Di Michele Scalese (del 11/08/2021 @ 17:08:36, in Comunicato Stampa, linkato 754 volte)

Il Circolo PD “Giovanni De Benedetto” di Noha, con il presente atto, dichiara apertamente la presa di posizione nettamente contraria alle ultime dichiarazioni del Presidente della Giunta Regionale Michele Emiliano, mediante le quali lo stesso esprime sostegno al candidato Sindaco del Comune di Nardò Pippi Mellone, esponente della destra neterina.

Con non poco imbarazzo non possiamo esimerci dal ribadire come - soprattutto nell’odierno scenario sociopolitico - sia utile tracciare una decisa linea di confine tra destra e sinistra, contrastando per questo un pensiero nazionalpopolare di quanti sfruttano il nostro Partito per un proprio tornaconto, mancando di rispetto ai tanti militanti che contrastano quotidianamente il pensiero di una destra populista e priva di qualsivoglia valore morale. Se così non fosse si darebbe vita ad una classe politica annacquata e prostituita intellettualmente a qualsivoglia linea di pensiero.

 

Il Comune di Galatina ha partecipato al bando sulla Rigenerazione urbana promosso dal Ministero dell’Interno (D.M. 2 aprile 2021), che prevede l’erogazione per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.

“Nelle scorse settimane il lavoro in sinergia di amministrazione, uffici e tecnici incaricati, ha permesso di definire e presentare più progetti per la riqualificazione di tre importanti luoghi della nostra Città” hanno dichiarato il Sindaco Marcello Amante e l’Assessore ai lavori pubblici Loredana Tundo. Luoghi che si identificano nel Piazzale della Stazione e corso Re D’Italia, Villa dei Bersaglieri, Villa Falcone e Borsellino e un’area verde in Via Collepasso a Noha.

“Il piazzale della stazione, il corso Re d’Italia e le aree attigue dovranno tornare ad avere la funzione di porta d’accesso alla città di Galatina, nell’ottica di essere polo delle relazioni culturali, commerciali e turistiche. La visione complessiva dell'intervento è anche quella di connettere il nodo della stazione ferroviaria con il centro della città di Galatina, per questo motivo si immagina oltre al completo restyling del percorso promiscuo di via Re d’Italia anche la connessione con il centro storico e con il nuovo polo dei servizi a sud della città attraverso una sede ciclabile esclusiva lungo Corso di porta Luce sino all'ex tribunale, futura sede degli uffici comunali” ha aggiunto il Sindaco Amante.

“La partecipazione a questo bando ministeriale è solo uno dei numerosi passi che la Città di Galatina sta facendo sulla strada della rigenerazione urbana e sulla riprogettazione, lungimirante e sostenibile, dei propri spazi e del proprio ambiente, portata avanti attraverso la ricerca di fonti di finanziamento esterne. Lo strumento, che permetterà di poter progettare ed accedere a tutto ciò che il panorama dei finanziamenti si aprirà a breve, è il Documento Programmatico Rigenerazione Urbana, che abbiamo portato ed approvato in consiglio comunale lo scorso giugno. Tutti questi passaggi testimoniano come la nostra Amministrazione crede nella valorizzazione del proprio territorio, il quale, oltre che tutelato e conservato, deve essere riportato al centro della vita della sua Comunità” ha concluso l’Assessore Tundo.

Ufficio stampa Marcello Amante
sindaco di Galatina 

 
Di Antonio Mellone (del 05/08/2021 @ 23:14:57, in Fetta di Mellone, linkato 1229 volte)

Pensavo a quanto sia improprio chiamare “Prima” (come quella della Scala di Milano - di cui francamente ho sempre apprezzato le contestazioni e detestato la mondanità dei lupi in platea travestiti da visoni, quando non in marsina) il concerto inaugurale di una rassegna organistica.

Elucubrazioni da preludio le mie (nel senso etimologico di prae – prima e ludus gioco), formulate mentre in auto percorrevo i circa 45 chilometri che separano Noha da Salve, nella cui chiesa madre, assiso all’Olgiati-Mauro del 1628, il M° Antonio Rizzato ridava fiato alle canne facendo avvicendare, in concorrenza tra loro, i secoli distesi sui suoi spartiti musicali.

