gen082012
Era la notte di Natale, c’era molta nebbia e faceva molto freddo. Babbo Natale stava consegnando i regali ai bambini di Noha. Stava volando sopra la masseria “Colabaldi”, quando all’improvviso la renna Rudolph iniziò a sbandare. Babbo Natale cercò di tirare le redini per ritornare sulla giusta rotta, ma le renne ormai avevano perso l’equilibrio e si schiantarono sui cozzi della masseria.
Babbo Natale, dopo lo schianto, stava per svenire e barcollava come se fosse ubriaco; alcune renne erano svenute, altre ferite alle zampe, una si era attorcigliata alle redini. A Babbo natale sembrò di vedere un piccolo ometto con le orecchie a punta, che si appariva e scompariva vicino a ciò che rimaneva della slitta. D’un tratto sentì alcuni colpetti sulla spalla, soffici e veloci; capì che si trattava dello sciacuddhri, di cui tanto aveva sentito parlare e si diceva abitasse proprio a Noha, nelle casiceddhre. Lo sciacuddhri, intanto, nascosto dietro un cozzo, se la rideva per il dispetto che era riuscito a fare nientemeno che a Babbo Natale.
Le persone che erano riunite intorno alla focara vicino alla masseria, sentendo quel rumore, decisero di andare a vedere cosa fosse successo. Accesero delle fiaccole e andarono a controllare.
Alcune persone pensarono che stessero sognando, altre che avessero bevuto un po’ troppo a tavola, altre ancora erano assonnate e non riuscivano a vedere nulla. I bambini, invece, ci vedevano benissimo e cercarono di convincere i grandi che si trattava di Babbo Natale in carne e ossa. Ci volle un po’ per convincere i grandi, ma alla fine tutti insieme decisero di darsi da fare e si avviarono velocemente verso la masseria. I papà presero gli attrezzi del falegname del presepe vivente e si misero a lavorare per riparare la slitta. I nonni condussero le renne nella mangiatoia per farle riposare. I bambini raccolsero e ripararono i pacchetti sparsi tra i cozzi. Le mamme fecero accomodare Babbo Natale sul trono di Erode e le nonne iniziarono a friggere pittule e a sfornare pucce con le olive.
Dopo circa un’ora la slitta era come nuova e portava sul retro lo stemma di Noha, con le tre torri e le due barchette tra le onde del mare. Le renne erano in forma smagliante, Babbo Natale riposato e sazio.
Babbo Natale e le renne ripartirono per consegnare gli ultimi doni e i nohani, credendo di essere finiti nel bel mezzo di un sogno, si avviarono verso le proprie case.
Il mattino seguente, vicino al camino, i nohani trovarono una piccola statuetta che raffigurava Babbo natale che mangiava pittule nella masseria “Colabaldi”.
Commenti
Bravo Simone.
Ora vogliamo in dono da te molte altre storie come questa.
Leggendaria Noha.
I messaggi,di grande partecipazione emotiva,da parte della giornalista Giuliana Coppola a pag.24 di paese nuovo,m'associo a questa bellissima scenografica e toccante nativita',dislocata nella masseria Colabaldi,gioni fa,siete stati fantastici
Non so,riportare la pagina del giornale Paese nuovo,per conto della testata giornalistica Noha.it....della giornalista Coppola,voglio dirvi una cosa,in tempi di crisi se vi collegate www.sandomenichino.it edizione numero 53 in Massa Carrara,poesie se si e'fortunati euro 700,il 1°-2°300 euro e niente..........tentare consta euro 25,00
bravo Simone continua così
bravissimo Simone mio....hai preso tutto dalla zia tua....ti voglio tanto bene
bravo cugino sei stato bravissimo............
sei proprio un mito forse uno scrittore.... diventerà??? forse si forse no... comunque bravissimo un'altra volta ciao simoncino ci vediamo forse alla piscina o domenica a mezzo giorno
Simone sei piccolo d'età ma grande di cuore e di cultura, bravo! Avanti così e aiuta tutti gli amici a seguirti nei tuoi sogni. Con i sogni si fanno grandi cose!
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