Di Redazione (del 25/05/2018 @ 13:13:00, in Comunicato Stampa, linkato 1038 volte)

Chi era il Serpente Piumato per le popolazioni precolombiane? Un dio? Un eroe del passato? Un esploratore venuto da un altro continente? Da un altro mondo?
Di certo non è stato un uomo comune. L’eco dei suoi insegnamenti ha attraversato i secoli e la sua figura divinizzata. In suo onore sono stati eretti templi e grandiose piramidi. Per compiacere la sua volontà venivano celebrate solenni cerimonie e compiuti sacrifici umani. Ma cosa si cela dietro al mito?
Quelle antiche civiltà ci hanno lasciato qualcosa: un enigmatico codice da interpretare scolpito nella pietra che, come un messaggio nella bottiglia, ha attraversato i secoli ed è giunto fino a noi.
Quello raccontato in questo libro è un viaggio compiuto proprio nelle terre dove nasce il mito. Tra antiche leggende, piramidi che svettano dalla fitta giungla e rituali sciamanici, una pista, trovata quasi per caso, conduce a considerazioni che potrebbero mettere in discussione la storia conosciuta.
Ma il viaggio descritto in queste pagine non è solo geografico, è anche interiore. Una profonda esperienza che costringe ad affrontare paure, difficoltà ed incertezze da cui se ne trae un prezioso insegnamento: viaggiare non è solo scoprire il mondo, è anche scoprire se stessi.

 
Di P. Francesco D’Acquarica (del 23/05/2018 @ 13:30:39, in La chiesa di Noha e i Vescovi di Nardò, linkato 2104 volte)

Con questa puntata varchiamo la soglia del Novecento, il secolo breve che ci condurrà ai giorni nostri. Buona lettura.

La redazione

 

MICHELE MAUTONE (1816 - 1888)

Vescovo dal 18 dicembre 1876 al 17 febbraio 1888

Motto: Venit portans ramum olivae

Dal 1876 al 1888 Pontefice:

            Leone XIII (1810-1903)               Papa dal 1878 al 1903

 

            Arciprete di Noha:

            Don Nicola Caputo (? - ?),          parroco dal 1883 al 1894

 

            Michele Mautone nacque a Marigliano, diocesi di Nola, provincia di Napoli, da Pietrantonio e da Maria Giuseppa Sasso nel 1816. Era primicerio curato della collegiata di Marigliano quando il 18 dicembre 1876 fu eletto Vescovo di Nardò da Pio IX. Il giorno 11 febbraio 1877 fece il solenne ingresso in Diocesi.

            Compì più volte la visita pastorale della diocesi, della quale sono pervenute sino a noi poche e frammentarie notizie. Negli anni 1878 e 1879 compì la prima ed il 14 agosto 1879 inviò la relazione alla S. Sede.

            Una copia degli atti della santa visita si conserva nell’archivio di Nardò e da essa risulta che il Mautone completò la costruzione della chiesa parrocchiale di Neviano e solennemente la consacrò, dedicandola a S. Michele Arcangelo. Fece ampliare e restaurare l’ospedale di Nardò, rendendolo più grande e più comodo e vi fece anche costruire un capace oratorio, perchè gli infermi ricoverati potessero partecipare al sacrificio della Messa e accostarsi ai sacramenti.

            Si preoccupò del centro abitato di Porto Cesareo dove vivevano permanentemente alcune famiglie, quasi tutte di agricoltori e di pescatori, del tutto prive dell’assistenza religiosa e della presenza di un sacerdote che celebrasse la messa almeno nei giorni festivi e desse loro la possibilità di accostarsi ai sacramenti. Senza perder tempo provvide subito ad inviare un sacerdote, compensandolo a sue spese. Nel periodo pasquale inviò un Padre Redentorista per preparare i fedeli alla Pasqua ed egli stesso si recò per amministrare la Cresima. Avendo infine constatato che la chiesetta era troppo angusta e mal ridotta, diede disposizioni per la costruzione di una nuova chiesa.

            Nel 1882 compì la seconda visita pastorale ed inviò una seconda relazione alla S. Sede. Da essa risulta che nella frazione Porto Cesareo aveva già fatto completare la chiesa a sue spese, mentre in Nardò aveva fatto edificare, sempre a sue spese, un tempietto, dedicandolo a S. Pietro, ed infine aveva eseguito lavori di riparazioni e di restauro alla cattedrale.

            Il 18 aprile 1885, compiuta la terza visita pastorale, inviò alla S. Sede la terza relazione. Da essa sappiamo che si era  prodigato per ampliare la chiesa parrocchiale di Tuglie.

 

In occasione della rassegna “Il Maggio dei Libri 2018”, Venerdì 25 maggio alle ore 18,30 presso il Palazzo della Cultura, Sala Celestino Contaldo, il Club per l’UNESCO di Galatina in collaborazione con i Volontari del Servizio Civile Nazionale -InReading2016, presenta il libro “PANE! ….. PACE! Il grido di protesta delle donne salentine negli anni della Grande Guerra” di Salvatore Coppola.

