stato. Gli enti territoriali destinatari possono amministrare direttamente il bene o assegnarlo in concessione gratuita ad associazioni, organizzazioni di volontariato, cooperative, comunità terapeutiche e di recupero,associazioni di protezione ambientale,a patto che non siano a scopo di lucro, e operatori dell'agricoltura sociale.
Dal richiamo delle norme in parola, emerge inconfutabilmente che i beni immobili possono essere mantenuti in proprietà allo Stato, che per il tramite dell'Agenzia potrà svolgere anche attivitàeconomiche i cui proventi andranno versati al Fondo Giustizia, oppure concessi in comodato d'uso gratuito ad organizzazioni di volontariato, a cooperative sociali o a comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti, ad altre tipologie di cooperative purché sia fermo il requisito della mancanza dello scopo di lucro.
E però con riguardo all'uso dell'arca confiscata alla mafia utilizzata in occasione dell'evento “concerto Negramaro”è evidente ed incontestabile che l'area è stata utilizzata da un soggetto che non solo non appartiene alle categorie indicate dalla legge,ma che ha agito esclusivamente per un fine di lucro/economico squisitamente personale.
· Invero, è documentale che l'area in questione è stata utilizzata come parcheggio dalla Società FRIENDS & PARTNERS SPA, la quale ha preteso dai cittadini-utenti il pagamento di un ticket di € 20,00 per consentire l'accesso e la sosta in detta area, incassando diverse decine di migliaia di euro.
Ove l'uso ai fini di lucro (privato) non sia stato specificamente giustificato ed assentito per P'area concessa dall'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, o comunque vincolato al reimpiego per fini sociali, è del tutto evidente che la P.A. ha agito in totale spregio alla normativa di settore (codice antimafia).
Considerato che
a tutt'oggi nessunatto/convezione è reperibile presso P'Albo pretorio in ordine ai rapporti che sono intercorsi tra il Comune e la Società FRIENDS & PARTNERS SPA per la gestione dell'area in questione, e quindi non si ha contezza alcuna degli atti assentivi ed il rimpiego delle somme,
gli scriventi
Chiedono
di sapere:
- se l'Agenzia nazionale perl'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, è stata notiziata dell'uso dell'area di sua proprietà per fini economici da parte della Società FRIENDS & PARTNERS SPA;
- se, tra la P.A. e la società sia stata sottoscritta apposito atto/convenzione per la gestione dell'area che ne dispianasse, uso, modalità, termini e quanť'altro;
- se i proventi della area di parcheggio in questione conseguiti dalla società che ha preteso il pagamento del ticket nella misura di € 20,00 per ogni vettura sono destinati al reimpiego sociale;
- in definitiva quali provvedimenti questa Amministrazione ha adottato per la fattispecie in questione in coerenza ed ossequio delle prescrizioni imposte dal Codice Antimafia.
Per la tipologia delle problematiche evidenziate nella presente interpellanza e per le domande poste, oltre a chiede risposta urgente e in forma scritta n Consiglio comunale, la presente è inviata per opportuna conoscenza, compresi gli allegati delle documentazioni citate, all'Agenzia dei beni confiscati alla mafa, a Sua Eccellenza il Prefetto di Lecce, all'Autorità Nazionale Anticorruzione e alle associazioni a tutela dei consumatori.
Distinti saluti.
Galatina, 16 settembre 2023
I Consiglieri Comunali
ANTONICA Sandra
AMANTE Marcello
ANTONICA Anna
MARIANO Emanuele
TUNDO Loredana
set172023
Diventa pienamente operativa la “Rete dei servizi per il lavoro” tra Comune di Galatina, Ambito territoriale sociale di Galatina e Arpal Puglia-Ambito territoriale di Lecce, un protocollo di intesa che aiuterà i cittadini nella ricerca del proprio progetto di vita e di lavoro.
Presso gli SPIOL (sportello per l’informazione, l’orientamento e l’accompagnamento al lavoro) dell’Ambito Sociale di Zona di Galatina gli operatori dei Centri per l’Impiego potranno rilasciare, con priorità per i soggetti fragili o o svantaggiati in carico ai Comuni, documenti come il C2 storico, la DiD o altri servizi di politiche attive per il lavoro.
