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"Dopo 21 vittime da Covid-19, tra gli ospiti della Rsa "La Fontanella" di Soleto, la Regione Puglia ha avviato solo oggi il procedimento di revoca dell'autorizzazione al funzionamento della struttura, preludio della sua chiusura. Una scelta quantomeno tardiva. Adesso per le famiglie delle vittime invochiamo giustizia su tutti i fronti". Così Leonardo Donno, portavoce alla Camera dei Deputati del Movimento 5 Stelle.
"Lo scorso 7 aprile ho inviato alla Direzione Sanitaria della Asl leccese una richiesta di accesso agli atti -spiega- e nonostante i termini di risposta siano ampiamente scaduti, i miei interrogativi sono rimasti ad oggi senza risposta. Ma andiamo oltre. Le indagini stanno facendo il loro corso e spero che al più presto si faccia chiarezza sull'esatta dinamica degli eventi che hanno portato al contagio di 21 ospiti sui 91 totali. Una domanda, però, sorge spontanea: perché revocare soltanto adesso l'autorizzazione alla reggenza della struttura, dopo ben 2 mesi dallo scoppio del primo caso e dopo un mese e 23 giorni, per l'esattezza, dalla relazione agghiacciante stilata dal dottor Marchello, inviato dall'azienda sanitaria locale sul posto nel momento del commissariamento della residenza?
Una relazione - incalza il deputato - da brivido e di per sé già sufficiente a definire un quadro chiaro per definire l'inadempimento dei doveri etici e contrattuali da parte dei gestori. Il tutto a danno di anziani ospiti non autosufficienti e abbandonati a loro stessi. "All'arrivo in struttura il 26 marzo -scrive il dott. Marchello- le condizioni igienico-sanitarie di ospiti e luoghi sono apparsi sin da subito a DIR POCO IMPRESSIONANTI. Ospiti riversi per terra e sporchi di propri escrementi, madidi di urine maleodoranti e stantie, visibilmente disidradati, affamati e con piaghe da decupito non trattate DA DIVERSI GIORNI. Ed ancora più drammatica -citiamo sempre testualmente- la situazione di ospiti con patologie neuropsichiatriche in evidente stato di agitazione. Si può affermare -scrive il dirigente medico- che si trovassero in quelle condizioni da circa 4/5 giorni". Non finisce qui. La relazione parla di buste della spazzatura abbandonate all'ingresso, farmaci scaduti stipati nello scantinato, generalità degli ospiti inviate, parzialmente, tramite foto whatsapp di fogli di carta scritti a penna, tali da renderere impossibile il riconoscimento di tutti e 91 gli anziani. Condizioni drammatiche che hanno ostacolato -come certificato ancora dall'equipe in loco- la possibilità di procedere con i tamponi necessari in tempi immediati, considerata l'insalubrità dell'ambiente.
La Regione motiva l'intempestività di questa sua azione parlando di "necessità di garantire fino ad ora la continuità assistenziale agli ospiti residui", ad oggi 16. Ma voglio ricordare che questo provvedimento, esemplare e quantomeno incoraggiante per le 21 famiglie che oggi piangono i propri cari, nulla ha a che vedere con la continuità del commissariamento della struttura. Ancora una volta - continua il deputato - la Regione ha dimostrato scarsa sensibilità. Adesso non ci resta che sperare nella Magistratura, affinché giustizia sia doverosamente fatta. I responsabili, una volta accertati, devono pagare. Lo stato di abbandono di incapace - come è stato ammesso tardivamente dalla stessa Regione - ha contribuito all'aggravarsi delle loro condizioni già cagionevoli. In sostanza oggi ci ritroviamo a piangere morti - conclude Donno - che avremmo potuto evitare".
M5S
C’era una volta, come una favola, la pallavolo che vuole uscire dall’emergenza Coronavirus e ripartire. Il mondo della pallavolo si volta indietro e spera di ripartire, nel rispetto dei protocolli medici che saranno attuati ma che, inevitabilmente, imporranno delle limitazioni.
Anche la Showy Boys Galatina si prepara alla ripartenza anche se l’attività dello staff dirigenziale non si è mai fermata, nemmeno nel periodo di lock down.
Abbiamo ascoltato le riflessioni di Marco Corina, allenatore federale che dalla scorsa stagione è componente dello staff tecnico biancoverde.
“Dopo oltre due mesi sembra, finalmente, che la normalità stia tornando nelle nostre vite, seppur a piccoli passi. La situazione straordinaria a cui abbiamo dovuto far fronte ci ha privato di moltissime cose che rientravano nella nostra quotidianità, compresa quella pallavolistica - dichiara coach Corina - La fine dei campionati è stata solo la punta dell’iceberg e credo che, nel tempo, le società sportive dovranno confrontarsi con le difficoltà che il Codiv19, purtroppo, ha portato con sé. In particolare, mi riferisco all’aspetto economico. Molte aziende del territorio non potranno più sostenere, o lo potranno fare solo in parte, l’attività sportiva di molte società e queste ultime saranno costrette a rivedere le strategie di programmazione per la nuova stagione sportiva. In quest’ottica devo dire che la Federazione Italiana Pallavolo è stata lungimirante nel riorganizzare drasticamente i campionati giovanili, ‘traslando’ di un anno la partecipazione ai tornei di categoria. Ciò consentirà il prossimo anno di far rientrare gli allievi del vivaio negli stessi gruppi di lavoro dell’ultima stagione e proseguire, quindi, con il programma didattico della Scuola Volley interrotto a marzo per i motivi a noi tutti noti”.
Il tecnico della Showy Boys si dice soddisfatto dell’intervento della Fipav, che ha introdotto delle agevolazioni fiscali a sostegno delle società sportive, ma meno ottimista sul fatto che le società decidano di investire sulle giovani leve.
“Rimango convinto che sarà necessario investire ancora di più sui settori giovanili, potenziare il reclutamento, intensificare il lavoro e investire qualche risorsa in più per lo sviluppo dell’attività rivolta ai giovani pallavolisti - aggiunge Marco Corina - Le società sportive dovrebbero riporre maggiore attenzione ai settori giovanili. Gli investimenti maggiori dovrebbero farli per i ragazzi e non tanto per una prima squadra soprattutto quando, oltre ad essa, non sono stati ancora avviati dei gruppi giovanili di base. Solo in questa maniera, tra qualche anno, riusciremo a ottenere buoni risultati tecnici e sportivi per poter contare su una nuova generazione di giocatori, soprattutto nel settore maschile che, oggi, sta facendo i conti con un trend negativo di crescita”.
Situazione diametralmente opposta in casa Showy Boys dove, grazie all’attività della Scuola Volley e alle scelte operate della società galatinese, tutto viene programmato in funzione della crescita e della formazione degli allievi e delle allieve.
“Fortunatamente, ma dovrei aggiungere con merito, i numeri, in termini di allievi iscritti alla Scuola Volley, premiano la Showy Boys - dice ancora il tecnico Corina - Ci premiano anche in termini di risultati, e mi piace ricordare che abbiamo chiuso la stagione con il primo posto in classifica nel campionato regionale e con una qualificazione alla final four under 18. Ripartiremo dal programma sospeso nel mese di marzo anche se, nella fase di lock down, alcuni gruppi maschili e femminili, sono stati impegnati con le video lezioni organizzate dallo staff tecnico. La voglia di rientrare in palestra è davvero grande. Attendiamo con fiducia che si possa, quanto prima, tornare a fare quello più ci piace: insegnare la pallavolo”.
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