gen022020
Con il patrocinio ed il supporto del Comune di Galatina, in partenariato con lUniversità Popolare Aldo Vallone della città, lAssociazione Percorsi Meridiani propone un evento dedicato al grande filosofo e medico Marco Antonio Zimara, vissuto tra la fine del 1400 ed i primi tre decenni del 1500.
La cittadinanza salentina è invitata per domenica 5 gennaio 2020, alle h. 18.00, a Galatina, presso lex Convento delle Clarisse, in Piazzetta Galluccio, a partecipare allincontro dedicato alla fama raggiunta dal filosofo e dalla sua operetta più conosciuta in Europa.
Liniziativa non è dedicata e rivolta ai soli specialisti o cultori della disciplina; dopo i saluti istituzionali da parte di Marcello Amante, Cristina Dettù e Nicola Fiore, introdurrà Beatrice Stasi, insigne italianista e Presidente dellUniversità Popolare Aldo Vallone e relazionerà Alberto Basset, Delegato alla Sostenibilità dellUniversità del Salento, già Presidente della Società Europea di Ecologia; concluderà la serata lintervento audio-visuale di Luca Carbone, curatore della ricerca e del volume sui Problemata dello Zimara. La serata sarà animata dalla lettura di alcuni dei quesiti zimariani, in più lingue europee, a cura del Laboratorio Teatrale dellUniversità Popolare; e saranno esposte alcune delle edizioni originali delle opere zimariane, provenienti da una collezione privata. Ai presenti verrà data omaggio copia del volume Del Libro dei Problemi di Marco Antonio Zimara Filosofo e Medico pubblicato per i tipi dellEditrice Salentina.
Zimara, allievo tra gli altri del celebre Pomponazzi, addottoratosi a Padova, prima in filosofia e poi in medicina, vi divenne professore, cominciando inoltre unintensa attività autoriale ed editoriale.
Lasciata Padova, per i gravi disordini politici, riparò nella città di nascita, allora S. Pietro in Galatina, dove si ammogliò, per spostarsi poi verso la capitale del Regno: fu professore a Salerno, a Napoli (fino al 1523), a Roma (1524), e finalmente, nonostante lavversione nutrita per Lui dal futuro Cardinal Pietro Bembo, di nuovo a Padova dal 1525 al 1528. Per contro, le sue opere saranno studiate a fondo ed ampiamente utilizzate nei decenni immediatamente successivi da uno dei più grandi umanisti fiorentini del tempo: Benedetto Varchi. Conosciamo 13 edizioni dei dottissimi Theoremata, e 14 invece ne contiamo della famosa Tabula dilucidationum in dictis Aristotelis et Averrois, un lessico proto-enciclopedico, composto di circa 20.000 lemmi, quasi tutti tratti dalle opere di Aristotele ed Averroè. Tuttavia la diffusione e la gloria del nome dello Zimara uno di quelli che insieme a Nettario di Casole, a Droso di Aradeo, a Sergio Stiso di Zollino, al Galateo di Galatone, ai De Balmes di Lecce, al Vanini di Taurisano, per citarne solo alcuni, concorre a comporre il grande mosaico culturale di Terra dOtranto è legata soprattutto al Libello dei Problemi. 107 quesiti, composti nella scia della tradizione dei libri di problemi (risalente alla prima scuola aristotelica) che vennero editi per la prima volta a Venezia, postumi, nel 1536, insieme ad una raccolta di perché, attribuita allo stesso Aristotele. Il trattatello ebbe fortuna editoriale immensa: se ne contano almeno 116 edizioni in Europa, tra il 1536 ed il 1690 circa, in tutte le principali lingue europee, latino, inglese, francese, tedesco. In inglese poi la sua diffusione continuò per lintero 1700, sino a sbarcare anche negli Stati Uniti, in edizioni rinvenute sino ai primi due decenni dellOttocento.
Ignoriamo ancora la data ed il luogo della morte di Marco Antonio Zimara, ma non possiamo ignorare che per decenni e secoli, parafrasando lArcudi: Per tutte le strade dEuropa giornalmente risuonava il nome di MarcAntonio Zimara ed adornava tutte le biblioteche.
Ufficio stampa Marcello Amante
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