apr042015
L’appuntamento è da oltre sessant’anni nel grande prato accanto alla cappella della Madonna di Costantinopoli o, come la chiamano affettuosamente i nohani, “delle cuddhrure”. E’ qui che animali da cortile e commercianti si ritrovano il Lunedì dell’Angelo per la fiera del bestiame e per mettere in mostra e vendere anatre, pulcini, papere, galline e ogni tipo di utensile per l’allevamento. Ma i veri protagonisti sono loro: i cavalli che fin dal mattino animano le strade della piccola frazione di Galatina per la kermesse che li vede sfilare in tutta la loro eleganza.
Se ne possono ammirare di bellissimi, bardati di tutto punto con nastri colorati, campanellini, finimenti argentati e criniere al vento o, ancora, seguiti da carri, birocci e calessi di ogni dimensione fino ai coloratissimi traìni, finemente decorati in punta di pennello con colori sgargianti.
La fiera, che apre i battenti alle 8.30 e si conclude alle 13, e che quest’anno è dedicata al suo storico organizzatore recentemente scomparso, Tonio Rossetti, comprende anche prodotti tipici e un mercatino di finimenti.
apr042015
Un incontro sull’emergenza disseccamento degli ulivi, che da mesi sta chiamando a raccolta esperti del settore, si è tenuto nei giorni scorsi presso Palazzo Orsini.
L’iniziativa, che ribadisce l’attenzione dell’Amministrazione Comunale verso il gravoso problema che sta compromettendo il nostro patrimonio olivicolo, è stata messa in piedi dal consigliere comunale Antonio Congedo in collaborazione con gli assessorati all’ambiente e all’agricoltura del Comune di Galatina.
Presenti all’incontro anche il sociologo dell’ambiente Luca Carbone, l’omeopata Carlo Licci, il referente del LUA Luigi Toma insieme alla referente di un’azienda omeopatica di Merano sig.ra Rindler e la sig.ra Stefania Stamerra in rappresentanza delle 26 aziende biologiche che anno presentato ricorso al TAR del Lazio opponendosi al piano Silletti. Ancora gli agronomi Nello Baldari e Bruno Vaglio e agricoltori locali.
apr032015
apr022015
Cos’è successo a Noha? Ti svegli una mattina e ti accorgi che tutto è cambiato. Lo vedi dalle foto. Ed è normale che col passare del tempo tutto cambi. Alcuni muoiono, altri nascono, il paese cambia forma, si aggiorna, si evolve, implode, esplode; insomma non è più lo stesso nonostante conservi il suo nome. Cambiano gli usi, mutano i costumi, si confondono i dialetti, entra in campo la tecnologia, vanno e vengono i critici, rimangono criticati gli stessi, ma non è questo che si vede dalle foto. O meglio, ciò che è cambiato lo vedi da una foto se la guardi con nostalgia. E non è vero il fatto che si stava meglio una volta. Vi immaginate oggi senza un computer o il telefono? Lo guidereste un cavallo invece di un’automobile? Scrivereste oggi, senza l’aiuto di un programma, la vostra tesi di laurea su carta, misurando lo spazio in base alle note a piè di pagina? Non ditemi che si stava meglio una volta perché non ci credo. Ma se guardo una foto, una qualunque foto, mi accorgo che qualcosa è cambiato. Tutto è cambiato. E in base ad alcuni punti di vista tutto è cambiato in meglio, o quasi. Io sono affezionato alle foto, soprattutto se in quelle foto ci sono io che non mi ricordo più com’ero prima. E non mi ricordo più com’era Noha, e non mi ricordo più come eravate voi. Non c’è nulla di più triste di una foto, specie se in quella foto c’è molto paesaggio e tanti personaggi. Se poi in quella foto c’è una sola persona e pochissimo sfondo, allora quella che avete tra le mani è una foto tristissima. E visto che oggi siamo nell’era digitale, le foto ci sommergono e perdiamo la concezione del tempo che passa, perché le foto scandiscono i momenti più di un secondo trascorso.
apr012015
La redazione di Noha.it
mar312015
Premetto che non ho nulla contro la lingua inglese. Diciamoci la verità, la lingua inglese è piuttosto semplice e immediata, non sta a badare a fronzoli (Shakespeare e altre decine di scrittori ci hanno lasciato delle pagine indimenticabili in lingua inglese, ma parliamo di altri livelli). Forse è per questo che è la lingua europea per definizione, è la lingua per comunicare con chiunque e ovunque senza difficoltà. È la lingua degli affari e soprattutto la lingua delle scienze, da quelle naturali a quelle informatiche. Come ho sentito dire più volte e da più persone, al giorno d’oggi se non conosci bene l’inglese non vai da nessuna parte!
