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Pantacom e Follemeto (frazione di Cementina)
Di Antonio Mellone (del 09/04/2013 @ 00:00:00, in NohaBlog, linkato 3817 volte)

Che ingenuo che sono. Pensavo che il capitolo del mega-porco (ho già detto altrove che non mi riesce proprio di appellarlo mega-parco) e dunque della violenza che si vuol perpetrare con altro cemento nell’amena campagna di Collemeto fosse archiviato una volta per tutte. Mi sbagliavo di grosso. Pare che navigatori sotterranei conto terzi stiano ancora brigando per riportare all’ordine del giorno questa “opportunità anticrisi”.   

Da qui a qualche giorno temo che si sarà costretti ancora una volta a sentirne parlare enfatizzando - di un centro commerciale - le magnifiche sorti e progressive in termini di “volano” e “ricadute” per l’occupazione di chi di speranza vive e dunque per definizione disperato muore (e tra collemetesi e tifosi dell’onirico progetto s’annoverano circa 800 beoti martiri).

Orbene, si sarà costretti, noi altri (Tonino, Anita, Tommaso, Marcello, Alfredo, Oreste e compagnia bella prepariamoci) a caricarci la croce dell’improbo compito di scendere in piazza ancora una volta con le uniche armi di cui disponiamo, la pazienza e la ragione, per rintuzzare appena un po’ convinzioni e linguaggio di alcuni galatinesi folk (una minoranza, ma sempre troppi sono) che sembra che al posto della testa mossa in continua annuenza abbiano una betoniera.

Come già ampiamente documentato, la Pantacom srl è la società a responsabilità limitatissima che - secondo la lettura dei dati di bilancio che si evincono da una recente visura camerale, sostanzialmente identica a quella di qualche mese fa - dal punto di vista finanziario, patrimoniale e commerciale ha il valore del due di spade con briscola a bastoni, ergo assolutamente non in grado di dare al Comune di Galatina ed agli attendenti di complemento uno straccio di garanzia (lemma ignoto, quest’ultimo, alle parti in causa) sui suoi megagalattici business-plan che, oltretutto, visto che risultano “inaccoglibili”, si dice siano redatti con i piedi.

Come arcinoto anche agli svampiti di professione, la Pantacom è una società della galassia Perrone, la famiglia del sindaco più amato dai suoi sudditi leccesi - felici di esserlo - e presumibilmente anche da molti galatinesi, soprattutto i politici della minoranza, inclusa probabilmente anche quella extraparlamentare, cioè trombata alle ultime comunali. La quale insiste nell’inviare ai siti internet locali ed al povero “Quotidiano di Lecce” i propri capolavori di letteratura altrimenti detti comunicati-stampa (d’altronde prontamente pubblicati, evidentemente in mancanza d’altro e soprattutto di giornalisti).    

Ma purtroppo questi ultimi soggetti sono in buona compagnia. A codesti estimatori dello scempio della prima ora bisogna aggiungere i nuovi dell’ultima, rappresentati nientepopodimeno che da una bella fetta della maggioranza del governo cittadino che – rispondendo ai ragli in libertà - sembra credere ancora agli asini che volano sebbene “a determinate condizioni”.

Pare che dal vocabolario di questa variegata maggioranza manchi il coraggio di proferire un NO secco ed incontrovertibile alle sirene d’Ulisse, sia per mancanza di coraggio sia forse e soprattutto di basi culturali fondate sul sacrosanto principio dello “STOP AL CONSUMO DEL TERRITORIO”. E non s’accorgono che in tal modo stanno trasformando a velocità supersonica una città d’arte in una città del cemento (da Galatina a Cementina) ed un suo graziosissimo borgo rurale ed artigiano in un ghetto-parcheggio periferico con la benedizione di alcuni fra i suoi abitanti (che in tal modo sembra vogliano ribattezzare la loro patria cambiandone il nome da Collemeto in Follemeto).

