\\ Home Page : Articolo
I PUPI DELLA RAI
Di Albino Campa (del 20/05/2011 @ 21:44:49, in NohaBlog, linkato 3359 volte)

La Rai ha preso la decisione di interrompere il programma “Ci tocca anche Sgarbi”. L’accusa è di aver fatto un flop di ascolti in prima serata, raggiungendo solo l’ 8, 27% di share. Così, visto che l’azienda in questione raggiunge ascolti molto più alti mandando in onda Pupo, i Pacchi, Santoro con le escort di Berlusconi e “Chi l’ha visto?”, ha deciso che d’ora in poi si potrà parlare solo dell’omicidio di Avetrana, di Melania, dei “Fatti Vostri”, e delle prostitute che si aggirerebbero ad Arcore. Della difesa e del rispetto della natura non se ne deve parlare affatto, forse perché dietro questa questione c’è la mafia. Ecco la Rai. Il tema del programma di Sgarbi doveva essere “Dio”. Poi la direzione dell’azienda, forse atea, forse un po’ paurosa dell’effetto che la parola “Dio” potrebbe fare sul pubblico della Rai - come se si dovesse parlare di Totò Riina - , abituato ad ascoltare soltanto da anni Fabio Fazio, ha cambiato tema, tanto per rimanere sul generico: “Il Padre”. Sgarbi infatti voleva parlare dell’importanza che assume il creato davanti ai nostri occhi e dell’amore che Dio ci ha messo nel consegnarlo a noi. Però, parlare agli italiani delle pale eoliche che deturpano il territorio, degli interessi mafiosi per i pannelli fotovoltaici, per i migliaia di quintali di diserbante che ogni giorno vengono riversati nelle terre rendendole sterili, della cementificazione incontrollata, non fa abbastanza ascolti. Parlare di cultura, di Raffaello, di Piero della Francesca, del Buonarroti, degli antichi resti dei romani, non rende. Perché la Rai è una azienda che si dimentica che viene sovvenzionata dai nostri canoni, così, invece di guardare alla cultura, all’arte, alla difesa dell’ambiente, e di rendere dunque un servizio pubblico, deve pensare innanzitutto ai suoi profitti. Ma mi sembra che nessuno qui si chieda se la nostra vita debba valere necessariamente meno dei loro tornaconti. Dunque, se “L’isola dei famosi” raggiunge il 15% mentre un programma di cultura solo il 5% di share, continueranno a mandare all’infinito programmi spazzatura, sol perché la maggioranza preferisce quel genere di intrattenimento.

Sgarbi sbaglia nel modo di porsi, nei termini che usa, nelle espressioni che fa. Ma ciò che dice forse è molto meglio di ciò che pensa. Perché Sgarbi è un genio, è un personaggio, è un uomo di cultura, forse troppo intelligente per la nostra epoca. E questo forse a noi, ignoranti e mentecatti, imbambolati dalla pubblicità e dai reality, da fastidio. In fondo dovremmo mantenere sempre basso il livello di cultura in Italia per non sentirci tanto a disagio e fuori luogo poiché non all’altezza di certi discorsi. Dunque teniamoci l’ignoranza, come vuole la Rai. Non ci resta che Pupo e il suo “Gelato al cioccolato”.

Fabrizio Vincenti

 

Commenti

  1. # 1 Di  M.S. (inviato il 21/05/2011 @ 10:39:39)

    Sgarbi è un genio, è un personaggio, è un uomo di cultura, forse troppo intelligente per la nostra epoca. Ma di chi parliamo?

    Io la spegnerei la TV e tra il grande fratello e un bestemmiatore-isterico-maleducato che parla di Dio, presferisco il nulla! Come si fa a dar retta a un genio che un giorno difende la Chiesa, i poveri, l'ambiente e l'altro picchia, offende e manda affanc.... il mondo?
    Guardatevi 'sto video e vedete se un uomo si questo calibri (colto e preparato che sia, non lo metto in dubbio) può fare un programma televisivo. E come dare l'acquasantiera in mano al diavolo!

    http://www.youtube.com/watch?v=lCQrKS5F1WE

  1. # 2 Di  Fabrizio Vincenti (inviato il 21/05/2011 @ 11:08:56)

    Se uno legge tutto l'articolo arriva a un punto in cui dico: "Sgarbi sbaglia nel modo di porsi, nei termini che usa, nelle espressioni che fa". Non ho detto che Sgarbi sia un santo. Ma sicuramente le cose che dice danno fastidio perché fanno emergere l'ignoranza che dilaga. Chi può fare secondo te televisione allora? I falsi moralisti di oggi? La può fare secondo te Barbara Durso? O forse Luca Barbareschi col suo bisessualismo sfrenato in trasmissione con seni al vento? O forse la può fare Lele Mora o Emilio Fede? Chi la deve fare questa televisione? Emanuele Filiberto di Savoia? Ah, tu forse preferisci trasmissioni come "Plastick". O meglio "Uomini e Donne" con la De Filippi, vero? Oppure è più bello "Human take control"? Io preferisco la cultura di Sgarbi mista a qualche parolaccia messa là apposta per attirare l'attenzione dei tanti sonnambuli che si lasciano guardare dalla televisione.

  1. # 3 Di  Fabrizio Vincenti (inviato il 21/05/2011 @ 11:14:05)

    Ho visto tutto il video che hai consigliato; tranne le parolacce non ho sentito nulla di sbagliato. Preferisco Sgarbi ai ragionamenti di Cecchi Paone, preferisco Sgarbi alle donne scosciate, preferisco Sgarbi ad Aldo Busi? Busi che dice in fascia protetta "c***o in culo non fa figli ma fa brodo di conogli" si, e Sgarbi che dice "capra no"? Ma in quale mondo vivete?

  1. # 4 Di  beatrice (inviato il 22/05/2011 @ 16:16:10)

    Noha....una terra sana dove cresce l'armonia ed il sano equilibrio....poi spunta un personaggio come Sgarbi dicendo in Puglia....e quindi a Noha.....facciamo schifo sul territorio faccia il sindaco in Sicilia......ca.....o

  1. # 5 Di  Fabrizio Vincenti (inviato il 22/05/2011 @ 22:11:22)

    Ma qual'è il senso di questo pensiero?

Lascia un messaggio

Testo (max 2000 caratteri)

Smile arrabbiato Smile assonnato Smile bacio Smile diavolo Smile linguaccia Smile morto Smile occhiali Smile occhiolino Smile risatona Smile sorriso Smile timido Smile triste


Disclaimer
L'indirizzo IP del mittente viene registrato, in ogni caso si raccomanda la buona educazione.

Canto notturno di un pastore ...

Categorie News


Catalogati per mese:


Gli interventi più cliccati

Sondaggi


Info


Quanti siamo

Ci sono  persone collegate

Seguici sui Canali di

facebook Twitter YouTube Google Buzz

Calendario

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
14
16
17
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             

Meteo

Previsioni del Tempo

La Raccolta Differenziata