Sono trascorsi oltre sei mesi, da quando il circolo del PARTITO DEMOCRATICO di Galatina ha promosso un sit-in di protesta per il mancato trasferimento degli uffici comunali (e non solo) nei locali della ex Pretura. Era il mese di luglio 2019, e malgrado ci fossero 40 gradi, i nostri concittadini si fermavano a chiedere, ad informarsi ed a condividere una iniziativa che, al di la del colore politico, garantisce alla nostra comunità molti vantaggi.
Proviamo a riassumerli, conoscerli bene potrebbe aiutare la nostra Amministrazione a decidere:
Nei giorni successivi alla manifestazione, pochi sono stati i riscontri ufficiali e concreti, ad eccezione di un generico comunicato stampa in cui veniva riferito che l’amministrazione aveva affidato ad un gruppo di tecnici la verifica dell’impianto elettrico in previsione di un possibile trasferimento.
Ma ci vogliano 6 mesi per avere una risposta? Quali sono i risultati della verifica? E più in generale, a che punto è l’attuazione della delibera di Giunta n° 180 del Luglio 2019 avente per oggetto “lavori di ristrutturazione edificio ex Tribunale da destinare a nuova sede di uffici comunali” ?
Ma l’amministrazione, si rende conto che qualora dovesse passare ancora molto tempo i locali della ex pretura subiranno sempre più l’usura del tempo?
Ci rendiamo conto che lo stato di abbandono trasformerà uno stabile di recente costruzione esattamente come il “vecchio” carcere mandamentale da poco svenduto a prezzo di saldi a privati dopo una serie di aste “penosamente a ribasso” ?
Ancora una volta chiediamo all’Amministrazione Amante: quanto tempo bisognerà ancora aspettare?
PARTITO DEMOCRATICO
CIRCOLO DI GALATINA
La memoria è storia, ricordo, responsabilità. Non dimenticare è un imperativo morale e reale. Occorre, però, non solo la conoscenza di ciò che è accaduto ma anche la sensibilità di un'anima in grado di "com-patire" le sofferenze, il dolore, lo scandire di ogni minuto di giornate interminabili di poveri innocenti. Senza conoscenza e senza anima si genere indifferenza, odio ed egoismo.
In occasione della giornata della memoria, la Città di Galatina ha dato la possibilità a tre suoi giovani ragazzi di visitare i luoghi dell'orrore e non c'è modo migliore di fermarsi a riflettere leggendo le loro parole, in cui traspare l'emozione di questa esperienza unica e irripetibile.
Giorgio Baffa, 28 anni: "Inverno vuol dire anche Treno della Memoria: una meravigliosa esperienza che permette ai giovani di conoscere dal vero ciò che è stato l'Olocausto. Un'opportunità degna di essere vissuta e molto forte, un viaggio significativo per noi che vi abbiamo partecipato, e che potrà continuare, idealmente, anche al rientro nelle nostre dimore, alle nostre abitudini, grazie alla consapevolezza acquisita per aver visitato i luoghi della strage, ove abbiamo immaginato e visto ciò che nessuno augurerebbe ad alcun essere umano.
Settantacinque anni sono trascorsi dalla fine del massacro dei campi di concentramento della Germania nazista. E il treno della memoria ne compie 16, di anni, di onorato e sentito impegno verso moltissimi giovani per fare acquisire loro memoria storica.
E per farli gioire nella convivialità, e nella bellezza di poter capire che la capacità di discernere è un dono unico che ci permette di imparare dagli errori compiuti.
L'olocausto è stato tanto, troppo odio ed indiscutibile pazzia perpetrata su poveri esseri umani innocenti, sulla base di assurdi pregiudizi e idee malsane indotte dalla fame di potere e dall'invidia. Ma ancora oggi tanti esseri umani sono vittime sfortunate di cinici meccanismi basati sull'odio e sulla sopraffazione.
Non cadiamo vittime di queste strategie ingannevoli. Ma indignatoci contro gli indifferenti.
Un sentito grazie all'intera associazione "Treno della memoria", alle guide che ci hanno permesso di riscoprire l'opportunità di sentirsi parte di una società in cammino.
Un grazie anche al Comune di Galatina che ha accolto l'iniziativa e che ci ha permesso di partecipare, con l'augurio che tale iniziativa continuerà negli anni."
Ludovica, 18 anni: "Il “Treno della Memoria” è un’esperienza unica, un viaggio che ti cambia dentro facendoti comprendere fino a dove l’odio umano possa spingersi.
Descrivere a parole quello che ho visto in questi nove giorni sarebbe impossibile poiché le emozioni e le sensazioni che ho provato stando a contatto con i luoghi in cui tante atrocità sono state commesse, si possono comprendere solo vivendole in prima persona.
Il “Treno della Memoria” è soprattutto riflessione e quello che ho capito veramente è che ogni singolo uomo ha la possibilità di scegliere da che parte stare, di prendere una posizione affinché tutto ciò che ha subito tale gente non succeda più.
