Io tacerò quando lasceranno in pace i miei ulivi, quando li salveranno da villaggi turistici, centri commerciali, strade statali a quattro corsie, e dalla follia criminale che sta rovinando questa terra.
Tacerò quando finirà ogni trattativa anti-stato/mafia, e la mafia non sarà più capitale.
Io tacerò quando la stampa smetterà di fungere da stampella (fastidiosa) del potere, e le persone informate dei fatti cominceranno a parlare. Io tacerò quando i giornalisti avranno schiene dritte, porranno domande, ci risparmieranno il copia-incolla comunicati-stampa, e quando useranno inchiostro schietto non allungato con saliva.
Tacerò quando saranno trivellate le trivelle, svitato il TAP, inceneriti gli inceneritori, spente le fiamme delle terre dei fuochi, e sabotata la TAV.
Io tacerò quando la bella Taranto sarà liberata dallIlva, Cerano dal carbone, lo stato dallemergenza, lItalia dallo sblocca-Italia, il governo del paese dai gaglioffi.
Tacerò quando la mia terra avrà più porti selvaggi e meno turistici, più terra rossa e meno cemento, più nuvole e meno fumi, più foreste e meno deserti avvelenati.
Io tacerò quando cesserà lo sfruttamento della Costituzione dai lestofanti del regime, e quando finalmente si diffonderanno i reati di parola contraria, di porto abusivo di sogno, di associazione di stampo anti-mafioso, di disobbedienza civile nelle piantagioni di ulivi.
Sì, solo allora io tacerò.
Ma oggi no, non posso ancora dare riposo alla mia voce.
ott212015
Ritorna lappuntamento fisso del mercoledì di Nohinondazioni con MSG Radio, il programma radiofonico nato per intrattenere giovani e meno giovani, che spazia dal reggae, allhouse fino alla musica commerciale. In compagnia di Marco, Simone e Gabriele mercoledì 21 ottobre dalle 18 alle 19 saranno ospiti i Crifiu, che presenteranno Ad un Passo da Te, il loro nuovo album in cui raccolgono lesperienza di questi anni di tour in Italia e in Europa insieme ai frutti del fortunato lavoro precedente Cuori e Confini e realizzano 11 tracce - diverse nei contenuti e nella musicalità con testi importanti e ricchi di riferimenti letterari - che rivelano un sentiero comune che conosce la crisi e il suo superamento, che sa che dietro ogni salita cè una discesa, che ogni giorno nasce dalla notte e che solo dopo il diluvio si scorge larcobaleno, ribaltando così il concetto di crisi come momento di stimolo alla creazione.
ott172015
Eccome se ci dispiacerà quando, tra un paio danni (posto che non lo facciano fuori prima), questo papa si dimetterà per tornarsene nella sua Argentina a vivere da povero. A maggior ragione se i cardinaloni, scottati dal ciclone Francesco, nomineranno un papa pompiere, buono a spegnere i bollenti spiriti (anzi lo Spirito tout court), facendo evaporare lebbrezza delle novità bergogliane e riportando le lancette dellorologio ecclesiastico indietro nel tempo, possibilmente ad una data antecedente allapertura del Concilio Vaticano II (insabbiato di fatto da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI).
Però non siamo così ingenui da pensare che un papa faccia primavera (come la rondine del famoso adagio), o che Francesco sia un pontefice rivoluzionario, e che dunque da un giorno allaltro preti o monsignori potranno sposarsi (con un uomo o magari con una donna), oppure che le donne potranno accedere allordinazione sacerdotale o episcopale, o che la gerarchia venga abolita insieme a titoli onorifici, appellativi, e ordinariati militari (e con essi, dunque, quegli ossimori vergognosi rappresentati dai preti militari o dai vescovi generali di corpo darmata con tanto di stipendio da parte del ministero della difesa), o che si accetti il testamento biologico, o che dal sinodo sulla famiglia esca fuori chissà cosa [cfr. a questo proposito il nostro Un questionario papale apparso su Noha.it del 10/12/2013]; né si può pretendere che in tutte le parrocchie sia chiara la portata di certe aperture (figurarsi: molti preti con pecorelle di complemento al seguito vivono come se Francesco non ci fosse. O nonostante la sua presenza). E poi, detto tra noi, una rivoluzione per definizione non può mai partire dallalto.
ott162015
Arriva NextWord, the web series. Il 22 Ottobre al Cinema Teatro Tartaro verrà proiettata interamente la fiction fantascientifica nata da un'idea del regista Vincenzo Stigliano, prodotta dall'APS Inondazioni.it. La serie, frutto dell'impegno e della passione impiegati da attrici e attori, selezionati poco meno di un anno fa, ha rivalutato i paesaggi più caratteristici del Salento, con l'ulteriore scopo di esaltarne le qualità del Territorio.
NextWord è una web-serie SCI-FI ambientata interamente nel Salento. Parla di un ragazzo, Ronnie, che possiede una penna antica regalatagli da suo nonno prima di morire. Pensava fosse una comune penna, ma dopo essere stato quasi ucciso dallo zio che tenta di impossessarsene, capisce che quella penna vale molto più di quello che crede.
Al suo fianco vi è una ragazza conosciuta per caso e da poco, con un nome molto particolare: Kreen. Dopo aver lottato con lo zio, Ronnie viene a conoscenza della vera natura della ragazza: lei è un'aliena, anch'essa venuta sulla Terra, per riportare indietro proprio quella penna. Ronnie è sconvolto. La ragazza gli racconta la sua storia e quella del suo popolo. Ammette che quella penna può cambiare il corso degli eventi, ma deve essere lei a strappare il foglio sul quale si è scritto.
ott142015
Impossibile far cambiar idea a chi ama le lettere, le riterrà sempre il mezzo preferito per esprimere i sentimenti, anche al tempo del pensiero unico digitale. Lo sa bene il Festival delle Lettere, che si svolge al Teatro Litta di Milano.
