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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
 
 
Articoli del 30/03/2018

In questi giorni ho avuto modo di leggere attraverso i social ciò che è stato scritto nei miei confronti dalla minoranza che mi accusa di aver commesso un illecito! Trovandomi fuori provincia per seri impegni familiari, dapprima non ho dato peso alla cosa, tranquilla del mio operato, successivamente però, vedendo l’eco che aveva avuto la notizia o presunta tale, ho pensato di dovere esprimere un chiarimento, non per chi ha sprecato fiumi di parole, ma a tutela della mia immagine.

Sono andata a vedere il significato di illecito, che qui riporto, in modo che possano comprendere, visto che non lo hanno fatto prima, il significato: “Il termine illecito, in diritto, indica un comportamento umano contrario all'ordinamento giuridico, in quanto costituisce violazione di un dovere o di un obbligo posto da una norma giuridica (detta primaria), al quale un'altra norma (detta secondaria) ricollega una sanzione.

Il comportamento che costituisce l'illecito può essere commissivo (ossia un'azione), quando viola un obbligo o dovere negativo (di non fare), oppure omissivo (ossia un'omissione), quando invece viola un obbligo o dovere positivo (di fare o di dare). …”

Ebbene venendo ai fatti: appena nominata assessore ho prodotto tutte le autocertificazioni previste dalla legge, comprese quelle che riguardano il possesso dei redditi, utili alla determinazione dell’indennità.

Nel mese di agosto mi veniva accreditata l’indennità di funzione relativa al mese di luglio, ma trattandosi di pochi giorni di servizio non mi sono accorta dell’errore fatto. Successivamente, quando mi è stata accreditata per la prima volta un’indennità intera (relativa al mese di agosto), ho notato il problema e ho prontamente inviato una mail (in data 6 settembre) chiedendo la riduzione dell’indennità di funzione in quanto non mi ero messa in aspettativa dal lavoro (allego documento). Ho successivamente, in poco tempo, restituito quanto erroneamente attribuitomi e ho provveduto a mettermi in pareggio.

Tutto questo è avvenuto molto prima che si parlasse della questione (marzo 2018) e per mia iniziativa e non è stato come asserisce la minoranza “Un illecito a cui gli uffici comunali hanno posto fine solo per le verifiche dell’opposizione” chiedendo “le dimissioni di questi assessori perché hanno commesso un grave illecito e non possono più rappresentare e amministrare l’istituzione. Con quale faccia tosta la maggioranza ritiene di poterne essere complice senza alcuna conseguenza? Il sindaco e i due assessori chiedano scusa alla città e chi ha avuto comportamenti riprovevoli si faccia da parte”.

Dispiace dirlo ma stiamo veramente parlando del nulla! Soprattutto se pensiamo che i consiglieri di minoranza, in questa battaglia, non appaiono compatti. Alcuni, evidentemente con buon senso, si sono dissociati da questa sceneggiata, dimostrando onestà intellettuale e correttezza. E questo la dice lunga su tutta la faccenda. Se veramente fosse stato commesso un illecito o un danno alle casse comunali, la cosa logica sarebbe stata un’azione da parte di tutti e nelle sedi opportune.

Ritengo che debbano essere proprio i miei accusatori, con gli stessi mezzi utilizzati per infangare, a chiedermi scusa e a chiedere scusa all’amministrazione tutta e alla città. Loro che con superficialità hanno infangato la mia persona utilizzando ciò come pretesto per giustificare il fatto di non essere stati in grado di affrontare un consiglio comunale importante come quello del 26 u.s.

Se poi la diffamazione è una strategia per farmi mollare si sbagliano!

Mi riservo comunque di agire civilmente e penalmente nelle sedi opportune.

Loredana Tundo

 

Con riferimento alle notizie apparse in questi giorni sulla stampa, anche on line, in merito alla indennità di funzione da me percepita nella qualità di Assessore alle Politiche sociali del Comune di Galatina, non posso non esprimere vivo sconcerto e amarezza per la mistificazione dei fatti operata ai miei danni.

Mi si consenta, pertanto, di esporre brevemente l’accaduto, al fine di far chiarezza una volta per tutte sulla vicenda.

Dopo la mia nomina ad Assessore, ho depositato presso gli uffici competenti la dichiarazione di prassi circa la mia situazione lavorativa, comunicando di essere lavoratore autonomo, nonché lavoratore subordinato.

