mag052018
A quasi un anno di distanza si ripropone il problema della chiusura del centro storico di Galatina e l’immagine desolata del cuore della città deserto. Ancora una volta si tratta dell’iniziativa di una maggioranza che ha poche idee e per giunta confuse. Come è loro abitudine scelgono la strada più semplice per illudersi di agire, ma i rimedi che adottano sono peggiori del male.
Questa mattina gli operatori delle attività produttive del centro storico hanno chiesto il mio supporto dopo che si sono visti calare dall’alto, quindi senza alcuna concertazione, un provvedimento di chiusura ancora più restrittivo rispetto a quello messo in atto lo scorso anno. La chiusura è anticipata alle 19 nei giorni feriali (lo scorso anno era a partire dalle 22.30) e per tutto il weekend a partire dalle 19 del venerdì (lo scorso anno era limitata al sabato sera e alla domenica). Ho ben viva nella memoria la fortissima tensione sociale che si generò con i provvedimenti del commissario straordinario che portarono i commercianti alla serrata, ma non mi sarei aspettato che il sindaco Amante agisse d’imperio dopo aver sbandierato in campagna elettorale che loro erano il nuovo e che le scelte sarebbero state partecipate e condivise.
mag042018
Ecco il risultato di una brevissima ispezione eseguita intorno al centro abitato di Noha con Loredana Tundo, assessore ai lavori pubblici e urbanistica, Vito Albano Tundo, consigliere di maggioranza e l’Ispettore ambientale della Monteco S.r.l., signor Gianluca De Iaco.
Strano modo di salvaguardare la salute. Veramente strano modo di amare la Natura. Non entriamo nel merito del rapporto che dovrebbe esserci fra l’uomo e la Terra, del dovere dell’uomo nei confronti della Natura, e nemmeno vogliamo entrare nel merito del diritto sacrosanto del lavoro, e il metodo giusto adoperato, che sappia equilibrare l’economia con l’ambiente, quello praticato da chi si guadagna da vivere mediante il lavoro della Terra, ma lo spettacolo a cui abbiamo assistito stamane, è a dir poco raccapricciante.
Non ci sono dubbi sui rifiuti di tipo domestico, materassi, cianfrusaglie varie e mobilia scassata, buttati al margine del campo, addirittura sotto le finestre delle abitazioni di via Catullo, non ci sono dubbi, dicevamo, che gli autori di questo scempio da sesto mondo, siano degli imbecilli, quei famosi elementi che non brillano di intelligenza.
E va bene, pazienza, gliela togliamo noi l’immondizia da sotto il naso. Anche perché fra poco l’incendio stagionale del solito piroglione nostrano la farebbe respirare (l’immondizia) a tutti i cittadini sotto forma di diossina concentrata.
Ma la Terra, che colpa ne ha la Terra che stiamo lasciando ai nostri figli? E che colpa ne hanno i nostri stessi figli?
mag042018
L'Assemblea si svolgerà giovedì 10 maggio 2018 alle ore 19.00, in PIAZZA XXIV MAGGIO a NOHA, davanti alla nostra Antica Trozza.
Interverrà l'Assessore, Loredana Tundo, per informare la comunità sui progetti in agenda per Noha e anche delle ultime novità riguardanti la Trozza e i principali Beni Culturali di Noha.
TUTTI SONO INVITATI A PARTECIPARE.
FareAmbiente
Laboratorio Galatina-Noha
mag032018
In questo capitolo si racconta anche della perduta autonomia di Noha, definitivamente “confusa” con il Comune di Galatina, senza che alcuno osasse alzare ciglio. La Storia (che si studia, non si giudica) è fatta anche di momenti strategici e di persone giuste al posto giusto. Quella stessa storia che, dei se e dei ma, ride beffarda.
