Di Fabrizio Vincenti (del 13/09/2020 @ 15:47:45, in NohaBlog, linkato 1977 volte)

A chi ha avuto modo di leggere comunicazione di S.E.R. Mons. Donato Negro, Arcivescovo di Otranto, con la quale rende pubbliche le nuove nomine riguardanti il Clero, non sarà sfuggito che lì, in fondo alla lista, compare un altro nome a noi noto, oltre a quello di don Emanuele Vincenti: don Luigi D’Amato. Anche lui non solo un nome, ma anzitutto un volto.

È lì in fondo non per ordine di importanza ma per età anagrafica. Don Luigi, infatti, è giovanissimo: è nato il 09 gennaio 1992 ed è stato ordinato sacerdote lo scorso anno, il 28 giugno 2019. Chi lo conosce però sa che, nonostante il fisico esile e la sua invidiabile capacità di mantenere un basso profilo, don Luigi D’Amato è un vero e proprio gigante.

Dopo aver passato il tempo successivo alla sua ordinazione presbiterale in Seminario, l’Arcivescovo lo ha voluto ancora lì, per ricoprire l’incarico di vice-rettore. Non solo: accanto a quella comunità che, seppur piccolissima, è di vitale importanza per la nostra chiesa locale, se n’è aggiunta un'altra. Mons. Donato Negro, infatti, il 12 settembre 2020 lo ha nominato anche vicario parrocchiale della Parrocchia “Santa Maria Maddalena” di Uggiano la Chiesa.

 
Di Marcello D'Acquarica (del 13/09/2020 @ 15:32:24, in NohaBlog, linkato 1038 volte)

In questi ultimi mesi di "vita permanente a Noha" ho compreso meglio un paio di cose che ritengo importanti. Parliamo di cultura, di educazione civica, ma soprattutto di beni culturali e, ahimè, di sporcizia. In una parola sola: degrado.

Credo che se Galatina non avesse la basilica di Santa Caterina, forse non sarebbe un Comune fuori dal comune, sarebbe come tanti altri, tipo: Seclì, Collepasso, Andrano, ecc. Tutti bellissimi centri del Salento, senza nulla togliere, ma vogliamo mettere la  cultura e la storia grandiosa che riguarda Galatina? Si preferisce invece tenere viva l'attenzione sulla mondanità giornaliera, quella ardente della passione consumistica, frivola e qualunquista. Per cui tolta la Basilica (che sta rischiando, anch’essa, di diventare merce di scambio), conviene chiudere gli occhi già solo entrando in città provenendo da Lecce: il passaggio a livello è sempre lo stesso da almeno settant'anni. Evito volutamente di entrare nel merito di un’eventuale ulteriore devastazione cui si è pure fatto cenno di recente, a proposito di improbabili sottopassaggi. Per non parlare, poi, di quell'altro fantasioso progetto (speriamo abortito) di un mega parcheggio sotterraneo nelle adiacenze di corso porta Luce. Cose dell'altro mondo, si direbbe, se non che l’altro mondo sembra essere proprio questo.

 
Di Fabrizio Vincenti (del 13/09/2020 @ 15:30:01, in NohaBlog, linkato 4170 volte)

Don Emanuele Vincenti è il nuovo Parroco della chiesa matrice di Cutrofiano.

Il nostro don Emanuele, nato il 19 aprile 1975, è stato ordinato presbitero il 6 ottobre 2007.

Ci permettiamo l’aggettivo possessivo nostro perché lo sentiamo come parte viva della nostra storia, e riteniamo che sia un vanto essere da lui “rappresentati” in giro per la diocesi poiché ognuno, inevitabilmente, trasmette sempre l’identità della sua gente. Insomma, dove c’è don Emanuele c’è sempre anche tutta Noha insieme con lui.