Purtroppo qui si continua a parlare di comparti in contrada Cascioni, di circonvallazioni, di capannoni, di milioni, insomma di paroloni cogli “oni”, e si trascura l’arte, i beni culturali, l’ambiente, il suolo, il commercio equo e solidale, lo sviluppo sostenibile, la salute. Il tutto in nome degli stucchevoli ritornelli per allocchi fatti di “volano per lo sviluppo” e di “ricadute occupazionali” (quando non elettorali).

Se tutto questo non fosse davvero tragico sembrerebbe di essere nel bel mezzo di uno spettacolo di Pantacomiche.

Antonio Mellone
 
 
P.s.

Caro dott. Serravezza, parli ai sordi. Qui fingono di ascoltarti e addirittura di darti ragione nei convegni, ma poi gli interessi miopi e spiccioli prevalgono su tutto, anche sulla salute e sul benessere vero.

 

Commenti

  1. # 1 Di  cose turche (inviato il 09/04/2013 @ 09:41:22)

    : - )QUI cominicia l'avventura del signor Bonaventura.....tutto si realizzera'in barba a quello che si dice.....e dottori e dottoresse saranno presi.....come zimbelli.....

  1. # 2 Di  Anonimo (inviato il 09/04/2013 @ 12:05:52)

    OFFERTE -DI LAVORO- AI CITTADINI DI NOHA, DA PARTE DELLA VISIONE DI MELLONE

    carissimo signor Mellone, non si prenda la briga di salvarci dal cemento, non si curi della nostra visione ben distante dalla sua, non perda tempo a scrivere giusto per il gusto di farlo: faccia un salto e cerchi un riscontro delle sue favole che sembrano avere il risvolto horror come quelle dei fratelli Grimm.
    Qui, di quella che lei definisce zona rurale e artigiana, non è rimasto ben nulla. Qui ormai ben pochi coltivano e ancor meno sono i giovani interessati a raccoglierne i frutti.
    Se, invece, i suoi cari cittadini di Noha, come mi pare di capire, hanno la propensione agricola, li informi, li stimoli a venire a zappare presso le poche aziende agricole rimaste: il lavoro non manca!
    Pensi che qui da almeno un decennio siamo costretti a rivolgerci alla manovalanza data dagli extracomunitari. Non ne era a conoscenza, immagino. Si, in effetti questa nostra comunità è alquanto chiusa in sé stessa e tiene per sé tutte queste notiziuole. Immagini che questi segreti che le svelo, sono passati addirittura dalle mani di Saviano, nella sua rubrica su "l'espresso". Gente matta, vero, questi collemetesi che non vogliono più avere nulla a che fare con l'agricoltura... Lei ha figli? sarebbero interessati ad applicarsi con il sudore fra la sterpaglia e la zappa? Un berretto per coprirsi non gli verrebbe negato, sia chiaro!
    Mi raccomando, ci conto, attendiamo la lista. Le aziende agricole collemetesi, la natura e i salutisti tutti le saranno grati per questa sua opera.

    p.s. sa a cosa penso? penso a domenica sera, quando intorno alle 20 c'era una fila assolutamente esagerata e indescrivibile sulla lecce brindisi. Gran parte degli automobilisti cercavano di affrettarsi per fare un salto nel mega-porco (giusto per usare un termine a lei caro), che avrebbe chiuso da lì a un'ora.
    Gente malata, gente che vuole

  1. # 3 Di  Anonimo (inviato il 09/04/2013 @ 12:08:01)

    Gente malata, gente che vuole confondersi in questi non luoghi. Gentaglia direi, anzi, direbbe lei. Io, fossi al suo posto, proverei a manifestare sulla statale in questione, proverei a fermarli e a convincerli che, in realtà, loro non ci vogliono/devono andare in questi folli centri dell'esasperazione capitalistica.

