set052015
Di seguito il programma dei quattro giorni di festa in onore della Madonna delle Grazie, compatrona di Noha.
5 Settembre
ore 19:00
- Memoria della Beata Madre Teresa Di Calcutta - Preghiera per Casa Betania
ore 21:00
- "Scazzaca Tarante" in concerto
set042015
Dopo i due successi del 2013 e 2014, il Roncella porta a casa la terza vittoria consecutiva del Torneo dei Rioni.
“Un successo mai davvero in discussione”, affermano (umilmente) i sostenitori a fine incontro.
In una partita molto equilibrata va in vantaggio il Roncella nel primo tempo, poi raddoppia nel secondo tempo, con un gol arrivato nel momento migliore del Castello che poi riesce a riaprire la partita portandosi sul 2 a 1. Ma negli ultimi minuti del secondo tempo il Roncella riprende in mano le redini dell’incontro segnando la terza rete.
Ecco i risultati delle finali del Torneo dei Rioni di Noha:
set042015
Se l’esposizione universale di Milano ha per motto: “Nutrire il pianeta”, l’Expo 2015 dei cavalli di Noha ha per slogan: “Nitrire il pianeta”. E’ nella “città dei cavalli” che i visitatori, pur senza pagare alcun biglietto d’ingresso, dal mattino e fino all’ora di pranzo, avranno modo di sperimentare le immagini che anche Galileo Galilei, nei suoi scritti, aveva dei cavalli: come idea di movimento, come strumento di esperimenti in cinetica, come configurazione della natura in tutta la sua complessità e anche in tutta la sua bellezza, come forma che scatena l’immaginazione nelle ipotesi di cavalli sottoposti alle prove di forza, oltre che nell’identificazione del ragionamento con la corsa per cui “il discorrere è come il correre”. Anche Giacomo Leopardi, nello Zibaldone, parla di cavalli: “la velocità o la potenza dei cavalli, o veduta, o sperimentata, cioè quando essi vi trasportano (…) è piacevolissima per sé sola, cioè per la vivacità, l’energia, la forza, la vita di tal sensazione. Essa desta realmente una quasi idea dell’infinito, sublima l’anima, la fortifica...” (27 ottobre 1821).
set032015
Guarda bene questa foto. Abbi il coraggio di farlo. Mi è morto un figlio. È un bambino siriano quello che vedi. È lì, senza vita, su una spiaggia turca, nei pressi di Bodrum. Quel bambino sarebbe potuto essere anche tuo figlio. Non bisogna pensare che questo non è un problema nostro. Su quella spiaggia non è morta solo una creatura innocente, ma è morta tutta l’umanità. E nel vedere quella foto, io provo un senso di rabbia che a fatica riesco a controllare. È morto un figlio di Noha. Quel corpicino che vedi lì, senza vita, non è uno sconosciuto. Lascia stare per adesso tutte quelle polemiche con cui il politico di turno si trastulla in qualche trasmissione televisiva sul tema dell’immigrazione. Qui si piange la morte di un figlio, di tuo figlio. Io non sono solito lanciare iniziative. Ma vorrei che la tua voce, da cittadino nohano, si unisse alla mia per gridare al nostro governo, a tutti i governi del mondo, che noi non vogliamo essere complici di questo crimine. Purtroppo immigrazione non è sinonimo di PIL o di spred, ma questo, quel piccolo bambino, non lo sa. Me lo dici tu qual è il senso di questa morte? Perché io senza una risposta non riesco più a dormire. Non sono uno da lanciare appelli, ma la mia coscienza, questa volta me lo impone.
set032015
Non c'è due senza tre. È l'auspicio di tutti i tifosi del rione Roncella, che oggi alle 21.00 cercano la terza vittoria consecutiva del torneo contro il rione Castello.
ago312015
ago312015
Per Note a Margine (rassegna estiva a cura dell'Assessorato alle Politiche Giovanili- Galatina) il viaggio e(t)nogastronomico con Pino De Luca e Carlo Vallone il 1 settembre al Palazzo della Cultura
La pagina più bella dei circa quaranta racconti, attorno al vino e ai suoi intrecci umani e musicali, contenuti nel libro “Per Canti e Cantine” di Pino De Luca ospite a Galatina il 1 settembre per la rassegna Note a Margine, è quella dal titolo Romantica.
In sole tre paginette è racchiusa tutta la “visione” di questo poliedrico insegnante di informatica di cinquantasei anni che da anni cura per il “Nuovo Quotidiano di Puglia” una rubrica settimanale che narra di cibo e vino, scrive per VinoWay, Affari Italiani ed è vicedirettore della rivista “Leccelente.”:
Il racconto su “Il rosato di Primitivo” inizia così:
“...E quanto è bello riconoscere i propri limiti. Io non so parlar d'amore, né di vino o d'altro. Provo solo a raccontare emozioni e suggestioni che sa provocarmi un calice di sangue della terra, cercando di comprendere quanta fatica d'uomo e quanta sapienza in quel calice si racchiudono e da esso emanano.
ago272015
Sabato 5 settembre 2015 alle ore 20.30 "Scazzaca Tarante" in concerto.
Domenica 6 settembre 2015, nei pressi dello stadio comunale di Noha, dalle ore 8.00 alle ore 13.00 si svolgerà la 14° edizione della fiera “Madonna delle Grazie” con cavalli di ogni taglia, colore e razza.
Domenica 6 settembre 2015 alle ore 20.30 "Il Vento del Nord" in concerto.
ago272015
Continuando nelle note a margine della bella recente enciclica di papa Francesco, intitolata “Laudato sì”, che, come detto altrove, in molti non toccheranno nemmeno con una canna (l’enciclica, s’intende, mica le nostre considerazioni: figurarsi), riprendiamo di buona lena con questo brano molto significativo: “La tradizione cristiana non ha mai riconosciuto come assoluto o intoccabile il diritto alla proprietà privata, e ha messo in risalto la funzione sociale di qualunque forma di proprietà privata […] Su ogni proprietà privata grava sempre un’ipoteca sociale” (tratto dal punto 93, pag. 80 - 81, “Laudato sì’” di papa Francesco, Ancora, Milano, 2015). E su questo ormai non ci piove più: ne abbiamo già parlato nella terza parte di questa recensione, invero un po’ lunga, che, viste alcune reazioni piccate, sembra stia dando l’orticaria a qualche cosiddetto politico e a qualche cosiddetto giornalista.
Ancora: “La cultura ecologica dovrebbe essere uno sguardo diverso, un pensiero, una politica, un programma educativo, uno stile di vita e una spiritualità che diano forma ad una resistenza di fronte all’avanzare del paradigma tecnocratico […] La liberazione dal paradigma tecnocratico imperante avviene di fatto in alcune occasioni. Per esempio, quando comunità di piccoli produttori optano per sistemi di produzione meno inquinanti, sostenendo un modello di vita, di felicità e di convivialità non consumistico.” (punto 111, pag. 96 – 97, ibidem, la sottolineatura è nostra). Ma come ci piace ‘sto papa. Siamo convinti che anche su codesta cultura ecologica per cambiare, appunto, il volto di una comunità basterebbe che i parroci pro-loco e pro-tempore facessero proprie le parole del capo della loro chiesa, e non facessero orecchio da mercante (ovvero, in certi casi, i mercanti nel tempio) di fronte a certe istanze non più oltre differibili. Basterebbe davvero poco.