apr142025
Lunedì 14 aprile alle ore 18:30, nella Sala conferenze “De Maria”, in Corte Taddeo, è prevista una prima lezione del Corso “Ambito media” con una conferenza del nostro socio, prof. Rosario Santo Sabato, dal titolo “Dalle “scintille” di Volta ai primi segnali: le radici della radio”. Introdurrà i lavori il Presidente Mario Graziuso.
Il proposito del nostro esperto sarà quello di presentare un percorso storico relativo alla nascita e alla diffusione della radiofonia, attraverso la sua crescita grazie agli sviluppi della tecnologia. Le prime trasmissioni audio in Europa risalgono ai primi decenni del XX secolo e la storia della radiodiffusione inizia con le prime trasmissioni radiofoniche sperimentali che si svilupparono in diversi paesi europei.
La prima trasmissione radiofonica britannica documentata risale al 14 novembre 1922, quando la stazione 2LO della BBC iniziò le trasmissioni regolari; nel 1920, la stazione radiofonica Königs Wusterhausen trasmise il primo programma radiofonico regolare in Germania. In Francia nel 1921, la stazione Parigi-Lyon trasmise un concerto. La radiodiffusione in Italia ha iniziato a svilupparsi negli anni '20: nel 1924, è stata fondata la Società Italiana per le Radiocomunicazioni (SIRAC), che ha avviato le prime trasmissioni radiofoniche regolari. In Olanda la stazione radiofonica PCGG ha iniziato la sua attività nel 1919, diventando così una delle prime stazioni radio in Europa.
La prima sperimentazione radiofonica in Italia avvenne il 6 novembre 1920 con Guglielmo Marconi da un suo laboratorio a Villa Griffone, situato a Pontecchio, una frazione di Sasso Marconi (Bologna). Nella stessa, Marconi parlò di argomenti tecnici e lesse brani tratti dal libro "Giuliano l'Apostata" di Ernest Renan. Questo evento rappresenta un momento significativo nella storia delle comunicazioni radiofoniche in Italia e nel mondo.
Rosario Santo Sabato è stato docente di “Laboratorio di Elettronica” e “Misurazioni Elettroniche” dal 1971 negli Istituti Tecnici: durante il suo magistero si è occupato di Sperimentazione Didattica ed ha ottenuto diversi riconoscimenti a livello ministeriale, partecipando all’impianto di una nuova disciplina, “Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione”. Nel 1967 gli è stato conferito a Roma, dal Presidente del Consiglio On. Aldo Moro, l’Attestato d’onore in Occasione del Decimo Convegno Nazionale per la Civiltà del Lavoro. Ha partecipato per sei anni consecutivi a corsi di aggiornamento sull’Automazione industriale, presso l’Università di Pavia ed ha conseguito numerose certificazioni Microsoft. Dal 1975 al 2006 ha svolto libera professione nei settori dell’Elettronica e delle Telecomunicazioni.
Mario Graziuso
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