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Articoli del 10/05/2018

Siamo ormai in pieno XIX secolo: continua la storia dei Vescovi di Nardò e di riflesso la storia della chiesa di Noha. Buona lettura.

La redazione

SALVATORE LETTIERI (1780 – 1839)

Vescovo di Nardò dal 27 giugno 1825 al 6 ottobre 1839

Dal 1825 al 1839 i Pontefici furono:

            Leone XII (1760-1829)                                        Papa dal 1823 al 1829

            Pio VIII (1761-1830)                                             Papa dal 1829 al 1830

            Gregorio XVI (1765-1846)                                  Papa dal 1831 al 1846

 

            Arciprete di Noha:

            Don Nicola Valente (1771-1834),                      parroco dal 1823 al 1834

            Don Damiano Marcuccio (1810-?),                  parroco dal 1834 al 1847

 

            Salvatore Lettieri, laureato in diritto civile e canonico, maestro in sacra teologia, assistente al soglio pontificio, consigliere a latere di sua maestà e commendatore dell’ordine regale di Francesco, nacque a Equotutico o Magno Cavallo (oggi Foggia), il 6 giugno 1780 da Pietrantonio e da Maddalena Riccardi. Fu canonico della basilica collegiata di Foggia ed il 6 aprile 1818 fu consacrato Vescovo di Castellaneta da Pio VII. Dopo sette anni di giurisdizione episcopale a Castellaneta, il 27 giugno 1825 fu traslato alla diocesi di Nardò.

            Prima di venire in diocesi, il 15 luglio 1825, da Massafra, emise il documento di apertura della visita pastorale. Avrebbe voluto iniziarla subito dopo il suo ingresso in diocesi fissato per il 24 luglio 1825. Invece, urgenti e gravi impegni lo obbligarono a differirla. Un anno dopo, e cioè il 20 aprile 1826, quando tutto era pronto per la visita fu assalito da una grave e violenta malattia.

            Appena cominciò a migliorare, i medici curanti gli ordinarono di recarsi, per un periodo di tempo, in campagna, all’aria aperta, più salubre e più pura di quella della città. Fu accolto ed ospitato dal nobile Francesco Dell’Abate nella masseria Brusca vicino a Nardò. Vi si trattenne un mese e mezzo, con grande vantaggio della sua salute, e finalmente il 21 giugno 1826 iniziò la visita pastorale. La fece quasi tutta a piedi, cominciando da Galatone. Ebbe quali convisitatori Giuseppe Tommaso Ingusci, cantore, Giuseppe Leante, primicerio, e Diego Giuranna canonico e maestro delle sacre cerimonie.

            Nel 1827, il Lettieri riprese la visita pastorale. Il 24 maggio 1828 iniziò la visita a Nardò in cattedrale. Visitò poi le altre chiese ed i monasteri. Di questa visita è pervenuta sino a noi un relazione, in quattro volumi, ricca di importanti notizie.

            Verso il 1829 fu nominato commendatore regale dell’ordine di Francesco I ed amministratore di Gallipoli.

            Si spense quasi improvvisamente alla Cenata vescovile il 6 ottobre 1839, fu sepolto in cattedrale e sulla tomba, dagli esecutori testamentari, fu posta una grande lapide marmorea, che anche oggi si può leggere, prima della porta della sagrestia a destra: in alto lo stemma del vescovo e sotto l’iscrizione seguente:

 

A Dio Ottimo Massimo

a  SALVATORE LETTIERI

nato a Equotutico

Vescovo primieramente di Castellaneta

per sette anni completi

di poi traslato alla cattedra di Nardò

dove rimase 15 anni

da dove per disposizione del sommo pontefice

resse la chiesa di Gallipoli per 4 anni

commendatore dell’ordine regale di Francesco I

per la scienza teologica per la sacra predicazione

per le opere in parte compiute in parte iniziate

eccellente

dei mansionari della Cattedrale notevolmente avvantaggiati

della chiesa dei poveri vivendo

massimamente dopo la morte assai benemerito

gli esecutori testamentari

perché non scompaia il ricordo di sì gran vescovo

l’inadeguato attestato posero

morì il 6 ottobre

dell’anno dell’era volgare 1839

 

Relazione con la chiesa di Noha

 

         L’arciprete di Noha è ancora don Nicola Valente.