Ne avrei percorsi il doppio, di chilometri, pur di non perdermi l’esibizione del Rizzato che conosco ormai da un decennio (lavoravo in quel di Lequile, terra sua, quando lo conobbi), noto ormai ovunque per il rigore dei suoi studi, la disciplina, direi pure l’intransigenza e il bisogno di perfezione in tutte le sue esecuzioni - improvvisazioni incluse.

Non sarei mancato comunque il 24 luglio scorso al taglio del nastro della settima stagione artistica del Festival Organistico del Salento, non soltanto per gratificare gli sforzi degli incrollabili organizzatori, ma proprio per la mia direi quasi innata passione nei confronti di uno strumento che può riservarti mille sorprese, e parimenti per la responsabilità che avverto nel mio essere salentino: certi beni culturali locali come gli organi a canne (antichi e moderni) si salvano solo attraverso la coscienza, risultato del processo di partecipazione di un popolo.   

 
Di Redazione (del 03/08/2021 @ 21:51:16, in Comunicato Stampa, linkato 993 volte)

Tornare sugli stessi argomenti sta diventando, anche per noi, pedante, ma, siamo costretti a farlo per l’inerzia del Sindaco e dei suoi collaboratori. Un giudizio condiviso da tantissimi concittadini.

Comunque, un merito ce lo siamo conquistato: abbiamo svegliato le coscienze, rimosso l’appagamento, stimolato la partecipazione. Sono, infatti, sempre più numerose le segnalazioni e le proteste  dei cittadini per lo stato di degrado e abbandono della nostra Città. Alle denunce individuali si aggiungono quelle collettive, come la lettera aperta di un folto gruppo di genitori i cui figli frequentano i giardini “Del sorriso INSUPERABILE” di piazza Fortunato Cesari. Accanto alle deficienze da noi già segnalate (la statua di San Francesco e il monumento all’eroe galatinese Fortunato Cesari in uno stato pietoso, la fontanella decapitata, la Biblioteca Sociale “Elena De Pascalis” dimenticata, la manutenzione generale dei giochi, per evitare gravi infortuni, come capitato di recente ad un bambino che si dondolava su un cavalluccio), nella lettera lamentano lo stato “di incuria in cui versa il parco giochi, il disservizio causato dall’impossibilità di utilizzare i bagni pubblici”, perennemente chiusi.

 
Di Redazione (del 01/08/2021 @ 22:04:15, in Comunicato Stampa, linkato 773 volte)

L’Amore per il mio Paese è il carburante che mi ha spinto ad intraprendere un’attività professionale, scegliendo di non andare fuori per potermi realizzare. E’ sempre lo stesso Amore che mi ha convinto ad accettare l’incarico di Assessore che il nostro Sindaco Marcello Amante mi ha proposto poco più di quattro anni fa. E’ l’Amore il motore di qualsiasi azione. E’ per questo che sono infuriata quando degli “idioti” compiono dei gesti di non Amore. Ne è pieno il mondo di “idioti”, basta vedere, leggere e sentire le cronache di questi giorni! “Idioti” che appiccano il fuoco, “Idioti” che abbandonato la spazzatura, “idioti” che vandalizzano, “idioti”, sempre più da “idioti” siamo circondati. E’ contro di loro che mi pongo, contro chi non ha rispetto, non ama la bellezza ma anzi la odia.

Alcuni giorni fa, dopo aver fatto un sopralluogo insieme al consigliere Vito Albano Tundo, abbiamo dovuto chiudere i bagni della villetta San Francesco perché vandalizzati. Non è la prima volta che succede in questi quattro anni di amministrazione e puntualmente vengono riparati. I bagni non sono l’unico bene pubblico ad essere stato vandalizzato, negli ultimi tempi bande di teppistelli hanno vandalizzato le panchine del centro storico, l’impianto sportivo di Noha, i cestini porta rifiuti a Collemeto, i giochi dei nostri parchi e tanto altro ancora. Idioti e solo idioti! Peccato che per i loro stupidi gesti debbano farne le spese tutti i cittadini. Non penso che i genitori di questi “idioti” siano fieri dei loro figli, o magari si, non sapendo quello che fanno. Sicuramente nei commenti mi metteranno che ci vogliono maggiori controlli, telecamere, Forze Armate, militari ovunque, perché è più facile chiedere agli altri quello che invece dovremmo controllare tutti, rispettando quello che abbiamo e che paghiamo tutti!

