Un incontro, quello con i Commercialisti ed i Consulenti, che ha affrontato il progetto Tutti insieme x Galatina, da un punto di vista tecnico, andando a spiegare i meccanismi con i quali la nostra Città potrà realizzare i progetti di sostegno alle aziende ed anche di utilità sociale.

Ai professionisti che ne faranno richiesta sarà inviato del materiale informativo sui percorsi formativi suggeriti, per utilizzare il bando Pass Imprese messo a disposizione dalla Regione Puglia.

Si continua con l'approfondimento. Il prossimo incontro è fissato per giovedì 11 febbraio con la categoria Ricettività e Ristorazione.

Informazioni sul progetto possono essere richieste per email ad info@tuttinsiemexgalatina.it o chiamando al 329 544 3270.

 
Di Michele Scalese (del 05/02/2021 @ 19:30:05, in Comunicato Stampa, linkato 1319 volte)

Egregio Sig. Sindaco, Gent.ma Assessore,

nei vostri uffici o sulle più varie testate online saranno giunte chissà quante segnalazioni in merito alla questione posta in oggetto, e a queste vogliamo che si aggiunga anche la nostra.

Il Circolo del Partito Democratico di Noha, la nostra piccola realtà che conta poco più di quattromila abitanti, vuole essere una sentinella attenta al bisogno di tutti, e soprattutto si propone di salvaguardare l’incolumità e la sicurezza pubblica, e con ciò desidero premettere che, da tempo ormai, ci facciamo promotori e portavoce presso le sedi opportune del malcontento del nostro territorio al fine di appurare e di conseguenza porre rimedio agli eventuali disagi con i quali quotidianamente dobbiamo fare i conti.

Veniamo al dunque: da tempo ormai ci sono giunte diverse segnalazioni circa la pericolosità del tratto di strada che collega il centro abitato di Noha al Cimitero comunale e, prescindendo dal solito pregiudizio circa l’incompetenza dell’Amministrazione e soprattutto col desiderio di toccare con mano (o meglio, con piede) quanto ci hanno ripetutamente segnalato, il sottoscritto accompagnato da giovani membri del Direttivo, ha percorso a piedi il tratto di strada indicato e siamo rimasti amaramente sorpresi nell’assistere ad uno spettacolo a dir poco indecoroso. Diverse persone, infatti, munite di bicicletta e chi a piedi si recavano al cimitero col serio rischio (nella migliore delle ipotesi) che venissero investite. Via Aradeo, come le SS.VV. (e soprattutto la nostra concittadina Assessore) sapranno, è una delle arterie principali del paese, e per questo il transito delle autovetture avviene con una velocità, ahimè, ben superiore a quella consentita. Alla scarsa prudenza degli automobilisti, si aggiunge il poco, anzi il ridotto, spazio ai lati della carreggiata (40 cm per l’esattezza) che nella maggior parte del tratto si riduce per la presenza di sterpaglie e/o del guardrail (che molti di noi hanno scansato ritrovandosi immediatamente e per almeno 30 cm sulla carreggiata).

 
Di Andrea Coccioli (del 06/02/2021 @ 17:56:31, in Comunicato Stampa, linkato 821 volte)

L'Istituto comprensivo Polo 1 sposa il progetto AIRC “Cancro, io ti boccio!” avviando un'iniziativa di sensibilizzazione ai corretti stili di vita e alla prevenzione con una serie di attività  proposte da scuola.airc.it e con l’adesione volontaria per sostenere la ricerca. “Un’esperienza positiva, abbracciata da tutta la comunità scolastica con grande entusiasmo e sentita partecipazione. È un momento storico molto particolare per tutti noi, soprattutto per la scuola, eppure la sensibilità e l'attenzione di bambini, ragazzi, genitori, docenti, personale scolastico ha superato le barriere dell'incertezza e dei cambiamenti imposti dalla pandemia portata dal Coronavirus e si è proiettata su una visione più aperta alla speranza per il futuro che verrà. ” la riflessione della Dirigente scolastica prof.ssa Anna Antonica.

Con il contributo e la collaborazione di alunni, delle famiglie , dei docenti, la scuola, con le sedi della scuola secondaria di I grado" G. Pascoli", della scuola primaria e dell’infanzia di Piazza Cesari a Galatina, della scuola dell'infanzia di via Teano, della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I grado di Collemeto ha acquistato 360 barattoli di miele e 300 vasetti di marmellata di arance, per un totale di 4.320 Euro devolute ad Airc per la ricerca.

responsabile del progetto: Alessandra Congedo.

Emanuela Mussardo, Stefania Cesari, Gianfranco Schirinzi: docenti del IC Polo1°Galatina .