L’Ufficio del personale, sulla base di detta comunicazione, ha provveduto mensilmente ad erogarmi l’indennità assessorile. Successivamente, agli inizi del corrente anno, il nuovo Segretario comunale, resosi conto dell’errore commesso dagli uffici, mi ha comunicato la necessità di rideterminare l’importo dell’indennità in quanto, stante la mia qualifica di lavoratore dipendente non in aspettativa, avrebbe dovuto essermi corrisposta in misura ridotta e non già intera.  Pertanto, preso atto di quanto sopra, ho chiesto di rimborsare immediatamente l’importo erogatomi in maggior misura, ma contabilmente non è stato possibile. Conseguentemente, con nota del 12 gennaio u.s., prot. n. 20180001993, ho provveduto a richiedere la rideterminazione di detta indennità. Inoltre ho chiesto che non mi venisse corrisposto alcun importo per i mesi successivi sino a completa compensazione delle somme erroneamente erogate. Ed infatti, da gennaio non percepisco alcuna indennità.

Questi i fatti, che alcuni consiglieri di minoranza hanno volutamente distorto, dichiarando che solo a seguito dell’intervento dell’opposizione sarebbe stato “smascherato l’accaduto”, quando invece si è trattato semplicemente di un errore, al quale ho autonomamente posto rimedio non appena ne ho avuto contezza.

Ed infatti, solo in data 7 marzo u.s., quindi due mesi dopo la mia istanza, un consigliere dell’opposizione ha presentato una interrogazione consiliare sulla vicenda, cui ha fatto seguito in data 12 marzo u.s.  istanza di accesso agli atti di un altro membro dell’opposizione.

E’ evidente la volontà mistificatoria e denigratoria di qualche esponente della minoranza e, pertanto, mi riservo di esercitare ogni più opportuna azione nelle sedi competenti a tutela della mia dignità e dell’impegno quotidianamente profuso nell’attività assessorile.

Il mio augurio, a questo punto, è che l’opposizione possa continuare a svolgere il suo fondamentale ruolo di garante approfondendo le questioni amministrative in modo costruttivo e concentrandosi sulle tematiche importanti per i cittadini di Galatina.

Antonio Palumbo

 
Di Redazione (pubblicato @ 18:20:33 in Comunicato Stampa, linkato 1187 volte)

Siamo dei ragazzi che giocano a basket e facciamo parte della Virtus Basket Galatina. Abbiamo pensato di rendervi partecipi di un’esperienza che ci ha fatto crescere e ci ha insegnato molto. In questa storia che vogliamo raccontarvi non ci sono campi da basket, né canestri, né stoppate, ma solo ragazzi che vogliono aiutare altri ragazzi e fare del bene.

Durante la mattinata della domenica delle Palme abbiamo allestito un banchetto in piazza Alighieri a Galatina per la vendita delle uova di Pasqua dell’Associazione di onco-ematologia pediatrica di Lecce “ Per un sorriso in più”. Il legame tra la nostra squadra e le associazioni benefiche operanti sul territorio è molto forte e da quest’anno è stata data a noi atleti la posa di partecipare in prima persona alla vendita delle uova. Ne abbiamo vendute davvero tante!!! Siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla risposta che Galatina ha dato nonostante la pioggia ci abbia fatto compagnia per tutta la mattina.

Ci è sembrato giusto acquistare delle uova da donare ai bambini ricoverati in pediatria a Galatina e la nostra associazione sportiva ha accolto positivamente questa nostra proposta acquistando 7 uova che però non sarebbero bastate per tutti i bambini ricoverati e così è venuta in nostro soccorso l’azienda ML ESTERNI INFISSI D’ARTE che ne ha acquistate altre 7 permettendoci così di regalare un uovo ad ogni bimbo ricoverato.

La nostra squadra non sempre vince sui campi da basket ma domenica in piazza abbiamo vinto!!! Abbiamo vinto perché abbiamo venduto tutte le uova, abbiamo vinto perché abbiamo collaborato tra di noi e abbiamo capito che il giorno di squadra vale anche fuori dal campo, abbiamo vinto perché abbiamo avuto la possibilità di aiutare gli altri.

Per tutto questo ringraziamo l’A.S. VIRTUS Basket Galatina, i volontari della Onlus “PER UN SORRISO IN PIÙ” e il signor Luigi Mangia per il suo prezioso contributo.

 

 

Gli atleti della

VIRTUS BASKET

GALATINA

 

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