Di Redazione (del 19/12/2016 @ 21:49:52, in Presepe Vivente, linkato 2094 volte)

Si sta allestendo l'ambiente che ospiterà il presepio figurato vivente nel retrocastello con giardino e locali un tempo lontano adibiti alla produzione del vino e di altri generi alimentari. Già da ieri domenica brilla la grande stella cometa con centinaia di lampade alogene, mentre una fiamma continuamente alimentata riscalda il luogo consentendo la sosta pomeridiana e serale ai numerosi visitatori che vorranno entrare nel luogo messo a disposizione e rivitalizzato. Sono stati giorni, questi di dicembre, di impegno per i bravi presepisti, persone e lavoratori adulti che ogni anno si prestano volontariamente per riaggiustare e addobbare il sito e ricostruire un'immagine sempre nuova del "Natale ambientale".

don Salvatore Bello
(http://galatinatu.it)

 

In occasione delle festività natalizie, la biblioteca Giona, Presidio del libro Noha-Galatina, il 21 dicembre alle ore 17.00 organizza "PAROLE, COLORI E NOTE IN FESTA", una serata di giochi e letture animate a cura di Raffaele Margiotta - Compagnia Theatrum.

 
Di Andrea Coccioli (del 19/12/2016 @ 20:09:34, in Comunicato Stampa, linkato 2115 volte)

Firmato oggi in Regione Puglia alla presenza dell'Assessore Arch. Totò Negro, la Dirigente dott.ssa Candela, il tecnico di misura dott.ssa Luisi ed il RUP, Geom Daniele Grappa, il disciplinare del procedimento dei lavori di ristrutturazione dell'immobile comunale denominato “Casa del Pellegrino”.

L’importo complessivo del progetto è di € 350.000,00.

Il progetto, redatto dall’arch. Katy Tundo, riguarda la ristrutturazione del suddetto immobile, sito in via Cavour, nei pressi della Basilica di S. Caterina, noto con il nome di “Casa del Pellegrino”

L’edificio, che si sviluppa su tre piani, venne completamente ristrutturato in occasione del Giubileo del 2000,  e destinato a “Centro di accoglienza a basso costo per pellegrini”. La struttura venne data in comodato d’uso ai Frati Minori che lo restituirono al Comune nel 2014.

 
Di Redazione (del 19/12/2016 @ 20:08:08, in Comunicato Stampa, linkato 1398 volte)

Sconfitta al tie-break della Showy Boys Galatina nell'ottavo turno del campionato regionale di serie D. E' il Leverano ad aggiudicarsi il match ai danni dei bianco-verdi padroni di casa che con questo stop perdono l'imbattibilità e il primato della classifica. Un brutto tonfo, quindi, per di più al cospetto dei propri tifosi e con una prestazione al di sotto delle reali potenzialità della squadra.

Iniziano subito male i galatinesi che praticamente "steccano" la gara. Infatti, già in apertura di set, la Showy Boys è apparsa fallosa in fase di ricezione e disattenta in quella di copertura. Merito al Leverano che ha sin dai primi frangenti di gioco messo in evidenza il suo più importante fondamentale, la battuta. La chiave tattica del match è stato proprio il servizio che la squadra ospite ha saputo sfruttare nel migliore dei modi mettendo alle corde i bianco-verdi, questi ultimi, al contrario, poco efficaci dai nove metri. Saltata la linea di ricezione, per i padroni di casa è risultato più difficile impostare il gioco mentre il Leverano, grazie anche a qualche importante pallone recuperato in difesa, riesce a portarsi avanti di due set (21-25, 21-25). Nel terzo parziale arriva lo scatto di orgoglio dei padroni di casa. I ragazzi della Showy Boys provano a forzare il servizio e, a parti invertite, gli ospiti sono ora costretti ad un gioco "scontato", preda del muro galatinese (25-16). Nel quarto parziale, la gara diventa interessante anche dal punto di vista agonistico con le due contendenti a rincorrersi punto su punto sino al 23-23 con i locali più lucidi nei momenti cruciali (25-23). Nel quinto set la Showy Boys è avanti al cambio campo (8-4) ma si lascia raggiungere e sul punteggio 15-15 questa volta è il Leverano a crederci di più (15-17).

 
Di Antonio Mellone (del 18/12/2016 @ 22:07:08, in NohaBlog, linkato 2357 volte)

Così ti capita di ritornare a Milano “per ossigenarti”, come vai ripetendo periodicamente ai tuoi amici (sì, devi usare le virgolette dacché il sindaco sovente è costretto a bloccarne il traffico, causa superamento livelli di PM10 o forse 11 e qualche cosa).

Lo fai più volte l’anno, anche se il punto di accumulazione di codeste visite pastorali usualmente coincide con l’apertura delle feste natalizie, prima fra tutte quella di Sant’Ambrogio patrono, con ponte dell’Immacolata incorporato.  

E’ più forte di te: non ce la fai proprio a saltare l’appuntamento con la tua Alma Mater, né l’incontro con qualcuno dei tuoi ex-compagni di corso anche se può capitare d’imbatterti nel bocconiano di turno tra il milione-e-quattro di milanesi con la stessa probabilità con la quale potresti più o meno fare un terno in una tombolata parrocchiale.

E’ successo così per puro caso anche con la Anna, per dire, girovaga per le amene stradine di Brera (e dove sennò visto che vi abita), e sei dunque costretto a declinarne l’invito a pranzo in compagnia di altri, atteso che la tua agenda meneghina è piena zeppa di altri rendez-vous convivial-pantagruel-prenatalizi da lì a poche ore.