Retorica a parte, l’importanza della lingua inglese è oramai un dato di fatto. È difficile spiegarsi con i gesti al telefono con una persona che sta all’altro capo dell’apparecchio, se questo è anche all’altro capo del mondo. Le difficoltà aumentano se poi dalla tua telefonata dipenderà il successo o lo sviluppo di un progetto in cui qualcuno ha investito del denaro. Quindi, nessuno vuole e può mettere in discussione l’utilità della conoscenza della lingua inglese per poter comunicare con persone che non conoscono la lingua italiana. Quello che non torna è il motivo per cui dovremmo infarcire l’italiano di vocaboli inglesi (a volte malamente italianizzati) parlando con persone che conoscono l’italiano.
mar312015
Ci dispiace leggere polemiche risposte da tecnico comunale a discredito dello Osservatorio, là dove i nostri interventi erano e sono finalizzati a migliorare le opere in corso nell'interesse della collettività.
Pur comprendendo la condizione di frustrazione e di stress in cui operano i tecnici comunali, non possiamo più nascondere una realtà che è sotto gli occhi di tutti.
Questa volta lo diciamo a chiare lettere.
I tecnici comunali col diploma di geometra non hanno le competenze ed i titoli per progettare e dirigere certi lavori.
Lo sancisce la Corte Europea e lo conferma il Consiglio di Stato Italiano.
Per cui siamo in presenza di progettazione e direzione dei lavori illegittime.
Da questo errore alla fonte nascono e ne derivano a cascata tutti gli altri.
La Soprintendenza, per chi è del mestiere lo sa benissimo, va interpellata prima della approvazione di un progetto e non quando le frittate sono fatte.
È un obbligo di legge al quale non ci si può sottrarre e desta stupore quando l'inadempienza è commessa da una Pubblica Amministrazione che dovrebbe dare il buon esempio.
Per i tecnici comunali che vengono retribuiti con compensi aggiuntivi, i lavori e le opere in argomento sono "opere minori", quelle appunto che i geometri potrebbero progettare e dirigere.
Ma per noi e per la legge non è così.
Intervenire in zona A1 di massimo interesse storico, sotto le mura della città antica, affianco alla porta storica, noi non la consideriamo opera minore.
Così pure quando si provvede alla sistemazione dello spazio esterno del più grande complesso monumentale che c'è in città quale e' la struttura del Palazzo della Cultura e Chiesa annessa, non possiamo considerarle opere minori.
Tanto meno gli interventi nei locali di Palazzo Orsini, coevi, se non antecedenti alla Basilica, possono essere considerati opere minori.
La dicotomia di visione da cui nascono poi tutti gli errori e le osservazioni è tutta qua'.
Noi dell'Osservatorio abbiamo come obbiettivo primario la tutela e la salvaguardia del patrimonio artistico architettonico della città e, quindi, è nostro dovere intervenire per consigliare, suggerire e correggere eventuali errori.
mar302015
Ho notato una cosa: quando sulla carta stampata (un esempio per tutti il Quotidiano: ma quand’è che s’inizia a boicottarlo, come giustamente suggerisce Ivano Gioffreda, smettendo di buttar via i soldi per il suo acquisto?) o su altri giornali on-line scritti diretti e interpretati da “giornalisti” dotati di prolifiche ghiandole salivari si parla di Tap o di Tav, di strada statale 275 o di circonvallazioni interne, di Regionale 8 o dell’altra inutile Maglie-Otranto [per la cronaca il Salento ha il primato mondiale di strade per chilometro quadrato, quindi ne stiamo mettendo in cantiere delle altre, ndr], di Mega-porco Pantacom o di Mega-impianto di compostaggio [le cazzate o sono mega o niente anche qui da noi, ndr], di Colacem o di altri simili gigli di camposanto, di Xylella fastidiosa o di discarica a Corigliano, di trivellazioni petrolifere in mare o di inceneritori, di centrale a carbone di Cerano o di Ilva di Taranto, di fotovoltaico selvaggio in mezzo alle campagne o di impianti a biogas, di zone industrial-artigianali o di aree mercatali [l’ultima in ordine di tempo, se non già fatto, sta per essere varata a Galatina dall’attuale giunta diserbante, ndr], dicevo, quando sui cosiddetti mezzi di informazione leggiamo di tutta questa roba ci imbattiamo sovente in termini del tipo: posti di lavoro, sviluppo, ricadute occupazionali, volani per l’economia, disoccupazione, Pil, partito del no, milioni di euro, commissario straordinario, risarcimenti, emergenza, aumento della cubatura, grandi opere, suolo edificabile, fondi europei, consumi, crisi, attrattività, produzione, interesse locale, ricchezza, raccolta di firme, insediamenti produttivi, velocità di comunicazione, maggioranza allargata, conferenze dei servizi, fideiussioni, protocolli d’intesa, inizio dei lavori, tensioni politiche, assessori, tavoli tecnici, concorrenza, grandi opere.
mar292015
In mattinata i fedeli si sono radunati vicino al Calvario per la benedizione dei rami di ulivo e di palma. Poi tutti insieme grandi e piccini hanno preso parte alla processione che li ha condotti fin dentro la Chiesa Madonne delle Grazie, nella quale è stata celebrata la Santa Messa.