La redazione
CARMINE FIMIANI (1740 – 1799)
Vescovo dal 27 febbraio 1792 al 1799
Dal 1792 al 1800 i Pontefice è ancora:
Pio VI (1717-1799) Papa dal 1775 al 1799
L’arciprete di Noha è:
Don Oronzio Stifani (1746-?), parroco dal 1774 al 1822
Carmine Fimiani nacque nell’anno 1740 a San Giorgio di Nocera da Vincenzo e da Giovanna Pecoraro. I genitori lo educarono cristianamente e ben presto, alla età di nove anni, lo inviarono a Napoli per essere affidato all’insegnamento di maestri famosi.
Seguendo la vocazione per la vita religiosa divenne Sacerdote Carmelitano, consacrando tutta la sua vita all’ordine clericale ed allo studio delle leggi romane e canoniche. Conseguita la laurea in teologia, all’età di 29 anni, ottenne la cattedra di Diritto Canonico nell’Università di Napoli. Per la sua VASTA cultura e per il riconosciuto carisma, il Cardinale Giuseppe Capece Zurlo, Arcivescovo di Napoli, il giorno 12 maggio dell’anno 1790 lo nominò Canonico della Chiesa di San Gennaro.
Giuseppe Maria Capece Zurlo (Monteroni di Lecce, 3 gennaio 1711 – Napoli, 31 dicembre 1801) è stato cardinale e arcivescovo di Napoli.
Sin da piccolo ricevette un'educazione religiosa a cura dei Padri Teatini, nella cui congregazione entrò nel 1727. In seguito fu inviato a Roma, dove studiò filosofia e teologia e dove fu ordinato sacerdote il 19 dicembre 1733.
Rientrato a Napoli, insegnante presso i Teatini dei SS. Apostoli, entrò nelle grazie del Cardinale Giuseppe Spinelli, ma fu richiamato a Roma dove ricevette da papa Benedetto XIV nel 1756 la nomina a Vescovo di Calvi. Divenne Arcivescovo di Napoli nel 1782, successore del Cardinal Serafino Filangieri. Contemporaneamente, nel concistoro del 16 dicembre 1782, fu nominato cardinale e nel gennaio 1783 ricevette il titolo di Cardinale presbitero di San Bernardo alle Terme Diocleziane. Morì nel 1801a Napoli.
mag032018
E’ stato un pomeriggio domenicale, quest’ultimo del mese di aprile, festoso e ricco di calore sportivo in un PalaPanico gremito ,che ha ospitato la Final Four Under 13 nella versione 3x3.
La manifestazione organizzata dalla società Olimpia S.B.V. Galatina ,su mandato del Comitato FIPAV di Lecce, ha visto gareggiare Fulgor Tricase, Showy Boys Galatina, Conad Squinzano e Olimpia SBV.
Nella prima sfida in programma i ragazzi di mister Pendenza si sono imposti sulla Conad Squinzano per 2-0(15-12, 15-12), prenotando la finale, mentre a seguire la Fulgor Tricase si è arresa anch’essa per 2-0(15-9, 15-10) alla Showy Boys , determinando così la seconda finalista.
Lo scontro sportivo tra le due società galatinesi è stato preceduto dalla finalina tra Squinzano e Tricase che ha visto prevalere i rossoblù tricasini del professor De Blasi per 2-0 ,occupando così il terzo gradino del podio.
La finale tutta galatinese , abbastanza tirata e sempre in bilico ,ha visto alla fine primeggiare i ragazzi di Laura Pendenza ed Antonio De Matteis che si sono fregiati del titolo di campioni territoriali con il punteggio di 2-0(15-12,15-13).
Ora un impegno abbastanza difficile è rappresentato dalle fasi regionali a cui parteciperanno ambedue le squadre finaliste , per misurarsi nelle fasi eliminatorie con i pari età di Altamura, San Giuseppe di S. Marzano,Sava , Alberobello e Materdomini Castellana.