 
Di Antonio Mellone (del 06/02/2021 @ 18:04:23, in NohaBlog, linkato 1015 volte)

Per ovvi motivi lo scorso anno non ho potuto - e temo non potrò nemmeno nel corrente – ricevere inviti da licei o da altre istituzioni scolastiche per le mie Conversazioni sull’Economia, altrimenti dette Corsi di Disorientamento, giacché autori come per dire Leopardi o Manzoni avrebbero sui temi economici più peso specifico di un Premio Nobel del settore. Stiamo parlando di lezioni in presenza, ché la didattica a distanza, mi spiace per ragazzi insegnanti e genitori, oltre a essere una faticaccia per tutti rischia di costituire un ulteriore impulso alle disuguaglianze, preludio delle ingiustizie. Mi mancano, dicevo, codeste lezioni dalle quali ho sempre ricevuto di più di quanto non abbia mai restituito, visto che insegnare è il miglior modo per imparare, e che la partita doppia in molti ambiti, tipo questo, è una scemenza distopica.      

Insomma, tra le cose che vorrei trasmettere agli allievi, oltre a quelle già a suo tempo dette e scritte, v’è anche il fatto che lo studio (certo, dipende anche da cosa si studia e come) è il miglior antidoto contro il tifo, vale a dire la febbre enterica che trasforma l’uomo in un tifoso. E proprio in questi giorni se n’è registrato il picco di contagi tra chi sosteneva un governo, chi faceva finta di opporvisi e chi, con brio clownesco, lo ha apparentemente rottamato: ecco, solo l’immune dal tifo avrebbe certamente compreso che da tempo immemore in questa cosiddetta repubblica non esiste una maggioranza o un’opposizione, ma il Partito Monocratico dei tengo-famiglia, altrimenti detti responsabili, che renderebbe inutile ogni elezione (e purtroppo anche ogni lezione), e che fa delle piazze, oggi perlopiù virtuali, delle aie per le zuffe dei capponi, dimostrando ancora una volta che l’unica lotta viva vera e spietata è quella del servitore numero uno contro il servitore numero due.

 
Di Redazione (del 08/02/2021 @ 18:30:46, in Comunicato Stampa, linkato 973 volte)

Da lunedì 8 febbraio a Bologna e in altre città italiane, inizieranno ad essere affissi i dieci poster vincitori del contest “free Patrick Zaki, Prisoners of coscience”, edizione speciale di “Poster for tomorrow”. Il contest è stato lanciato da Amnesty International Italia ed ideato dal festival Conversazioni sul futuro, dall’associazione Diffondiamo idee di valore, in collaborazione con il Festival dei Diritti Umani di Milano, l’Associazione Articolo 21 e il patrocinio dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna e ha visto la realizzazione e la candidatura di oltre 900 poster da 50 Paesi in tutto il mondo. Ad un anno dall’incarcerazione dello studente, l’obiettivo è proprio quello di unirsi a tutte le donne e gli uomini che a gran voce ne richiedono la liberazione utilizzando il linguaggio universale dell’arte e della creatività. Sono tante le manifestazioni di sostegno a favore dell’iniziativa che vedono l’adesione di alcuni capoluoghi di provincia (Bari, Brindisi, Lecce, Napoli, Palermo, Taranto e Torino), delle Università del Salento, di Catania, di Trento, della Scuola Normale Superiore di Pisa e di Città del nostro Salento come Corigliano d’Otranto, Trepuzzi, Tricase, Surbo. Data la grande sensibilità al tema dei diritti umani dimostrata dal Sindaco dott. Marcello Amante e dall’Amministrazione tutta, sarebbe un messaggio di grande rilevanza e sensibilità quello di aderire come Comune di Galatina a questa iniziativa di livello internazionale che ha lo scopo generale di promuovere il rispetto delle libertà personali sancite nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo. Confidiamo nella attenzione dimostrata verso tale tematica e ci auguriamo un’adesione sentita da parte del nostro Comune e di altri della nostra Regione.

Italia Viva Galatina

 
Di Redazione (del 08/02/2021 @ 18:31:09, in Comunicato Stampa, linkato 918 volte)

Il Circolo del Partito Democratico di Galatina condivide lo spirito e le finalità del progetto “Il Bosco di Athene” dell’Associazione “Salento Km0” e dichiara la sua disponibilità ad una collaborazione fattiva. L’ambiente, il territorio, la rigenerazione urbana, la riqualificazione delle periferie, la valorizzazione delle aree verdi extraurbane e la salvaguardia delle varietà arboree che caratterizzano il Salento, sono le finalità dei circoli tematici e ambientali, accanto a quelli territoriali, previsti dallo Statuto del Partito.

