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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
 
 
Articoli del 18/03/2025

Di Redazione (pubblicato @ 08:44:55 in Comunicato Stampa, linkato 303 volte)

Leggendo l’articolo a firma del Direttore della testata on line Galatina.it sull’accaduto di sabato scorso rinvenibile al seguente link Dalla torre Colacem escono argilla e calcare per meno di 10 minuti e sui social si scatena l'inferno,  e  l’articolo  di  Pierfrancesco Albanese  su  Repubblica Galatina, allarme rientrato dopo il guasto al cementificio. L’Arpa: “Nessuna polvere nociva” - la Repubblica mi è venuto in mente questo diritto.

Il diritto alla verità è espressione del diritto di matrice costituzionale (artt. 2 e 21) alla conoscenza. La  conoscenza della verità sulle vicende che determinano una violazione dei diritti fondamentali (salute, vita) rappresenta un elemento essenziale per l’identità collettiva di un Paese.

I dati pubblicati da ARPA PUGLIA in relazione al monitoraggio dell’aria a Galatina evidenziano i ripetuti sforamenti dei limiti di PM2,5 e PM10 che arrecano danno alla salute dei cittadini di Galatina (e non solo) ed in particolare che gli sforamenti dall’inizio dell’anno riguardo al PM2,5 hanno gia’ abbondantemente superato i limiti raccomandati dall’OMS a tutela della salute umana che ammette solo 3 superamenti in un anno.

Ma soprattutto evidenziano che viene indicato come limite giornaliero del PM2,5 quello che è invece il limite annuale.

Di seguito i dati in relazione a questo particolare inquinante tratti dal sito ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) al seguente link QUALITÀ DELL'ARIA AMBIENTE: PARTICOLATO (PM2,5) | Indicatori ambientali:

I  valori  limite  del  particolato  PM2,5 nell’aria  ambiente  previsti  dal  D.Lgs.155/2010  sono  i seguenti:

  • per il periodo di mediazione di un anno civile il valore limite è di 25 µg/m3.

Mentre, i valori di riferimento OMS (Organizzazione Mondiale della Sanita’) - per il periodo di mediazione di un anno civile - del particolato PM2,5 nell’aria ambiente indicati nelle Linee guida per la qualita’ dell’aria dell’OMS 2021 sono i seguenti:

  • per esposizione umana a lungo termine è di 5 µg/m3;
  • per esposizione umana a breve termine è di 15 µg/m3 da non superare più di tre giorni all'anno.

Ora il piu’ delle volte la centralina Colacem in relazione a questo famigerato inquinante non ha segnato nulla (v. per esempio, senza pretesa di esaustivita’ ma tanto per dare un’idea, non ha misurato  nulla  il  03.01.2025,  13.01.2025,  15.01.2025,  16.01.2025,  24.01.2025,  25.01.2025, 26.01.2025, 27.01.2025, 28.01.2025, 29.01.2025, 30.01.2025, 31.01.2025, 04.02.2025, 06.02.2025, 14.02.2025, 16.02.2025, 27.02.2025) ne’ sul monitoraggio effettuato da ARPA Puglia è stato evidenziato  lo  sforamento  dei  limiti  (v.  per  esempio  01.01.2025,  02.01.2025  ITC  La  Porta, 03.01.2025  ITC  La  Porta,  05.01.2025  ITC  La  Porta,  01.02.2025  ITC  La  Porta,  09.02.2025, 10.02.2025, 22.02.2025, 23.02.2025, 24.02.2025, 07.03.2025).

Questa reiterata assenza di misurazioni di PM2,5 dalla centralina Colacem meriterebbe di essere approfondita e chiarita.

Inoltre non si ha notizia di interventi diretti a ridurre il rischio di superamento dei valori limite o a limitare la durata del superamento (che in meno di tre mesi dall’inizio dell’anno e’ gia’ avvenuto 11 volte, rispetto al limite di 3 previsto dall’OMS), come limitare oppure sospendere le attività che

contribuiscono all'insorgenza del rischio di superamento dei valori limite, a tutela del diritto alla prevenzione e ad un elevato livello di protezione della salute umana , garantiti dall’art. 35 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE.

Sugli effetti sulla salute dell’esposizione prolungata al P.M. 2,5 riporto il contenuto pubblicato al seguente link Polveri sottili | Fondazione Umberto Veronesi: <<   Le polveri sottili si associano principalmente alle malattie cardiovascolari e alle malattie respiratorie. La pericolosità delle polveri dipende dalla loro composizione, per esempio il particolato fortemente acido è particolarmente dannoso. In più, le particelle possono diventare un veicolo per altre sostanze tossiche, come avviene durante la combustione dei materiali fossili, che contengono elevate concentrazioni di metalli pesanti: i metalli pesanti si depositano sul particolato ultrafine e possono quindi essere inalati e raggiungere i polmoni.

