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Perché i quotidiani sembrano mensili?
Di Michele Stursi (del 03/03/2015 @ 18:35:05, in NohaBlog, linkato 1982 volte)

Leggo lentamente. Lo so, me lo dice mia moglie, me lo dicono in tanti: “Michele sei troppo lento, dai su andiamo, io ho letto, poi ti spiego”.
Non ce la faccio a leggere per strada un cartello pubblicitario (mi incuriosisce tutto ciò che è scritto in piccolo in fondo a destra o di lato), non riesco a carpire cosa ha scritto il mendicante su un cartone per chiedere l’elemosina (dietro gli errori di ortografia si aprono voragini di disperazione), non mi è per nulla facile decifrare i titoli di coda alla fine di un film (impossibile perché scorrono sullo schermo come minuscoli razzi interrotti dalla gente che scappa dal cinema e ti scavalca borbottando).
Ho letto sempre molto lentamente, mi sono sempre preso i miei tempi. E fin quando si è trattato di leggere un libro non ho mai incontrato alcun problema. Da un po’ di tempo però, da quando mi sono trasferito a Milano, ho realizzato che questa mia lentezza può essere molto, molto svantaggiosa o controproducente.
Ad esempio non riesco a stare al passo con l’informazione. Credetemi, ci ho provato, ma non riesco a leggere tutti i giorni un quotidiano (parlo della carta stampata ovviamente), un’ottantina di pagine zeppe di informazioni di ogni sorta, tra le più disparate: si va dalla politica allo sport, dagli esteri allo spettacolo, dalle pagine di economia a quelle culturali. Ora, qualcuno obietterà che su ottanta pagine, una trentina sono occupate da spazi pubblicitari. E che non bisogna leggerlo tutto il giornale, basta sfogliarlo! Ecco, a me questo non va proprio giù: l’idea di comprare il giornale per poi cestinarlo senza averlo letto tutto non riesco a farla mia. È come ordinare sul mare un piatto di pasta alla marinara e mangiare solo i frutti di mare, come andare ad un concerto e tapparsi le orecchie un brano sì e uno no, come andare al cinema e vedere il film con una benda su un occhio. Se compro il giornale è perché voglio leggerlo, e perché non mi si deve dare anche la possibilità di leggerlo tutto?
Non ci riesco, ma non mollo perché credo nell’informazione (il mio problema è l’informazione quotidiana!). È molto scoraggiante e la maggior parte delle volte finisce che compro il giornale la domenica per leggerlo durante la settimana o che i giornali rimangono intonsi e si accumulano vergini sul mio comodino, per poi finire nella raccolta della carta a fine settimana oppure sugli armadi per trattenere la polvere. Stamattina ho comprato il giornale, l’ho sfogliato, mi sono demoralizzato e ho deciso di scrivere queste righe. Sono le quattro del pomeriggio, oramai il giorno inizia a piegarsi su se stesso e a lasciare il posto all’inizio di un’altra settimana. Indovinate ancora una volta che fine farà il mio quotidiano?

Michele Stursi

 

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