 
Di Antonio Mariano (del 30/07/2021 @ 22:07:53, in Fetta di Mellone, linkato 2638 volte)

Non so se qualcuno ricorda le autocarrozzerie di una volta, quelle che ti rimettevano a nuovo la macchina dopo le nozze d’argento (voglio dire le nozze tra te e la tua auto). Intendiamoci, non è che i carrozzieri odierni non facciano altrettanto, ché quanto a tecnologia sono così avanti che tramite computer, robot, software e meccatronica riuscirebbero anche a ricostruire i connotati del conducente come manco un chirurgo plastico: è che invece siamo cambiati noi altri, o meglio il rapporto con il nostro mezzo di locomozione: un tempo emblema di fedeltà assoluta (finché morte non ci separasse), oggi di volubilità, e addirittura in nome della transizione ecologica.     

L’Autobianchi 500 Giardiniera (cioè station wagon) caffelatte di mio papà Giovanni, per esempio, fu rifatta ab imis fundamentis dopo circa un trentennio dal taglio del suo cordone ombelicale con la concessionaria. Il carrozziere che si chiamava Antonio Rizzo e aveva la sua officina in via Aradeo fu così bravo da non farci quasi più riconoscere la nostra vecchia Famigliare decappottabile: nuova di fabbrica sembrava, fiammante, profumata, “smaltata” nel suo originario colore neutro tattico (così – a parere della regina madre - non si sarebbe notato lo sporco). Il portapacchi in cima, ridipinto d’argento, era la corona di una principessa. Quella povera auto da soma che aveva caricato mante di tabacco, frese, zappe, tini d’uva, rape e cicorie, sacchi di grano, e due volte l’anno tutte le masserizie necessarie per “ritirarsi” in campagna ovvero per rientrare al paese a fine estate, sembrava pronta per un matrimonio di lusso. Le mancava giusto il fiocco di tulle.

Poi mio padre, monogamo per indole e convinzione, l’ha utilizzata fino alle nozze d’oro, che dico, di diamante e mi pare pure di platino (sempre tra lui e la 500 dico): mai un incidente, ricovero in garage la notte, e lavaggio con spugna secchio e suca (pompa collegata al pozzo), ma soltanto quando non se ne poteva più fare a meno.

 
Di Redazione (del 29/07/2021 @ 23:44:20, in NoiAmbiente, linkato 1490 volte)

Da un paio di anni circa, sulle mura esterne dell’ex-stabilimento del Brandy Galluccio, l’antica Distilleria di Noha appartenente ancora agli eredi della famiglia che dopo alterne vicissitudini aveva acquistato il feudo dai baroni De Noha, sono stati affissi dei cartelli indicanti la proprietà privata.

Suona alquanto strano questo messaggio in cui il diritto di proprietà ha superato millenni di storia di soprusi e angherie. Un’inutile frase che manca di tatto nei confronti della dignità e dell’onestà dei cittadini che rispettano la legge. Ci è sembrato invece che voglia ricordare ai passanti l'inviolabilità di quelle mura. Abbiamo avuto la sensazione dell'ennesima sferzata al rispetto del Bene Comune, della barriera che non deve essere manco avvicinata.

Che bisogno c'era di ricordare ai cittadini di Noha e dintorni che quelle mura sono proprietà privata?

Noi crediamo che a qualcuno, forse, è venuto in mente di rimarcarne il concetto per prepararci all'ennesima prevaricazione nei confronti della nostra storia locale, in particolar modo delle tombe messapiche, e non ultimo della distilleria (esempio tipico di archeologia industriale). Ne abbiamo parlato e scritto qui e altrove, i ritrovamenti sono stati perfino immortalati in libri e gli oggetti ritrovati archiviati al Museo di Galatina.

Non è la prima volta che siti archeologici vengano presi di mira dalla speculazione edilizia, che cerca di trasformare in superflui appartamenti o in zone artigianali o in centri commerciali tutto quel che le capiti a tiro, a condizione che abbia un certo rilievo storico, sociale o paesaggistico.   

