Di Marcello D'Acquarica (del 05/07/2023 @ 13:23:04, in NohaBlog, linkato 654 volte)

Nel 2021 P. Francesco D'Acquarica, in occasione del suo sessantesimo di sacerdozio, ha dato alle stampe la nuova Storia di Noha, un novello volume di 488 pagine del formato 23X16 cm, con copertina semirigida.

Il libro ricco di immagini e grafica a colori, oltre ai dati della "vecchia" storia di Noha, contiene anche i risultati delle nuove ricerche dell'autore sulla sua sempre amata piccola patria: uno scrigno di parole e storie tutte da scoprire.

Il volume è fuori catalogo, ma oggi chi volesse regalarsene (o regalare) una copia potrebbe farlo contattando la redazione di Noha.it prenotandone una ristampa alla modica cifra di 50 euro: il costo equivalente di due pizze e due birre.

Marcello D'Acquarica

 
Di Redazione (del 05/07/2023 @ 13:19:06, in Comunicato Stampa, linkato 395 volte)

L' associazione Città Nostra di Galatina organizza per il giorno 7 luglio alle ore 20.30 una visita inusuale alle botteghe artigiane e le locande che animano il centro storico alla presenza dei protagonisti.

Sarà possibile ammirare la mostra di artisti locali nelle bellissime sale di palazzo Orsini.

Evento previsto nell’ambito del progetto We are Siamo il paesaggio che viviamo Puglia Capitale Sociale 3.0.

Partenza alle ore 20.30 da Piazza Orsini durante la visita si terrà un workshop di pizzica.

La visita è gratuita.

 

Quattro comitati italiani - composti da medici, cittadini, ricercatori e amministratori – replicano a quanto dichiarato da Fabrizio Pedetta, ingegnere e direttore generale del colosso industriale Colacem Spa, nell’intervista rilasciata alla nostra testata un mese addietro. Tra le risposte fornite dal numero uno della società proprietaria di diversi cementifici in Italia,  il rifiuto di una eventuale correlazione tra emissioni degli stabilimenti e i danni alla salute. Il numero uno del colosso industriale umbro ha in quell’occasione argomentato le sue dichiarazioni, citando degli studi eseguiti dal Cnr e dall’Università La Sapienza e commissionati dal Comune di Gubbio.

Ma i comitati  e i medici che lottano a tutela  dell'ambiente ribattono: “Ci saremmo aspettati che dicesse, per esempio: un singolo studio del CNR che ha accuratamente misurato un solo inquinante atmosferico (le Pm10)  non ha riscontrato la provenienza industriale di quell’inquinante”. Lo scrivono il Coordinamento Civico Ambiente e Salute, l’Associazione Mamme per la Salute e l’Ambiente-Venafro, il Comitato per la Tutela ambientale della Conca Eugubina e il Comitato No Css nelle cementerie di Gubbio. Pedetta ha infatti negato collegamenti e rapporti di causa-effetto fra cemento e tumori, nonostante anche solo il circondario galatinese sia stato da tempo dichiarato come zona “rossa” per via dell’alta incidenza di cluster tumorali nella popolazione del luogo, patologie polmonari in primis, emersa dalle evidenze scientifiche di report e dossier e poi rimarcata in interrogazioni parlamentari e appelli da parte di numerose sigle mediche. La stessa Asl di Lecce, nei mesi scorsi, aveva scritto all’Aress, l’Agenzia regionale strategica per la salute e il sociale, per chiedere di procedere alla valutazione di eventuali danni alla salute dei cittadini del Galatinese e del distretto di Maglie. Una missiva che era partita dall’Osservatorio ambiente e salute che vi avevamo allegato in esclusiva nel 2021.

