Il Club per l'UNESCO di Galatina, in collaborazione con il Comune di Galatina, intende celebrare la memoria di quei Giovani Galatinesi che il 19 Aprile 1903, ricorrenza e festa del Cristo Risorto, caddero uccisi, vittime della miseria e dello sfruttamento, ma che, allo stesso tempo, con il loro sacrificio, contribuirono al risveglio delle coscienze civili del Salento, e finalmente alla pronuncia di uno dei Primi Contratti di Lavoro tra Contadini ed Agrari.

Il programma dell'evento prevede:

Sabato 14 Aprile 2018, Auditorium Liceo Artistico di Galatina in Via Martinez, 4

Ore 17.30 - Saluti del Sindaco  Marcello Amante, dell'Assessore al Turismo  Nico Mauro e dell'Assessore alla Cultura  Cristina Dettù.

Convegno sui fatti del Cristo Risorto, con la partecipazione di Giancarlo Vallone Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Lecce, di Salvatore Coppola Storico, di Pino Gismundo Segretario Generale CGIL Puglia, di Maurizio Nocera Storico, di Valentina Fragassi Segretaria Generale CGIL Lecce, di Ninì De Prezzo Segretario Provinciale SPI Lecce. Modera Salvatore Coluccia, Presidente Club per l'UNESCO di Galatina.

Ore 18.30 - Presentazione del Saggio "Per amore di libertà, I caduti del Cristo Risorto - 19 Aprile 1903" di Giuseppe Serra, Edizioni Club per l'UNESCO di Galatina.

Ore 19.00 - Presentazione dello Spettacolo di Elio Coriano "Galatina 1903, Pane, lavoro e Sangue", con Elio Coriano testo e voce narrante, Stella Grande canto, Vito Aluisi musica e canto.  

 
Di P. Francesco D’Acquarica (del 10/04/2018 @ 21:24:44, in La chiesa di Noha e i Vescovi di Nardò, linkato 1676 volte)

La storia non fa salti. Con il vescovo Orazio Fortunato varchiamo la soglia del 1700, e iniziamo, grazie anche ai registri redatti e conservati con più rigore, ad avere notizie più dettagliate circa la chiesa particolare di Nardò e quindi anche di Noha. Una curiosità: come si evince dalle immagini, tutti (o quasi tutti) i Vescovi del tempo erano muniti di baffi, barba, ovvero, come nel caso del Vescovo Fortunato, di pizzetto.

La redazione  

ORAZIO FORTUNATO (1635 – 1707)

 

Vescovo di Nardò dal 10 gennaio 1678 al 23 luglio 1707

Dal 1678 al 1707 i Pontefici furono:

                        Innocenzo XI (1611-1689)                           Papa dal 1676 al 1689

                        Alessandro VIII (1610-1691)                       Papa dal 1689 al 1691

                        Innocenzo XII (1615-1700)                         Papa dal 1691 al 1700

                        Clemente XI (1649-1721)                           Papa dal 1700 al 1721

 

            Arciprete di Noha:

            Don Ant. Donato Palamà (1625-1689),         parroco dal 1650 al 1689

            Don Nicolantonio Soli (1662-1727),               parroco dal 1689 al 1727

 

            Orazio Fortunato nacque in Sant’Arcangelo di Lucania il 18 gennaio 1634.

            Il 6 dicembre 1666 Alessandro VII (il nostro Fabio Chigi) lo nominò protonotario apostolico. Il 6 ottobre 1670, a 36 anni,  fu eletto Vescovo di San Severo (Fg) da Clemente X, papa dal 1670 al 1676. Dopo circa otto anni, il 10 gennaio 1678 fu trasferito alla diocesi di Nardò da Innocenzo XI.

            Era una persona dotta, padre dei poveri, amante della giustizia, e oratore sacro di grande fama.

            Lo stesso anno in cui venne a Nardò, diede inizio alla visita pastorale della diocesi, della quale ci ha tramandato un’ampia relazione. Nel 1680, terminata la visita pastorale, nei giorni 9, 10 e 11 giugno, celebrò il primo sinodo diocesano, le cui costituzioni sono pervenute integre sino a noi.

 
Di Antonio Mellone (del 10/04/2018 @ 21:54:24, in NohaBlog, linkato 1815 volte)

Stamattina al bar m’è andato il caffè di traverso.