    Paolo Congedo, abitante di Follemeto

  1. # 4 Di  Fabrizio (inviato il 09/04/2013 @ 12:57:00)

    Caro Paolo, ci credo che ci si rivolge alla manovalanza extracomunitaria: non dichiarando i dipendenti e pagandoli tre euro l'ora, peggio che nei tempi in cui vigeva la schiavitù, credo che neanche i suoi figli siano tanto entusiasti di prestarsi alla famosa zappa. E' molto curiosa anche l'idea che l'apertura di questi centri dia lavoro ai giovani: io consiglierei di vedersi i dati statistici annuali che comprendono anche questi settori. Si scoprirà che il maggior peso su un piatto della bilancia è inversamente proporzionale alla diminuzione del peso dell'altro piatto. Risultato? Non si risolve nulla. Da frazione a frazione. Ossequi. ; - )

  1. # 5 Di  cici (inviato il 09/04/2013 @ 17:06:36)

    E'fu cosi'che.....si ebbe habemus pantacom ma senza neuru......e vedrete che sara'una BUFALA...

  1. # 6 Di  Marcello D'Acquarica (inviato il 09/04/2013 @ 21:40:22)


    Caro Paolo,
    credo di capire la tua pantomima sarcastica. Dico “credo” perché è sempre meglio avere dei dubbi, se non altro per rispetto delle idee altrui. Ultimamente a forza di certezze fondamentaliste stiamo assistendo al fallimento di quelle che sembravano verità conclamate. Nello specifico mi riferisco al trend in salita (che ci si era illusi fosse eterno) di questo famigerato capitalismo. Ma restiamo pure al nostro mega-porco, tanto è materia affine. Non credo alle ricadute occupazionali che molti dei pro-porco decantano e ti spiego perché. Io ho sacrificato la mia vita stando lontano dal sud per evitare che i miei figli un giorno dovessero patire come me ed essere costretti a emigrare in cerca di lavoro. E invece non è servito a niente, il lavoro ora scarseggia anche qui al nord. Questo per dire che i consumi calano ovunque e i supermercati non possono sopperire alla loro ripresa. La crescita che continuano a prometterci i ciarlatani della politica non può che essere una chimera. Siamo al giro di boa, e le cose cambieranno ma chissà quando. Davvero vogliamo credere che i supermercati siano contenitori di occupazione? Davvero la ragione per cui si vuole costruire il maga-porco è quella di creare posti di lavoro? A parte l’impresa che costruirà la struttura e darà lavoro per qualche mese a poche decine di operai di chissà quale paese poi (ti rammento che gli operai che hanno riempito di pannelli fotovoltaici contrada Roncella, a Noha, erano spagnoli), chi saranno tutti questi consumatori che fanno le code sulle strade per entrare nei supermercati? Dove prendono i soldi per comprare se la disoccupazione è alle stelle? Non è per caso che corrono da un supermercato all’altro illusi- questi- di salvare il salvabile- e illusi quelli- (i loro clienti) di trovare prodotti a basso costo? Che fine faranno i negozianti cittadini e relative maestranze? Zapperanno q

  1. # 7 Di  Marcello D'Acquarica (inviato il 09/04/2013 @ 21:41:51)

    Che fine faranno i negozianti cittadini e relative maestranze? Zapperanno quale terra?
    E, dulcis in fundo, che fine farà la terra dei collemetesi appena il mega-porco diventerà l’ennesima cattedrale nel deserto? I turisti verranno a frotte per vederle da vicino. Altro che beni culturali.
    A me viene il sospetto che i collemetesi, appena consumato il tesoretto ricavato dalla vendita delle loro terre, resteranno con niente in mano e ai loro figli resterà l’illusione di ridiventare proprietari di terra da zappare, giusto per non finire, per esempio, come gli extracomunitari sfruttati dai caporalati neretini. Se invece vogliamo tirare a campare ben venga il mega-porco- tanto morti noi, chi se ne importa di quello che lasciamo ai nostri nipoti?
    Ti saluto cordialmente.

