Lunedì 1 giugno 2020 riprende il controllo elettronico della Zona a Traffico Limitato nel centro storico.
La sospensione della rilevazione elettronica degli accessi nellarea del centro storico si era resa opportuna non appena avviata la fase 2 della gestione emergenziale inerente lepidemia da COVID 19 quando agli esercizi pubblici (bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, gastronomie) era stata permessa lattività di asporto dei prodotti. In tal senso lo stop alla ZTL ben si conciliava con lesigenza degli esercenti di iniziare a muovere i passi verso la graduale riapertura attraverso la formula del take away.
Tuttaltro senso hanno i provvedimenti emanati dal Governo con il D.L. 19 maggio 2020, n. 34 il c.d. Decreto Rilancio che nei programmi per il rilancio ed il sostegno alle imprese di pubblico esercizio
Incentiva luso degli spazi pubblici allaperto semplificando procedure autorizzative e permissive alloccupazione degli stessi spazi dove esercitare la propria attività a servizio dei clienti.
Le diverse richieste dei pubblici esercizi insistenti nel centro storico oltre che fa ben sperare per una rapida ripresa delle attività economiche comportano anche la valutazione di altri aspetti da tenere presente nel contesto ambientale. Il primo fra tutti la sicurezza nella circolazione stradale e la pubblica incolumità dei fruitori del centro storico e degli spazi urbani allestisti a dehors.
Per questo motivo la ripresa del controllo elettronico degli accessi nel centro storico permette di salvaguardare la fruibilità degli spazi oggetto di occupazione a dehors consentendo contestualmente di rendere più sicura la circolazione stradale garantendo la sicurezza degli avventori dei pubblici locali o di chi semplicemente passeggiando gode delle bellezze del nostro centro storico.
La ripresa della rilevazione elettronica della zona a traffico limitato seguirà le stesse condizioni prima della sospensione:
Lassessore alla Polizia Municipale
Nico Mauro
La Showy Boys Galatina fa squadra con il Vero Volley, realtà tra le più importanti nel panorama sportivo nazionale e non. Nel continuo percorso di crescita della Scuola Volley, la Showy Boys ha raggiunto questo importante accordo di collaborazione con il Consorzio Vero Volley Monza al fine di offrire ai propri allievi e giovani talenti unulteriore opportunità di crescita e di formazione.
Tutto nasce dalla volontà della Showy Boys di ampliare i propri orizzonti e di offrire nuove possibilità di sviluppo ai più giovani con lobiettivo di creare un percorso diretto e un programma di eccellenza con una solida e valida prospettiva. Grazie alla sinergia con Vero Volley, la più grande realtà di volley giovanile d'Italia e probabilmente d'Europa, la Showy Boys, unica Scuola di Pallavolo Fipav di Puglia allinterno del Consorzio, avrà una prospettiva nazionale di rilievo e ciò consentirà di offrire ai tesserati biancoverdi una vetrina prestigiosa, unopportunità per cercare di entrare nel mondo della pallavolo di alto livello.
Il Consorzio Vero Volley Monza rappresenta uneccellenza dello sport italiano. Unica realtà pallavolistica a livello europeo ad avere contemporaneamente in Superlega e Serie A1 una formazione maschile (GI Group Team Monza) e una femminile (Saugella Team Monza), Vero Volley si propone attraverso un importante settore giovanile che conta 1600 atleti, uno staff di oltre 350 tra dirigenti e tecnici federali, 63 squadre, 28 strutture sportive in cui svolgere lattività e circa 9000 ragazzi coinvolti nei progetti scolastici.
Ciò che accomuna Showy Boys e Vero Volley è la promozione della cultura dello sport, della pallavolo, la valorizzazione dei talenti del territorio (nello scorso mese di aprile, ben otto atleti del Consorzio sono stati convocati in nazionale giovanile), nonché la passione, limpegno, una corretta e funzionale organizzazione che persegue dei sani obiettivi.
Il concetto di Cultura Sportiva, che è presente nel logo di Vero Volley, vuole essere trasmesso a tutti coloro che partecipano al progetto grazie ad unattenzione continua per la formazione personale, per fornire strumenti utili a realizzare idee e progetti in unottica di condivisione e collaborazione. Un progetto che abbraccia tutto il territorio nazionale e diversi ambiti dellesperienza non soltanto sportiva. In particolare nel mondo del sociale, Vero Volley allena una squadra di ragazzi diversamente abili, sostiene la squadra nazionale delle pallavoliste sorde, è promotore del progetto di insegnamento del volley in India e sostiene con gli incassi la comunità di San Patrignano. Nel campo scientifico, invece, è attiva una collaborazione con lUniversità Bocconi di Milano e la formazione è costantemente curata ed aggiornata. Vero Volley significa anche Candy Arena, un punto di riferimento tra i palasport italiani, un fantastico impianto sportivo da 4000 posti che Vero Volley ha in gestione fino al 2037.
