Le caselle della posta dei nohani (e di molti altri italiani) vengono quotidianamente riempite di volantini di offerte promozionali all’ipermercato di turno. E’ nata da qualche anno una nuova categoria di consumatori: quelli che sfogliano i cataloghi e vanno a fare la spesa dove trovano le offerte migliori.
E così molti nohani, con gioia, si recano in macchina alla volta del centro commerciale o del supermercato di famose catene, con l’obiettivo di “spendere poco per quello che mi serve”.
E qui sta l’inghippo. Si dimostra che una volta dentro il supermercato il consumatore, che si crede razionale, viene incatenato da un marchingegno subdolo che gli fa riempire il carrello della spesa, in maniera tale da fargli sborsare scientificamente molto di più di quello che avrebbe potuto spendere se fosse stato fedele al supermarket vicino casa.
A questo si aggiunga la perdita di tempo, la spesa per la benzina, il traffico, il rischio, ed il contributo inesorabile all’entropia, onde tra poco non sapremo più dove andare a smaltire i rifiuti di questo capitalismo che ci tratta a merci in faccia.
Antonio Mellone
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