giu212018
Ai sensi dell’art. 20 dello Statuto Comunale e dell’art. 29 del Regolamento del C.C., il Consiglio Comunale è convocato in seduta ordinaria di prima convocazione per il giorno 25 giugno 2018 alle ore 09,30 con continuazione e, occorrendo, in seconda convocazione per il giorno 26 giugno 2018 alle ore 10,30 con continuazione, per trattare i seguenti argomenti:
1) Interrogazioni
2) Approvazione verbali sedute precedenti
3) Ratifica deliberazione della Giunta Comunale n. 142 del 31/05/2018 recante all’oggetto: “Bilancio di previsione finanziario 2018/2020 – Variazione”
4) Riscossione coattiva delle entrate comunali, tributarie e patrimoniali – Affidamento in concessione
5) Approvazione del Piano Sociale di Zona dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina per il triennio 2018-2020
6) Nomina dei componenti della commissione comunale per le pari opportunità
7) Approvazione regolamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze
giu212018
Il PSI si presentera in consiglio comunale con tre interrogazioni:
giu182018
La squadra under 12 della Showy Boys Galatina conquista la medaglia d'argento alla final four provinciale. Un altro buon risultato sportivo per il settore giovanile del club bianco-verde che, in virtù dei piazzamenti ottenuti nei diversi campionati di categoria, si conferma nei primi posti del ranking provinciale.
La final four organizzata a Casarano, presso il pallone tensostatico di contrada Pietrabianca, ha visto gareggiare i padroni di casa rosso-blu, Pallavolo Azzurra Alessano, Volley Specchia ed i galatinesi di mister Quida. Nella prima semifinale in calendario, la Showy Boys ha superato proprio il team di Casarano al termine di una gara avvincente e in bilico sino all'ultimo punto. Perso il primo set con il punteggio di 11-15, i bianco-verdi strappano il secondo parziale per 15-13. In svantaggio per 8-13, non demordono e, punto dopo punto, riacciuffano gli avversari e conquistano la vittoria per 15-14.
giu162018
“Lento all’ira e grande nell’amore”, era il verso di un salmo responsoriale (allora non sapevo fosse a cura del re Davide) che da giovane imberbe chierichetto ero chiamato a leggere, guarda un po’, nei matrimoni, subito dopo la prima lettura che in genere era di spettanza della sempre commossa sposa.
E “Lento all’ira” (“grande nell’amore” è sottinteso) è l’ultimo lavoro letterario del mio amico Alessandro Romano (edizioni Esperidi, Monteroni di Lecce, 2017).
Per come l’ho visto io, “Lento all’ira” (ma veloce nella lettura: 123 pagine, note dell'autore incluse) non è la semplice opera romantica di un viaggio nella storia e nella geografia della terra nostra, e dunque non necessariamente la ricerca delle radici, del diritto di cittadinanza, delle tradizioni e della cultura della terra che fu dei Messapi; sì, ci sta anche tutto questo per carità (e addirittura ancora una volta – che goduria – anche la leggenda trasposta di Cosimo Mariano da Noha e le sue Casiceddhre che stavolta sono la riproduzione in miniatura di Masseria Tridente), ma qui siamo di fronte al dialogo profondo tra Leonida Karydis, archeologo alla Schliemann (quello della città di Troia e delle altre civiltà sepolte) e il buon Donato Zappo (un cognome che è anche voce del verbo).
Questo dialogo, che avviene anche attraverso la lettura del diario dello Zappo, è il vero scavo archeologico nelle viscere di un’anima lenta all’ira per formazione, e grande nell’amore per indole. Spesso Donato Zappo finisce per essere lo specchio nel quale si riflette l’archeologo ricercatore venuto dalla Grecia dei miti, sicché Zappo e Karydis sono alla fin fine due personaggi in cerca del loro autore.
giu162018
Gentile Presidente Michele Emiliano,
L’Ospedale di Galatina rappresenta per la maggior parte della popolazione salentina un punto di riferimento assoluto, una risorsa che risponde da molto tempo e in maniera efficace ai bisogni di salute delle persone.
Chiediamo con forza che il Santa Caterina Novella possa continuare ad avere il Punto Nascita associando anche il servizio essenziale della T.I.P.O. (Trattamento Intensivo Post Operatorio) che assicura sorveglianza minuziosa delle funzioni vitali, per prevenire delle complicazioni e in caso si verifichino potervi porre rimedio istantaneamente.
Il piano di riordino ospedaliero voluto dalla Regione Puglia non può prevedere la chiusura di un servizio di eccellenza che a Galatina da sempre viene utilizzato nel migliore dei modi.