E stavo pure rischiando un aneurisma cerebrale per il superamento dei picchi di guardia della pressione arteriosa. Mica per il caffè (oltretutto decaffeinato), ma perché m’è venuta la felice idea di dare un’occhiata al Diciamo Giornale più letto in loco, vale a dire il Quotidiano [non il Fatto, quell’altro: lo strafatto, ndr.].

Perché?

Date un’occhiata, per favore, alle pagine 2 e 3 del giornale datato 9 aprile 2018, e ditemi voi se non sono tutte da incorniciare.

Si parte con l’Economia - probabilmente studiata su Millionaire (o forse nel Billionaire) - con un bel titolone: “I lacci della burocrazia frenano gli investimenti «Più facile in Russia»”.

L’autore piagnucola su quanto sia “faticoso programmare investimenti sul territorio” [poverini, come sudano, e soprattutto come s’offrono, ndr.], e sul fatto che questo benedetto “sviluppo” e questa sacra “riqualificazione del territorio” sono costretti a scontrarsi contro il “‘muro in cemento’ della burocrazia” [mica con quell’altro meno metaforico, cioè con il muro di calcestruzzo, nossignore, ndr.].

E, mamma mia,  ma quanto tempo si perde per creare “strutture turistico ricettive extra-lusso” visto che stiamo qui ad interrogarci “ancora sull’impatto ambientale delle stesse”. Meglio dunque dare subito il via alle Opere che farne fare una Via.

Be’, in effetti non si capisce come mai, nonostante lo “Sblocca-Italia”, in Puglia ci siano delle riserve naturali non ancora trasformate in “eco-resort”, foreste di ulivi secolari non ancora destinati a “villaggi all-exclusive”, porti selvaggi non ancora corretti in “porti turistici”, e torri antiche non ancora convertite in “case-vacanze”.

Il “giornalista” continua a parlarci di “riqualificazione” [quando sento questo lemma avverto subito puzza di fregatura: il solito malpensante, ndr.], riqualificazione, dicevo, di “una fortezza che risale al 1450, nella marina tra Savelletri e Torre Canne” per “realizzare […] un centro per avvenimenti sociali, culturali e matrimoni”.

E certo, il matrimonio di lusso prima di tutto. Poi – ma solo se rimarrà qualcosa del banchetto nuziale – tutto il resto, come la storia, gli studi, la ricerca, l’arte, l’intangibilità del patrimonio culturale, e dunque l’articolo 9 della Costituzione.

Nell’altra pagina, un altro Diciamo Articolo dal titolo: “Da Colaninno a Briatore: voglia di Puglia, e poi la fuga” [per fuga s’intenderà la sfiga del Twiga, ndr.], con tanto di riporto del Pensiero Unico Briatoregno, tipo: “Nel Salento siete indietro di 30 anni”, e poi ancora: “Vi servono alberghi a picco sul mare”, e altre delizie del genere.

Non manca il doveroso riferimento al progetto dell’“Oasi Sarparea” di Mrs Daighton, la lady di ferro (e cemento) inglese che s’è messa in testa, anch’ella, di farci sviluppare come si deve, e con decine, che dico, centinaia di nuovi posti di lavoro. A completare la grande opera, e a far schizzare il Pil locale, mancherebbe soltanto un novello centro commerciale, un bel gasdotto nuovo di zecca, e l’eradicazione di un po’ di ulivi (ma solo qualche decina di migliaia, tra sani e curabili) con la scusa dell’emergenza Xylella.

Sapete da dove son nate queste due interessantissime pagine di Economia & soprattutto Commercio quotidiano [roba da 110, lode, e calcio in culo accademico, ndr.]? Dal racconto della storia di un magnate [che sarà probabilmente voce del verbo, ndr.], uno “tra i 300 più ricchi della Svizzera”, desideroso di ballare in Puglia, un uomo di 73 anni dall’occhio vispo e una bella $ sbarrata incisa nell’iride: il signor René de Picciotto. Un nome che è tutto un programma.