  1. # 8 Di  cici (inviato il 10/04/2013 @ 09:07:11)

    Ho letto,con interesse quello che si e'detto.....vogliamo capire...che il 1 luglio 2013 l'iva salira'di nuovo di un punto percentuale?
    E che solo Milano nel 2015 con EXPO,avra'il quintuplo dei soldi perche'industria,commercio,agricoltura....solo Milano 2015 avra'soldi a palate?
    Insomma possono,costruire il parco-commerciale in Collemeto.....ma la poverta'sara'sempre evidente specialemente al sud Italia.Allora,e'bene realmente che,si torni in campagna.....organizzatevi in 4-5....10 persone per coltivare la terra,ma non un ettaro,due ettari.....100 ettari,150 ettari......datevi una mano tra contadini l'un l'altro non fate sempre l'erba del vicino e'piu'bella e proficua....no non si va da nessuna parte COOPERATIVA NON per fottervi l'un l'altro ma per aiutarvi l'un l'altro altrimenti a brevissimo anche perche'Parlamento non esiste noi....ci ritroviamo nella MERDA come GRECIA,anzi gia'stiamo se non collaboriamo insieme io ho questo.....tu non hai un c.....e viceversa la vita la societa'......deve essere cosi'uno stare insieme e migliorasi altrimenti non si ottiene neinte...venerdi a Nardo'sulle centrali bio-gas.....non autorizzate dibattito....ecco,il ciattadino deve essere parte attiva non passiva.
    Il sud Italia ahime'ha molte LACUNE.....perche'DELEGA agli altri no.
    I singoli cittadini sono parte attivissima e questo sito.....'e'uno di quei siti DEMOCRATICISSIMI che,ci possa essere.

  1. # 9 Di  La piccola guardiana di oche (di Noha) (inviato il 10/04/2013 @ 12:06:43)

    Carissimo signor Paolo,ma lei è mai passato da Noha per vedere che ci sono davvero giovani,e non, che vivono e mantengono le proprie famiglie con il frutto del lavoro svolto nella terra? Ma forse lei appartiene a quella categoria di gente che per 20 euro neanche se le sporca le mani che non ne vale la pena....sicuramente ha di che sfamarsi e quindi che ne parliamo a fare? La invito comunque a venirci a trovare, le faremo visitare le piccole aziende agricole che ci sono nelle nostre campagne,tipo quella di Francesco, di Antonio, di Salvatore ecc.ecc. che ogni giorno si fanno un mazzo così e che se non fosse per la crisi che a poco a poco ci sta debilitando tutti hanno dato lavoro fino a ieri ad altri cittadini di Noha, altro che extracomunitari!!! Ma come fate a vivere tranquilli e a non pensare a cosa lascerete ai vostri figli domani? Ma credete davvero che il mega-parco ci risolverà tutti i problemi? E siete proprio sicuri che tutti quelli che invadono, anche di domenica, i vari centri commerciali, tornino a casa con i carrelli pieni? Se è così beati loro, io le poche volte che ci sono andata non ho mai trovato niente di conveniente. La ringrazio comunque a nome di tutti per la sua offerta di lavoro,ma noi preferiamo zapparci la nostra di terra. La saluto.

  1. # 10 Di  Michele D'Acquarica (inviato il 10/04/2013 @ 20:03:18)

    VERONA, 10 APR - Visitatori in crescita per il Vinitaly 2013 che chiude oggi a Verona. 148mila presenze, delle quali 53mila estere, in aumento del 10% sulla passata edizione. Circa 1 milione i bicchieri 'al lavoro' nella quattro giorni internazionale del vino, durante la quale gli operatori hanno avuto contatti con oltre 4.200 aziende espositrici da oltre 20 Paesi. E gia' si pensa al Vinitaly 2014 con il debutto del VinitalyBio.

  1. # 11 Di  nohano doc (inviato il 11/04/2013 @ 07:45:26)

    Ma,bisogna costruire il mega parco perche'porta ricchezza....ironicamente parlando......e si perche'se non lo dovessimo realizzare andrebbe in feudo neretino.
    Io,sono un po'scettico su questa realizzazione....perche'mi sembra fumo negli occhi.....pero'se ci fosse qualcuno o qualcuna che,mi dovesse smentire ben venga.
    Agricoltura rendiamola industrializzata.....perche'solo cosi'otteremo forse qualcosa di propositivo.
    Un abbraccio,speriamo vinca il no.....per la realizzazione del mega parco,e che si faccia un referendum per decidere democraticamente.

