nov212020
La redazione di Noha.it, certa di interpretare il pensiero di molti, purtroppo non di tutti, esprime: la sua solidarietà a tutti i nohani (ma anche a chi di Noha non è) che in un modo o nell’altro sono (stati) toccati dal Covid 19; vicinanza a chi si è ammalato e a chi, pur positivo, non abbia i sintomi, sia che riesca e sia che non riesca spiegarsi come sia potuto succedere: il contagio il più delle volte non è una colpa, ma un effetto collaterale di quella cosa che si chiama vita; appoggio a chi si vede puntare contro il dito adunco dell’inquisitore di turno, e quello più subdolo del pettegolezzo; sostegno a chi per precauzione abbia paura di gettare le braccia al collo di figli, genitori e fratelli, o a chi è addirittura costretto ad allontanarsene; supporto morale a chi è in trepidante attesa di un tampone, del suo esito, e a chi non avrebbe mai immaginato di doverne fare uno; affetto a chi è rimasto solo in casa in attesa del ritorno di un proprio caro dalla terapia intensiva, e conta i giorni, le ore e i minuti che non passano mai (proprio perché costretto a contarli); gratitudine nei confronti di medici e infermieri e degli altri lavoratori in ambito sanitario che non ce la fanno più, vittime, molti di loro, di una Sanità pubblica punita da decenni di riordini ospedalieri e quindi di tagli di posti letto e personale, molto spesso a favore di una sanità diversa fatta apposta per fare cassa più che altro; partecipazione nei confronti dei lavoratori costretti a svolgere le proprie mansioni a volte con false protezioni e sempre più frequentemente con minori diritti, e al contempo a chi non può prestare la sua opera pur avendone estremo bisogno; stima nei confronti di insegnanti, alunni, studenti e amministrativi che non sanno se la propria scuola verrà o meno riaperta all’indomani; condoglianze, infine, ai congiunti di chi se n’è andato a causa del virus, a volte pur senza averlo contratto.
La redazione di Noha.it
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Commenti
in una piccola comunità come la nostra dove ci si conosce tutti, ci dovrebbe essere una gara di solidarietà per essere vicini e prodigarsi per quel che si può a chi incolpevolmente sta vivendo il dramma del contagio da questo maledettissimo virus. Invece si è costretti a fare un articolo di redazione per distinguere la maggioranza dei compaesani da chi piuttosto che comprendere, ostracizza aggravando ulteriormente lo stato di sofferenza di chi è coinvolto suo malgrado. Ringrazio personalmente la redazione e sottoscrivo in toto quanto scritto.
Il trafiletto poc'anzi letto mi fa solo comprendere che...ci troviamo in occidente - ecco l'occidente e' molto diverso dall'oriente..i paesi del terzo/quarto mondo pur nella loro ristrettezza economica -pur in uno stato pietoso sono piu' propensi nell'aiutarsi a vicenda senza patemi d'animo - e'proprio quello il virus ma non solo il virus odierno - disgretola in tutto e per tutto la vita quotidiana - in occidente in primis - una manifestazione come quella dei cavalli ad esempio forse anche oggi....considerando Santa Caterina ( anche se lo e' mercoledi) con carretti e un mondo fatto da animali da trasporto per anni - avrebbe dato un'atmosfera diversa anche e soprattutto a Noha (patria appunto degli equini).. passera' - deve passare questa brutta ""congiuntura"- sempre un colore secondo me in testa il....CIANO -
Lascia un messaggio