feb222016
No, purtroppo non è la recensione dell’unico romanzo di Emily Brontë (1818 – 1848), bensì un paio di considerazioni in merito al comunicato di revoca delle finte dimissioni di Cosimino Montagna dalla carica di sindaco di Galatina (l’attributo “finto” si riferisce alle dimissioni e non, sfortunatamente, alla loro revoca).
L’annuncio dell’auto-esonero è durato giusto il periodo del Carnevale (quando si dice il destino).
Martedì grasso, 9 febbraio 2016, termina dunque la carnevalata sindacale, e inizia (per noi) l’ennesimo periodo di Quaresima.
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Il laconico testo montagnoso con il quale il sindaco di Galatina comunica di sacrificarsi (sempre per noi) inizia con: “Al fine di corrispondere all’invito rivoltomi dal PD e da ogni consigliere comunale del Partito [e fin qui ci siamo: figurarsi se qualcuno del Partito e men che meno i tre urlanti reprobi avrebbero potuto avere un seppur minimo scatto di dignità, ndr.], oltre che dal mondo culturale, sociale ed economico della Città [e chi sarebbero, di grazia, tutte queste decine, che dico, centinaia di esponenti del “mondo culturale, sociale ed economico della Città” che l’avranno convinto a restare? Mistero delle schede (elettorali), ndr.], ritengo di dover revocare le mie dimissioni per proseguire negli impegni rivolti:
mag252016
Tutta la mia solidarietà a Mimino Montagna che proprio di questi tempi è alle prese con alcuni reprobi dipartiti dal partito (scusate il gioco di parole) per formare un gruppo minestrone, o come cavolo si chiama. Gruppo misto (tutto chiacchiere e nessun distintivo), che però a quanto pare continuerà ad appoggiare il sindaco in ogni suo ordine, provvedimento, decretino.
Roba da psichiatria più che da politologia. Sembra che i quattro dell’ave mania l’abbiano fatto in nome di principi alti e nobili, come per esempio: il mega-porco Pantacom, l’area mercatale e varie ed eventuali ulteriori incomprensibili motivazioni, probabilmente sempre a base di cemento-mania. Tutti cavalli di battaglia (o di troia, a seconda dei punti di lista) della finta opposizione, degna compagna di merende di probi e reprobi, costretta per ruolo teatrale a piangere lacrime di coccodrillo in melensi comunicati stampa.
Gli unici rimasti nei secoli fedeli sembrano essere i “Roberta & Co.”, che non è un gruppo musicale come i Matia Bazar (anche se del bazar pare conservino la filosofia), ma i compagni della fu Rifondazione Comunista (in sigla Rico, anzi Rinco), assisi allo stesso desco di chi, avendone orgogliosamente la tessera in tasca, è organico (come certi materiali da compostaggio, ça va sans dire) al PD, Partito Ducesco, il cui segretario nazionale nonché presidente del consiglio sta allegramente provando a distruggere lo Stato (c’è da riconoscere, con grande successo), facendoci rimpiangere in ordine sparso Berlusconi, Maroni, Formigoni, Meloni, e gli altri bidoni.
mag292016
Non so più chi m’ha fatto notare l’ultimo piccolo decreto, o meglio ordinanza, la n. 34/2016, partorita qualche giorno fa dal genio del nostro sindaco Mimino Montagna.
Il testo della più recente delle grida sindacali è un capolavoro tutto da incorniciare. Non per la forma (no, non è questo il Sindaco che solitamente dà filo da torcere a sintassi, lessico o grammatica della lingua italiana - per favore non confondiamo un cognome qualsiasi con la carica pubblica di primo cittadino), quanto purtroppo per la sostanza.
Il noto esponente del PD (Partito Diserbante) se n’è uscito con l’ennesimo editto (scritto evidentemente con il decespugliatore) con il quale ordina a tutti “i proprietari e/o conduttori dei terreni ricadenti nell'intero territorio del Comune di Galatina, di provvedere immediatamente […], alla pulizia degli stessi tramite aratura e/o taglio della vegetazione spontanea ivi presente con rimozione del relativo sfalcio, e di conservarli liberi da materiali di scarto, anche se abbandonati da terzi, al fine di scongiurare il degrado ambientale e salvaguardare l'igiene e la salute pubblica”, visto che “numerosi lotti di terreno versano spesso in stato di abbandono con presenza di folta vegetazione spontanea, rovi, sterpaglie e materiale vario” [siamo ormai giunti a confondere la vegetazione con il materiale di scarto, ndr.] e considerato che “dette aree favoriscono la proliferazione di animali e insetti nocivi con grave pregiudizio per l'igiene e la salute pubblica”.
giu072016
Oggetto: frazione di Noha - Atto di vandalismo alla fontana denominata “Trozza” e stato di degrado del monumento ai Caduti in Guerra. Interrogazione urgente.