E’ necessario prenotare un appuntamento chiamando presso i numeri degli SPIOL secondo l seguente calendario:
set172023
Nuovo appuntamento organizzato dall’Associazione Città Nostra, nell’ambito del progetto "We are: siamo il paesaggio che viviamo. Puglia Capitale Sociale 3.0".
Dopo aver affrontato insieme a Sara Cavagnero il tema della moda sostenibile, questa volta saremo parte attiva di un processo di tintura naturale, con il workshop organizzato nei giorni di venerdì 22 dalle 15:00 alle ore 18:30 e sabato 23 settembre dalle 10:30 alle 13:00.
Cosa si intende quando si parla di colorazione naturale e di stampa Shibori? In che modo le legature sul tessuto possono influire nella stampa a riserva e come si realizza un tino ad immersione per la tintura naturale? L'evento, Workshop di tintura e upcycling di una t-shirt, ci porterà a prendere confidenza ed utilizzare materiali quali tessuti, pigmenti e altri ausiliari di tintura. Durante le due giornate di workshop verremo introdotti alla metodologia di tintura con indaco naturale. Karen Modeo, fondatrice del brand Oak Studio, ci mostrerà come realizzare una stampa Shibori su una t-shirt in nostro possesso per darle nuova vita.
set172023
Si è svolta in un clima amichevole ed informale, alla presenza delle autorità cittadine (il Sindaco Dottor Vergine Fabio, i Consiglieri Sabato Francesco e Pierluigi Mandorino) e di una nutrita rappresentanza dell’Associazione “Casamica Galatina ONLUS”, la cerimonia di inaugurazione di piazzetta Fedele.
L’area in via Soleto, nel Rione Italia, è stata oggetto di un processo di riqualificazione e rinnovamento a cura dell’Associazione “Virtus Basket Galatina”. Si tratta di un progetto modulare, e non assolutamente di un intervento risolutivo, tutt’altro. Nel corso degli ultimi mesi si è provveduto a ritinteggiare la ringhiera, a riposizionare i marmi divelti, ad effettuare alcune riparazioni del tappeto antitrauma e ad installare alcuni giochini nuovi. Prossimamente seguiranno altri lavori ed altre installazioni. Il progetto si pone lo scopo di restituire alla cittadinanza aree gioco che rispondano alle esigenze di un’ampia fascia di utenza, offrendo proposte ludiche versatili, che favoriscono l’inclusione e la socializzazione. Abbiamo trovato una Amministrazione non solo attenta e sensibile al problema delle aree gioco per i bambini, ma anche pronta ad affrontare il problema con delle soluzioni efficaci in un arco temporale piuttosto breve. Coscienti come siamo che si tratta di un tema complesso e dalla non facile risoluzione non possiamo che essere ragionevolmente speranzosi.
set172023
Il grandissimo successo della manifestazione “Bimbulanza in piAzza”, svoltasi presso “Il Covo della Taranta”, riconosciuto in maniera integrale dai protagonisti, andato oltre ogni più rosea aspettativa è il frutto di giorni di lavoro, è la conferma che la serietà, la programmazione, la tenacia, restano valori grazie ai quali è possibile ambire a qualsiasi traguardo.
1.800 volte GRAZIE
1.800 euro è, infatti, il frutto della raccolta fondi della serata dell’8 settembre u.s. che ha visto la partecipazione di circa 200 persone o meglio di 200 cuori che hanno battuto all’unisono.
Siamo particolarmente emozionati e al contempo soddisfatti per l’ottima riuscita dell’iniziativa che abbiamo organizzato. Il progetto, volto a reperire risorse per le spese di funzionamento della Bimbulanza, ha ampiamente superato le aspettative, anche le più ottimistiche…
La Bimbulanza, gestita dall'Associazione “Cuore e mani aperte – OdV” di DON Gianni Mattia e Franco Russo è, ormai, un patrimonio del nostro territorio, e la sua utilità è universalmente riconosciuta.