Dialogano con l’Autore Salvatore Coluccia ed i Ragazzi del Servizio Civile Nazionale.

 

 

                                                                      

Il Presidente del Club per l’UNESCO di Galatina

Salvatore Coluccia

 

Se pensassimo per un attimo ad una infografica riassuntiva delle elezioni politiche post 4 marzo, riguardante il Pd, i concetti più rilevanti sarebbero i seguenti: Scenario Tripolare, Perdita di Voti, Mobilità elettorale, Crisi, Paura, Vulnerabilità, Insicurezza, Incertezza, Questione meridionale, Nuovi bisogni, Protezione.

Spunterebbe anche un doveroso e necessario sostantivo: Analisi.

Se nel mondo occidentale il campo progressista non convince più, se in tante democrazie il popolo è in rivolta verso l'establishment, se negli Stati Uniti si è preferito Trump ad  Hillary Clinton, se nel Regno Unito vince la Brexit, se dall’Austria alla Polonia, dall’Ungheria alla Grecia, fino al Belgio e Danimarca i movimenti populisti, nazionalisti, ed euroscettici si prendono i Parlamenti e i governi europei, qualcosa evidentemente sta cambiando nella percezione che il popolo ha dei cosiddetti partiti storici. Tre grandi mutamenti legati alla globalizzazione come deindustrializzazione, apertura delle frontiere e stagnazione economica hanno messo a dura prova le risposte dati sinora dai partiti tradizionali.

In Italia il vento di rabbia e di frustrazione si è gonfiato con l’impatto di una crisi che ha prodotto danni economico-sociali in termini di reddito, di occupazione, di disoccupazione, di povertà e di  diseguaglianza sommata ad una crescente preoccupazione per i problemi legati all’immigrazione.

Così il sentimento, anzi il risentimento potente e nuovissimo dell'esclusione e della paura, ha preso il sopravvento.

La scommessa dei partiti socialdemocratici sarà quindi quella di lavorare per creare un’alternativa possibile riconoscendo i propri limiti, ridefinendo le priorità, rilanciando i propri obiettivi politici, e soprattutto smettendola con lo scontro tra tifoserie.

 
Di Redazione (del 22/05/2018 @ 13:46:23, in Comunicato Stampa, linkato 1003 volte)

Si ripete il gruppo degli under 13 , vincendo nella versione canonica del sei contro sei , confermando una superiorità netta in  questo campionato di categoria,  più di quanto non lo dica il risultato conquistato con caparbietà ai vantaggi(26-24 e 27-25), contro i cugini della Showy Boys.

E’ il palazzetto “ Don Tonino Bello” di Alessano ,teatro di tante battaglie sportive della Pallavolo Azzurra, ad ospitare una Final Four a cui sono giunte le società FULGOR TRICASE, SHOWY BOYS GALATINA, AZZURRA ALESSANO e OLIMPIA S.B.V. GALATINA classificatesi ai primi due posti dei gironi A e B.

Le semifinali hanno visto prevalere le due compagini galatinesi che si sono sbarazzate con identico punteggio (2-0) di Alessano e Tricase , per poi quest’ultima imporsi sui padroni di casa e conquistare il terzo posto.

La finalissima ha rispettato le aspettative degli addetti ai lavori e dei tanti tifosi al seguito, non precludendo a nessuna delle due squadre la vittoria finale. L’equilibrio e la forza dei due sestetti non ha dato spazi ,né certezze ,a facili previsioni, anzi ha alimentato la tensione agonistica degli atleti e i picchi di adrenalina negli spettatori di parte.

 
Di Antonio Mellone (del 20/05/2018 @ 17:10:40, in NohaBlog, linkato 1970 volte)

“C’è qualcuno seduto all’ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa” (Warren Buffett). C’è qualcuno oggi che ha avuto un colpo di sole perché qualcun altro, più fulminato di lui, ha tagliato un albero.

“Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso” (Confucio).  Caro Confucio, temo si siano confusi capendo che il momento migliore per darsi con la zappa sui piedi è adesso.

“Le mani dell’albero hanno le unghie sporche di azzurro a furia di scavare dentro il cielo” (Fabrizio Caramagna). Le mani dell’uomo hanno le unghie sporche di merda a furia di scavarsi la fossa.

“Chi pianta un albero pianta una speranza” (Lucy Larcom). Piantatela, qualunque cosa sia.

 “L’albero è il più grande successo della natura” (Anonimo). L’uomo, invece, il più grande cesso.

“Gli alberi rimangono intatti se tu te ne vai. Ma tu no, qualora se ne vadano loro” (Markku Envall). Bene, fuori dai coglioni.

“Le foreste precedono i popoli, i deserti li seguono” (François-René de Chateaubriand). Qui da noi, invece, i Boschi riformano la Costituzione.