L’adesione dell’Amministrazione comunale, attraverso un partenariato attivo, è un passo importante, per costruire, com’è nelle intenzioni dell’associazione, un percorso che, per comuni interessi, coinvolga strati sempre più larghi della realtà galatinese, singoli cittadini e associazioni.

Non vorremmo che, come accaduto in altre occasioni, le promesse rimangano tali e nei fatti si  produca poco o niente, ad iniziare dalla mappatura dei terreni di proprietà comunale e di quelli da tempo incolti e abbandonati. Un esempio per tutti, l’antica Chiesetta di Santa Lucia, i cui lavori sono fermi da due anni.

 In attesa che detta ricognizione sia avviata e portata a termine, ci permettiamo di segnalare un’inziativa che potrebbe vedere impegnati da subito. Ci riferiamo alla salvaguardia e valorizzazione della Quercia Vallonea, ubicata lungo la costruenda tangenziale ovest, nei pressi del tratto che si immette su via Roma.

Della presenza di questo gioiello, ai più sconosciuto, e di cui la natura ha voluto fare dono alla nostra Città, si iniziò a parlare allorquando fu progettato il tracciato della tangenziale ovest, che, ultimata, collegherà la vecchia Via Noha con la provinciale per Collemeto. Il progetto esecutivo, infatti, prevedeva l’espianto di numerosi alberi, tra questi la Quercia e un ultracentenario Gelso (quest’ultimo, pur contemplato negli impegni sottoscritti, con l’espianto e la ripiantumazione in altro luogo, venne abbattuto e sacrificato alla viabilità). 

 
Di Redazione (del 08/02/2021 @ 18:38:44, in Comunicato Stampa, linkato 771 volte)

I nostri Bambini sono la categoria che probabilmente più ha sofferto le ristrettezze dettate da questa pandemia; con grande spirito di responsabilità e sacrificio, hanno, infatti, rispettato e rispettano le regole restando per settimane chiusi in casa, non infrequentemente costretti a vivere in spazi stretti, ambienti piccoli e affollati; sono pertanto loro i primi ad avere il diritto di ri-conquistare i loro spazi…

Perché un paese non è fatto solo di adulti, ma di bambini che saranno i cittadini del domani.

Noi di “TappiAmo Galatina - raccolta eco-solidale tappi di plastica” in collaborazione con “ECOM SERVIZI AMBIENTALI” abbiamo deciso di ripulire l'intero muro che insiste sull'Area verde "Questore Giovanni Palatucci" in via Pavia a Galatina e destinarlo ai bambini delle scuole dell'infanzia e delle primarie che, in collaborazione con i rispettivi educatori, lo potranno utilizzare come "bacheca pubblica" per i loro progetti. Un modo per far avvicinare i più piccoli all’arte, alla pittura e alla bellezza artistica e per far volare in alto la loro fantasia.

L'iniziativa “TappiAmo Galatina - raccolta eco-solidale tappi di plastica” è promossa, nell’ambito delle proprie iniziative statutarie volte al miglioramento delle condizioni sociali e culturali degli abitanti di Galatina, dall'Associazione “Virtus Basket Galatina” con sede a Galatina, in collaborazione con la ditta “ECOM SERVIZI AMBIENTALI”.

 
Di Marcello D'Acquarica (del 08/02/2021 @ 18:52:29, in NohaBlog, linkato 1159 volte)

"Quando l'ultima scheggia di corteccia avrà finito di gridare al cielo il mio dolore a te non resterà altro da bruciare che la tua abominevole ignoranza.
Nemmeno più il fumo sortirà dal sacco di sterco progredito in cui ti sei rintanato”

Oggi ho voluto fare un giro al cimitero, e come mi capita spesso guardando i volti di tutti quelli che ho incontrato e che sono esposti sui loculi, ho scambiato con loro qualche pensiero, così, in intimità silenziosa. Era tanto che li cercavo, oggi ho chiesto aiuto alla custode, così finalmente li ho rivisti. E ci siamo raccontati la storia dell’uliveto che ebbero in cura in vita e che si trova al fondo della via Giotto, verso ovest.

