La nostra terra, l'aria e la falda idrica, già fortemente compromesse, hanno davvero i requisiti per essere impregnati di ulteriori sostanze non biodegradabili, quali quelle prodotte da questi opifici e altri insalubri già abbondantemente concentrati sul nostro territorio?
Quali altre vocazioni di sacrificio, oltre quelli già esistenti deve accollarsi la comunita’ di GALATINA?
Il Direttivo di NoiAmbiente e Beni Culturali
di Noha e Galatina
“Sto seguendo con attenzione il procedimento per il rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) per l’impianto di recupero e smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi nel Comune di Galatina, proposto dalla società Entosal s.r.l. Parliamo di un impianto che tratterà 90.000 t/a di rifiuti, ripartite in 47.500 t di rifiuti non pericolosi e 42.500 t di rifiuti pericolosi. Viste le consistenti potenzialità di trattamento appare preoccupante la localizzazione dell’impianto a circa 50 m dall'abitato di Santa Barbara. Inoltre, come evidenziato da ARPA, è necessario svolgere dei sopralluoghi per verificare lo stato delle aree in cui verrà realizzato il nuovo impianto che potrebbero essere interessate dalla presenza di rifiuti irregolarmente abbancati con il rischio di contaminazione delle matrici ambientali. È evidente che le attività di trattamento e smaltimento previste non potranno essere avviate in caso di presenza di rifiuti. La documentazione predisposta dalla società non appare sufficientemente approfondita rispetto alla valutazione degli impatti sull’ambiente e la salute pubblica, tanto che ARPA ha rilevato numerose criticità esprimendo, allo stato, parere non favorevole sulla compatibilità ambientale dello stabilimento. Le premesse non sembrano rassicuranti, per questo seguiremo con attenzione l’iter. Gli aspetti da approfondire sono numerosi, restiamo in attesa delle integrazioni documentali del gestore che dovranno essere in grado di indicare soluzioni progettuali idonee a mitigare e ridurre gli impatti sul territorio. In caso contrario la nostra opposizione sarà intransigente a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”. È quanto dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili in merito al procedimento, incardinato presso la Provincia di Lecce, per il rilascio del PAUR per il progetto per la realizzazione di un impianto di recupero e smaltimento rifiuti pericolosi e non pericolosi, nella frazione di Santa Barbara del Comune di Galatina.
L’attività principale dell’impianto consisterà nel recupero di materiali plastici e ferrosi pericolosi e non pericolosi. L'impianto è collocato in zona industriale, tuttavia risulta inserito in un paesaggio agrario caratterizzato dalla presenza di uliveto e seminativo ed è, inoltre, posto nei pressi delle Masserie Santa Barbara e Bassi. La struttura edilizia risulta già realizzata, trattandosi di sito già sede di attività di gestione di rifiuti.
“Dal Piano di Gestione dei Rifiuti Speciali del 2015, vigente all’epoca di presentazione del progetto - continua Casili - deriva una condizione ‘escludente’ alla realizzazione dell’impianto data la mancata valutazione della distanza dello stesso dai centri abitati che deve essere inferiore alla distanza minima di sicurezza e visto che lo studio modellistico della dispersione degli inquinanti, prodotto dal proponente ad aprile 2022 per definire la distanza minima di sicurezza, non è stato considerato accettabile da parte di ARPA. Pur volendo considerare i criteri localizzativi definiti dal PRGRS attuale, approvato a maggio 2022, che non ha ancora definito le distanze minime di tutela dai centri abitati e dai siti particolarmente sensibili, esistono evidenti criticità relativamente alla valutazione della qualità dell’aria, delle molestie olfattive e dell’inquinamento acustico. La documentazione progettuale prodotta dal gestore, infatti, sembra aver eccessivamente sottovalutato la stima dei potenziali impatti sulle matrici ambientali e sulla salute pubblica. Le potenzialità di trattamento dell’impianto, inoltre, incideranno in modo evidente sul traffico veicolare nell’area interessata. Infine, dagli atti della Conferenza dei Servizi del 12 dicembre 2022, emerge la necessità di rivedere e rettificare lo studio previsionale sulla dispersione degli inquinanti predisposto dal gestore che appare carente e di revisionare il Piano di Monitoraggio Ambientale. Viste queste numerose criticità che, allo stato, non consentono una valutazione positiva dell’impatto ambientale, la società è stata chiamata a produrre osservazioni e integrazioni documentali per riscontrare i rilievi e le osservazioni di ARPA e ASL.”
Caterina Di Lernia
Care amiche e cari amici,
è evidente, oramai, come il tessuto sociale del nostro Paese sia cambiato nel corso degli anni. Nuove sfide ci attendono per il futuro, nuove opportunità, ma soprattutto tante sono le difficoltà che chiunque di noi incontra nell’agire quotidiano. Per questo continuiamo ad interrogarci sul senso di iscriversi al Partito Democratico. La più ovvia delle risposte sembrerebbe essere quella di voler esercitare fino in fondo il diritto democratico di determinare la vita politica del Paese, ma vi è un valore aggiunto che per molti di noi ha un significato maggiore: aderire al PD significa aderire ad una idea di società progressista, aperta al cambiamento, che pone le basi di una società solidale fondata su valori comuni, a partire dall’antifascismo. Significa ribadire con fermezza che abbiamo bisogno di unità, significa costruire una identità chiara con proposte innovative che rispondano ai bisogni degli ultimi, di coloro che non hanno voce per far emergere i propri diritti. Per fare politica della prassi occorre fare necessariamente partecipazione di coloro che si riconoscono nelle idee di una sinistra che continua ad evolversi, ognuno con le proprie risorse da mettere a disposizione dell’altro gratuitamente, costruendo un gruppo di appassionati che lotta ogni giorno per edificare insieme il contesto che abitiamo.
È inevitabile ribadire, poi, come il PD stia cambiando e con esso muta anche la sua rappresentatività. A breve vivremo il Congresso a tutti i livelli che porterà ad un cambio di responsabilità sia nazionale che locale con l’elezione del nuovo Segretario. Viviamo questo processo in maniera democratica! Mi appello alla vostra partecipazione assolutamente necessaria poiché oggi il Partito Democratico inizia una nuova stagione. Non è un Congresso come tutti gli altri, ma un Congresso costituente, dove non chiediamo un’adesione a scatola chiusa a un partito, ma a un processo aperto, partecipato e trasparente per arrivare a un nuovo PD che ha bisogno di contenere ogni ideale. Tesserarsi al PD oggi significa decidere la direzione di cui il Partito ha bisogno, facendo politica nuova nell’ottica di un costante progresso che la società ci impone di attuare.
N.B. L’adesione mediante la Tessera PD può essere richiesta online (https://tesseramento.partitodemocratico.it/) o rivolgendosi al Segretario. Entro il 31 Gennaio 2023 è possibile richiedere il tesseramento mediante cui sarà possibile partecipare con diritto di voto a tutte le fasi del Congresso.
Vi aspettiamo!
Il Segretario PD – Noha
Michele SCALESE