Nel documento, sottoscritto dai salentini e dagli altri componenti dei comitati ambientalisti d’Italia, viene ripreso e "smontato" dunque il passaggio relativo allo studio citato dal direttore di Colacem: “Nel 2021 il Comune di Gubbio ha commissionato a due ricercatrici del Cnr e della Sapienza uno studio sulla “qualità dell’aria”, per la durata di un anno al costo di 170.000 Euro. Alla fine di maggio 2023 è stata presentata la relazione conclusiva. Il giudizio sulla qualità dell’ aria è limitato alla analisi di un solo componente inquinante: il particolato di 10 micron di diametro, o PM10. Perlopiù, lo studio non considera la raccomandazione UE del 26 ottobre 2022, che ha adottato le soglie stabilite dall’Oms (Organizzazione Mondiale ella Sanità) riducendo i limiti annuali delle PM10 da 20 mcg/mc a 15 mcg/mc anno. Nello studio non viene descritta alcuna valutazione di dati meteorologici e climatici, tantomeno si tiene conto della complessità orografica dell’area in questione, che certamente determinano la dispersione del particolato. Né sono nemmeno nominati i processi di combustione del comparto industriale, sebbene dal registro emissioni in atmosfera Umbria si ricava la presenza di metalli pesanti e IPA (Idrocarburi polciclici aromatici). Infine, nello studio si ripete l’incongruenza già riportata nel 2015 Arpa-Umbria, dove viene indicato che l’inquinamento dell’aria a Gubbio è provocato per l’87,6% dal riscaldamento domestico e solo per il 3,8% dalle attività produttive.  Cio’ e’ assai poco plausibile, poiche’ dai dati regionali di allora risultava che gli NOx prodotti dal riscaldamento domestico erano 50 ton/anno, mentre quelli prodotti dalle attività produttive erano 2.626 ton/anno”, scrivono.

“Una delle autrici, la dottoressa Canepari (Silvia, ndr, scienziata che ha contribuito allo studio commissionato dal Comune di Gubbio), ha dichiarato che sarebbe utile misurare non solo le polveri PM10, bensì le piu’ piccole PM 2,5 e le nanoparticelle, e anche alcuni gas. Effettivamente, prima di dichiarare la salubritaà dell’aria sarebbe stato opportuno estndere le misure alle deposizioni accumulatesi a medio termine di altri composti tossici e cancerogeni, quali Diossine, PoliCloroBiFenili e metalli pesanti: tutte sostanze che, come dimostrato da numerose ricerche scientifiche, sono associate alla combustione di materiali derivati da scarti o rifiuti. L’ingegnere e la ricercatrice certamente conoscono il principio di precauzione, e sanno bene che l’assenza di una prova non costituisce una prova di assenza”, proseguono i firmatari della lettera.

Su Galatina

 

La nota diffusa dall'Amministrazione comunale, redatta su richiesta e sotto dettatura del consigliere Antonaci (come facilmente desumibile dalla lettura di uno dei suoi tanti autocelebranti post apparsi sui social poco prima) conferma la genesi della Commissione, così come conferma l'inganno perpetrato in spregio alle più elementari regole democratiche. Infatti, è chiara l’intenzione di voler mistificare la realtà, facendo apparire tale commissione guidata da un esponente della minoranza, quando è del tutto evidente che il "Presidente" è un componente della maggioranza che, oltre a suggerire allucinanti interventi a sua difesa, da oltre un anno in consiglio comunale si comporta in tal senso adeguandosi alle loro decisioni, magari con opportunistiche assenze. Un’amministrazione che in campagna elettorale si è vantata del sostegno da parte di autorevoli esponenti regionali, accogliendoli nella nostra città sempre con reverenza e sudditanza e che oggi si guardano bene dal tutelare il nostro ospedale dovendo difendere le ragioni di quello del proprio territorio (è il caso dell’assessore Leo di Copertino).

Riteniamo inoltre non dignitoso far parte di un organismo che millanta risultati non attribuibili certamente al lavoro della commissione ed oggettivamente riscontrabili da documenti che non possono essere sconfessati. Senza sottacere, infine, sull’incapacità politica del presidente che artatamente chiede collaborazione ma, nei fatti, non perde occasione per denigrare ed offendere i componenti della minoranza.

Prendiamo atto che, allo stato, non sussistono i presupposti per una discussione seria, oggettiva e non inquinata da ingiustificabili personalismi e, pertanto, abbiamo formalmente ed irrevocabilmente rassegnato le dimissioni.

Invitiamo, dunque, il Sindaco ad assumersi la piena responsabilità del ruolo che riveste. Ribadendo che saremo sempre al suo fianco per un’azione concreta a difesa del nostro nosocomio.