            Nel 1827 il Vescovo di Nardò Salvatore Lettieri riprese la visita pastorale che, andando da un paese all’altro, compì quasi sempre a piedi.

            Si recò a Noha e di lì il 2 marzo 1827, a piedi, si recò a Seclì, che aveva 166 famiglie, circa 706 abitanti, un capitolo formato dall’arciprete, arcidiacono, cantore e da tre sacerdoti, un novizio, un monastero di Minori osservanti di S. Francesco d’Assisi con 15 frati. L’arcidiacono Francesco Bonsegna era maestro della scuola primaria.

            Il 3 marzo sempre a piedi, si portò ad Aradeo, comprendente 263 famiglie, 1129 abitanti, 9 sacerdoti, tra cui l’arcidiacono ed il cantore, e 2 chierici.

            Il 4 marzo andò a Neviano che contava 137 famiglie, 1099 abitanti, 3 sacerdoti, 6 chierici, maestro della scuola primaria era il sac. Michele Cuppone.

            Il 5 marzo, a piedi, si recò a Tuglie comune di 1500 abitanti, 6 sacerdoti 3 chierici, Don Vito Martignano era maestro della scuola primaria.

            Il 6 marzo fu a Parabita, che aveva 397 famiglie, 2021 abitanti, di cui 1380 nel Comune, gli altri nelle campagne, 16 sacerdoti, 4 chierici, 4 novizi, un monastero di frati Alcantarini, due confraternite: Immacolata e Anime, D. Carlo Consiglio era maestro della scuola primaria.

            Il 21 marzo, tutto solo, si recò a Matino, comprendente 663 famiglie, 2884 abitanti, 17 sacerdoti, le confraternite dei 7 Dolori e del Carmine e  per maestro della scuola primaria aveva Don Paolo Casarano.

            Nel maggio del 1828 si recò a Taviano e di lì il 13, a piedi e segretamente, per impedire la calca  della popolazione di Taviano, attaccatissima alla sua persona, andò a Racale, che contava 345 famiglie, 1336 abitanti, 8 sacerdoti, la confraternita  dell’Immacolata, un monastero di Minori osservanti e a maestro della scuola primaria aveva D. Giovanni Astore. 

            Il 18 maggio, verso le 22, a piedi, andò ad Alliste, comprendente 255 famiglie, 964 abitanti, 7 sacerdoti, 2 chierici, la confraternita dell’Immacolata. Don Cosimo Venneri era maestro della scuola primaria.

            Il 21 maggio, si portò a Felline, che contava 55 Famiglie, 130 abitanti,  3 sacerdoti, 2 novizi.

            Il documento evidenzia più volte il fatto che il Vescovo se ne andava a piedi (altri tempi): di ogni paese si dice il numero degli abitanti, quanti era i sacerdoti, i chierici e altre istituzioni. Di Noha non si dice nulla, ma semplicemente si recò a Noha per la visita pastorale il 2 marzo. Ormai la nostra cittadina è ridotta a un piccolo centro abitato, c’è l’arciprete Don Nicola, c’è anche un vice parroco che è Don Vito Paglialonga, di Noha, ma anche canonico di Copertino.

 

            Nota importante

            Morto nel 1839 il Lettieri e rimasta vacante la sede episcopale, il capitolo nominò vicario Giuseppe Maria Leante, teologo di Galatone, deputato al parlamento borbonico, che resse la diocesi praticamente fino all’avvento di Luigi  Vetta nel 1849.

            Dopo il Vescovo Salvatore Lettieri troviamo due Vescovi che si succedono per breve tempo, e cioè Angelo Filipponi e Ferdinando Girardi, dei quali facciamo brevemente cenno. Ma praticamente è sempre Giuseppe Maria Leante che governa la diocesi in qualità di vicario generale.

            Il Leante era nato a Galatone il 12 maggio 1871.

