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Di Loredana Tundo (del 03/02/2025 @ 08:00:00, in Comunicato Stampa, linkato 102 volte)

Gentili Autorità,

come sicuramente già sapete, da ormai quattro mesi, e precisamente da quando l'ultimo medico di famiglia presente a Collemeto ha raggiunto l'età pensionabile e ha chiuso il suo studio, la popolazione di Collemeto, composta da circa 2000 abitanti, è priva di un medico di medicina generale. Non è difficile intuire gli enormi disagi arrecati a tutti i cittadini residenti, con particolari ripercussioni sulla salute fisica e mentale dei pazienti più anziani, vulnerabili e soli, che rappresentano una significativa porzione della popolazione interessata.

La mancanza di un medico di base rende difficile, se non impossibile, per molti residenti, in particolare per anziani e persone con patologie croniche, accedere a cure primarie e continuità assistenziale. Inoltre, questa carenza aumenta la pressione sugli altri presidi sanitari, già sovraccarichi, e costringe molti cittadini a spostarsi in altre località per poter ricevere le necessarie prestazioni sanitarie.

Siamo consapevoli che il tema della sanità e dei medici di base non dipende solo dalle scelte amministrative comunali, ma crediamo che il Comune abbia un ruolo fondamentale nel sensibilizzare e fare pressione sulle autorità competenti per trovare soluzioni rapide ed efficaci.

In questo contesto, desideriamo farLe presente che esistono finanziamenti e incentivi statali destinati proprio a supportare le zone con carenze di medici di base, che potrebbero essere utilizzati per incentivare l’insediamento di un medico nel nostro territorio. A tal proposito, Le chiediamo di fare il possibile per approfittare di queste opportunità di finanziamento, in modo da risolvere il problema e garantire alla nostra comunità un accesso adeguato e tempestivo alle cure sanitarie di base.

 
Di Raimondo Rodia (del 02/02/2025 @ 07:59:13, in Storie dal Salento, linkato 197 volte)

Esiste un pozzo magico a Noha con un nome strano, La Trozza, un pozzo inesauribile come scolpito sul lato in latino "Disseto e non mi Esaurisco 1878 ", mentre dal lato opposto lo stemma della famiglia Congedo, le iniziali H e C stanno per Horatio ( Orazio ) Congedo, costruttore e proprietario del pozzo che dava l'acqua a Noha ed ai suoi abitanti in cambio di un piccolo contributo.

Al pozzo lavoravono almeno due operai che versavano l'acqua che veniva tirata su dalle profondità della terra a forza di braccia ed argano tiravano fuori dalle profondità della terra fino ai 92 metri il prezioso liquido.

L'acqua arrivata poi in superficie veniva versata nei due contenitori posti ai due lati, uno o due altri operai incassavano il contributo e facevano riempire le " menze ", recipienti di rame zincata ai clienti.

Questo commercio dell'acqua avvenne fino all'arrivo dell'Acquedotto Pugliese che qui arrivo intorno al 1930.

 
Di Raimondo Rodia (del 01/02/2025 @ 08:17:17, in Storie dal Salento, linkato 354 volte)

Era un’alba fredda e nebbiosa quella del 1 febbraio 1970 sulle serre che dominano Porto Badisco. Nonostante l’inclemenza del tempo, un gruppo di persone cercava un varco da terra in cui poter accedere ad un complicato reticolo di grotte.

Quel mattino erano in cinque: Isidoro Mattioli, Severino Albertini, Remo Mazzotta, Enzo Evangelisti e Daniele Rizzo, tutti appartenenti al gruppo speleologico Pasquale De Lorentiis di Maglie. Quella mattina per uno di loro diventò la più bella scoperta ma anche più in là, la più brutta, per il futuro suo e dei suoi compagni.

Lui si chiamava Severino e quella mattina fece un gesto che cambiò la storia dei luoghi e dei cinque scopritori. Un impellente bisogno naturale di defecare lo fece allontanare dai compagni ed espletato il gesto notò un fatto alquanto strano, dal cumulo di cacca appena fatta il fumo del calore invece di andare verso l’alto veniva risucchiato verso il basso, quasi inghiottito, spaventato, chiamò i restanti compagni ed indicò lo strano effetto del vapore di calore nell’aria fredda di quel mattino d’inverno.

Uno di loro scostò il maleodorante cumulo ed ecco spiegato il motivo, un buco sotto di esso, ma mentre osservavano il buco, un grosso serpente nero esce dallo stesso, neanche il tempo per pensare che arriva un altra apparizione spaventevole, una vecchia vestita di nero, biascicando con voce greve apparendo tra le brume del mattino, si staglia quasi a mezz’aria.

Nessuno di loro capisce il messaggio della vecchia, che parla per oltre un minuto e scompare improvvisamente come era apparsa.

Ricostruendo insieme la vicenda l’uniche parole che ognuno di loro ricorda sono : ” Se avete trovato il serpente, avete anche trovato l’acchiatura ” ( così viene chiamato il tesoro nascosto nel Salento ).

 

This is Noha, the place we li...

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