Antonio Mellone

 
Di Redazione (del 12/04/2018 @ 23:04:58, in Comunicato Stampa, linkato 1257 volte)

È arrivata ufficialmente la comunicazione che la nostra Città si è aggiudicata il bando regionale sui fondi previsti per il dipartimento “Sviluppo economico, innovazione, istruzione, formazione e lavoro - sezione istruzione e università”. Il finanziamento, di un milione di euro, servirà per una nuova costruzione e in particolare per dotare, finalmente, il Secondo Polo di una palestra propria. “Siamo orgogliosi di esserci aggiudicati anche questo bando – dice l’assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica Loredana Tundo – perché salvaguardando i bambini e ripartendo dalle scuole e dalla cultura si può costruire l’idea che abbiamo di Città. Dotare l’Istituto Comprensivo II Polo di una Palestra completa e adeguata è un importante traguardo, raggiunto grazie ai fondi messi a disposizione dal Ministero e dalla Regione, che rivendichiamo con orgoglio. La sinergia con le Istituzioni porta a risultati come questo ed è, vista la criticità del momento e le difficoltà in cui versano le casse comunali, l’unica via percorribile.”

 
Di Redazione (del 12/04/2018 @ 23:09:04, in Comunicato Stampa, linkato 1573 volte)

Non concede alcuna chance la corazzata Normanna Aversa al sestetto di mister Stomeo, rimandandolo nel Salento con una pesante sconfitta per 3-0 , dopo aver stentato a carburare nel primo set agguantandolo ai vantaggi(26-24).

Seppur preventivabile un nulla di fatto in terra campana , ciò che si chiedeva all’Olimpia SBV Galatina era una prova di carattere, in quello che doveva essere un test probante in prospettiva della gara interna e decisiva di domenica contro il Tricase.

La fiammata di orgoglio è durata invece  un set :il primo, dove una progressione nel punteggio lasciava ben sperare (6-8, 9-16, 14-22)  poi ,capitan Guarini e compagni hanno buttato al vento l’occasione ,facendosi erodere un break positivo di 8 punti.

Sono stati i servizi di Corti e Mandolini ad incidere di netto sul fondamentale della ricezione in casa salentina, che ha racimolato in termini percentuali un insufficiente 27%  , nonché i primi tempi di un Vetrano super che realizza il 100%  dei suoi attacchi , identificandosi come il migliore nella prima frazione di gara.

C’è un senso di sconforto nelle file galatinesi , quasi di rassegnazione dinanzi  allo spessore tecnico del sestetto aversano. Molla incomprensibilmente la squadra salentina , assume comportamenti ed atteggiamenti da vittima sacrificale e le notizie che giungono da Andria con il vantaggio di due set a uno per i padroni di casa sull’ Ottaviano  , mettono le ali ai ragazzi di Del Prete che  lasciano appena ventiquattro punti all’Olimpia SBV, nei rimanenti due set, con Bonetti e Mandolini sugli scudi.

 
Di Redazione (del 12/04/2018 @ 23:15:49, in Comunicato Stampa, linkato 1172 volte)

I giovani bianco-verdi rispondono alla chiamata di mister Nuzzo. C’è soddisfazione in casa Showy Boys Galatina per la convocazione in prima squadra di quattro allievi (di cui tre classe 2002) del settore giovanile. Ottenuta con largo anticipo la permanenza nel campionato nazionale di I° livello serie C, l’allenatore Gianluca Nuzzo, d’intesa con i vertici societari, ha scelto di dare spazio alle nuove leve del club galatinese. Tale decisione è maturata nel rispetto del lavoro tecnico e degli obiettivi che la Showy Boys si è prefissata nel medio-lungo termine e che prevede lo sviluppo e la crescita del vivaio e l’inserimento nella squadra maggiore degli allievi più promettenti.

Così, dopo il centrale Francesco Schiattino (2002), nell’ultimo turno casalingo contro il Turi hanno debuttato in serie C altri tre giovani atleti bianco-verdi: il palleggiatore Giacomo Carachino (2001) e gli schiacciatori di banda Marco Martina (2002) e Marco Petracca (2002). Messa da parte l’iniziale e comprensibile emozione delle prime battute di gioco, i ragazzi under 16-18 si sono inseriti bene nei meccanismi della prima squadra e seguendo con attenzione le direttive impartite da mister Nuzzo hanno saputo dare il loro contributo alla gara. La tensione pre-partita si è sciolta con il trascorrere dei minuti e a fine match si è trasformata in gioia e sorrisi da parte dei quattro neo convocati.