Dopo un periodo da vice-parroco nella Parrocchia “Maria Ss. Immacolata” di Otranto e dopo nove anni dalla nomina a parroco della Parrocchia “Maria Ss.ma Assunta” di Sanarica, un paese di circa 1.400 abitanti, l’Arcivescovo di Otranto, S.E.R. Mons. Donato Negro, il 12 settembre 2020 lo ha nominato Parroco della Parrocchia “S. Maria della Neve” di Cutrofiano che, da sola, conta circa 5.600 anime in un paese di più di novemila abitanti. Insomma, da una parrocchia dedicata a Maria, ad un’altra sempre dedicata alla Madre di Dio. Don Emanuele è stato sempre devoto della Vergine Madre di Dio e, a quanto pare, sembra che Lei si sia affezionata a lui tanto da volerlo ancora in una chiesa a Lei intitolata.

Il Signore disse ad Abram: ‘Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre verso la terra che io ti indicherò”. Inizia così la chiamata di Abramo da parte di Dio. E dopo un bel po’ di anni dalla sua partenza, quando ormai suo figlio Isacco era già ragazzo e Abramo pensava di essere ormai troppo adulto per l’ennesimo viaggio, ancora per una volta e ancora per una prova, Dio lo chiama per qualcosa di più arduo: “Abramo, vai verso il monte che io ti indicherò”, e dopo aver camminato molto “il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e vide da lontano il luogo” che Dio gli aveva indicato.

 

Siamo giunti ormai agli ultimi minuti di una “partita” tutt’altro che amichevole che si è giocata in un clima surreale e che ha visto contrapposti da un lato un maledetto virus che aveva deciso di cancellare le nostre strette di mano, i nostri abbracci, le nostre passeggiate, le nostre feste di compleanno, i nostri anniversari, gli ultimi saluti ai nostri cari defunti e dall’altro un gruppo di uomini e di donne che ha letteralmente lanciato il cuore oltre l’ostacolo, oltre le difficoltà, e si è messo in moto e in men ce non si dica ha raggiunto livelli incredibili di solidarietà mettendo in campo le più volenterose Associazioni del territorio.

La rete di solidarietà messa in piedi in pochissimi giorni si è mossa praticamente alla stessa velocità dell’emergenza. Si è diffusa a macchia d’olio, come il rosso di cui, nei decreti del governo e nostro malgrado, sì è rapidamente tinta la nostra amata Italia. Ha inseguito ogni richiesta degli Operatori Sanitari del Santa Caterina Novella di Galatina.

Alla fine il risultato è stato di 26.178,83 a zero.

Ad oltre 26.000,00euro ammontano infatti le donazioni raccolte grazie alla campagna di solidarietà #doniamoaiutiamovinciamo.

Abbiamo acquistato:

 
Di Redazione (del 13/09/2020 @ 15:13:14, in Comunicato Stampa, linkato 800 volte)

130 mila euro stanziati per il rifacimento e la messa in sicurezza di Viale Don Bosco. La Giunta Comunale ha destinato i fondi provenienti dal Ministero dell’Interno per la sistemazione del manto stradale, la messa in sicurezza della via e l’eradicazione degli alberi presenti che, di fatto, hanno reso nel corso degli anni, inutili gli interventi di manutenzione a causa delle loro radici. Il polmone verde verrà, in ogni caso, dopo l’intervento, ripristinato, con la piantumazione di alberi le cui radici non causeranno problemi all’asfalto.

 
Di Redazione (del 13/09/2020 @ 15:08:20, in Comunicato Stampa, linkato 627 volte)

 

Servizio Segreteria Generale e Affari Istituzionali

 

 
Di Redazione (del 13/09/2020 @ 15:00:58, in Comunicato Stampa, linkato 859 volte)

