La Tangenziale, che l’Amministrazione Provinciale sta realizzando a Ovest di Galatina, è un’unica arteria che dovrà collegare Via Vecchia Noha con Via Collemeto, superando alcuni passaggi a livello della Sud – Est. Per la sua realizzazione si sono superati e si dovranno superare altri ostacoli. Il primo tratto, quello che va da Via Noha a Via di Gallipoli, è stato realizzato alcuni anni fa, per il secondo , Via di Gallipoli – Via Roma, si è dovuto attendere cinque anni.
Ebbene, pur essendo una strada unica (i due tratti sono divisi da una rotatoria in Via di Gallipoli), presenta aspetti diversi e contrastanti. In questi giorni, dopo l’ultimazione dell’asfalto e la segnaletica orizzontale, si è provveduto alla posa in opera di quella verticale, con i segnali di circolazione. Mentre per il primo tratto si è proceduto in modo corretto, per il nuovo si è deciso diversamente.
Lungo il percorso vi è anche un passaggio pedonale molto ampio (accanto alle illuminazione canonica dell’ENEL, verrà installata una più bassa, per fare luce, appunto, ai pedoni), dove sempre più numerosi, sono i galatinesi che fanno una semplice passeggiata, svolgono attività fisica, camminata veloce o corsa, tanti i bambini che, accompagnati dai genitori, lo percorrono in bici o in macchinina. Non a caso è stata battezzata “La strada della salute”. I segnali installati, lo hanno fatto diventare un percorso ad ostacoli, essendo stati piazzati al centro del camminamento, persino quelli che potevano trovare posto ai lati.
Cosa intende fare la Provincia, proprietaria della strada, per rimediare allo scempio in atto? Lo farà prima della posa in opera della pavimentazione? Consegnerà ai cittadini di Galatina una strada realizzata con tutti i criteri? Sono domande legittime che poniamo al Presidente, Stefano Minerva, confidando in un suo pronto intervento per assicurare una corretta realizzazione.
Sarebbe opportuno anche l’intervento dell’Amministrazione comunale di Galatina, in prima persona del sindaco Marcello Amante.
Alcune foro allegate documentano la situazione denunciata.
Galatina 28 dicembre 2020
PARTITO DEMOCRATICO
CIRCOLO DI GALATINA
Gerardo Aprile è un appassionato costruttore di presepi che realizza ogni anno seguendo un tema che lo ha particolarmente colpito. Se nel 2019 ha deciso di ambientarlo a Venezia dopo l’alluvione che la colpì, quest’anno ha realizzato il presepe a tema pandemia.
Da dove nasce l’idea di ambientare il presepe in un ospedale?
Ogni anno prendo spunto da quello che succede nel mondo per realizzare il presepe e senza dubbio quest’anno la pandemia ci ha fatto soffrire un po’ tutti, ma in particolare chi per colpa del virus ha perso persone care o ha dovuto affrontare lunghi periodi di malattia. Credo che Gesù Bambino nasca proprio nei luoghi in cui c’è la sofferenza più vera e profonda e, quindi, ho deciso che quest’anno tutto il presepe dovesse essere ambientato in un ospedale e la grotta nel suo pronto soccorso, come simbolo di speranza per i giorni che verranno.
Da quanto tempo ci stai lavorando?
La progettazione è iniziata già da Agosto ma da Ottobre ho iniziato a costruire l’ospedale, i lettini e il personale sanitario con il polistirene, aggiungendo poi man mano le luci, gli effetti sonori e tutti gli altri dettagli.
A chi lo vuoi dedicare?
Lo dedico al mondo intero con la speranza e il buon augurio che possiamo stare tutti bene.