Grande soddisfazione in casa Showy Boys per questa importante partnership. Dalle parole del presidente Daniele G. Masciullo e del direttore Gianluca Nuzzo un ringraziamento al Consorzio Vero Volley Monza, nelle persone del presidente Alessandra Marzari e del responsabile del network Claudio Bianchi, per un progetto di collaborazione di grande valore sportivo e sociale, basato sulla crescita dei ragazzi e che affascina proprio per lattenzione data alla formazione del settore giovanile, alla promozione di quella cultura sportiva che deve essere un valore aggiunto da trasmettere a tutti i nostri giovani e non solo.
www.showyboys.com
Almeno in questa prima stesura le disposizioni federali ghigliottinano la pallavolo.
Sulla scorta delle linee guida elaborate dallUfficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il supporto del CONI e delle Federazioni Sportive Nazionali, il presidente Cattaneo, suo malgrado, ha costretto le società di volley ad intraprendere un percorso minato.
Vero è che non poteva fare altrimenti, dovendo ottemperare ai disposti del DPCM del 17 maggio in materia di previdenza e sicurezza sociale, ma una versione più attenuata poteva essere proposta allUfficio per lo Sport per limare alcuni aspetti.
La condivisione della neo figura del Covid Manager e delle sue incombenze in seno alle società è un ottimo spunto di partenza; così come lo è la modalità di gestione degli spazi comuni allinterno degli impianti, la loro pulizia e sanificazione che ben si adattano alla prevenzione della trasmissione dellinfezione dal virus.
Ma costringere gli atleti ad indossare la mascherina anche durante lallenamento, seppur individuale, impedendo lesecuzione di esercizi di gioco, sia tecnici che competitivi (come il 6vs6, il 5vs5, il 4vs4 e via dicendo), è veramente innaturale per il volley.
La concessione di eseguire esercizi analitici e sintetici nel rispetto del distanziamento sociale è una forma perversa di distorsione di uno sport che snatura gli schemi tecnici, riducendo la seduta di allenamento ad una didattica di base per lavviamento alla pallavolo.
La dissonanza con i protocolli di altre discipline, passati anchessi sotto la revisione dellUfficio dello Sport, è quanto mai sconcertante in una comparazione di modalità di allenamento.
Si pensi al rugby: l'organismo del governo mondiale, il World Rugby, ha approvato un decalogo di regole sperimentali relative a mischia, attrezzatura, o ad altre situazioni in cui i giocatori si trovano a contatto per contendersi il pallone a terra.
Ebbene lOrganizzazione Mondiale della Sanità, confermando che il rischio diventa alto con 15 minuti cumulativi di vicinanza ad un infetto, ha proposto la riduzione dei minuti per ogni tipologia di fondamentale per abbattere la possibilità del contagio.
E stiamo parlando di una disciplina che, in un fondamentale come il pacchetto di mischia, vede formarsi due schieramenti contrapposti formati da otto giocatori per squadra con contatto spalla a spalla.
Ora in uno sport non di contatto come il volley, dove i momenti in cui gli atleti si accostano per eseguire il muro o compiere un salvataggio con intervento simultaneo sono condensati in frazioni di secondi (da 1,5 a 2,5 s.), sembra veramente poco realistica una ripartenza della pallavolo con le limitazioni imposte.
Laugurio è che le indicazioni del protocollo Fipav vengano modificate in parallelo ad un auspicato appiattimento della curva epidemica. La stessa federazione infatti ha aperto a tutte le società la disponibilità a ricevere suggerimenti e considerazioni al fine di migliorare il documento, laddove possibile.
Naturalmente rimarranno fermi i requisiti su cui è incardinato il protocollo nei suoi principi fondamentali: la tutela della salute di tutti i suoi tesserati e la tutela dei rappresentati legali delle società.
Un'altra problematica legata alle lungaggini burocratiche, riguarda lannosa questione delluso in concessione delle palestre scolastiche alle società, che lepidemia in atto contribuirà ad acuire.
Nel rammentare che lattività di tutte le associazioni pallavolistiche che fanno reclutamento e formazione di base si sviluppa al 95% in impianti scolastici, sarebbe opportuno che Ministero dello Sport e MIUR si attivassero fin da ora, su sollecitazione del CONI, per unincondizionata concessione da parte dei dirigenti scolastici allutilizzo delle palestre.
Il compito per superare le riottosità di questultimi (per fortuna non tutti allineati), dovrebbe essere dato ai titolari di assets, provincia e comune, includendo nelle operazioni di sanificazione di tutto il fabbricato scolastico anche le palestre.
E un augurio alla ripartenza sportiva, alla vita sociale e allestirpazione del virus.
ADDETTO STAMPA
SALENTO BEST VOLLEY GALATINA
Zaira Gemma