 

I CONSIGLIERI:

MARIANO EMANUELE

AMANTE MARCELLO

TUNDO LOREDANA

 

A poco meno di un anno di distanza dalla promozione in B2 (era l’11 luglio del 2022), il Circolo Tennis “G. Stasi” di Galatina conquista la promozione nella serie B1 dopo aver disputato un campionato straordinario ed aver gestito in maniera esemplare le due gare dei playoff. Una promozione che conferma l’ottimo lavoro compiuto dalla squadra, dalla direzione sportiva e da tutto il Circolo, i cui soci hanno sempre creduto nell’obiettivo e sostenuto i giocatori. 

Nell’ambiente del circolo nessuno ha mai nascosto che l’obiettivo del 2023 fossero proprio i playoff, raggiunti dopo un campionato intenso e quasi perfetto, a parte pochissime sbavature. Una squadra determinata, dalle grandi capacità tecniche e dal forte valore umano, che anche oggi ha voluto imporre il proprio gioco per non lasciare alcuno spiraglio agli avversari. 

Senza cedere nessun set al Circolo Tennis Canottieri di Roma, infatti, il CT Galatina ha conquistato i quattro singolari e, in virtù del pareggio 3: 3 ottenuto a Roma la scorsa settimana, si è guadagnato la promozione in serie B1. 

“Che cosa dire – dichiara ancora frastornato il capitano Donato Marrocco – sono emozionato, una vittoria straordinaria, una promozione frutto di tanti sacrifici. Il risultato odierno è il traguardo finale di un anno trascorso tra organizzazione di viaggi, selezione e formazione dei giocatori, allenamenti, strategie e motivazione. La gara di oggi è l’ennesima dimostrazione di quanto siamo stati in grado di costruire. Volevamo con forza raggiungere i playoff e quando ci siamo riusciti l’obiettivo era quello di raggiungere la promozione. È un momento straordinario e mi mancano le parole, ma mi sento di fare subito un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno supportato, dalla direzione sportiva, ai soci – i primi tifosi - che ci hanno sostenuto anche fuori casa. È un risultato importante per il Tennis a Galatina. Grazia ancora ragazzi per questo ennesimo traguardo raggiunto e grazie alla mia famiglia che mi è stata sempre accanto in questi mesi!”. 

Ecco tutti i risultati: Bellifemine Alessandro Raffaele contro De Filippo Gian Rocco 6-3/6-0, Costamagna Alfonso contro Abbruciati Lorenzo 6-4/6-3, Fuele Matyas Lajos contro Noce Gabriele Maria contro 6-3/6-3, Cardinale Andrea contro Mogos Gabriele 6-3/6-0.  

Antonio Torretti
Ufficio Stampa CT “Giovanni Stasi” Galatina

 
Di Redazione (del 01/07/2023 @ 16:15:55, in NohaBlog, linkato 1104 volte)

I nohani sapevano già da tempo (ché di certe cose tengono rigorosa contabilità) che domenica prossima 2 luglio don Francesco Coluccia festeggerà il venticinquesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale, avvenuta appunto un quarto di secolo fa nella piazza principale di Sogliano Cavour, suo paese natale, all’ombra della bella chiesa seicentesca dedicata all’Annunziata, per l’imposizione delle mani e l’unzione sacra dell’allora arcivescovo di Otranto Francesco Cacucci, davanti a una moltitudine di suoi concittadini. 

È inutile dire che la maggior parte del suo presbiterato (ventun anni su venticinque del suo ministero) è stato svolto a Noha nella parrocchia di San Michele Arcangelo, onde lo stemma cittadino scolpito sul fastigio della chiesa madre, le famose tre torri, potrebbe diventare per osmosi (se non proprio per usucapione) la simbologia preponderante della sua arma sacerdotale. Oltretutto la scienza araldica non impiegherebbe chissà quanto a interpretarne le immagini. Del resto tre è numero biblico fortemente simbolico: tre sono le persone della trinità, i vangeli sinottici, le virtù teologali, e le fasi di passione, morte e resurrezione del Cristo (che avvenne dopo i tre giorni di sepolcro), eccetera.

