lug152009
Noi del sito ww.noha.it siamo per il diritto alla spiaggia libera e diciamo "NO" alle gabelle per l'accesso al mare che ci appartiene da sempre.
Vorremmo ospitare i viaggiatori che ci vengono a trovare; vorremmo dar loro il benvenuto e non spennarli con mille richieste di denaro. Il nostro Salento non è mai stata una terra di pedaggi. Che stia cambiando proprio ora il suo codice genetico?
Andare in uno stabilimento balneare per affittare un ombrellone, una sdraio ed uno stile di vita dovrebbe essere una scelta, non un obbligo imposto dalla mancanza di spiagge libere.
Vorremmo fosse ripristinato un certo equilibrio tra spiagge libere e spiagge in concessione. Per la verità a noi piacerebbe fossero tutte libere le spiagge, così come le abbiamo trovate, così come le abbiamo ereditate. Al massimo con qualche servizio gestito dai comuni e non da parte dei voraci soliti privati che hanno l'obiettivo di "lavorare tre mesi per campare un anno intero", violentando la natura, piantandoti degli ombrelloni dai colori sgargianti ed omogeneizzati in tinta con i lettini, e sparandoti la musica del juke box a tutto volume da mattina a sera "perchè questo è il divertimento, questo è il progresso".
E soprattutto vorremmo far rispettare le norme di legge che fanno "obbligo per i titolari delle concessioni il libero gratuito accesso e transito per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione anche al fine della balneazione".
Siamo contro ogni forma di discriminazione anche in questo settore. E che la ghettizzazione (di chi non può permettersi il lusso o di chi non voglia pagare per un mondo artificiale) vada in vacanza e per sempre!
W le PARI OPPORTUNITA' !
Antonio Mellone
Da annotare alcuni importanti diritti tutelati dalla legge:
• l’accesso alla spiaggia è libero e gratuito;
• è fatto obbligo agli stabilimenti di consentire il transito verso la battigia;
• la battigia è un’area esclusa dalla concessione (per battigia si intende la striscia di sabbia di 5 metri a partire dall’infrangersi dell’onda);
• in quest’area non possono essere collocati oggetti ingombranti quali ombrelloni, sdraio, ecc. né da parte degli stabilimenti balneari né da parte dei singoli, poiché deve essere garantito il passaggio;
• in caso di violazione dei diritti occorre rivolgersi alla Polizia Municipale, ai Carabinieri, alla Capitaneria di porto.
Commenti
mi piacerebbe davvero che i voraci gestori delle concessioni fallissero nel loro impegno a spennare i turisti, così avremmo le spiagge libere come qualche decennio addietro, nel frattempo, come in passato, gli Italiani tollerano ogni forma di ingiustizia ed i Nohani possono prendere il premio nobel per la tolleranza...
Statte bonu!
cari amici vicini e lontani, amo il salento e amo le spiagge libere ma vi devo dire con tutta sincerità che non amo lo sporco, i cumuli di immondizia con attorno la gente, i bambini che ignari giocano con la sabbia e poi fanno le loro apparizioni le varie infezioni cutanee. Mi piacerebbe incontrare un maggior senso civico solo allora e nostre spiagge possono essere libere e belle.
Un saluto da Piero Gatto
Salve a tutti!
Credo che sia utile differenziare i servizi offerti al turista, anche attraverso la creazione di piccole porzioni di spiaggia attrezzate. Ma, arrivare ad approfittare della buona fede del viaggiatore e chiedere prezzi ingiustificati per servizi mediocri (perchè di solito il nostro gestore privato, privo di cultura imprenditoriale e buon senso, tende a speculare), sia umiliante per la nostra terra. Come anche non è giusto sacrificare gli spazi ai Salentini e costringerli a migrare quà e là per cercare un posto tranquillo e libero ove poter prendere il sole. Per questo i Comuni, tramite ad es. aziende municipalizzate o altro, potrebbero essi stessi gestire direttamente la situazione suddetta, in base alle esigenze della clientela e soprattutto degli abitanti del luogo!
Saluti da Alessandra Papadia.
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