 
Di Redazione (del 12/04/2018 @ 23:16:03, in Comunicato Stampa, linkato 1515 volte)

In merito al finanziamento della costruzione della palestra a servizio della Scuola Polo 2, invitiamo l’assessore ai Lavori Pubblici Loredana Tundo a leggere la documentazione a sua disposizione presso il suo ufficio. Si renderà conto che il grande lavoro che deve compiere è solo quello di appaltare i lavori già finanziati e fare in modo di completare i lavori vigilando sia sulla regolarità degli appalti che sull’esecuzione dei lavori, perché chi si è preoccupato di chiedere il finanziamento presentando il progetto della Palestra della scuola è stata l’Amministrazione Montagna. Lo sappiamo che un’azione amministrativa si esplica in tempi lunghi ma almeno bisogna dare atto a chi le cose le ha fatte. Lasciano alquanto perplessi le dichiarazioni dell’assessore Tundo che rivendica a se il finanziamento. Sarebbe meglio forse che si concentrasse a contribuire al completamento dei tanti lavori fermi ma già finanziati dalla scorsa amministrazione di centro sinistra, quali:

  • Adeguamento strutturale e impiantistico dell’Istituto Comprensivo POLO 1 – edificio storico.
  • Circonvallazione Sud Ovest - secondo lotto.
  • Teatro Cavallino Bianco – Completamento torre scenica
  • Ristrutturazione Casa del Pellegrino di Via Cavour
  • Ristrutturazione ex Convento Santa Chiara
  • Trasferimento Uffici Comunali presso ex Tribunale

Sempre con spirito costruttivo, La salutiamo cordialmente.

 
Di Redazione (del 12/04/2018 @ 23:18:28, in Comunicato Stampa, linkato 1192 volte)

L’Amministrazione Comunale, in esecuzione alla deliberazione di Consiglio Comunale nr. 44/1971 nonché della deliberazione di Giunta Comunale nr. 94/2018, ha indetto Avviso pubblico per l’assegnazione del Premio di Laurea “Achille Fedele su Salvatore”, per l’annualità 2018.

Possono partecipare gli studenti residenti a Galatina che abbiano conseguito la laurea dopo un regolare corso di studi nelle diverse sessioni dell’anno accademico 2016/2017.

Le domande dovranno essere presentate in busta chiusa, entro le ore 12.00 del 5 maggio 2018, direttamente all’Ufficio Protocollo Generale del Comune di Galatina, presso la sede municipale sita in Via Umberto I n. 40, oppure:

1. a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, inviata a Comune di Galatina – Via Umberto I nr. 40 – 73013 Galatina (LE);

2. a mezzo posta elettronica, utilizzando documenti informatici in formato .pdf sottoscritti con firma digitale, ai seguenti indirizzi istituzionali:

- protocollo@cert.comune.galatina.l.e.it

- protocollo@comune.galatina.le.it

 

 

Un’altra mattinata difficile nell’area che ospita il mercato settimanale di Galatina. Innanzitutto è intollerabile il continuo ripetersi di borseggi che mettono in pericolo i cittadini desiderosi di far compere senza troppe preoccupazioni e procurano un danno all’immagine della città. Serve una presenza delle forze dell’ordine e della polizia municipale per disincentivare i malintenzionati. Nel giorno in cui si svolge il mercato settimanale quell’area pare essere una terra di nessuno tanto che la microcriminalità agisce indisturbata.

Accanto a questa che ormai è un’emergenza, sempre giovedì mattina si è verificato un episodio che ha messo in luce altre falle per la sicurezza dei cittadini. Un automobilista ha avuto un malore e la sua auto ha vagato senza controllo travolgendo diverse auto in sosta. Fortunatamente non ha colpito i pedoni, ma chi era presente ha vissuto attimi di autentico terrore. Cosa ci racconta questo episodio? La sicurezza dell’area è a rischio. Nel giorno del mercato settimanale c’è un grande assembramento di persone e quindi bisogna predisporre vie di fuga, percorsi per il passaggio dei mezzi di soccorso, maggiore presenza della polizia municipale.

Creare condizioni di sicurezza evita o contiene eventuali danni che possono provocare veicoli senza controllo. Giovedì mattina quell’auto impazzita poteva procurare anche una strage e quindi non dobbiamo aspettare la catastrofe. Questa volta i danni sono alle cose, bisogna evitare di contare quelli sulle persone.

 

Canto notturno di un pastore ...

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