Di Redazione (del 06/11/2024 @ 12:22:46, in Necrologi, linkato 1103 volte)

All'età di 93 anni ci ha salutato Luigi Giuseppe Scalese, nunnu Cici (fratello della Rita Scalese), contadino, ma colto e saggio come pochi: nessuna proposopea, ma ore e ore di lettura dei giornali del circolo cittadino, e i libri che aveva in casa. Non l'abbiamo mai visto adirato, ma sempre placido e pronto ad argomentare con serenità le sue posizioni sui temi di volta in volta in discussione. Ci mancheranno la sua bicicletta, il suo Ape Piaggio, e la generosità con cui donava ai vicini e ai lontani i frutti della sua terra.

Noha.it porge le sue condoglianze ai figli Pantaleo, Giovanna, Anna Maria, ed Elena, ai rispettivi consorti, e agli altri parenti e amici della famiglia Scalese.

Noha.it

 
Di Albino Campa (del 07/10/2024 @ 22:26:10, in Necrologi, linkato 2149 volte)

Avevo riportato proprio qualche giorno fa sulla mia pagina Fb un diciamo articolo su Vincenzo Campa, già pubblicato su Noha.it nel 2018, nella rubrica estiva nata una decina abbondante di anni fa, denominata Fette di Mellone. Son contento di averla scritta, dacché m’apparve, e m’appare tuttora, come asserito oltretutto da alcuni commenti di allora, “una delle più dolci, fragranti e vere, di quelle che ti lasciano il gusto delle cose buone”.

Tra l’altro riportavo quanto segue: “[…] Vincenzo è ovviamente un mio amico. Lo conosco praticamente da sempre. A lui è associata la mia infanzia delle vecchie scuole elementari di piazza Ciro Menotti, quella del monumento ai caduti. Ci abita accanto con gli amati genitori. No, non veniva in classe mia, ma lo vedevo tutti i giorni all’ingresso e all’uscita da scuola, e anche durante la ricreazione.

Quando t’incontra, Vincenzo non ti saluta con freddezza, ma prima ti dà la mano e subito dopo ti abbraccia affettuosamente. E tu, davanti a tanta tenerezza, non puoi fare a meno di ricambiare con altrettanta simpatia e cordialità. Sissignore, gli abbracci gratis (o free hugs) non li hanno mica inventati una quindicina di anni fa in Australia: li abbiamo invece scoperti a Noha molto tempo prima, grazie proprio al compagno di scuola Campa Vincenzo. Dopo i convenevoli, Vincenzo mi racconta i fatti che succedono nel nostro paese, i giochi e i lavori che insieme agli altri ragazzi speciali svolge nelle aule del polivalente; io invece gli parlo di quello che faccio, delle iniziative, degli articoli che scrivo sul sito dell’Albino, delle battaglie che conduco e delle (più numerose) sconfitte che colleziono”.

Alle mie parole faceva eco l’Antonio Bovino, il dottore: “[…] Era una costante presenza nelle partite post-prandiali che giocavamo sul famoso campo sterrato di fronte l’attuale Chiesa della Madonna delle Grazie. Vincenzo si distingueva non tanto per tecnica (che peraltro nessuno di noi aveva) quanto per forza e tenacia. Non meno memorabili sono le sue presenze come chierichetto. Buono ed affettuoso a tal punto che spontaneamente tutti gli volevamo bene e preferivamo averlo sempre dalla nostra parte”.

Sono certo che le testimonianze belle su Vincenzo riempirebbero pagine e pagine ormai della storia di Noha, da parte di tanti amici, compagni di classe, parenti, vicini di casa, insegnanti, fratelli, nipoti, cugini… E soprattutto di papà Antonio e mamma Mimina: sì, era lui il bastone della loro vecchiaia.

L’avevo visto e salutato (come quasi ogni sera, quando passo davanti casa sua) proprio qualche giorno fa: era in veranda con i genitori, Giuseppe e Fernando, e altri amici. Poi la notizia inaspettata della sua fulminante malattia. E questa mattina la fine della sua sofferenza.