Alla premiazione delle quattro squadre finaliste sono intervenuti il vicepresidente territoriale FIPAV Piero De lorentis che ha portato il saluto del Presidente Pierandrea Piccinni , il vicesindaco ed assessore allo sport e alle politiche giovanili ,signora Maria Rosaria Giaccari, il campione della pallavolo salentina degli anni 80, Dario Preste , ed il vice presidente dell’Olimpia SBV signor Francesco Liguori.
mag022018
Eccovi "Lampadine", un brano de La Municipàl (made in Noha) trasmesso al Concertone romano del Primo Maggio 2018.
Bravissimi Carmine e Isabella. Come diceva quel tale: tutte le strade portano a Noha, e poi se nasci Tundo non puoi morire quadro.
La redazione
mag022018
Organizzata dai volontari del Servizio Civile Nazionale del Progetto “Monitor 5016”, l’iniziativa “Bimbi in Bici”, è dedicata agli alunni delle classi quarte della scuola primaria - Istituto comprensivo Polo 2 - secondo il seguente calendario:
L’aumento del traffico automobilistico nelle città e nelle aree urbane, rappresenta oggi un vero problema ambientale che ha come conseguenza l’aumento dell’inquinamento dell’aria. Per tutelare l’ambiente che ci circonda è necessario ripensare al nostro modo di muoverci, solo cominciando a cambiare le abitudini di trasporto potremmo restituire spazio ai mezzi alternativi all’automobile, come i percorsi pedonali e ciclabili. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare i bambini all'utilizzo quotidiano della bicicletta come mezzo di trasporto sano ed ecologico, proponendo in maniera ricreativa il suo corretto utilizzo e la conoscenza delle norme della segnaletica stradale.
I volontari, coinvolgendo i Poli Didattici del territorio comunale, organizzeranno tre giornate di incontro in ogni classe quarta che aderirà al progetto, della durata di due ore ciascuno. Durante il primo incontro i volontari faranno vedere ai bambini un filmato che ha al centro il tema dell’inquinamento a causa dei mezzi di trasporto e parleranno poi della strada, della segnaletica stradale, del pedone e dei comportamenti da tenere e da evitare quando si va a piedi. Durante il secondo incontro, invece, verrà approfondito l'uso della bicicletta, partendo dagli antenati della bici fino ad arrivare alle parti essenziali che compongono la bicicletta di oggi, verranno quindi introdotte le principali norme che regolano la circolazione con le biciclette. Nell'ultimo incontro, infine, i volontari rilasceranno ai bambini la BiciPatente
mag022018
MADRE ELISA MARTINEZ
Le opere delle Suore Figlie di Santa Maria di Leuca a favore degli emarginati e dell'infanzia abbandonata
Venerdì 4 maggio 2018 alle ore 18.00
Sala Monsignor Gaetano Pollio, chiesa di San Biagio, via Vito Vallone, Galatina.
Saluti istituzionali del sindaco Marcello Amante e del vicesindaco Maria Giaccari
Interventi
- S. E. Mons. Donato Negro, Arcivescovo Diocesi di Otranto
- S.E. Mons. Vito Angiuli, Vescovo Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca
- Mons. Sabino Lattanzio, Postulatore generale Cause di beatificazione
- Rev.ma Madre Ilaria Nicolardi, Madre generale Congregazione Figlie di Santa Maria di Leuca
- Mons. Aldo Santoro, Parroco Chiesa Matrice
Modera Noel Alberto Vergine, presidente IV Commissione consiliare.
Intermezzo musicale a cura dell'Orchestra giovanile “Giovanni Pascoli” diretta dal professore Antonio Mastria.
Madre Elisa Martinez (1905-1991) si è distinta con le suore in un diuturno lavoro andando incontro agli emarginati, ai carcerati, alle madri nubili e dedicandosi all'educazione della prima infanzia. La Religiosa, nata a Galatina fondò l'Istituto delle Figlie di Santa Maria di Leuca a Miggiano (Le).che attualmente opera in Italia, Svizzera, Spagna, Francia, Portogallo, Canada, India e Filippine.
mag022018
Non era solo la BCC Leverano a scendere sul parquet del PalaPanico , sabato scorso, decisa a definire la formalità OLIMPIA S.B.V. e a consolidare la posizione di vertice.
