apr072015
apr082015
apr092015
La manifestazione si svolgera il 12 aprile 2015 alle ore 10:00/13:00 – 16:00/24:00 nel Centro storico di Galatina
Dopo il successo del 2013 si ripropone quest’anno la seconda edizione dell’evento “Dolce Città Nostra”, una manifestazione che riscopre ed evidenzia la grande tradizione dolciaria galatinese per le strade del centro storico.
Una grande tradizione che esplode già nel 1745 nella bottega pasticciera della famiglia Ascalone con il pasticciotto, un dolce tipico, composto da pasta frolla farcita di crema pasticcera e cotto in forno.
Il pasticciotto una grande tipicità che non rimane sola grazie a tanti altri prodotti dolciari che fanno grande la città come l'Africano, la Mafalda, il Mustacciolo, la Pasta di Mandorla, e tanto ancora.
apr102015
apr102015
apr122015
apr132015
Dopo la realtà della web radio di Noha, tre giovani ragazzi del nostro paese hanno deciso di creare un programma radiofonico dedicato in particolar modo alla musica reggae e house soffermando la loro attenzione su artisti del nostro Salento. Il loro programma si chiama MSGradio, nome composto dalle iniziali dei ragazzi: Marco Centonze (M), Simone Lauria (S) e Gabriele Tarantino (G). La loro idea centrale è quella di valorizzare il nostro paese e farlo conoscere attraverso la nuova realtà creatasi con l’aiuto di un genere musicale come quello del reggae e quello dell’house molto apprezzato da giovani e meno giovani.
apr142015
apr142015
No, non si tratta solo di uno scherzo da parte di un vecchio marpione improvvisatosi “giornalista”: la quercia vallonea di San Sebastiano la stanno abbattendo per davvero.
Ma mica di notte, come i ladri: giorno dopo giorno, invece, alla luce del sole.
Vabbè, non si sono ancora viste le cinque seghe elettriche descritte nel pesce d’aprile on-line (per ora solo quelle mentali), né i bisonti della terra (per ora solo camaleonti della terra, quelli che un tempo lottavano per lo “stop al consumo di territorio”), né sono stati tagliati i rami più alti di quell’albero monumentale con l’utilizzo di un’autogru (per ora ne hanno solo tranciato di netto un bel pezzo di apparato radicale, così, tanto per fare una prova); ma la quercia vallonea, di fatto, sta per essere ridotta in pellet dalle parole a vanvera di alcuni benpensanti galatinesi (quelli “ché la quercia non ha più di ottant’anni di vita”) e soprattutto dal silenzio-assenso della cosiddetta “politica locale” (immaginatemi mentre traduco queste ultime virgolette con un cenno vago e circolare della mano, come a precisare quanto codesta locuzione si possa utilizzare a Galatina solo a patto di interpretarla in un senso tutt’altro che letterale).
Sì, la quercia vallonea muore, eccome, quando si buttano giù gli alberi come fossero birilli, quando si pensa che la “circonvallazione” (fra virgolette) può finalmente andare avanti nonostante la sua inutilità i costi e soprattutto la sua dannosità, quando il consumo di suolo con cemento e asfalto viene venduto dai boia dell’ambiente con la solita solfa per allocchi (“ricadute occupazionali” e “volano per lo sviluppo”), e quando anziché arrampicarsi sugli alberi per cercare di salvarli ci si arrampica sugli specchi per pararsi il culo.