set152023
Continua ad essere assai mortificante assistere a spettacoli da commedia greca in stile aristofanico, non tanto per i contenuti (simili anche loro) quanto per l’abbondante uso e ab-uso di maschere come strumento di adattamento ad un contesto scenico che colmi l’assenza di attori o per coprire le umane sembianze vestendosi da divinità scesa in campo per salvare le sorti del territorio. Ebbene, siamo a Noha nel settembre del 2023 e i protagonisti di questa scena, che di comico ha ben poco, sono innumerevoli. Sono gli stessi che pensano di soddisfare i bisogni e le richieste della nostra frazione promuovendo solo feste e balli, sono gli stessi che intendono dare lustro e visibilità ad un territorio facendosi immortalare con microfono in mano assieme a quattro o cinque seguaci (che chiamano coorganizzatori) che a loro volta sfruttano la prossimità alla figura istituzionale nella speranza di essere riconosciuti come “un* di loro” in barba al fallimento elettorale. Sono gli stessi che rispettano e promuovono così tanto le tradizioni di una porzione di territorio, da confondere e fondere assieme Noha a Galatina. Siamo a Noha, dicevamo, e alla luce dei fatti sembra che Noha si possa accontentare di una tinteggiatura al cancello del cimitero o dell’istallazione delle bandiere presso gli uffici comunali, per farla sembrare tutta bella. Effettivamente Noha bella lo è già, ma pensiamo che la sua bellezza sia incentrata sull’essere ma non nel divenire. Al maldestro tentativo di porla al centro di una azione amministrativa che fa acqua da tutte le parti, si finisce sempre con il promuovere combriccole che poco o nulla danno a questa frazione. Quello che c’è stato continua ad esserci così come gli eventi tradizionali quali ad esempio le Fiere (Sfilate) dei Cavalli, ma gli stessi sono interamente organizzati da privati cittadini che spendono tempo e denaro per amore del proprio territorio. In tutto questo notiamo però la totale assenza di politiche che mirino allo sviluppo del territorio, di progetti volti al miglioramento della qualità della vita dei cittadini, di azioni volte alla salvaguardia delle opere culturali, sicchè continuiamo a perdere finanziamenti pubblici di risanamento e riqualificazione. E a proposito di maschere, nella Grecia Antica era d’uopo oltre all’uso delle maschere, il “tinteggiare” il volto degli attori dando un’immagine si sé diversa dalla realtà. Ci sorprende sempre di più quanto Noha e l’Antica Grecia abbiano così tanti elementi in comune, come le maschere e le tinteggiature [per l’appunto]. È sotto gli occhi di tutti l’opera di questi giorni che vede protagonista l’Ufficio comunale in Via Calvario. Fanno bella mostra di sé i Santi Pietro e Paolo e una graziosa ragnatela (simbolo del tarantismo), un connubio tra sacro e profano su uno sfondo azzurro altamente discromico. Ci preme ricordare come tutto ciò, pur mantenendo il rispetto che si deve, non appartiene a Noha in quanto la stessa conserva e custodisce gelosamente le sue tradizioni, i suoi simboli, i suoi costumi. Perché dare ad un territorio un’immagine che non gli appartiene? Noha da sempre è considerata la Città dei Cavalli, delle distillerie di Brandy, delle colonie messapiche e ci fa specie pensare che quei murales sono il risultato di un finanziamento regionale di 40.000 euro (ottenuto non da questa Amministrazione, ovviamente!). Occorrerebbe, dal nostro punto di vista, lavorare per tutelare l’identità attraverso una azione amministrativa attenta, prossima ai bisogni della gente e che abbia visione di futuro; ciò che continuiamo a notare però, è il maldestro tentativo di fornire un’immagine che diverge completamente dalle aspettative di quanti abitano Noha. Non sarebbe il caso di essere più che apparire?
Michele Scalese
Segretario Circolo PD - Noha
set142023
I sottoscritti Consiglieri Comunali Emanuele Mariano e Loredana Tundo, chiedono alle S.V. la disponibilità a partecipare ad un incontro pubblico, da svolgersi presso la frazione di Noha, per illustrare le ragioni che hanno portato alla realizzazione del murales (oggetto di discussione e critica in tutta la Frazione) sulle pareti perimetrali della casa comunale, invitando in tale occasione la cittadinanza tutta e le associazioni operanti sul territorio della frazione, al fine di valutare le proposte migliorative che potranno essere avanzate in tale circostanza.