Dall’altra parte della rete vi era il gruppo di atleti di casa ,pieno di speranze e di paure, votato però a ribaltare, se possibile, un pronostico sfavorevole o quanto meno raggranellare il minimo sindacale.
Spirava sulle gradinate un sentimento di speranza dei tifosi e dei dirigenti di una società che, partita con un passo falso ma non con insipienza tecnica, ha raddrizzato parzialmente la barra, alimentando le possibilità fino all’ultima gara.
E poi vi erano le cassandre, presenti o malcelate sulla tribuna, la cui preveggenza pendeva inesorabilmente in modo negativo per gli atleti di mister Stomeo , auspicando loro la disfatta sportiva.
Le variabili in gioco nella formula delle combinazioni che si potevano verificare sui tre campi di Potenza, Bari e Galatina , lasciavano percentuali non certo incoraggianti ai tifosi bianco-blu-celesti.
Solo una netta vittoria da tre punti contro il gruppo capitanato da capitan Orefice poteva assicurare l’acquisizione certa dell’undicesimo posto e quindi la permanenza nella terza serie nazionale: oppure, una sconfitta secca di Ostuni e Castellana rispettivamente a Potenza e a Bari.
Nessun elemento poteva giocare a favore dei galatinesi, se non una gara perfetta che avrebbe reso vani gli eventuali exploit dei diretti avversari: ma se il cuore e l’ardimento dei padroni di casa era innegabile, altrettanto non si poteva pensare a un’arrendevolezza dei leveranesi , votati ad una vittoria netta per non concedere opportunità di vantaggi al Lamezia nello scontro diretto per i play off.
La concomitanza di svolgimento delle gare, prevista dai regolamenti federali nello stesso giorno ed orario ,non dava vantaggi di alcun genere a nessuno ed allora , con il punto d’onore che da dicembre si riconosce al gruppo capitanato da Guarini , l’Olimpia SBV ha conquistato il primo set per 25 a 18, resistendo fino al 23 punto nel secondo ,per poi crollare sfiduciata nel terzo e quarto.
Le frammentarie notizie che giungevano dai campi di Bari e Potenza tenevano in tensione i tifosi che non abbandonavano il PalaPanico aspettando i risultati ufficiali.
La gara che poteva valere una stagione ,o meglio la permanenza o la retrocessione , si giocava al PalaPergola dove l’Orthogea Ostuni aveva strappato il secondo set al Potenza che in vantaggio di due set ad uno veniva impegnato allo spasimo, riuscendo a prevalere ai vantaggi (29-27) e ad incamerare il bottino pieno.
L’urlo dei tifosi, dirigenti ed atleti scioglieva in vari modi liberatori la tensione che ha attanagliato tutto l’ambiente per buona parte del campionato, lasciando sfogo a personalissime rivalse verbali.
Se qualcuno pensava di scommettere ,anche un solo centesimo, sulla salvezza di questa squadra che al termine del girone di andata aveva un solo punto, nessuno lo avrebbe fatto anche trattandosi di una così esigua puntata .
Lo scoramento aveva attanagliato anche il gruppo: i soli a tirare avanti caparbiamente sono stati i dirigenti e i tecnici nonostante diversità di vedute su alcune situazioni che sono state “lavate “in casa . Il lavoro su cui si è concentrato Giovanni Stomeo e il fido Antonio Bray è stato quello di recuperare stimoli e motivazioni soprattutto in Santo Buracci , che sembrava essersi sfiduciato.
L’arrivo di Lentini ha ricompattato tutta la rosa: Buracci si è appropriato dell’autostima che inconsciamente aveva smarrito, trovando nel laterale siciliano una condivisione del peso delle responsabilità e del fronte d’attacco.
D’altra parte fare un girone di ritorno mettendo in carniere 18 punti vorrà pur dire qualcosa.