ott172012
Corre voce che in Salento, qualche spettabile medico, impiegato di turno presso le varie aziende ospedaliere, che ricordiamolo bene sono strutture pubbliche, finanziate con soldi pubblici (cioè nostri), nonostante ci si presenti con la ricetta dopo anche svariate settimane di attesa per un controllo, richieda agli sventurati pazienti, preoccupati per le loro diagnosi, soldi in contanti. Ricordiamo bene a tutti quanti che i medici impiegati presso le aziende ospedaliere già percepiscono uno stipendio di tutto rispetto (provate a spulciare le loro retribuzione su internet, sono pubbliche) e non possono ASSOLUTAMENTE chiedere denaro quando visitano nel mentre sono impiegati di turno presso un’azienda pubblica come può essere un nosocomio. Poiché regna tanta omertà, ed è quella che rende il sud come il nord una schifezza, si invitano tutti gli sventurati di turno, senza aspettare sempre Striscia la Notizia, ad andare direttamente dal comando della Guardia di Finanza più vicino e denunciare questi criminali senza scrupoli, senza farsi tanti problemi. Nessuno può chiedervi altri soldi se è impiegato di turno presso una struttura sanitaria pubblica se non il ticket sanitario che tutti ben conosciamo. E se i genitori o i nonni sono un po’ troppo distratti su questi aspetti, ci pensino i figli o i nipoti ad indottrinarli perché è ora che questi soprusi finiscano una volta per tutte. E se mai dovreste sottoporvi a visita medica privata, richiedete sempre, dopo aver già pagato (in modo che nessuno vi imbrogli con lo scherzetto che “con la fattura costa di più”), la ricevuta fiscale ai medici, ai fisioterapisti, ai cardiologi, ai dermatologi, ai dentisti e a tutti quelli che sono tenuti a rilasciarvela PER LEGGE, e che con i nostri soldi si costruiscono quelle belle ville che vedete in pietra leccese e che tutti invidiamo. Ricordiamoci che le cose si cambiano a partire dal quotidiano e dal nostro piccolo. Denunciate le ingiustizie se credete di essere onesti!
Si prega di dare massima diffusione a questo messaggio.
Fabrizio Vincenti
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