 
Di Russo Piero Luigi (del 30/06/2023 @ 13:28:08, in Comunicato Stampa, linkato 841 volte)

Vogliamo che i bambini possano avere spazi di socialità sicuri e funzionali, che possono favorire inclusione e condivisione anche in zone periferiche, dove l'offerta ricreativa può essere minore rispetto ad altre aree più centrali – sottolineano Piero Russo e Sandro Argentieri, i responsabili di “TappiAmo Galatina”, l’iniziativa promossa dalla “Virtus Basket Galatina” –. Proprio per questo motivo abbiamo attivato un processo di riqualificazione e rinnovamento delle aree giochi comunali. Ricordiamo la riqualificazione dell’area verde “Prof. Carrozzini” in via Calatafimi con la creazione della nuova area giochi "Pietro Antonio Colazzo", la riqualificazione dell’Area verde "Questore Giovanni Palatucci" con la creazione della nuova area giochi “Maresciallo Marcello Solidoro”, il “Muro del Coraggio” realizzato in collaborazione con Legambiente Galatina, la nuova area giochi a Collemeto in piazza “Madonna di Costantinopoli”, la targa BRAILLE per non vedenti e per ipovedenti, i vialetti in cemento stampato realizzati sull’area verde Madonna delle Grazie a Noha.

Quello iniziato oggi su piazzetta Fedele, in via Soleto a Galatina, il giorno di San Pietro, è un progetto modulare, e non si tratta assolutamente di un intervento risolutivo, tutt’altro…

Abbiamo provveduto a ritinteggiare la ringhiera, a riposizionare i marmi divelti, abbiamo effettuato alcune riparazioni del tappeto antitrauma e installato alcuni giochini nuovi. Nelle prossime settimane seguiranno altri lavori ed altre installazioni.

Il progetto si pone lo scopo di restituire alla cittadinanza aree gioco che rispondano alle esigenze di un’ampia fascia di utenza, offrendo proposte ludiche versatili, che favoriscono l’inclusione e la socializzazione.

Nelle prossime settimane si svolgerà una piccola, ma fortemente simbolica, inaugurazione di piazzetta Fedele con lo scopo di sensibilizzare l’Amministrazione comunale sulla manutenzione e sulla sorveglianza coscienti come siamo che si tratta di un tema complesso e dalla non facile risoluzione.

 
Di Redazione (del 30/06/2023 @ 13:24:22, in Comunicato Stampa, linkato 273 volte)

Ci sono giornata in cui intervenire diventa non solo necessario ma anche un imperativo etico.
Sono venticinque anni che il dibattito sui destini dei singoli ospedali occupa le pagine dei giornali e dei social e, come ben sa il Sindaco uscente Amante, i Sindaci diventano i portatori della voce delle proprie comunità pur non avendo un potere reale e tangibile.
Il grande interesse e la grande importanza del tema impone al consiglio comunale di perseguire gli interessi della città tutta, anche e soprattutto per la straordinarietà del tema trattato.
Questa consiliatura ha voluto andare ben oltre un tentativo di “essere megafono di dissenso o di preoccupazione”: ha voluto dichiararsi in campo con uno strumento straordinario come la Commissione Speciale per la salvaguardia dell’Ospedale Santa Caterina Novella, affidandola all’opposizione nel tentativo di coinvolgere tutti.
La persona che la presiede è un medico, un profondo conoscitore della materia, un uomo appassionato e una persona per bene. Non so se siamo in grado di meritarci il suo entusiasmo e la sua passione e se tutti noi siamo all’altezza di ciò che sta facendo ogni giorno: dalla Guardia Cardiologica 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, allo sblocco di 7 milioni di investimenti per il nostro ospedale al finanziamento di 3 milioni di euro per il rifacimento di parte della rete fognaria da parte dell’Acquedotto Pugliese per il rischio d’inquinamento e tanto altro ancora.
La vita e la morte del nostro ospedale non era, non è, e non sarà la vittoria o la sconfitta di questo sindaco o del sindaco precedente. In gioco c’è la salute delle persone e la qualità della vita dei nostri genitori, dei nostri fratelli, dei nostri figli.

 
Di Marcello D'Acquarica (del 29/06/2023 @ 08:14:17, in Comunicato Stampa, linkato 657 volte)

Domenica 18 c.m., a Noha in piazza San Michele, nel convegno pubblico organizzato dalla Sezione del PD di Noha, si sono trattati argomenti molto importanti:

  • Comunità educante; 
  • Tutela del diritto del lavoro; 
  • Situazione sanitaria e ambientale del nostro territorio.

