giu072015
"La sera dell’otto gennaio scorso, durante il convegno sulle cause radici del nostro benessere o malessere, organizzato nell’edificio delle ex scuole elementari di Noha, si parlava dello stato di inquinamento del nostro territorio. Il tema era concentrato sull’esposizione dei dati riportati da Luigi Russo. Ci fu però un momento in cui Ivano Giuffreda, presidente di Spazi Popolari, a proposito di malattie derivanti dall’inquinamento, chiese rivolgendosi al pubblico, quanti dei presenti avessero un malato di cancro in casa o tra la cerchia degli amici o parenti. Ci una folta e immediata alzata di mani, e fra tutte, le mani di Roberto si proiettarono in alto. Sembrava quasi voler gridare: eccomi, sono qui in prima persona.
Questa poesia la dedico al mio amico Roberto, che pur sapendo a cosa andasse incontro, ha lottato con determinazione e coraggio senza mai cedere alla disperazione."
Commenti
Con la segreta speranza che queste parole vengano finalmente ascoltate da noi tutti, da chi deve vigilare per la tutela dell'ambiente e da chi, pur vedendo chi compie questi orrendi misfatti, si gira dall'altra parte come se nulla fosse.
Grazie Ranieri, per il tuo contributo. Hai centrato il problema:
chi sa è ora che agisca e chi ignora è ora che impari. Le deleghe alle persone giuste verranno di conseguenza. E speriamo presto.
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