  1. # 12 Di  Fabrizio (inviato il 11/04/2013 @ 12:18:54)

    Anche io sono stato al Vinitaly.
    Occasione da non perdere e l'Italia ne può essere fiera. Una piccola critica: possibile che migliaia di aziende presentino i loro vini senza neanche offrire anche solo un tarallo da mettere sotto i denti, visto che al decimo stand, a furia di degustare, ce se ne va di testa?! Come si fa a degustare il buonissimo primitivo di manduria o forse il miglior vino della puglia e cioè il patriglione senza neanche un pezzo di pane? Ci si perde veramente in un bicchier d'acqua. Bottiglie di vino da 40 euro a litro e si "taccagna" su un pezzo di pane. La fotografia dell'Italia, non ci smentiamo mai. E poi quanti finti intenditori, altezzosi personaggi burlesque che credo non abbiamo mai visto come'è fatto un grappolo di uva... Comunque fantastico!

  1. # 13 Di  Aspirante agricoltore Nohano (inviato il 11/04/2013 @ 13:17:43)

    Evidente la necessità di alternare ai nostri pregiatissimi vigneti immense piantagioni di grano. Preferibilmente BIO.

  1. # 14 Di  Paolo Congedo (inviato il 22/04/2013 @ 17:07:08)

    Caro Fabrizio, dal video denuncia –e ripeto VIDEO DENUNCIA, PER CUI COME TALE, SCANDALOSO- di Danilo Lupo, di cui le allego il link, da stessa ammissione degli extracomunitari, riescono a guadagnare anche 95 euro al giorno. Per cortesia, la demagogia –prendendo in considerazione i casi estremi- non serve. Non è quella la norma.
    https://www.youtube.com/watch?v=5SgyrzMilmo

    A Marcello D’Acquarica: è assolutamente fuori discussione –e la sfido a provarmi il contrario-, che in questi dieci anni in cui i mega parchi hanno fatto da padrone qui in provincia di Lecce, hanno dato da lavoro (complessivamente, considerando anche l’indotto) a non meno di mille ragazzi. Con contratti a tempo, mi dirai. Si, è vero, ma quella è la realtà del momento e né tu né io potremmo cambiarla. Resta il fatto che, in dieci anni, hanno creato –con soluzione di continuità- occupazione per non meno di mille persone. Che sia un fenomeno in crescita o meno, a me non importa: non sono io ad investire i miliardi. Di certo gli investitori avranno fatto i loro conti, non crede? Oppure pensa che abbiano dei soldi da sperperare?
    Per le maestranze cui lei fa riferimento, a Collemeto ve ne sono ben poche che sentiranno la crisi, ve lo assicuro: qui già è il deserto.
    Fa riferimento al tesoretto ricavato dalla vendita dei terreni… quei terreni lì sono già stati venduti da anni e anni. Si chieda piuttosto chi li ha acquistati e in quali anni. QUESTA ERA UNA DOMANDA PERTINENTE. Su questo sarebbe interessante indagare…

    La piccola guardiana di oche: lei capita male perché io non vedevo l’ora che arrivasse l’estate per poter andare a lavorare nei campi a raccogliere angurie.
    Poi afferma: “se non fosse per la crisi che a poco a poco ci sta debilitando tutti hanno dato lavoro fino a ieri ad altri cittadini di Noha, altro che extracomunitari!” Appunto: fino a ieri. E oggi? Io parla

  1. # 15 Di  Paolo Congedo (inviato il 22/04/2013 @ 17:08:45)