Tutti argomenti che scottano sulla pelle sociale. Nonostante questo, il tempo concesso ai relatori, per svariate ragioni, è stato troppo risicato. Forse ogni argomento avrebbe potuto essere sviluppato in un convegno a parte.

E’ inutile qui ribadire quale sia l’immane lavoro della scuola e quanto il diritto al lavoro venga ormai considerato come un optional, onde la Costituzione della Repubblica Italiana appare ormai come la classica foglia di fico: mi riferisco sia al diritto all’istruzione e sia al diritto al lavoro, senza tralasciare il diritto alla salute (di cui ho avuto modo di far cenno nel mio intervento).

Peccato che a raccontarsela siamo sempre noi quattro gatti.

Mi consola però il fatto che stiamo aumentando se non altro in termini numerici, ma siamo pur sempre pochi per arrivare a ricoprire il ruolo di Davide (contro Golia).

Forse c'è qualcosa di sbagliato nella nostra comunicazione se non riusciamo nell'intento di informare come si deve. O forse il potere dei mezzi di comunicazione (dalla televisione alla carta stampata, ai social pieni di chiacchiere, scemenze e soprattutto di pubblicità) è tale che noi altri abbiamo senso soltanto nel ruolo di consumatori acefali.

A tutto questo si aggiunga il ruolo della politica, sempre più marginale, e sempre più asservita al potere di un’economia (sempre più finanziaria) che tutto fagocita, tutto depreda, tutto giustifica.   

Certo tutto si lega: istruzione, lavoro, salute. E il fil rouge che tiene unito il tutto è la coscienza, cioè la consapevolezza che si acquisisce con lo studio serio e con la dignità del lavoro. Con il sapere e il diritto al lavoro, cioè con la coscienza sociale, forse non saremmo nel bel mezzo del “Cluster dei sedici comuni” in cui Galatina primeggia con la più alta percentuale di patologie tumorali.

Lo dichiara Protos (Rete per la Prevenzione Oncologica Leccese), la Asl Nazionale, con il registro dei tumori 2013 2017 e il CNR nelle sporadiche e incomplete indagini epidemiologiche in cui denuncia la novità che a Galatina e dintorni si muore anche per leucemie, per fattori ambientali e non solo professionali.

Il mio intervento, incentrato sui disastri sanitari di Galatina e circondario, i cui dati la Asl poi tiene di fatto nei suoi cassetti, si è basato sul dubbio atroce se questi siano colpa del destino, oppure di un ambiente svenduto al miglior offerente.

Siamo flebili sospiri che volano nell'etere, quasi come il raglio degli asini. Non è per scaricare sempre la colpa sugli altri, ma davvero questi tre argomenti sono una spina nel fianco per tutti, e il bello è che non ci sono vinti e vincitori. I vincitori sono i soliti, quelli che, agevolati dal disordine mentale di chi dovrebbe tutelarci, ci stanno invadendo con rifiuti, veleni, asfalti, eradicazioni di piante autoctone, mega-impianti di ogni sorta, e soprattutto turismo: però il tutto con il prefisso bio, green, eco, slow eccetera, che fa più effetto.

Su questa falsariga siamo ormai convinti che a Galatina si muoia di tumori per colpa delle emissioni che una fatale commistione di venti e rilievi topografici particolari portano veleni da Cerano e da Taranto [sic]. E meno male che il CNR in una sua indagine epidemiologica pubblicata in rete ha sancito che le suddette emissioni lambiscono appena la parte nord della Provincia di Lecce. E difatti conclude così:

Quindi resta lontano da quell'area di picchi di tumori che tutti gli studi collocano più o meno nell'area centro orientale, tra Galatina e Otranto.

Dovremmo diventare un corpo unico, socialmente intendo, invece stiamo correndo nella piana che è quasi un deserto, senza né alberi e né alvei di fiumi, in modalità sparsa, ognuno con la sua strampalata bandiera autoreferenziale. Facile preda del deserto che avanza.
E invece la soluzione c’è, lunga e complessa certamente, ma possibile e doverosa, come lo stesso CNR consiglia fortemente:

 

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