Si chiede inoltre, una sospensiva dei lavori attualmente in corso.
In attesa di un Vs. benevolo riscontro porgiamo distinti saluti.
I CONSIGLIERI COMUNALI
Emanuele Mariano
Loredana Tundo
set142023
All’improvviso, quasi come un fulmine a ciel sereno, la parete dello stabile dell’anagrafe in via Calvario, a due passi dalla chiesa madre di san Michele Arcangelo, è diventata la tela di un quadro astratto (astratto nel senso etimologico del termine).
A volte ci chiediamo se la città di Galatina abbia toccato il fondo della famigerata "cultura" su cui fondava la sua storia o se siamo noi a non essere più al passo con i tempi.
Davvero sono troppe le ombre che oscurano quel glorioso passato sancito dalle vite di numerosi personaggi illustri che hanno portato Galatina agli onori della Storia e dell'Arte, le quali resistono ancor oggi nelle piazze, nei palazzi e nelle sue chiese.
Sono talmente tante, le ombre, che rischiano di sovrapporsi alla bellezza in maniera così prepotente da farti venire il dubbio che sia forse questa la normalità.
Non entriamo nel merito dei problemi economici, e quante migliaia di euro i cittadini di Galatina e frazioni pagheranno per il disegno murale (impropriamente detto affresco, attesa una tecnica affatto diversa da quel metodo): murale del tutto inaspettato, una sorpresa (invero tra le più sconcertanti) che sta per essere "scoperta" sul muro degli uffici dell’anagrafe comunale che s’affaccia su via Calvario, in pieno centro storico.
Non entriamo nemmeno nel merito della questione urbanistica, e l'attuale non è certamente degna di una città d'Arte & Cultura, compresa la iattura dello "zero" in tema di polmoni di verde cittadino, senza parlare poi di quell'infausto primato che molti enti della salute pubblica stanno da tempo denunciando, Asl in primis. E speriamo davvero che quei problemi che vedono Galatina purtroppo ai primi posti, diventino quanto prima prioritari su tutto il resto, e soprattutto sul banale pensiero che sia sufficiente "affrescare" dei muri per uscire dal degrado.
Ora il buon senso dice che se una comunità come Noha ha resistito quasi due millenni seppur contro la più ostinata ignavia di tante distratte amministrazioni, mantenendo la sua identità in storia e tradizioni e superando ambigui tentativi di annullamento di tale identità, vuol dire che Noha - e si direbbe anche i nohani, non vuole che la sua immagine venga rimossa, o peggio sostituita a pie' pari da un evidente falso storico.
Noha è per i nohani e per il Salento la "Città dei cavalli".
Noha è per la storia la Baronia dei De Noha, secondo lo storico Jacopo Antonio Ferrari, dal 1192.
Noha ha uno stemma civico complesso, bellissimo, ricco di storia e significati.
Noha è stata per secoli la roccaforte della valle dell'Asso grazie alle sue tre torri, che resistono ancora nonostante l'arroganza che vorrebbe coprirle con dei falsi stereotipi, come quella ragnatela che forse Galatina non riesce a tessere diversamente.
Apprezziamo l'idea delle integrazioni culturali, anche quella dei gemellaggi fra comunità, perché sono azioni che tendono a unire ciò che è separato.
Ma che cosa ha di separato Noha da Galatina a tal punto da portarci i santi Pietro e Paolo, che in un certo senso i nohani fin dalla nascita li sentono già come propri.
Noha, e lo sanno pure le pietre, ha già i suoi Santi protettori e proprio in questo mese sono nel cuore e negli occhi dei nohani.
Quindi ben vengano gli “affreschi”, ma per favore lasciamo i santi e le ragnatele al loro posto, proviamo tutti a rispettare il Genius Loci di ogni comunità, mentre le Autorità provino a sbrogliare quell’altra matassa di problemi certamente più gravi e urgenti.
Il Direttivo di NoiAmbiente e Beni Culturai di Noha e Galatina