    Appunto: fino a ieri. E oggi? Io parlavo del quotidiano e dell’impossibilità di una svolta per l’agricoltura. Di questo parlavo.
    In merito alla convenienza dei centri commerciali, le allego quanto facevo notare giusto una settimana fa:
    LA DIFFERENZA
    la differenza la fa, la grande distribuzione, la fa eccome.
    Due settimane fa, dopo aver visionato il volantino dell'eurospin, mi sono recato per fare la spesa. Ho acquistato le solite cose che avrei comprato per casa e, soprattutto/come sempre, ho cercato i prodotti in offerta (mi attirano sempre, che posso farci). Ho fatto i calcoli e ho raggiunto le trenta euro necessarie per accedere all'offerta. ME NE HANNO DATE VENTI (di euro, in buoni), da spendere in quattro settimane.
    Il giorno dopo si è ripetuta la scena.
    La settimana scorsa mi sono recato per fare la solita spesa (acquistando preferibilmente i prodotti in promozione -anche del 30%-) e mi sono fermato ad un totale di venti euro. Cinque di questi mi sono stati rimborsati.
    Dopo due giorni si è ripetuta la scena.
    Andrà avanti così per altre tre settimane: INDUBBIAMENTE ho risparmiato quaranta euro in un mese.
    Qualcuno saprebbe indicarmi un negozietto sotto casa che avrebbe la capacità applicare quasi il 20% di sconto su tutti i prodotti? -senza considerare che gran parte dei prodotti acquistati durante tutta questa operazione erano già in offerta dal 10 al 30%-

    perdonatemi se sono stato prolisso ma dovevo rispondere a tutti. Con stima


    p.s. se la prossima volta mettete i nomi, io gradirei maggiormente.

  1. # 16 Di  Fabrizio (inviato il 23/04/2013 @ 07:41:41)

    Caro Paolo, tralasciando youtube, di cui ne tesso le lodi, modestamente faccio un lavoro (sono della Guardia di Finanza) in cui giornalmente assisto a quella che alcuni chiamano "realtà". E le assicuro che le cose stanno molto diversamente da come qualcuno le fa credere. Ma poichè siamo in Italia, non mi stupisco più che qualcuno voti ancora quelli che indicano nel cielo gli asini che volano. Se ci sono dei fattori disposti a pagare qualcuno 100 euro al giorno, mi faccia l'elenco di questi bravi benefattori così mando qualcuno che ha assolutamente bisogno di lavorare.
    Saluti. ; - )

  1. # 17 Di  Paolo Congedo (inviato il 23/04/2013 @ 16:15:28)

    quel video, come avrai notato, è stato girato con una telecamera nascosta, è uno dei servizi inchiesta che hanno portato notorietà ad un giornalista tanto scomodo quanto pericoloso per l'illegalità.
    http://www.youtube.com/watch?v=2AlQXBv4MkE

    mettere in dubbio questi servizi è abbandonare i giornalisti a se stessi. Non facciamoli diventare eroi, appoggiamoli ora.

  1. # 18 Di  Paolo Congedo (inviato il 23/04/2013 @ 16:16:45)

    Grazie comunque per la risposta, Fabrizio. A presto

  1. # 19 Di  Fabrizio (inviato il 24/04/2013 @ 10:58:36)

    Infatti, nulla da dire sui giornalisti onesti, per carità, anzi, fortunatamente che ci sono altrimenti staremmo ancora tutti nel paese dei balocchi. E' che è facile dire che c'è lavoro ma poi quando si sente un esercito di ventenni che vaga da una parte all'altra alla ricerca di un qualsiasi impiego, ci si accorge che le cose stanno diversamente. Non credo che nessuno di questi voglia trovare lavoro. Ma hai ragione tu, comunque, ora è il tempo di unirsi per affrontare i problemi tralasciando le opinioni superflue. L'Italia ha bisogno di gente onesta e volenterosa, e che questa sia il più compatta possibile. Saluti Paolo. Buona giornata. : - )

  1. # 20 Di  Michele D'Acquarica (inviato il 27/04/2013 @ 08:37:35)

    Chiude l'Ipercoop di Afragola: 250 in mobilità
    L'annuncio di Unicoop Tirreno. La motivazione: anni di perdite consistenti.

    Che peccato! Un vera iattura per la raccolta dei "buoni sconto e i punti fragola" (n.d.r)

    http://napoli.repubblica.it/cronaca/2013/04/23/news/crisi_chiude_l_ipercoop_di_agragola_250_in_mobilit-57340780/

  1. # 21 Di  vacanze salento (inviato il 01/02/2016 @ 19:44:48)

    E meritatissimo il giudizio è fantastico !

  1. # 22 Di  Lechner (inviato il 31/08/2017 @ 17:07:22)

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