Ma io m’aspetto sempre, da un momento all’altro, uno degli abbracci a sorpresa del mio amico Vincenzo.

Antonio Mellone

 
Di Antonio Mellone (del 09/08/2024 @ 08:51:45, in Necrologi, linkato 1285 volte)

Una decina d’anni fa, in uno dei miei numerosi trasferimenti di sede lavorativa, una cliente, di professione imprenditrice, si presenta davanti a me per “conoscere il nuovo responsabile di filiale”. Nell’udire il mio cognome, la signora si blocca, sgrana gli occhi e mi fa: “Ma per caso lei è di Noha?”. Alla mia risposta affermativa, di rincalzo, aggiunge: “Allora conosce la maestra Bruna Mellone?”. “Certo, – replico – è mia cugina”. E mi racconta che Bruna fu la sua indimenticabile insegnante delle elementari di Supersano, che è stata fondamentale per la sua formazione umana e anche professionale (“dacché le scuole primarie sono forse più importanti di qualsiasi corso di laurea o addirittura master postuniversitario”, mi disse), e che al di là di tutto, della preparazione, dei metodi educativi all’avanguardia per il periodo (siamo a cavallo tra gli anni ’70 e gli ’80 del Novecento) “la Maestra Mellone è una Grande Donna”, parole testuali.

Qualche giorno dopo, compiaciuto, portai a mia cugina i saluti e il giudizio postumo della sua alunna del tempo che fu. Non ci crederete: Bruna, schermendosi da ogni lusinga, ricordava non soltanto i tratti di quella bambina (ormai cinquantenne), ma mi raccontò per filo e per segno alcuni aneddoti riferibili a quella allieva, le particolarità della sua classe bisognosa oltretutto di dedizione straordinaria, nonché i susseguenti tentativi della direttrice della scuola di trattenere Bruna in quell’istituto il più a lungo possibile, rifiutandone ogni richiesta di trasferimento verso altri collegi più vicini al paese di residenza della sua collaboratrice. Cambiamento di sede che comunque avvenne qualche tempo dopo, prima a Collemeto, poi a Galatina e finalmente a Noha. Cambia la geografia, ma la valutazione da parte di colleghi e discenti sul conto di Bruna rimane sempre quello.

Certamente non c’era bisogno di quell’ex-studentessa perché io venissi a sapere che Bruna era una Grande Donna: per me lo è sempre stata. Le mie prime Costruzioni (che oggi si chiamano Lego), il libri di favole, l’esortazione a lasciar perdere la volgare insolenza del quotidiano, i consigli su come scrivere (e soprattutto non scrivere) sono tutti suoi. Veramente ho ricevuto correzioni su grammatica e sintassi dei miei elaborati si può dire fino all’altro giorno, tipo quelle relative alle storie rilegate a libro (il mio “Don Paolo”, per esempio, fu revisionato da lei da cima a fondo), e incluse quelle altre cucite a mo’ di mensile cartaceo, dico de “L’Osservatore Nohano”, del quale Bruna fu generosa collaboratrice.

 
Di Redazione (del 12/07/2024 @ 16:57:41, in Necrologi, linkato 3472 volte)

Oggi non è più fra noi (ma sempre con noi) Martino Paolì, la sua forza fisica e viepiù d'animo, la sua amabilità, il suo buon cuore verso tutti.


Mentre attoniti c'interroghiamo ancora su cosa stia succedendo dentro e fuori il nostro essere, ci stringiamo intorno ai suoi cari e alla comunità di Noha esprimendo i sensi del nostro cordoglio.

 

Noha.it

 
Di Redazione (del 20/05/2024 @ 15:43:35, in Necrologi, linkato 3474 volte)

Non abbiamo parole, né più lacrime. Solo tanta rabbia.

Ancora infinito affetto per te, Francesco, e per i tuoi cari.

Noha.it

 
Di Albino Campa (del 19/03/2024 @ 22:00:09, in Necrologi, linkato 1725 volte)

Angiolino ha voluto diventare un Angelo proprio il giorno della festa dei papà: e dunque se non ha potuto brindare oggi su questa terra, di sicuro oggi stesso in paradiso avrà trovato San Giuseppe pronto ad accoglierlo e a farlo sedere con lui a ben altro banchetto.