Vorremmo farle presente inoltre che il punto nascita di Galatina dà più garanzie cliniche per la presenza al suo interno di branche specialistiche ad indirizzo sub-intensivo come la Nefrologia e Dialisi, la Pneumologia, le Malattie infettive e Gastroenterologia che sono importanti per eventuali complicanze che possano insorgere e che altri presidi ospedalieri non possiedono.
giu162018
Ho inviato ai sindaci di San Cesario, Lequile, San Donato, Galatina, Soleto, Sogliano e Cutrofiano una proposta utile a coprire con Salento in Bus i comuni del Centro-Salento oggi privi del servizio. Si tratta di una proposta, già presentata verbalmente agli uffici della Provincia di Lecce che ha la gestione del servizio, e che sto inviando formalmente all’Ente avendo ricevute le adesioni dei sindaci di Lequile, San Cesario, Soleto, Sogliano e Cutrofiano.
Attualmente ci sono tre linee in servizio: due corrono lungo la direttrice della statale 16 Lecce-Maglie, una sulla 101 direzione Gallipoli. Purtroppo tutti i comuni prima citati sono fuori da queste rotte con grave danno al nostro turismo, ma non è utile ragionare solo e unicamente nell’ottica del vantaggio o dello svantaggio di un territorio. Occorre una visione più organica che incontri l’interesse di diversi territori e per questo importante concretizzare una proposta organica e condivisa.
giu132018
A grandi falcate siamo giunti quasi agli sgoccioli di questa interessante ricerca condotta con il solito attaccamento a Noha e alla sua chiesa da parte di p. Francesco D’Acquarica. La storie del vescovo Ursi, poi cardinale di Napoli, e dell’arciprete don Paolo Tundo sono avvenimenti, si può dire, dell’altro giorno.
La redazione
CORRADO URSI (1908 – 2003)
Vescovo di Nardò dal 31 luglio 1951 al 30 novembre 1961
Motto: Grana multa una hostia (Molto grano per una sola ostia)
Dal 1951 al 1961 i Pontefici furono:
Pio XII, Papa dal 1939 al 1958
S. Giovanni XXIII, Papa dal 1958 al 1963
Arcipreti di Noha
Don Paolo Tundo (1888-1962), parroco dal 1934 al 1962
Corrado Ursi nacque ad Andria, provincia di Bari, da Riccardo e da Apollonia Sterlicchio il 26 luglio 1908. Il 25 luglio 1931 fu ordinato sacerdote e svolse il suo ministero nel seminario regionale di Molfetta, prima come vice rettore, poi come rettore. Da Pio XII (1876-1958) Papa dal 1939 al 1958, fu nominato prelato domestico e, resasi vacante la diocesi di Nardò, Vescovo della stessa il 31 luglio 1951. Il 21 ottobre 1951 prese possesso della diocesi ed il 28 fece l’ingresso e per la circostanza fu pubblicato un numero unico.
Ben presto si adoperò per creare nuove parrocchie ed elevare le vicarie curate in parrocchie autonome.
Alla fine del 1953 fu nominato amministratore apostolico di Gallipoli, che resse sino al luglio 1954. Dal 7 al 9 giugno 1954 celebrò il sinodo diocesano, le cui costituzioni furono date alle stampe con il titolo: Costituzioni sinodali della Diocesi di Nardò promulgate da Mons. Corrado Ursi Vescovo.
Nel 1955, dall’otto al 15 maggio, ricorrendo il VII centenario del miracolo del Crocifisso Nero di Nardò, celebrò il secondo congresso eucaristico diocesano.
L’otto maggio 1955 si aprì il congresso con il solenne ricevimento del taumaturgo simulacro del Crocifisso Nero, che alcuni mesi prima era stato portato a Roma per essere sottoposto a particolari trattamenti chimici, per impedire l’opera corrosiva dei tarli. A chiusura del congresso il cardinale Marcello Mimmi, Arcivescovo di Napoli, celebrò un solenne pontificale in cattedrale.
Il 25 luglio 1956, ricorrendo il 25° del suo sacerdozio, Corrado Ursi inaugurò la Casa Tabor, sorta nella contrada la Cenate vescovile, per ritiri spirituali al clero e ai fedeli. L’ 8 settembre 1956 elevò a santuario mariano la chiesa della Vergine delle Grazie di Galatone. Il 6 novembre 1956 intraprese la visita pastorale, che si protrasse per due anni, i cui atti si conservano in archivio.
