mar222016
Grande successo per la Via Crucis vivente di Noha, organizzata dalla Parrocchia “San Michele Arcangelo” di Noha in collaborazione con l’Associazione Gruppo Masseria Colabaldi di Noha, che ha richiamato un pubblico numeroso, il quale ha seguito con emozione e partecipazione il racconto della Passione di Cristo.
mar192016
Eccovi alcuni flash su di una passata 'via Crucis vivente' di Noha fatteci pervenire da Lino Chittani, uno degli attori di allora. Presente, nelle stesse vesti, anche nella Passione che avrà luogo Domenica 20 marzo 2016, alle ore 19.00, con partenza da piazza San Michele.
mar192016
La Parrocchia “San Michele Arcangelo” di Noha in collaborazione con l’Associazione Gruppo Masseria Colabaldi di Noha organizzano la Via Crucis con la narrazione del Vangelo e la presenza dei figuranti domenica 20 marzo 2016 alle ore 19.00 P.zza San Michele – Noha (LE). Seguire i passi del Signore sulla Via dolorosa della passione e sulla strada gioiosa della risurrezione. Tutta la Via crucis è un moto di piedi in cammino. All’inizio e alla fine della via Crucis ci sono due donne. La prima, nei giorni immediatamente la passione, si pone ai piedi di Gesù per ungerli e baciarli. Gesù dirà ai suoi accusatori di lasciarla stare perché sta ungendo in anticipo il suo corpo per la sepoltura. Alla fine della Via dolorosa invece c’è un’altra donna che, nel mattino radioso della Pasqua, si getta ai piedi di Gesù per abbracciarli: Gesù allora non vorrà più essere trattenuto e la manderà, vera prima evangelizzatrice, ad annunciare la risurrezione. Le nostre meditazioni scoreranno tra questi due estremi: l’adorazione che si fa sequela del Maestro, e che diventa poi annuncio della Bella Notizia ai fratelli. Tutto passa attraverso il cuore femminile luogo più predisposto ad accogliere la vita nuova che rinasce con la Pasqua e diventa modello per tutti gli uomini. La partecipazione diventerà non presenza spettante, ma sequela che risponde all’invito di Gesù: “Vieni e seguimi”.
mar182016
Il Centro Antiviolenza Malala dell'ATS di Galatina comunica alle SSVV che l'équipe integrata Abuso Maltrattamento, interverrà, su precedente invito, all'Open Forum-tavoli tematici organizzato dalla Facoltà di Scienze della Formazione, Scienze Politiche e Sociali e Corsi di Laurea in Servizio Sociale dell'Università del Salento: World Social Work Day 22 marzo 2016 - dalle ore 9.00 alle ore 16.00.
La giornata si articolerà come da Programma allegato alla presente, pubblicizzata altresì sul profilo FB del CAV Malala e sul profilo wswd 2016 unisalento.
Tale occasione vedrà l'équipe integrata interfacciarsi con il contesto universitario sulle tematiche relative alla violenza di genere e abuso e maltrattamento, e contestualmente avrà occasione di informare circa le finalità e gli obiettivi del CAV Malala dell'ATS di Galatina, nonchè sulla metodologia adottata per prevenire e contrastare la violenza, tutelare donne e minori, in ottemperanza alle disposizioni Regionali in materia.
mar162016
I nostri CAMPIONI al "Campionato Interprovinciale Danza CSEN", svoltosi domenica 13 marzo 2016 nel Palazzetto dello sport "San Giuseppe da Copertino" di Lecce.
Phisica Noha
mar162016
Dopo lo spareggio play/out dello scorso anno concluso positivamente con la permanenza in Serie B,il Ct Galatina riparte alla caccia di qualcosa di importante.La Federazione Italiana Tennis ha da poco pubblicato il girone che vedrà impegnato il team galatinese nei circoli tennis più prestigiosi d' Italia.Si parte il 3 Aprile in casa contro il forte Tc Treviglio(Milano),seguiranno poi due trasferte consecutive contro il Ferratella(Roma) e San Colombano(Milano) e il 24 Aprile in casa contro Macerata.Dopo la giornata di riposo si ritorna in campo il 15 Maggio a Finale Ligure e 22 Maggio in casa contro il Ct Reggio Emilia.Quest'anno ci saranno alcune importanti novità nella formazione:oltre al solito Pierdanio lo Priore classificato 2.4,Filippo Stasi,34 anni Direttore Sportivo e bandiera del circolo e l'under di casa Alberto Giannini, giocheranno Tomas Gerini 2.7 di Buenos Aires e i "ragazzini terribili" Jesper De Jong(Olanda),Nini-Gabriel Dica(Romania) e Petros Tsitsipas(Grecia).Con la speranza di avere in qualche occasione Paris Gemouchidis e Stefanos Tsitsipas numero 520atp.
mar162016
Il 18 marzo 2016 andrà in scena, nel rinnovato Teatro Cavallino Bianco per la stagione di prosa 2016 organizzata dalla Città di Galatina in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese (TPP) e con il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) e della Regione Puglia - Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, “l’ape regina dei geni”. Questo è l’appellativo di Misia Sert, la prima talent scout della storia. A lei è dedicato lo spettacolo IO SONO MISIA.
