In questo periodo difficilissimo a causa dell’emergenza Coronavirus, abbiamo voluto ascoltare le considerazioni del tecnico della Showy Boys Manuela Montinari, da questa stagione sportiva componente dello staff del settore Volley S3 e alla guida dei gruppi femminili under 13 e under 14.
“Trovare le parole giuste in questo momento non è facile. In questi giorni, purtroppo, nei notiziari vediamo immagini che dovrebbero farci riflettere. Un’intera nazione sta soffrendo e l’unico modo che abbiamo per aiutare gli altri e le persone care è quello di rispettare le restrizioni che ci impone il Governo. Le strutture sanitarie sono quasi al collasso nel nord Italia, i medici, gli infermieri, gli operatori e tutte quelle persone che lavorano nel campo medico-sanitario rischiano ogni giorno per salvare delle vite umane. Oggi, più che mai, non dobbiamo pensare solo a noi stessi e abbiamo la grande possibilità di farlo restando a casa insieme alla nostra famiglia. Sono certa che, con le nuove scoperte mediche e osservando le precise regole, il numero dei contagiati diminuirà, anche se ci vorrà sicuramente del tempo. Ritorneremo alla normalità.
Come tutti gli sport, anche il volley ha fermato il suo mondo iniziando con gli allenamenti a porte chiuse e fino alla sospensione totale. Con le allieve della Scuola Volley, avremmo dovuto disputare i campionati under 13 e under 12, ma per il bene di tutti sono stati sospesi. Certo, da un punto di vista tecnico si è vanificato parte del lavoro di una stagione e penso che difficilmente ci possano essere i presupposti per ricominciare; da un punto di vista umano, invece, la sospensione è stata la decisione più corretta per cercare di salvaguardare tutti noi.
Alle mie atlete, ai miei piccoli e piccole del corso Volley S3, allo staff tecnico, ai dirigenti e ai genitori mi sento di dire che ce la faremo. Il Coronavirus è un avversario difficile, duro, che a volte sembra prendersi gioco di noi. Come si fa prima di una gara sportiva, lo stiamo studiando e abbiamo i mezzi per sconfiggerlo e vincere la nostra partita. Restando uniti ma lontani, restando nelle nostre case, rispettando le regole e soprattutto rispettando la nostra vita e quella degli altri, ce la faremo. Mi auguro che tutto questo possa finire quanto prima per ritornare a vivere le nostre palestre e ricominciare a lavorare più di prima”.
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