In quel campo fino a qualche decennio fa, c'era un bellissimo uliveto, tanti alberi grandi con le chiome brillanti come fossero addobbate da milioni di monete d’argento. Al fondo del campo, nella direzione opposta alla stradina che da Noha conduceva alla masseria Roncella, vi era una vecchia casa, piccola, senza intonaco, fatta di una sola stanza con un camino. Da qui, infilando la testa per guardare il cielo, di notte si vedevano le stelle. Il campo con gli ulivi argentati e la casa con le stelle apparteneva ad una coppia di sposi di Noha che abitavano in via Osanna, la via palazziata più affascinante di Noha. Dove perfino il barone volle costruire il suo palazzo nobiliare allorquando in via Castello s’affacciavano due masserie e si produceva olio grazie ai due frantoi ipogei.

Pietrangelo Blandini, e Addolorata Paglialunga, classe 1888, erano semplicemente una coppia di sposi che avevano scelto come dimora la casa in via Osanna al civico 18 e 20.  Non ebbero ruoli sociali di spicco, se non quello onorevole di essere cittadini di Noha e di averla vissuta come hanno fatto migliaia di nohani dalla notte dei tempi in cui Noha esiste. Chi ha vissuto come me il loro tempo, certamente li incontrerà ancora in giro affaccendati tra casa e lavoro. Lo zio Pietro si spostava da casa per andare in campagna con un carretto trainato da un'asina. Ci parlava con quell’animale, lui parlava e lei, l’asina, lo ascoltava e gli ubbidiva. La strada che dal paese giungeva fino al campo e proseguiva per la masseria, era in pietra calcarea ribattuta, come la maggior parte delle vie, e al ciglio del lato verso nord c’era un piccolo pozzo in cui confluiva l'acqua piovana. Forse per questo la zona si chiama “puzzieddrhu”. La ragione per cui lo zio Pietro era soprannominato “u focara” non si sa, ma possiamo solo immaginarlo. Ora a proposito di “focare”, ho dovuto riferire ai poveri zii, che del loro argenteo bosco di ulivi non è rimasto altro che un tizzone di tronco carbonizzato, andato in cenere e fumo grazie alla smania distruttiva trasmessa da questo strano progresso.

E noi, giovani conquistatori di sogni, ci siamo persi così a rincorrere un tempo che presto sarebbe scivolato in questa immane bolgia dove l'importante non è avere un pozzo da cui attingere acqua da bere, né un bosco di ulivi argentei, né una vecchia casa con il camino in cui infilare la testa a cercare stelle incantate e a osservare la luna. No, niente di tutto questo. Io davvero non so più cosa si ritenga importante oggi, e cosa rincorrano i nostri giovani, so che quel che c'era ora non c'è più. Pozzo compreso. E quel che c'è ha cancellato i sogni che davano gioia e perché no, anche speranza.

Marcello D'Acquarica

 
Di Redazione (del 09/02/2021 @ 20:43:41, in Comunicato Stampa, linkato 1055 volte)

Aldilà del fatto che il mondo sarebbe più bello se non ci fossero, ma i confini, solitamente, sono la parte più più sorvegliata, difesa e curata di una proprietà.

A Noha invece, non si capisce bene il perché, non abbiamo trovato un senso, una risposta logica per porre rimedio al dramma. Ebbene, c’è un tratto di terreno al limite con il Comune di Cutrofiano, e di lì a poco anche con quello di Aradeo, trasformato sistematicamente in discarica abusiva, da molti anni.

Qui è ovvio che quel che manca è il rispetto: prima di tutto nei confronti di se stessi.

Adesso non stiamo qui a parlare del quoziente intellettivo dei responsabili finali di certe scenografie da film dell’horror, non serve, ed è del tutto inutile se non si risale alle cause di una situazione entropica ormai irreversibile, da ricercarsi sicuramente in un sistema produttivo pensato per lasciare nelle tasche di pochi fortune monetarie, e nel resto del mondo un enorme immondezzaio. Che poi uno pensa al fatto che già quella strada, per come è stata realizzata, chiusa ai veicoli, e senza alcuna meta è già di per sè un insulto alla Terra.

Dalla causa primigenia parrebbero quindi scaturire i seguenti tre punti:

  • chi considera il mondo circostante come una pattumiera (purché distante qualche decina di metri da casa sua);
  • l’amministrazione pubblica con i suoi tecnici e politici nominati che dovrebbero provvedere al controllo del territorio, confini compresi, e alla salvaguardia della salute pubblica;
  • i cittadini (in questo caso di Noha), vicini e lontani.

I primi, di questa trilogia, occorrerebbe beccarli in fragrante, altrimenti non se ne fa niente; i secondi dovrebbero fare in modo che il suddetto confine non infanghi il buon nome di Noha, un borgo per fortuna ancora bello (e salvabile); i terzi? Bè, i terzi dovrebbero indignarsi un po’ di più e pretendere di non vivere in un immondezzaio.

 

Canto notturno di un pastore ...

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