Contadino, gran lavoratore, affabile e generoso con tutti, saluto sempre pronto, battuta “alla bona”, lascerà in tutti i suoi compaesani un ottimo ricordo.

La redazione di Noha.it abbraccia affettuosamente la moglie Costanza, i figli Maria Agata e Michele, e i rispettivi consorti, Gianfranco e Graziana, la sorella Michelina, i cari nipoti, e gli altri parenti e amici.

Noha.it    

 
Di Redazione (del 01/11/2023 @ 17:33:38, in Necrologi, linkato 1999 volte)

Ha resistito fino all'ultimo, lucido, amorevole con tutti, generoso, pieno di idee per l'edificazione della sua comunità. Da oggi il prof. Biagio Bovino, per tutti Biagino, mettendo un punto ai suoi 84 anni, è una bella, commovente pagina della nostra storia.

Insegnante di materie artistiche, artista pure lui (disegno e pittura, soprattutto), ha cercato sempre di trasmettere a intere generazioni di studenti (che lo adoravano) il gusto per il Bello, il quale, condito da Pensiero e Azione pro bene comune, è in grado di rendere l'ambiente in cui viviamo più prezioso e civile.

Ora certamente Biagino si farà un giro per salutare gli amici del Circolo Cittadino, riabbraccerà forte i suoi fratelli Totò e Pippi scomparsi troppo presto, e riprenderà i suoi discorsetti con don Donato. Quanto al resto di qua, avrà tutto il tempo per stare, ma con altri mezzi, vicino alla moglie Marisa, ai suoi figli Fabio e Rosy, a sua nuora Valentina, e a Elena, la sua nipotina, e certamente anche alle sue sorelle la Lucia e la Raffaella, ai suoi cognati, ai nipoti sparpagliati in ogni dove ma sempre stretti a lui e agli altri, e in fondo a tutti noi.

Nella memoria del caro Biagino, la Redazione di Noha.it si stringe in un unico affettuoso abbraccio intorno a chi - sono in tanti - gli ha voluto bene. 

Noha.it

 
Di Redazione (del 04/10/2023 @ 13:38:03, in Necrologi, linkato 1907 volte)

“Avete presente che significa rinascere a cento anni? Ecco.”

Se ne è andato così Giovanni Mellone, in pace con il mondo nonostante tutto, una delle sempre più rare colonne di questa nostra comunità nohana.

Sapevamo del suo stato di salute, sempre più bisognoso del sostegno dei suoi cari.

Da che avvenne lo “sfratto” dal Circolo Juventus con sede nello stabile di via Castello, di cui è stato socio e frequentatore assiduo per tutta la vita, non ci sono certo mancate sue notizie, soprattutto in questi ultimi tempi. Grazie alle informazioni di Antonio, abbiamo festeggiato quasi ogni suo compleanno. Compreso l’ultimo di maggio con il taglio della torta per i suoi 100 anni e le sue bellissime parole:

“Sissignore, mi sto facendo vecchio e la data di scadenza si avvicina, ma mi sto preparando al viaggio finale come si deve, cioè senza angoscia”

Una persona Giovanni infinitamente mite.

 
Di Redazione (del 05/09/2023 @ 20:12:31, in Necrologi, linkato 2262 volte)

Tonia era un peperino: piccoletta, spiritosa, la battuta sempre pronta, il saluto spontaneo e cordiale. E generosa: sapeva tirarti su anche quando aveva la testa piena di pensieri. 

Fu lettrice attenta de L'Osservatore Nohano (che, prima fra tutti, ritirava direttamente dalla sede della redazione, vale a dire la bottega d'arte della Paola Rizzo, sua nipote), e partecipe delle iniziative sociali e culturali di Noha.it. 

Ci ha lasciati troppo presto, non aveva che 71 anni, e ci mancherà tanto. 

Ci stringiamo affettuosamente intorno al marito, Giuseppe Contaldo, ai figli, Federica, Chiara e Carmine, e a tutti gli altri parenti e amici. 

Noha.it

 

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