 

 

Angelo Filipponi (1789-1850 circa)             

Vescovo dal 27 gennaio 1842 al  16 agosto 1845 

Dal 1842 al 1845 il Pontefice è:

            Gregorio XVI (1765-1846)                                  Papa dal 1831 al 1846

           

            Arciprete di Noha:

            Don Damiano Marcuccio (1810-?),      parroco dal 1834 al 1847

 

            Angelo Filipponi nacque a Palermo nel 1789. Si laureò in teologia e in diritto canonico e civile.

            Divenne canonico della metropolitana di Palermo e consigliere di sua maestà, quando il 27 gennaio 1842 da Gregorio XVI fu nominato Vescovo di Nardò. Della nomina fu data comunicazione al capitolo della cattedrale e al re Ferdinando II.

            Fu Vescovo per circa quattro anni e si limitò a compiere le sole pratiche amministrative necessarie.

            Nominò e costituì suo speciale procuratore il vicario capitolare Leante, perchè in suo nome reggesse la diocesi.

            Fu spesso assente dalla diocesi e si conosce ben poco della sua attività pastorale. Nei primi mesi del 1846 rinunziò alla diocesi e si ritirò a vita privata.

 

***

 

            Niente da rimarcare nella relazione con la chiesa di Noha.

 

 

Ferdinando Girardi, C.M. (1788 - 1866)      

Vescovo dal 21 dicembre 1846 all’ 11 settembre 1848

Motto: Renovabitur

Dal 1846 al 1848 Pontefice:                                                 

            Pio IX (1792-1878)                                                                       Papa dal 1846 al 1878

 

            Arciprete di Noha

            Don Michele Alessandrelli(1812-1882),          parroco dal 1847 al 1882

 

            Ferdinando Girardi era nato a Lauria in provincia di Potenza il 18 ottobre 1788. Entrò nella Congregazione della Missione*.

* La Congregazione della missione: i membri della compagnia, detti comunemente lazzaristi o signori della missione o preti della missione o vincenziani, pospongono al loro nome la sigla C.M. Questa congregazione fu fondata nel 1625 a  Parigi da san Vincenzo de' Paoli per la predicazione delle missioni tra la gente di campagna. All'apostolato tra la popolazione rurale, nel corso dei secoli la congregazione ha aggiunto la predicazione dei ritiri, la direzione dei seminari, le missioni estere, l'istruzione della gioventù, la direzione delle figlie della carità.

 

            Nel 1842 fu eletto Vescovo di Sant’Arcangelo dei Lombardi a Bisaccia, in provincia di Avellino. Nel 1846 fu traslato alla diocesi di Nardò. Qui rimase in carica solo per due anni e perciò abbiamo pochissime notizie.    Nel bollario di Marco Petruccelli e successori è riportata di lui una bolla, che non è possibile conoscere per intero, essendo molto corrosa e logora. Con essa si conferiva al sacerdote Michele Alessandrelli di Seclì l’arcipretura curata di Noha. Il documento ha questa testata: Ferdinando Girardi, della congregazione della missione, dottore in s. teologia, per grazia di Dio e della Sede Apostolica, già vescovo di Sant’Arcangelo dei Lombardi e Bisaccia, del ss.mo Signor Nostro Papa Pio IX prelato domestico e assistente al soglio pontificio, ora vescovo di Nardò, alla medesima s. Sede immediatamente soggetto.

            Cercò di continuare la ricostruzione dell’episcopio, impegnando allo scopo una somma di denaro depositata dal defunto Lettieri. Quando però stava per dare inizio ai lavori, il 29 settembre 1848, dopo circa due anni di episcopato in questa diocesi, fu traslato a Sessa Aurunca . Morì a Torino nel 1866.

            Il capitolo della cattedrale, come già detto, nominò vicario capitolare, per la terza volta, l’arcidiacono Giuseppe Maria Leante.

 

Relazione con la chiesa di Noha

 

            Fu Mons. Ferdinando Girardi che conferì la nomina di parroco di Noha a don Michele Alessandrelli, che, come vedremo,  fu arciprete di Noha dal 1847 al 1882.

 

[continua]

P. Francesco D’Acquarica

 

Fotografie del 10/05/2018

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Di Albino Campa (pubblicato @ 16:12:33, vista 1995 volte)
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