“Gli alberi sono le colonne del mondo, quando gli ultimi alberi saranno stati tagliati, il cielo cadrà sopra di noi” (Detto dei nativi americani). Ma no, al Bricoman vendono sostegni in cemento vibrato a quattro soldi.

 
Di Redazione (del 20/05/2018 @ 17:05:41, in Comunicato Stampa, linkato 1474 volte)

Medaglia d’argento per la squadra under 13 della Showy Boys Galatina. I bianco-verdi si classificano al secondo posto nella final four del campionato provinciale di categoria che si è disputata Venerdì 18 maggio al Pala Don Tonino Bello di Alessano. A gareggiare per la conquista della piazza d’onore le prime e seconde classificate dei due gironi del torneo indetto dal Comitato Fipav di Lecce. Nella prima semifinale si sono affrontate Showy Boys (prima nel girone A) e Progetto Azzurra Alessano (seconda nel girone B) e ad avere la meglio per 2-0 (25-11, 25-16) è stata la compagine galatinese allenata da Davide Quida. Nella seconda semifinale, l’Olimpia Sbv (seconda nel girone A) ha superato la Fulgor Tricase sempre per 2-0 (25-8, 25-20). Nella finale per il terzo e quarto posto, la squadra tricasina è riuscita ad imporsi sui padroni di casa dell’Alessano vincendo i due set per 25-23 e 25-18. Nella finalissima, Showy Boys e Olimpia Sbv hanno offerto un buon gioco e, come evidenziano i parziali, onorato nel migliore dei modi l’ultima gara del calendario. La partita ha visto un susseguirsi di emozioni, con le contendenti a confrontarsi a viso aperto, sino ad arrivare in entrambi i set ai vantaggi (26-24, 27-25). A spuntarla è stata l’Olimpia Sbv, con la Showy Boys,

 

Il libro che sottoponiamo alla Vostra attenzione si intitola “Alla Vita e per La Vita”  ed è un’opera desiderata della maestra Ada Palamà, innamorata della poesia e della gioia che con essa colora la vita. 

Vi chiediamo di regalarci un'oretta del vostro tempo per condividere insieme “un atto di pace”, così come dice Pablo Neruda.

L’evento è organizzato da Fareambiente Laboratorio di Galatina-Noha, che si adopera per la salvaguardia dell’ambiente, in collaborazione con Cuore e Mani aperte verso chi soffre, che si prodiga per alleviare le sofferenze fisiche e sociali dei più bisognosi.

Alla fine della presentazione di “Alla Vita e per La Vita “, vi invitiamo al piccolo buffet e a brindare con noi alla bellezza della poesia e “Alla Vita e per La Vita”.

Fareambiente Laboratorio di Galatina-Noha

 
Di Antonio Mellone (del 19/05/2018 @ 15:08:15, in Necrologi, linkato 2132 volte)

Michelino è ormai un’altra bella pagina della Storia di Noha, scritta finalmente con la maiuscola.

Certo, la sua, durata 92 anni, non è una delle storie tipiche di questo mondo enfatico e competitivo fatte di successi, paillettes o vicende detonanti, ma quella di una persona semplice, da sempre costretta a fare i conti con una malattia che gli aveva procurato visibili e dolorosi postumi alle gambe.

Mai vinto, Michelino aveva aderito naturalmente al Partito Comunista alla ricerca di una nuova legge di gravità, dove le cose gravi sono le ingiustizie, le maledette povertà e le prepotenze di stato, mentre le meno gravi sono la resistenza e le violenze che vi si oppongono.

Quando a Noha cercavamo di lottare contro le multinazionali senza scrupoli pronte a riempirci la campagna di pannelli fotovoltaici, nell’indifferenza generale e nella connivenza delle cosiddette istituzioni di ogni colore politico, eravamo in quattro gatti: non sufficienti per fermare lo scempio economico ed ecologico che oggi è sotto gli occhi di tutti.

Ma Michelino era insieme a noi. E ci esortava: “Se dobbiamo raccogliere firme, o se dobbiamo andare a Galatina o a Lecce per manifestare o scioperare, io sono il primo a venire con voi”. E questo, va riconosciuto, in più di una battaglia, spesso condotta in solitudine insieme ai soliti rompicoglioni allergici al divano.

Il suo terrore era in effetti quello di fare la fine di molti suoi ex-compagni di partito: cioè morire democristiano, avvolto nella bandiera del capitalismo e del neo-liberismo di rapina piuttosto che in quella rossa del lavoro defraudato.  

No, Michelino non è morto da democristiano. Ma da lottatore, sognatore e resistente. E ha dimostrato che la forza e la fragilità a volte sono due modi diversi per chiamare la stessa cosa.

Ora, liberato dal peso del corpo e dai suoi limiti, senza più l’ausilio di bastoni stampelle o sedia a rotelle, Michelino è pronto a correre verso il paradiso laico (se ne esiste uno non può che esser laico) e a brillare come il più francescano dei santi: Santu Nuddhru, appunto.

 

Canto notturno di un pastore ...

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