Domenica 13 settembre, alle ore 18,30 il Comitato provinciale per il No al referendum costituzionale sul taglio del parlamentari farà tappa a Galatina, in piazza Dante Alighieri (angolo via Cafaro) e terrà un incontro-dibattito sulle “Ragioni del No”.
All’incontro parteciperanno il professor Fabio De Nardis docente dell’università di Foggia e la presidentessa di Arci Lecce Anna Caputo. L’obiettivo è quello di spiegare, superando slogan e tifoserie, le ragioni della contrarietà a questa pseudo-riforma dai risvolti antidemocratici e populisti che, utilizzando il falso paravento di una riduzione dei costi del funzionamento delle istituzioni democratiche (come se ciò fosse un bene di per sé), avrà l’effetto di tagliare la rappresentanza politica, annientando le posizioni divergenti da quelle maggioritarie, riducendo se non eliminando la pluralità di opinioni che il Parlamento dovrebbe al contrario garantire, togliendo voce a territori che già oggi soffrono un deficit di rappresentanza.
L’effetto della riduzione del numero di parlamentari, unito all’inevitabile aumento della popolazione di ogni singolo collegio elettorale, renderà ancora più elitaria e costosa l’attività politica.
L’incontro sarà l’occasione per spronare tutte le personalità politiche del territorio salentino, sinora troppo compiacevolmente silenti, a prendere finalmente una posizione chiara e ufficiale in merito al referendum. Pertanto invitiamo tutti i candidati al consiglio regionale, tutti gli amministratori locali salentini, tutti i segretari di partito o dei movimenti civici a schierarsi pubblicamente con la sottoscrizione di un appello per il NO, li invitiamo a chiarire pubblicamente ai cittadini da che parte stanno.
All’incontro seguirà un dibattito aperto a tutti coloro che vorranno dare un contributo a titolo personale o delle istituzioni o dei movimenti che rappresentano.

Il comitato provinciale per il No

 

Sabato 12 settembre, alle ore 11.00, presso la "Sala convegni" del Santa Caterina Novella di Galatina, si svolgerà la cerimonia di consegna del nono Tablet Rugged di tipo medicale con “Barcode scanner” e di una culletta pediatrica al Reparto di Pediatria e Neonatologia.

Parteciperanno il Direttore Medico Dott. Giuseppe De Maria, il Responsabile dell’Unità Operativa di Malattie Infettive Dott. Paolo Tundo e il Responsabile del reparto di Pediatria e Neonatologia Dottor Raffaele Montinaro.

Nell'occasione vi rendiconteremo nel dettaglio sul ricavato e le conseguenti donazioni della raccolta fondi "Doniamo Aiutiamo Vinciamo”.

 

 

 

 
Di Antonio Mellone (del 09/09/2020 @ 19:53:47, in Fetta di Mellone, linkato 1481 volte)

Non so se avete avuto modo di ammirare l’esilarante cartellone svettante a Galatina all’interno di un recinto di plastica giallorosa (come il governo), tra via Ugo Lisi e la via di Noha, zona palestra-hangar/circonvallazione-interna, periferia a sud.

Non mi dite che non ci avevate fatto caso eh, ché il cartello farebbe invidia ai 6X3 dei candidati alle regionali [con un 6X3 le spari più grosse e, per il terzo segreto del marketing, vieni creduto come all’oracolo, ndr.].

Insomma, il titolo del suddetto manifesto del partito consumista è: Complesso Residenziale “Le Palme” (giustamente con le virgolette); o forse era Le Palle, non vorrei aver letto male.

Pareva brutto, invece, Complesso Residenziale Il Gelso: troppo sense of humour, giacché il piano Silletti, altrimenti detto ‘ndo cojo cojo, fedele al suo antenato di parte materna, cioè Attila, aveva già fatto in loco il suo corso diciamo naturale (tra parentesi, io l’ho sempre detto ai compagni che sarebbe stato meglio tumulare già rivoltato nella tomba il povero Tonino Baldari).

Rimane un mistero il fatto che a un fischio dal novello impianto, visibile a occhio nudo, ve ne sia un altro, vecchio di zecca, fermo allo scheletro in cemento armato forse da una ventina d’anni: lì probabilmente o la società costruttrice aveva sbagliato i conti (e si sarà fermata, seppure, al pagamento delle prime fatture alla Colacem di turno), oppure gli eventuali promissari acquirenti, viste le prime avvisaglie estetiche delle loro abitazioni, rinsavendo per un attimo, avranno pensato: “Tanto vale che ci trasferiamo a Beirut”. Adesso non vorrei rubare il lavoro ai pubblicitari, ma secondo me il giovane adiacente aggregato edilizio a schiera, attesa anche l’endemica ludopatia nostrana, si sarebbe potuto denominare, forse con più efficacia commerciale: Nuovo Comparto Riprova E Sarai Più Fortunato.

 

Canto notturno di un pastore ...

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