Le  polveri  sottili  causano  un’infiammazione  cronica  dei  polmoni,  favoriscono  la  fibrosi polmonare (una condizione in cui il normale tessuto polmonare è sostituito da tessuto cicatriziale che interferisce con il corretto funzionamento di questi organi) e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Le polveri sottili possono interagire con gli allergeni respiratori scatenando l’asma allergica nei soggetti predisposti. Lo stato infiammatorio generato dal particolato può poi diffondersi a distretti corporei diversi da quello respiratorio. L’esposizione prolungata alle polveri sottili è stata collegata a diversi problemi cardiaci e alla mortalità cardiovascolare. Le polveri sottili aumentano il rischio di cancro. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha   inserito   l’inquinamento  atmosferico nell’elenco  degli   agenti   cancerogeni  (Gruppo   1, cancerogeni certi). Sono numerosi gli studi che hanno dimostrato che l’esposizione a PM10 e PM2,5 si associa a un rischio più elevato di sviluppare un tumore del polmone. >>.

Per chi invece volesse approfondire il tema delle polveri fornisco il link  Salute e sicurezza: Polveri e nanoparticelle - SAMANCTA alla seguente scheda: << Polveri e nanoparticelle Salute e sicurezza>>.

La Puglia risulta tra le Regioni peggiori per la qualita’ dell’aria (Inquinamento, l'Europa boccia la Puglia per la qualità dell'aria. Ecco le regioni peggiori;  Inquinamento, l'Europa boccia l'Italia per la qualità dell'aria. Ecco le regioni peggiori (comprese le Marche) ed il Direttore del Dipartimento Ambiente,  Paesaggio e Qualita’ Urbana ci offre il contributo per la sostituzione dei camini ( I cittadini di Galatina possono usufruire di un contributo regionale per sostituire generatori di calore e caminetti a biomasse).

Daniela Giannuzzi

 

Si è conclusa il 14 marzo l'edizione annuale di Didacta Firenze, il più grande evento nazionale dedicato al mondo della scuola, un appuntamento cruciale che ha acceso i riflettori sulle profonde trasformazioni che stanno attraversando l'istruzione italiana.

In un contesto sociale e tecnologico in rapida evoluzione, la manifestazione ha rappresentato un'occasione fondamentale per docenti, dirigenti scolastici e operatori del settore per confrontarsi, scoprire nuove metodologie e toccare con mano le ultime innovazioni pensate per rendere l'apprendimento più efficace e coinvolgente.

L'aria che si respirava tra gli stand e i numerosi workshop era quella di una consapevolezza diffusa: il mondo della scuola non può più ignorare la velocità con cui cambia la società e, soprattutto, il profilo dei suoi studenti.

L'utenza scolastica di oggi è immersa in un universo digitale che plasma quotidianamente le loro interazioni, i loro interessi e le loro modalità di apprendimento. La sfida per gli insegnanti, come emerso chiaramente dai dibattiti e dalle presentazioni, è quella di colmare il divario tra un modello educativo tradizionale e le esigenze di una generazione nativa digitale.

Didacta Firenze ha offerto un panorama ricco di spunti e soluzioni per affrontare questa sfida. Molti gli espositori che hanno presentato strumenti digitali innovativi, piattaforme per la didattica interattiva, software per la gestione della classe e soluzioni per l'apprendimento personalizzato.

L'interesse verso queste nuove tecnologie è stato palpabile, segno di una crescente volontà da parte del mondo scolastico di integrare strumenti moderni per rendere le lezioni più dinamiche e stimolanti.

Tuttavia, l'innovazione tecnologica non è stata l'unico tema caldo dell'evento. Un'attenzione particolare è stata dedicata anche all'importanza di un approccio didattico che metta al centro l'inclusione. La necessità di non lasciare indietro nessuno, di rispondere alle diverse esigenze degli studenti e di promuovere un ambiente di apprendimento equo e accessibile è stata una costante nei vari interventi. Si è discusso di metodologie didattiche attive, di approcci personalizzati, di strategie per la gestione della diversità in classe e dell'importanza di sviluppare competenze trasversali come il pensiero critico e la collaborazione.

La partecipazione massiccia di insegnanti e addetti ai lavori a Didacta Firenze testimonia una forte volontà di cambiamento e di aggiornamento. L'evento si conferma un punto di riferimento essenziale per chi opera nel mondo dell'istruzione, un luogo dove poter trovare ispirazione, confrontarsi con le migliori pratiche e acquisire gli strumenti necessari per affrontare le sfide del presente e costruire la scuola del futuro.

Certo, la strada per una trasformazione completa e capillare del sistema scolastico è ancora lunga e complessa. Ma Didacta Firenze rappresenta un segnale incoraggiante, un punto di partenza fondamentale per un rinnovamento che non può più essere rimandato. La consapevolezza della necessità di evolvere, di abbracciare l'innovazione senza dimenticare l'importanza dell'inclusione e della centralità dello studente, è un passo cruciale per garantire un'educazione di qualità che prepari le nuove generazioni alle sfide di un mondo in continua trasformazione.

L'eco di Didacta Firenze risuona nelle aule italiane, portando con sé la promessa di un futuro scolastico più dinamico, inclusivo e al passo con i tempi.

 Polo 1 Galatina
Fiorella Mastria

 

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