Stavolta è mancato all’appello il Matteo Fini della situazione, nonché la Manuela e pure la Donatella che, menomale, non hanno profili face-book (le quali s’erano tanto raccomandate quasi all’unisono: “Se non mi chiami quando sei qua, m’offendo di brutto”. Per carità: rimanga il segreto tra noi e fb), e chissà quanti superstiti ‘amici miei’ del tempo che fu. Fortuna che non han saputo niente la Samantha e la Titty, sennò chi le sente quelle.

 

Al via il progetto AMICI WE CARE. Per la prima volta in Europa una ricerca della Associazione AMICI Onlus indagherà sui reali bisogni del paziente. In Italia le MICI colpiscono oltre 200 mila persone.

Milano, 12 dicembre 2016 Ai nastri di partenza la campagna nazionale “Amici We Care”, promossa dell’associazione Amici Onlus e dedicata alla qualità della cura per i pazienti di MICI (malattie infiammatorie croniche intestinali).

Con la campagna “Amici We Care” l’Associazione  intraprende un percorso di coinvolgimento attivo dei pazienti di MICI in Italia chiedendo direttamente ai pazienti, affetti da malattia di Crohn e  colite ulcerosa, quali sono gli elementi importanti e migliorabili  sia nei servizi che essi ricevono dalle strutture pubbliche in cui sono assistiti, sia nella tipologia di cura che ricevono.

Gli aspetti che interessano principalmente queste patologie croniche sono molteplici, in particolare come sottolinea in una nota la Presidente di AMICI Onlus, Enrica Previtali: “Il livello di cura raggiunto oggi in Italia per i pazienti di MICI è alto, tuttavia riteniamo che una certa qualità raggiunta non debba essere un punto di arrivo ma rappresenti il punto di partenza per migliorare” e aggiunge “il nostro lavoro di questi anni ci ha portato alla definizione di quello che riteniamo un vero e proprio decalogo della cura per i pazienti di MICI, ma ci siamo resi conto che questi elementi dovevano essere condivisi da parte di tutti i pazienti andando a chiedere loro cosa e come migliorare”.

Fra questi aspetti, molto può essere fatto in termini di ascolto, disponibilità del team medico e attenzione sotto il profilo psicologico, per questo motivo la campagna vede attivo il Laboratorio di Culture Organizzative e di Consumo, Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che ha predisposto un questionario on line attivo alla pagina del sito dedicato www.amiciwecare.com attraverso cui è possibile contribuire alla stesura dei nuovi parametri di qualità della cura.

 
Di ASD NOHA CALCIO (del 17/12/2016 @ 14:46:34, in ASD Noha Calcio, linkato 1698 volte)

Per la settima Giornata del campionato di Terza categoria, il NOHA calcio affronta in trasferta l'attuale capolista Salve. Un Noha Calcio rigenerato, ma comunque coi piedi per terra, dopo la convincente vittoria casalinga contro un buon Andrano, grazie anche ad una buona cornice di pubblico che ha sostenuto instancabilmente la squadra del proprio paese .

Avanti così, non mancareeeee!!!

ASD Noha Calcio

 
Di Albino Campa (del 15/12/2016 @ 21:30:12, in Presepe Vivente, linkato 2160 volte)

La magia del Natale riporta alla luce la Noha di un tempo. La piccola frazione di Galatina, famosa per essere la città salen­tina dei cavalli ma anche per le sue chicche architettoniche come le "casiceddhe" o la casa rossa, a Natale svela il parco che le abbraccia, il castello del feudatario di un tempo. E' uno scorcio di storia quello che si può ammirare in questi giorni, di un'epoca produttiva e fastosa le cui tracce sono state va­lorizzate dai solerti volontari nohani con la riproposizione di scene suggestive curate nei dettagli come le antiche botti dove si invecchiava il brandy o le parti di affreschi che emer­gono ancora labilmente dalle pareti.

La presenza degli animali con il recinto dei cavalli, delle muc­che e delle pecore e le capre, evoca poi la vita e il lavoro dei contadini salentini. Il percorso si snoda cosi tra veri e propri affreschi viventi mentre i visitatori possono rifocillarsi con vin brulé, "pittule", formaggi, crudité di verdure, dolci con la marmellata, calde pucce con le olive cotte nei forni di pietra di Noha a rappresentare la Bel Lèhem (casa del pane).

 
Di Albino Campa (del 13/12/2016 @ 18:00:02, in Presepe Vivente, linkato 2844 volte)

Ogni anno a dicembre inizia il viaggio nella storia del Salento: dal presepe vivente a quello di cartapesta, da quello di zolfo al presepe in miniatura, si può scegliere di vivere in vari modi la tradizione medievale della rappresentazione della Natività. Il primo presepe vivente venne realizzato nel 1223 da San Francesco D’Assisi: a metà tra tradizione cristiana e rappresentazione teatrale profana, ha origini italiane ed è proprio nell’Italia più viva del sud-est che sboccia e fiorisce, tra le campagne e i paesini del Salento.

Il presepe vivente di Noha, alla sua settima edizione, avrà luogo nel giardino  dell’austero Castello del feudatario locale.

Si aprono le porte e cala il ponte levatoio vicino alla Torre Medievale, per allestire i luoghi del Palazzo Baronale al presepe e ai suoi visitatori, in un viaggio nel tempo e nella storia. Il castello risale al XIV secolo e fu edificato dalla famiglia baronale dei De Noha, che lo abitò fino al XVII secolo; nell’800 venne trasformato in masseria. Il Castello ha una memoria fatta di affreschi, che affiorano sulle sue antiche mura, e di botti dove il brandy continua ad invecchiare, accanto alla vasca ellittica e all’ombra delle ‘casiceddhre’.

 

Canto notturno di un pastore ...

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