Dopo il successo di “Malamore”, Premio Flaiano, Lucrezia Lante della Rovere continua a dare vita a profili di donne straordinarie che hanno costruito la cultura del ‘900. Con la sensibile regia di Francesco Zecca e un testo inedito del poeta Vittorio Cielo, rivela al pubblico italiano l’incredibile storia e la fascinosa personalità di Misia Sert. Straordinaria mecenate – a lei dobbiamo la scoperta, fra gli altri, di Cocò Chanel – il cui salotto parigino era frequentato da Pablo Picasso, Paul Morand, Claude-Achille Debussy, fu ritratta da Pierre-Auguste Renoir e da Henri de Toulouse-Lautrec, ispirò Jean Cocteau e fu definita da Marcel Proust “un monumento di storia, collocata nell’asse del gusto francese come l’obelisco di Luxor nell’asse degli Champs Elysées”.
mar132016
Quanto lavoro per realizzare le attrezzature, gli elmi con le criniere, gli scudi e le loriche per i legionari romani, i calzari (rigorosamente in cuoio e spago) per tutti gli attori, dal primo fino all’ultimo comparse comprese. E poi ancora i mantelli per i soldati, la tunica color porpora di Gesù Cristo “priva di cuciture”, quella che i soldati si disputarono tirandola a sorte, e poi il vestito di Ponzio Pilato, la cappa magna del sommo sacerdote Caifa, il vestiario del Cireneo, della Madonna e dell’apostolo Giovanni, della Veronica e delle altre pie donne, il tutto foggiato dalle sarte locali; e addirittura una biga ex-novo “a due attacchi” per altrettanti cavalli costruita ad hoc per la via Crucis vivente di Noha; per non parlare della croce in legno altissima (e pesantissima) caricata in spalla al Protagonista Principale della sacra rappresentazione.
Attrezzature, costumi di scena, impianti scenografici erano tutti rigorosamente manufatti (un tempo non c’erano negozi fisici e tantomeno cataloghi on-line di costumi teatrali adatti alla bisogna: e se anche fosse, a Noha da sempre si preferisce l’arte all’industria).
Così, dopo mesi di lavoro, allestimenti, studi della sceneggiatura, prove tecniche e di recitazione, le piazze e le strade di Noha si trasformavano in un palcoscenico per il più grande spettacolo corale interpretato da attori dilettanti, giovani e meno giovani, in una serie di scene dialogate tratte fedelmente dai brani del Vangelo, quelli che narrano le ultime ore del Cristo. Per inciso diciamo che gli attori di questo teatro popolare a cielo aperto erano così “dilettanti” che nelle varie tappe della via dolorosa non era infrequente che qualcuno di questi - immedesimato talmente nella sua parte - scoppiasse in lacrime per davvero (così come, del resto, il copione prevedeva).
La rappresentazione si svolgeva in maniera itinerante per tutta la cittadina, mentre il pubblico presente fungeva da sfondo, da cornice alle scene che si susseguivano: dall’ingresso di Gesù in Gerusalemme all’ultima cena, dall’orto degli ulivi all’arresto, dal processo alla condanna a morte, dalla flagellazione al percorso fino al Golgota, con le famose tre cadute e gli incontri con i vari personaggi.
mar122016
Nella nostra continua ricerca filologica, stavolta, tra le carte del compianto parroco don Donato Mellone (1923 – 2015) abbiamo rinvenuto la seguente bozza di discorso di commiato indirizzato a tre Padri Passionisti, P. Silvano Fiore, P. Luigi Pallavicino e P. Franco Ireneo Materdomini, impegnati nella Missione quaresimale che ha avuto luogo a Noha dal 12 al 27 marzo del 1988. Nel corso di questa Missione (le due precedenti risalgono rispettivamente al 1954 e al 1972) si provvide al rifacimento “ab imis” della croce-ricordo ubicata in via Collepasso nelle immediate adiacenze della Trozza.
Ringrazio, come al solito, lo studio fotografico Pignatelli di Noha per le foto-riproduzioni d’archivio a corredo di questo brano.
Antonio Mellone
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Illustrissimo sig. Sindaco, Reverendi Padri Missionari.
Siamo giunti alla fine della Missione che Voi, Padri Missionari, avete svolto nella nostra Parrocchia. Ma prima di rivolgermi a voi, consentitemi di indirizzare al Sindaco on. Beniamino De Maria la mia parola di ringraziamento e l’augurio di una sollecita e completa sua guarigione, in modo tale che possa ritornare a svolgere in pieno la sua attività di primo cittadino in mezzo a noi.
Dopo queste parole di saluto al sindaco, mi rivolgo a Voi, Padri Missionari, per dirvi che in questo momento nel cuore di noi tutti s’intrecciano sentimenti di soddisfazione e di contentezza, e sentimenti di sofferenza e amarezza.
Ci sono sentimenti di soddisfazione per il lavoro da Voi svolto con tanta dedizione e spirito di sacrificio. Avete lavorato con intensità ed in profondità, ed i risultati si vedono: quel che si proponeva la Missione è stato pienamente raggiunto.