Nel grande comprensorio dell’Arneo, appartenente a Nardò, vaste zone di terreno erano state espropriate ai latifondisti dall’Ente di riforma fondiaria di Puglia e Lucania. Esse furono assegnate in proprietà a numerose famiglie di contadini e si sentì ben presto il bisogno della presenza del sacerdote, per quei fedeli, che iniziando una nuova vita potessero nutrire i loro sentimenti religiosi e morali. Ursi vi provvide istituendo due nuove parrocchie .
L’antico seminario era ormai divenuto inadatto alla vita e alle esigenze moderne, per questo egli iniziò la costruzione di un nuovo edificio, in contrada Cappuccini, con la posa della prima pietra avvenuta il 31 maggio 1960. Non vide però il compimento dell’opera, perchè il 30 novembre 1961 fu trasferito alla sede arcivescovile di Acerenza, in provincia di Potenza.
Il 9 dicembre 1961 fu nominato amministratore apostolico di Nardò, che lasciò definitivamente il 27 maggio 1962. Il 23 maggio 1966 fu promosso Arcivescovo di Napoli ed il 26 giugno 1967 Cardinale, dell’Ordine dei Preti, col titolo di S. Callisto.
Relazione con la chiesa di Noha
Non c’è dubbio che l’arciprete di Noha partecipò al Sinodo diocesano del 1954 e accolse con zelo il Pastore della diocesi in occasione della visita pastorale del 1956. Ma Ursi fu grande amico dell’arciprete don Paolo Tundo e perciò lo troviamo sovente a Noha.
Senza scomodare troppo gli archivi ma semplicemente da alcune foto d’epoca lo troviamo:
* Alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso per la benedizione della campana piccola della chiesa di San Michele.
* Nel 1960 una foto lo ritrae all’altare maggiore mentre benedice solennemente il popolo di Noha radunato per la festa della Madonna delle Cuddhure.
* Il 29 settembre 1955 è a Noha per l’inaugurazione della scuola materna, tenacemente voluta da don Paolo, come ho cercato di spiegare più sopra. Corrado Ursi presenziò all’evento con la sua benedizione. Fu una grande festa popolare con la partecipazione del popolo, delle autorità civili e provinciali, fu presente perfino il Prefetto di Lecce, oltre naturalmente alle suore e le autorità religiose.
* Ancora il 29 settembre 1957 alla presenza del Vescovo Ursi le Suore Discepole di Gesù Eucaristico presero ufficialmente possesso e cura della scuola mater- na.
* E fu Corrado Ursi che, due mesi prima di lasciare la diocesi di Nardò, ottenne per don Paolo il titolo di Cameriere d’onore di sua Santità. Fu così che il 29 settembre 1961 il Vescovo fu presente per conferire ufficialmente a don Paolo il titolo di Monsignore. Si trattava di un’onorificenza, un’attestazione di stima per tutto quello che Don Paolo aveva fatto per l’ Azione Cattolica, per lo spirito di ubbidienza e sottomissione sempre dimostrati, ma soprattutto per la fondazione dell’Asilo di Noha.
giu132018
ll 14 giugno si celebra la 14^ Giornata mondiale del Donatore di Sangue (World Blood Donor Day) promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per ringraziare i donatori volontari di sangue e incoraggiare nuovi donatori in particolare i giovani al fine di garantire il necessario ricambio generazionale.
FIDAS NOHA ringrazia i suoi donatori dando una festa in loro onore.
Vi aspettiamo Giovedi 14 Giugno presso il Circolo ARCI LEVèRA alle ore 21.00.
Fidas Noha
giu132018
Sabato 16 giugno 2018, alle ore 19.00, nel Chiostro del Palazzo della Cultura Zeffirino Rizzelli, piazza Dante Alighieri 51, Galatina, si terrà il Convegno sul Tarantismo NEI RI-MORSI DELLA STORIA, organizzato dal Polo Bibliomuseale di Galatina –gestore Libermedia/Servizi e formazione per i beni culturali– in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Galatina e curato da Salvatore Luperto, Direttore artistico del Museo civico “Pietro Cavoti”.
Nei RI-MORSI DELLA STORIA: un ritorno periodico sul tarantismo, sui “morsi” ciclici della “tarantola” per analizzarne gli aspetti moderni antropologici e creativi.
Dopo i saluti del Sindaco Marcello Pasquale Amante e dell’Assessore alla Cultura Cristina Dettù, i relatori, docenti dell’Università del Salento, Carlo Alberto Augieri, Eugenio Imbriani, Giancarlo Vallone, Gianfranco Salvatore con Mario Cazzato (architetto), Tony Candeloro (danzatore, coreografo), Tommaso Faggiano (documentarista) s’intratterranno su alcuni aspetti del tarantismo in particolare sulla parola evocatrice, sull’immagine e sulla devozione.