 
«Lo scorso 21 luglio ho protocollato una mozione per l’installazione di colonnine per ricaricare le auto elettriche da discutere nel consiglio comunale di Galatina, che si è tenuto mercoledì pomeriggio. La Giunta, con un atto di indirizzo in tal senso, ha scelto di battere d'anticipo rispetto alla discussione in assise. Di conseguenza in Consiglio la mia mozione (ormai superata) è stata bocciata, dopo un pressing della maggioranza nelle ore precedenti finalizzato al ritiro della stessa. Quello che sfugge alla vecchia politica  è che per noi del M5s  non sono importanti i meriti di questa o quella battaglia. Per noi oggi la grande vittoria consiste nell'aver dato un input ad un processo che migliori la vivibilità e i servizi offerti dalla nostra città. I presunti meriti li lasciamo a chi vive soltanto di quelli».
Così il consigliere comunale galatinese, portavoce del Movimento 5 Stelle, Paolo Pulli. La ricostruzione dei fatti: «Lo scorso 21 luglio protocollando la mozione ho chiesto al Sindaco e all’Assessore competente che venissero adottati gli atti necessari ad incentivare la diffusione e l’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica, anche da parte di soggetti privati, tramite la sottoscrizione di protocolli di intesa pubblico-privato o anche attraverso la pubblicazione di appositi avvisi di interesse che facilitino e agevolino l’installazione di nuovi punti di ricarica nel nostro territorio comunale. La Giunta - continua Pulli -  dopo solo due giorni dalla mia proposta, si è attivata e ha avviato un atto di indirizzo in tutto e per tutto simile alla mozione da me presentata».
Il riferimento è al documento n. 198 del 23 luglio 2021 con cui la Giunta galatinese ha deliberato di “formulare, apposito atto di indirizzo agli uffici competenti della Direzione Territorio e Qualità Urbana unitamente al Comando della Polizia Locale per la individuazione dei soggetti interessati alla installazione sul territorio comunale di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici e gestione del servizio di ricarica, a mezzo di apposito Avviso Pubblico che garantisca la massima partecipazione e trasparenza nelle procedure amministrative”, nonché “stabilire i contenuti minimi del Protocollo d’intesa che impegnerà i soggetti proponenti in fase di installazione delle colonnine di ricarica”.
«A volte basta tracciare la strada giusta, poi le persone di buona volontà seguiranno - conclude Pulli - intanto esultiamo per una bella vittoria per tutta la città. Le bandierine in cima alla vetta della montagna non fanno per noi. La scalata sì. Il panorama, alla fine, è di tutti. Ed è questa la cosa realmente importante».
 
M5S
 
Di Michele Scalese (del 28/07/2021 @ 21:19:59, in Comunicato Stampa, linkato 911 volte)

Nemmeno una settimana ci separa dal precedente Comunicato mediante il quale il sottoscritto a nome del Partito Democratico di Noha, chiede con forza e insistenza ai vertici di questa Amministrazione una spiegazione plausibile che giustifichi lo sperpero di ben €40.000 di soldi pubblici per finanziare una mostra fotografica inserita nella rassegna estiva “A Cuore Scalzo”. Tuttavia, occorre chiarezza su molte altre questioni. Mediante avviso pubblico datato 21 Maggio 2021 e con modifica apportata in data 25 Maggio 2021, il Comune di Galatina ha indetto una gara per “l’acquisizione di una proposta artistica da inserire nell’ambito della rassegna estiva A Cuore Scalzo”. Trattasi, come si evince dall’Avviso esplorativo, di un bando per la costituzione di una mostra fotografica che, come dicevamo, costa a noi contribuenti poco meno di €40.000. E non ci stupisce la cifra cospicua per un evento non necessario considerando il periodo che stiamo vivendo e soprattutto lo status deplorevole in cui versa la nostra Città; ciò che ci lascia stupiti è che l’intervallo di tempo che separa la pubblicazione del bando (25/05) e la scadenza dello stesso (31.05) sia di appena sei giorni. Ora, presumendo che per presentare un progetto dettagliato occorrono molti più giorni e sapendo che soltanto un’associazione ha presentato domanda tramite il portale “tuttogare”, ci chiediamo: a stilare il progetto è stato Speedy Gonzales o trattasi della solita Associazione amica del Sindaco Amante e dei suoi seguaci, tanto da custodire nel cassetto il progetto pronto da tempo? Capiamo bene che se la risposta fosse la prima saremmo fortunati. Ci appelliamo quindi alla risposta del Sindaco per sollevarci da questo mistero.                               

 

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