In questo giorno così importante, a 75 anni dalla liberazione di uno dei campi di sterminio più grande del mondo, dobbiamo capire più che mai che “é accaduto, quindi può accadere di nuovo”; perciò, usciamo dalla zona grigia dell’odio e dell’indifferenza e agiamo, per il nostro bene e per il bene degli altri.
Guardiamoci dentro e intraprendiamo tutti quel viaggio contro la pura affinché episodi di questo tipo non accadano mai più."
Cristina Dettù
assessore alla Cultura comune di Galatina
Egregio Dott. Roberto Casaluci,
rivolgo a Lei, in qualità di Presidente dell’Unione dei comuni della Grecia Salentina, i miei complimenti ed il mio sostegno per la candidatura a capitale Europea della cultura 2021 dei comuni che rappresenta.
Se la storia, la cultura e la tradizione dei comuni salentini di origine ellenofona rappresentano un importante patrimonio per il nostro territorio, è altrettanto necessario che questo patrimonio venga valorizzato e rilanciato in prospettiva europea.
Altrettanto apprezzabile è da parte Sua che il progetto di cui la Grecia Salentina è promotrice venga allargato al comune di Taranto, viste e considerate le radici storiche e culturali che legano il capoluogo ionico ai comuni salentini di fondazioni ed origine greca.
Radici comuni a molte città del Grande Salento che condividono con l’ente che Lei rappresenta diverse iniziative culturali ed anche folkloristiche. La più conosciuta è sicuramente la “Notte della Taranta” che in un contesto di musica, suoni, balli e tradizioni punta a valorizzare il mito della “taranta”.
La condivisione di radici, culture e tradizioni ha portato questo evento, che inizialmente era circoscritto ai soli comuni della Grecia Salentina, ad essere allargato a tutte quelle altre realtà che per ragioni storiche hanno contribuito e contribuiscono a diffondere questa tradizione in Italia e nel mondo.
Tra queste città figura sicuramente Galatina, membro del circuito della Notte della Taranta e culla del mito del tarantismo. E’ a Galatina infatti che i pizzicati si recavano per bere l’acqua del pozzo di San Paolo e guarire dando vita, con i loro spasmi, con i loro lamenti, canti e balli a quella sindrome culturale oggetto ancora oggi di numerosi studi.
Per questa ragione molti cittadini ritengono che l’apporto di Galatina all’interno della Grecia Salentina ed in particolare nella candidatura di quest’ultima a capitale Europea della cultura 2021 possa essere fondamentale e possa dare una consistenza maggiore alla proposta culturale.
Non sappiamo se l’Amministrazione comunale galatinese(che legge per conoscenza) si sia attivata per offrire il proprio sostegno ed il proprio contributo alla causa. Tuttavia qualora ciò non fosse ancora avvenuto, invitiamo il Sindaco Marcello Amante a costruire, dove possibile, una qualche forma di dialogo e collaborazione con la Vostra organizzazione in modo da mettere a disposizione il nostro patrimonio artistico, storico e culturale, rafforzando ulteriormente un progetto valido e importante come quello di cui la Grecia Salentina si è fatta promotrice.
In questi anni Galatina ha perso troppi treni per inerzia, incapacità e logiche politiche suicida. Adesso però è ora di cambiare rotta e non solo a parole.
Peppino Spoti
Consigliere comunale – Partito Socialista Italiano sez. Galatina
Dieci vittorie su undici gare (una sola sconfitta al tie-break) e primo posto in classifica con 30 punti. Sono questi i numeri della Showy Boys Galatina nel campionato regionale di serie D. La vittoria per 3-0 nella sfida casalinga con il Mottola ha premiato campione d’inverno il team bianco-verde e garantito la partecipazione alla Coppa Puglia con il miglior piazzamento.
C’è soddisfazione in casa Showy Boys per questi ottimi risultati ottenuti da una squadra, quella galatinese, molto giovane e, probabilmente, in avvio di campionato, non ritenuta una outsider dagli addetti ai lavori. Invece, partita dopo partita, il gruppo di allievi della Scuola Volley si è meritatamente conquistato la vetta della classifica. Un plauso ai ragazzi e alla loro guida tecnica, Gianluca Nuzzo, che è riuscito, nonostante l’assenza dall’inizio del torneo di una pedina importante come quella dell’opposto, a mettere in campo la migliore formazione ed a trovare, in poco tempo, i nuovi equilibri.
La gara giocata domenica 26 gennaio al PalaPanico ha chiuso il girone di andata e non ha riservato sorprese. I ragazzi bianco-verdi sono riusciti ad imporre il loro gioco al cospetto della compagine tarantina del Mottola e ad aggiudicarsi il match con i parziali 25-12, 25-20 e 25-15. Il campionato regionale di serie D ora si ferma per dare spazio ai quarti di finale della Coppa Puglia a cui la Showy Boys parteciperà nel prossimo week-end.
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