Con riferimento all’oggetto, il sottoscritto ANTONIO PEPE, nella sua qualità di Consigliere Comunale, con la presente
premesso che
lug302016
Addio giunta Montagna. Che il cemento ti sia lieve.
La ferale notizia della prematura dipartita dell’amministrazione del Nazareno di Galatina, quella del consociativismo ovvero delle larghe scemenze nostrane, m’è giunta ieri sera come fulmine a ciel in Tempesta, mentre appagavo il mio senso estetico sotto le volte affrescate della basilica orsiniana, riecheggianti di voci e note medievali de “La cantiga de la Serena” (percorsi musicali lungo le vie dei pellegrini di Puglia).
Non c’era il bisogno di essere Nostradamus per vaticinare il fatto che la fascia di Miss vice-sindaco primavera/estate 2016 indossata dall’assessore all’area mercatale, al secolo Patrizia Sabella, sarebbe durata da Natale a Santo Stefano (anzi per la precisione: da San Pantaleone a Santa Marta – protettrice delle casalinghe, ndr.).
Mannaggia a me e al vizio di latineggiare, pur non essendo un latinista. Con ‘sto benedetto latinorum un giorno o l’altro m’arriverà una bella querela.
L’altro giorno, per dire, un aspirante politico locale si lamentava via Whatsapp con il sottoscritto asserendo più o meno che io ce l’avessi con lei (o con lui: non ve ne svelerò il sesso), che è indegno quello che vado scrivendo, che basta con certe offese, e via cantando di questo passo.
Io le (o gli) riconoscevo l’attenuante generica per cui la verità a volte fa male assai, e al contempo asserivo che a sentirsi offesi, per certe uscite “politiche” (il lemma politico ultimamente va munito di robuste virgolette) dovrebbero essere piuttosto i cittadini non i loro finti rappresentanti. La (o lo) rassicuravo, comunque, sul fatto che lei (o lui) non era assolutamente in cima ai miei pensieri, né politici né d’altro genere, e che quindi “unicuique suum”.
Non l’avessi mai detto: “Tu puoi scrivere tutto quello che vuoi, ma non t’azzardare a darmi dell’“unicuique suum”. Chissà come la poveretta (o il poveretto) aveva tradotto nella sua zucca più o meno piena la nota locuzione latina: probabilmente con qualcosa che per assonanza ricorda molto le gonadi maschili.
mag172017
La Commissione Elettorale ha riammesso le liste “Galatina centro” e “Il Nuovo Rione Italia” rimane invece fuori dalla competizione elettorale la lista "Galatina Zona 167” in quanto nell’elenco dei candidati figuravano 11 donne e 2 maschi e in base al decreto ministeriale i candidati nella lista devono essere rappresentati sia da maschi e donne nella misura minima di un terzo.
giu072017
Ho seguito con molto distacco questa campagna elettorale, (chi mi conosce sa che non è da me).
Distacco dovuto alle scelte sbagliate ancor precedenti alla caduta dell’amministrazione Montagna di chi non ha saputo o voluto ascoltare i consigli per un percorso critico e determinato ma all’interno del proprio partito.
Distacco dovuto alla protervia di scelte imposte da parte del circolo PD di Galatina che emarginavano e umiliavano consiglieri e una parte consistente del partito rappresentato dal circolo PD di Noha.
Distacco dovuto alla colpevole assenza del Segretario Provinciale benché continuamente sollecitato dal coordinatore Del circolo PD di Noha e da me personalmente a redimere l’annosa controversia che vedeva contrapposti I circoli PD di Noha e Galatina per la mancata elezione di un organo cittadino come previsto dallo statuto.
mar062018
ELEZIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
ELEZIONE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA