Sabato 14 dicembre e domenica 15 dicembre, il nostro Laboratorio Espressivo Teatrale, con la direzione di Michele Bovino, regista, attore e docente di dizione e recitazione, nell’ambito della manifestazione indetta dalla nostra Amministrazione Comunale, “Natale come eravamo”, proporrà una pièce dal titolo “L’attesa”, i cui protagonisti sono soci che frequentano il Laboratorio che si avvale dell’efficace tutoring della consigliera Matilde Diso.
Lo spettacolo avrà luogo nelle due giornate alle ore 16:30 nell’Atrio del Palazzo Gorgoni, in Corso Umberto.
Michele Bovino, che ha curato la scrittura e la regia dello spettacolo, ha inteso così esplicitare alcune note di regia che ci aiutano ad avvicinarci all’evento: “La vita è piena di circostanze in cui è necessario aspettare. Siamo abituati ad aspettare per cose serie e per cose banali, per incontrare qualcuno, per parlare, per pagare alla cassa del supermercato, per il semaforo. Aspettare, mettendosi in guardia come se si temesse l’arrivo di qualche pericolo, sperando che non lo sia. L’attesa e la speranza come grandi metafore della vita. Dunque l’attesa non è aspettare che qualcosa accada, l’attesa è accogliere qualcuno che arriva.
Ed è facile immaginare chi arriva in questo periodo chiamato Natalizio. Accogliamo il Bambino che arriva in una modesta e umile capanna, con leggerezza e immenso rispetto.”
Gli attori del Laboratorio Teatrale dell’Università Popolare “Aldo Vallone” che interpreteranno “L’attesa” sono: Ivana Antonica, Lucia De Pascalis, Matilde Diso, Anna Rita Giugno, Abbondanza Ingrosso, Roberta Lisi, Franca Mangano, Valter Meloni, Giovanna Serio, Anna Rita Tartarini ed Elena Tesoro.
Mario Graziuso
Venerdì 13 dicembre alle ore 18:00, nella Sala conferenze “De Maria”, in Corte Taddeo, è previsto il secondo appuntamento del Ciclo “Orizzonti: I media oggi” con un incontro dal titolo “La televisione … Tra vecchi e nuovi media … Quale futuro?” con il nostro associato, Rosario Santo Sabato, con l’introduzione del Presidente Mario Graziuso.
Il proposito del nostro esperto sarà quello di parlare della televisione come un’evoluzione naturale dei mass media visivi. Si accennerà così alla nascita dei mass media, come la stampa, il telegrafo, il telefono, la radio, il cinema … .
Si potrà così comprendere come la televisione negli anni si è evoluta ed integrata con altri mezzi multimediali, in maniera particolare attraverso l’utilizzo di internet, di piattaforme di streaming ed di algoritmi di intelligenza artificiale che hanno consentito di interagire, in maniera sempre più stretta, con gli stessi contenuti trasmessi.
Attraverso un esame approfondito dell’evoluzione e della diffusione della televisione e delle sue continue trasformazioni, Santo Sabato si soffermerà in modo particolare sul futuro della tv. Attraverso interessanti citazioni, inoltre, si riuscirà a cogliere da una parte l’entusiasmo per il futuro delle smart TV, che grazie all’Intelligenza Artificiale e alla Realtà Virtuale promettono di rivoluzionare l'intrattenimento, l'educazione e il modo in cui ci connettiamo con il mondo e con gli altri, dall’altro si evidenzieranno i rischi legati alle smart TV, tra cui la perdita di privacy, la manipolazione delle preferenze e la subordinazione dell'utente agli interessi commerciali delle grandi piattaforme.
Rosario Santo Sabato è stato docente di “Laboratorio di Elettronica” e “Misurazioni Elettroniche” dal 1971 negli Istituti Tecnici: durante il suo magistero si è occupato di Sperimentazione Didattica partecipando a 80 corsi residenziali di formazione e perfezionamento. Ha avuto diversi riconoscimenti a livello ministeriale, partecipando all’impianto di una nuova disciplina, “Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione”. Nel 1967 gli è stato conferito a Roma, dal Presidente del Consiglio On. Aldo Moro, l’Attestato d’onore in Occasione del Decimo Convegno Nazionale per la Civiltà del Lavoro. Ha partecipato per sei anni consecutivi a corsi di aggiornamento sull’Automazione industriale, presso l’Università di Pavia ed ha conseguito numerose certificazioni Microsoft. Dal 1975 al 2006 ha svolto libera professione nei settori dell’Elettronica e delle Telecomunicazioni.
Mario Graziuso