L’eccessiva presenza di arsenico e berillio, elementi tossici se in quantità superiori alla norma, è risaputo essere presente in modo rilevante in zone industriali, oltre all’uso spasmodico di fitofarmaci.
Quindi in base agli studi di ricerca effettuati con i progetti GENEO e MI.NO.RE., in cui si evince che gli effetti sull’ambiente (e quindi sulle nostre cellule) si manifesteranno fra vent’anni, possiamo dire che tutti sappiamo ma che nessuno se ne preoccupa abbastanza. Ne parliamo fra vent’anni.
Nel frattempo, pare che piova sabbia colorata di giallo e marrone sull’abitato di Soleto. Ma sembra essere una questione che riguarda solo Soleto.
Il progetto GENEO, acronimo che sta per “Sistemi di valutazione delle correlazioni tra GEnotossicità dei suoli e NEOplasie in aree a rischio per la salute umana”, promosso dalla Lilt (lega italiana tumori) di Lecce, in collaborazione con l’Università del Salento, la Provincia e l’Asl di Lecce, si è occupato in particolare della ricerca di sostanze ad attività genotossica presenti nel terreno del Salento (Puglia), con risultati a dir poco sconvolgenti.
In tutte le aree del Salento analizzate è stata infatti rilevata un’alta percentuale di arsenico (ben 20 milligrammi per chilo), seguito da berillio e vanadio. Sembra che l'origine dell'arsenico diffuso nel terreno sia dovuto più ad un inquinamento di tipo industriale che all'uso di pesticidi.
Le 9 aree selezionate per le indagini dei suoli (totale: 32 Comuni)
RISCHIO EPIDEMIOLOGICO ALTO
1 ZOLLINO, CAPRARICA DI LECCE, CALIMERA, MARTIGNANO,CASTRI’ DI LECCE
2 SANNICOLA, TUGLIE
3 SOGLIANO CAVOUR, CUTROFIANO, MELPIGNANO, MAGLIE, GALATINA
4 GIUGGIANELLO, MINERVINO DI LECCE, SANARICA, NOCIGLIA, BOTRUGNO
5 DISO, SANTA CESAREA TERME, ORTELLE
6 MORCIANO DI LEUCA, PATU’, SALVE, CASTRIGNANO DEL CAPO, GAGLIANO DEL CAPO
RISCHIO EPIDEMIOLOGICO INTERMEDIO
7 NOVOLI, CAMPI SALENTINA, SQUINZANO
RISCHIO EPIDEMIOLOGICO BASSO
8 PORTO CESAREO, LEVERANO
9 MIGGIANO, MONTESANO SALENTINO
Vedi:
Vedi anche:
http://www.copertinosette.it/dettaglio.asp?id_dett=51270&id_rub=68
Fareambiente Laboratorio di Galatina-Noha