Tutti abbiamo scritto almeno una volta una lettera di pancia. E proprio la missiva nella quale si tende a convogliare tutto il sentire è il tema dell’edizione 2015 ma anche spettacolo tra lettura, musica e recitazione, per un vero e proprio viaggio nell’emotività. Il calendario degli appuntamenti del Festival spazia dalla performance calligrafica live, al dibattito sul duello lettera vs email, dal cambio di registro verso le lettere comiche alla premiazione dei finalisti delle migliori missive dell’edizione 2015.
Nelle categorie lettera dal cassetto, lettera a tema libero, lettera under 14, lettera di pancia, quest’ultima valida per il premio Lettera d’oro, tra i cinque finalisti della categoria under 14 era presente anche Diego Misciali di Noha di 10 anni che è riusito a classificarsi al primo posto.
Bravo Diego.
ott122015
Anche quest’anno, grazie alla buona volontà di molti nostri concittadini, si ripete la giornata ecologica dedicata a Noha. Come abbiamo già detto, non abbiamo la pretesa di passare per “quelli bravi” che ripuliscono le strade dalle odiose abitudini di alcuni individui inqualificabili. Ma lo facciamo semplicemente perché crediamo sia giunta l’ora di un’inversione di tendenza nella corsa all’avvelenamento dell’aria, dell’acqua e della terra. Ci sentiamo responsabili del danno arrecato al nostro ambiente da cattive abitudini che non considerano più la terra un Bene Comune, ma la fogna dei nostri vizi e del nostro egoismo. Crediamo di dover porre rimedio al disastro diseducativo che è radicato nella mentalità di molte persone. Lo facciamo perché i nostri figli ci guardano, e vogliamo che abbiano anche loro il diritto di vivere in un paradiso, come quello che i nostri padri ci hanno lasciato.
I cittadini:
Antonio Congedo, Paola Rizzo, Michele D’Acquarica, Serena Nocera, Luigi Cisotta, Lino Chittani, Gianni Chittani, Fabio Mariano, Alessandro Paglialonga, Marcello D’Acquarica, Antonio Mellone, Albino Campa, Fernando Sindaco, Maria Rosaria Paglialonga, Angela Grande, Massimo Perrone, Elisabetta Congedo, Loredana Tundo, Antonio Greco
ott122015
Il 15 ottobre prossimo, alle ore 18.00, si terrà la presentazione ufficiale, riservata agli organi di informazione, del libro “Prendi il rene per la gola” di Eugenio Rollo.
Secondo gli ultimi dati epidemiologici, circa l’otto per cento della popolazione soffre di disturbi a carico dei reni, si parla quindi di milioni di persone. Il progetto ha come obiettivo di affrontare le tematiche delle patologie renali con un’ottica interdisciplinare che unisca l’apporto della medicina, della dietologia e della psicologia.
Il testo è una raccolta di ricette e di informazioni nutrizionali per la prevenzione delle malattie renali, con un approccio basato non sulle limitazioni, bensì sulle opportunità di una alimentazione corretta e allo stesso tempo appetitosa. Peraltro suggerimenti e ricette possono essere utilizzate da tutti, a garanzia di un’alimentazione sana, seppur controllata e gustosa.
L’autore, Eugenio Rollo, è uno psicologo psicoterapeuta leccese, affetto da molti anni da patologia renale e attualmente in dialisi, che ha voluto unire nel libro l’esperienza di paziente nefropatico, la passione per la buona tavola e il contributo della propria professione, come esempio concreto di resilienza, reazione attiva e positiva alla malattia.
Partecipano all’incontro:
ott102015
Bè, per divertimento, per il piacere di rileggermi, per informare gli altri, per burlarmi del potere, per esercitare un mio diritto. Scrivo per procurare tachicardia al lettore (quell’uno che sarà), per porre domande, spingere all’azione, contestare la dabbenaggine degli allocchi, smascherare crimini contro natura e ragione. Scrivo per sognare, per resistere più che desistere, per salvarmi da chi mi dice: “non ti esporre”, per non rimanere alla finestra, e perché sarebbe più facile girarmi dall’altra parte.
Scrivo per solidarietà a Nino Di Matteo, per rompere il silenzio dei deficienti, per difendere la Costituzione, perché prediligo la denuncia alla rinuncia, e perché credo che un giorno questa terra sarà bellissima. Scrivo per turare i vuoti di memoria del mio popolo, per dare la sveglia ai belli addormentati, per colmare le omissioni dei cosiddetti giornalisti, per esser libero e perché non mi accontento di sopravvivere.
Scrivo per fermare la mattanza degli ulivi di mio padre, per salvare Otranto dai nuovi predoni, per non essere complice del massacro della mia terra, per dar voce a chi non ce l’ha e manforte ai compagni di lotta.
Scrivo per continuare a sperare, per imparare cose nuove, per viaggiare nelle vite degli altri, per inventare lettori immaginari.
Anche se fallissi nell’intento, anche se le mie parole volassero al vento, anche se il mio lettore (quell’uno) continuasse a poltrire, a sbadigliare, a non schierarsi, e a sottrarsi alle domande difficili, che riguardano lui stesso, anche se dovessi inimicarmi mezzo mondo, ebbene, sì, scriverei lo stesso.
Antonio Mellone
ott102015