apr192011
Ecco la terza puntata della rubrica "Un'altra chiesa" a cura di Marcello D'Acquarica.
Genova 14 aprile 2011. – Nel 2004 Lega e Berlusconi hanno vinto le elezioni all’insegna dell’anti-Europa: l’euro era la fine del mondo, la crisi economica era colpa dell’euro. L’Europa è una gabbia che punisce i popoli e, guarda caso, quello «padanotto» (cioè il nulla) si sarebbe staccato e inneggiavano alla Scozia, ai Catalani, ecc. Poi venne la politica militare: l’Europa era restia ad entrare in guerra con l’Iraq, ma Berlusconi doveva andare nel ranch del Texas del bovaro Bush a scodinzolare e tanto disse e tanto fece che da solo andò in guerra con gli Usa e senza Europa, rompendo la diplomazia estera. Poi venne l’Afghanistan e ancora una volta Berlusconi sceglie l’asse preferenziale con gli Usa, da solo, senza Europa, vista come un impedimento.
Poi venne la crisi economica e solo l’Italia andava bene, mentre tutti gli altri paesi europei andavano malissimo – parola del bugiardo Berlusconi, faccia di tolla e malato mentale – e ancora una volta l’Europa da una parte e l’Italia dall’altra. Infine, per abbreviare, venne la politica estera formale, e contro il parere dell’Europa unanime, Berlusconi inizia le processioni sulle vie dei dittatori: Ben-Ali in Tunisia, Mubarak in Egitto, Gheddafi in Libia e Lukashenko in Georgia. Riesce ad irritare anche gli Usa per la sua predilezione per il vero erede dei comunisti del kagb, Putin pur di avere un strapuntino in tv e ubriacarsi di «granditudine» che per lui è come una droga.
Maroni (un altro «con gli oni» [copyright Benigni]) sputa ogni giorno dispari e pari sull’Europa, Bossi vuole la secessione addirittura dall’Italia, figuriamoci dall’Europa e non si accorgono di essersi bevuti il cervello, le fegatella e la trippa per i gatti.
Oggi, davanti ad una mangiata di migranti che scappano da dove scappano, dopo avere creato il caso ad arte per aizzare la loro gente perversa e cattolicheggiante, incapaci e impreparati ad affrontare un solo problema, si appellano all’Europa come la panacea dei mali e delle loro incapacità. L’Europa ha detto picche: fino ad ora ci avete sempre sputato addosso e ora venite a scaricare le vostre incompetenze su di noi? Nella guerra del Kosovo, nel 2008, la Germania da sola in un solo colpo ha preso 460 mila immigrati: li ha inseriti nel ciclo produttivo e oggi la Germani corre come un treno ad alta velocità, lasciando Berlusconi a piedi e Maroni a rifarsi baffi e pizzetto spelacchiato.
Mai l’Italia era caduta così in basso, con incompetenti incapaci: e dire che era un imprenditore «ghe pensi mi»; e se non fosse stato un imprenditore, dove saremmo? forse a vendere sabbia calda nel deserto tra la Libia e la Tunisia, là dove sono morti migliaia di persone per conto del governo italiano che pagava perché Gheddafi li facesse fuori.
L’Europa in sostanza ha detto al leghista xenòfobo ministro dell’interno di non essere ridicolo e di non coprire di ridicolo l’Italia di fronte al mondo. Cosa fa il leghista «autarchico»? Minaccia di rompere il vetro e scappare via. Forse nessuno gli ha spiegato che non può andare da alcuna parte per un imbecille dovunque vada riesce a perdersi da solo, anche in una rotonda in centro città.
Commenti
"In Libia e in Tunisia sono morte migliaia di persone per conto del governo italiano che pagava perché Gheddafi li facesse fuori?" Questa mi è proprio nuova don. Anzi Farinella più che don. Siamo tutti consapevoli che siamo comandati da incompetenti. Ma perché non ti candidi tu alle prossime elezioni? Io il mio voto te lo do tanto ormai gli abbiamo provati tutti. Mi sorge però un dubbio: ma non è che per caso esageri col vino sull'altare?!
Purtroppo quanto scritto da don Paolo Farinella è tutto vero. "...L'Italia ha consegnato alle autorita' libiche tre motovedette per attuare i pattugliamenti di contrasto all'immigrazione clandestina. La cerimonia si e' svolta a Gaeta alla presenza del ministro dell'interno Roberto Maroni, dell'ambasciatore libico Gaddur e del comandante della guardia di Finanza Cosimo D'Arrigo.
[...] Successivamente saranno cedute altre tre motovedette. (ANSA 14/05/2009).
Putroppo è vero anche che con le nostre motovedette i libici di Gheddafi hanno sparato a dei poveri immigrati ad altezza uomo; è vero che ne hanno fatti fuori una quantità innumerevole. Certo, il Tg. di Minzolini o i giornali del nostro grande capo non ne parleranno mai. Ma questo è uno scandalo, anzi un crimine contro l'umanità. E con i nostri soldi.
Il resto sono chiacchiere.
Dei soldi dati al colonnello, ormai è risaputo. E se manterremo in piedi il famoso trattato di Roma ne dovremmo dare altri e tanti.
Da L’Espresso on line del 15 gennaio 2010
Un filmato documenta la tragica fine degli immigrati espulsi dalla Libia. Così come prevede l’accordo siglato tra Berlusconi e Gheddafi Le mani nere sollevate ad afferrare l’aria. Pochi passi oltre, il vento sulla camicia anima la smorfia dell’ultimo respiro di una donna. E subito accanto, il corpo di un ragazzo ancora chino nella preghiera da cui non si è mai rialzato. Muoiono così gli immigrati. Così finiscono gli uomini e le donne che non sbarcano più a Lampedusa. Bloccati in Libia
(visto che anche io sono nella gdf) i pattugliatori dati alla Libia non possiedono armi ancorate a mezzo. Chi ha sparato lo ha fatto con armi individuali trasportabili. Dire che l?italia ha sborsato soldi per far morire civili libici, scusate, ma è una grossa menzogna. E il Farinella lo sa che dire bugie è un peccato per la chiesa cattolica di cui fa parte.
ecco l'articolo completo menzionato da Marcello
http://www.noha.it/public/Morire_nel_deserto.doc
Per completezza di informazione.
Colleghi della polizia di stato che hanno lavorato per anni con me sulla zona di confine con la Svizzera vengono mandati a Lampedusa (1.500 km circa dalla loro sede di servizio) per ordine pubblico sull'isola a causa degli sbarchi di clandestini. Parlando con loro mi riferiscono che molti di loro (parlo dei poliziotti, preciso) vengono insultati continuamente dai clandestini. Questi poveri disperati sputano continuamente sugli scarponi di chi fa sicurezza e gettano, rifiutando, il cibo (sacchetti contenenti pane, pasta, secondi, frutta e acqua - io nell'esercito su a 2.000/3.000 m slm mangiavo continuamente scatolette di tonno per giorni - ). Quando vengono trasferiti nelle altre regioni con navi più confortevoli di quelle con cui viaggiamo noi, alla fine della tratta la nave è puntualmente distrutta del tutto. Io sono cristiano e sono convinto che bisogna accogliere tutti, ma nel rispetto di chi siamo.
Ieri il proprietario di un grosso ristorante mi ha detto: "Quando fra dieci anni mio figlio salirà su una nave e lascerà l'Italia - perché questa è la fine che faremo - non sono tanto sicuro che me lo accoglieranno così come noi accogliamo loro; è più facile aspettarsi che gli sparino addosso".
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