Sabato 20 Novembre su Rai Due la puntata di “ Sereno Variabile ” raccontava la storia e la bellezza di un pezzo del Salento in particolare di Maglie, Supersano e Presicce.
Nel vedere il servizio su Presicce, detta anche “Città degli ipogei”, e vedere il Comune come ha valorizzato tutti i suoi 23 ipogei mi è venuto in mente subito il confronto con il nostro unico ipogeo il quale giace abbandonato sotto i nostri piedi.
Nella primavera del 1994, fu una ruspa, impegnata in lavori alla rete del gas metano, durante lo scavo di una buca, sfondandone improvvisamente la volta, a portare alla luce un mondo sotterraneo, un ipogeo misterioso di notevoli dimensioni.
Il gruppo speleologico leccese "'Ndronico" invitato dall’allora sindaco prof. Zeffirino Rizzelli, provvide alla perlustrazione, ai rilievi ed alle analisi di quegli antri. E conclusero che si era in presenza di un reperto di archeologia industriale di Terra d'Otranto: un frantoio ipogeo.
La vox populi narra di un passaggio segreto in grado di collegare il palazzo baronale di Noha con la masseria del Duca nell'agro di Galatina.
E come in molti altri Castelli italiani o stranieri avviene, è ragionevole ipotizzare che anche in quello di Noha possano esserci anfratti, nascondigli, passaggi, dei trabucchi, carceri e bunker sotterranei, al riparo da occhi indiscreti, o di difesa dalle armi nemiche.
Ecco alcune immagini di una nostra visita che abbiamo avuto la fortuna di compiere proprio in questo ipogeo, durante l'estate.